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Capitolo 30 originale - La materializzazione degli spiriti

In un’altra conversazione con Hassein, gli chiesi di spiegarmi il fenomeno del movimento spiritualistico che è stato recentemente inaugurato sulla terra, ed in cui io sono naturalmente profondamente interessato; in particolare mi interessava quanto riguardava la materializzazione, su cui desideravo imparare quanto possibile. Hassein rispose:

«Perché la mente possa afferrare il pieno significato della teoria atomica, che è stata recentemente avanzata dagli uomini sulla terra, e che offre una delle più semplici e logiche spiegazioni del passaggio della materia attraverso la materia, non è sbagliato affermare - a beneficio di coloro che non hanno approfondito l’argomento e desidererebbero delle spiegazioni semplici - che le particelle di materia sono, come abbiamo detto, così minuscole che persino il granello di polvere che fluttua invisibile all’occhio, a meno che un raggio di sole lo illumini, è composto da un infinito numero di più piccole particelle, attratte e tenute insieme dalla stessa legge che governa l’attrazione e la repulsione di corpi più grandi. La conoscenza di queste leggi dà agli spiriti il potere di adattare questi atomi al loro uso, dando luogo alla cosiddetta ‘materializzazione’, ben nota a coloro che studiano lo spiritismo. Gli spiriti raccolgono dall’atmosfera, che ne è piena, gli atomi adeguati alla materializzazione; questi atomi provengono però anche dalle emanazioni delle persone presenti alla seduta. Questi atomi sono plasmati dalla volontà degli spiriti secondo la forma dei loro corpi terreni, e sono mantenuti in questa combinazione da una sostanza chimica che si trova, in misura maggiore o minore, nei corpi di tutte le cose viventi. Se le conoscenze dei chimici sulla Terra fossero più avanzate, si potrebbe estrarre questa sostanza chimica da tutte le cose viventi, ed immagazzinarla per usarla liberamente.

Questa sostanza o essenza è in effetti il misterioso Elisir della Vita; il segreto per estrarre e mantenere questo elisir in forma tangibile è stato ricercato dagli studiosi di tutti i tempi e paesi. Dal momento però che tale sostanza è così delicata ed eterea, non esiste ancora un procedimento noto ai chimici sulla Terra che permetta di tenerla in uno stato che possa essere da loro analizzato; questa sostanza è spesso conosciuta come ‘Aura Magnetica’; esso però è solo uno, ed il più etereo, dei componenti. Lo contengono i vivificanti raggi del sole, ma quale chimico è in grado di separare ed immagazzinare le diverse componenti dei raggi solari? E di tutte le componenti questa sostanza è la più delicata, la più sottile. Eppure questa conoscenza è posseduta dagli spiriti superiori ed un giorno, quando la scienza e la chimica saranno sufficientemente progredite, questo processo verrà rivelato agli uomini, proprio come lo sono state le scoperte nel campo dell’elettricità e nelle scienze analoghe – scoperte che in tempi più lontani sarebbero state definite miracolose.

Vorrei sottolineare che, per quanto riguarda le ‘Auree’, gli elementi costitutivi delle auree di chi prende parte alle sedute influisce sulla materializzazione quanto quello del medium. Talvolta, gli elementi chimici dell’aura di uno dei partecipanti alla seduta non si fondono, o si fondono solo parzialmente, con quelli dei presenti, e questa mancanza di armonia impedisce del tutto la materializzazione. In casi estremi, questi elementi antagonistici sono così contrapposti gli uni agli altri, e respingono con tanta forza gli atomi raccolti, da comportarsi come un esplosivo spirituale da disperdere gli atomi, nello stesso modo in cui la dinamite frantuma una parete solida.

Quest’antagonismo non ha nulla a che fare che con le condizioni morali e mentali dei partecipanti alla seduta: questi potrebbero essere le persone più stimabili e serie che esistono, ma non dovrebbero mai partecipare alla stessa seduta, né essere portate in contatto magnetico tra loro: le rispettive auree non potranno mai fondersi ed il tentativo di armonizzarle fallirebbe di certo. Sebbene queste persone possano singolarmente ottenere risultati sufficientemente soddisfacenti, non potrebbero mai ottenerli in combinazione tra loro.

In quelli che sono semplicemente noti come medium fisici, che sono i medium la cui presenza produce solo fenomeni puramente fisici come il movimento dei tavoli, o il fluttuare nell’aria di oggetti o cose del genere, questa particolare essenza esiste, ma in una forma troppo grossolana per essere adatta alla materializzazione, che invece richiede un’essenza di un certo grado di raffinatezza. Facendo un paragone tra lo spirito del medium e l’alcool, è come se il loro fosse un alcool grezzo, di bassa qualità; proseguendo nel paragone, è come se il medium materializzante possedesse lo stesso alcool, ma ridistillato e purificato, e più pura è questa essenza più precisa sarà la materializzazione.

In molti medium c’è una combinazione di poteri fisici e materializzanti, ma se vengono coltivate le manifestazioni materiali e grossolane, la più alta e sottile forma di materializzazione verrà persa.

È errato immaginare che nella vera materializzazione si ottenga meramente il doppio del medium trasformato temporaneamente secondo le sembianze della persona evocata, o che le emanazioni dei partecipanti alla seduta debbano sempre influenzare l’aspetto delle forme spirituali risultanti. Lo possono fare solamente quando per qualche motivo vi è una carenza dell’essenza speciale, o quando lo spirito è incapace di usarla. In questo caso gli atomi mantengono la personalità di coloro da cui provengono, poiché lo spirito non è in grado di imprimere su di essi la propria identità: come un’immagine di cera che, fino quando non viene sciolta e colata in un nuovo stampo, continua a mantenere la forma di quello vecchio. Il possesso di una sufficiente quantità dell’essenza speciale da un lato mette lo spirito in grado di rivestirsi degli gli atomi che ha raccolto e di tenerli abbastanza a lungo per scioglierli, in un certo senso, in uno stato in cui assumeranno la sua identità o lo stampo della sua individualità. La mancanza dell’essenza, d’altra parte, lo porta a perdere la sua presa su questi atomi prima che il processo sia stato perfezionato, e quello spirito potrebbe presentarsi nello stato di somiglianza imperfetta che ha ottenuto, o non mostrarsi affatto.

Una similitudine familiare potrebbe spiegare ciò che intendo dire. Quando gli esseri sulla terra mangiano, introducono nel corpo carne, vegetali fluidi già formati, che contengono gli elementi che il corpo terreno richiede per il proprio rinnovamento; con il procedimento della digestione, il corpo fisico trasforma quelle sostanze in componenti dell’involucro terreno dell’anima. Ecco, nello stesso modo lo spirito prende gli atomi già preparati emessi dal medium e dai partecipanti alla seduta di materializzazione, e attraverso un processo rapido quanto un lampo li ‘digerisce’ artificialmente, in altre parole li compone in una copertura materiale, in un involucro per se stesso, imprimendo su questi atomi la propria identità in modo più o meno completo a seconda del suo potere.

Ogni atomo del corpo di un mortale è estratto, direttamente o indirettamente, dall’atmosfera che lo circonda, e assorbito in una forma o in un’altra, e dopo essersene servito come rivestimento del proprio spirito se ne libera, perché sia poi nuovamente assorbito in un’altra forma da qualche altro essere vivente. Tutti sanno che la materia del corpo umano cambia continuamente; eppure molti pensano che quando uno spirito fa uso di questi atomi e li adatta a se stesso, deve aver preso, insieme agli atomi materiali, le caratteristiche mentali dei partecipanti alla seduta. Sostengono quindi che lo spirito che appare rivestito di questi atomi materiali non è altro che emanazione di pensiero dai loro propri corpi e cervelli, ignorando che è la materia più grossolana, e non gli atomi mentali, ciò di cui lo spirito ha bisogno per rivestirsi e rendersi invisibile alla vista materiale.

La miglior prova che questa supposizione è errata, è la frequente apparizione, durante le sedute, di spiriti a cui nessuno dei presenti stava pensando in quel momento; apparizione, in certi casi, persino di persone la cui morte non era nota a nessuno dei partecipanti alla seduta.

L’essenza o etere fluido di cui ho parlato, è quella che principalmente mantiene il corpo materiale in vita. Alla morte o, più correttamente, al momento del ritiro dell’anima e della rottura del legame che la unisce agli atomi materiali del corpo, essa si disperde nell’atmosfera circostante. Ciò ha come conseguenza che le particelle che compongono il corpo decadono. Il freddo ritarda la dispersione di questo etere fluido, mentre il caldo la accelera; ciò spiega il motivo per cui il corpo di qualunque animale o vegetale si disintegra o decade prima nei climi caldi che in quelli freddi, e in questo modo diviene un nutrimento adatto a quei minuscoli parassiti che sono stimolati e nutriti dal livello di magnetismo vitale inferiore che è trattenuto nell’involucro scartato. Questa essenza o etere fluido è simile al fluido elettrico noto agli scienziati, ma poiché l’elettricità è il prodotto di sostanze minerali e vegetali, è di grado inferiore ed è più grossolana quanto a qualità rispetto all’elettricità umana, e richiederebbe la combinazione di altri elementi perché possa dirsi assimilabile a quest’ultima.

Questa essenza più elevata è un importante elemento in quello che è stato definito il ‘Principio superiore della vita animale’, per distinguerlo dal ‘Principio della vita dell’anima’ e dal ‘Principio della vita astrale’. Ciascuno di questi è un principio elementale distinto.

Nella trance, sia in quella indotta artificialmente che in quella che si verifica come parte dello sviluppo spirituale di certi sensitivi o medium, questa essenza di vita rimane nel corpo; il medium ha bisogno di questa essenza per restare in vita, anche mentre è in trance. Di conseguenza, mentre è in questo stato, lo spirito controllante ne preleva certamente una gran parte per rivestirsene, ma deve poi restituirla al medium. Alcuni di questi medium emettono quest’essenza così facilmente che se non venisse continuamente integrata il loro corpo potrebbe morire. Altri la emettono solo con grande difficoltà, mentre in alcuni ce n’è una quantità così piccola che non sarebbe né saggio né utile prelevarla.

L’aura dei medium che ne possiedono una grande quantità, e di qualità elevata e pura, diffonde una piacevole e chiara luce argentea, che può essere vista dai chiaroveggenti, e che aiuta persino gli spiriti non materializzati a rendersi visibili. Questa luce argentea può essere vista irradiarsi dal medium come i raggi di una stella, e quando è presente ad un livello molto alto non è necessaria alcuna altra luce perché lo spirito materializzato si mostri; questo appare allora come circondato da un’aureola argentea, e con questa splendida luce che illumina i loro abiti, appare simile ai santi ed agli angeli che compaiono in certi dipinti, santi ed angeli di cui senza dubbio gli antichi veggenti avevano contemplato l’aura attraverso il medium.

Sebbene l’ausilio di medium materializzanti e di un buon cerchio di persone ancora nel corpo materiale possa semplificare il processo di creazione di un corpo di cui uno spirito potrebbe rivestirsi, è tuttavia possibile, per alcuni spiriti delle sfere più elevate, crearsi direttamente un corpo materiale senza l’assistenza di alcun medium o di qualsiasi altra persona in un corpo terreno. La loro conoscenza delle leggi della chimica è sufficiente e la loro forza di volontà è adeguata alle difficoltà del procedimento; nell’atmosfera della terra così come nelle piante, nei minerali, negli animali, si trovano tutte le sostanze di cui ogni corpo è composto e da cui viene estratta l’essenza vitale. Il corpo umano è una combinazione di tutti i materiali e di tutti i gas che si trovano sulla e nella terra e nella sua atmosfera, ed è necessaria la sola conoscenza le leggi che governano la combinazione e l’adesione delle varie sostanze perché lo spirito sia in grado di plasmare un corpo simile sotto ogni punto di vista a quello di un uomo terreno e di rivestirsene, mantenendolo attivo per un periodo lungo o breve, in base alla sua volontà.

Una tale conoscenza è necessariamente ancora sconosciuta, tranne che nelle più alte sfere, poiché richiede un alto livello di sviluppo nella condizione mentale dello spirito prima che egli possa debitamente valutare e comprendere tutti i più piccoli aspetti e le numerose leggi della natura che questo procedimento richiede. Essi possono creare questi corpi, e persino animarli fino ad un certo livello, con il principio inferiore della vita o l’astrale, ma non possono continuare a sostenerne la vita per l’estrema difficoltà che si incontra nel raccogliere questo principio inferiore della vita, ed anche se animano in questo modo quel corpo creato artificialmente, lo stesso è pur sempre privo di intelligenza e di ragione: questi attributi appartengono esclusivamente all’anima, e né un uomo né uno spirito può fornire un tale corpo di un’anima , che è l’unica cosa che può dare intelletto ed immortalità. Allo stesso tempo un corpo artificialmente plasmato può servire come involucro ad uno spirito (o anima) e metterlo in grado di conversare con gli uomini per un tempo più o meno lungo. Ciò in base al potere dello spirito di mantenere integro questo involucro materiale. Non c’è quindi dubbio che gli antichi, che avevano acquisito la conoscenza di questi fenomeni, potessero anche rinnovare a piacimento il rivestimento materiale dei loro corpi, rendendosi praticamente immortali sulla terra; questi spiriti avrebbero anche potuto disperdere a volontà gli atomi materiali del loro corpo e spostarsi nel mondo dello spirito liberi dagli impacci della carne, ricostruendo in seguito il corpo terreno a volontà. Tali uomini spirito sono i Mahatma i quali, con la conoscenza di questi e altri segreti simili, possiedono effettivamente molti degli straordinari poteri a loro attribuiti.

Noi però ci distinguiamo da essi nell’applicazione della conoscenza che hanno così appreso e dalle dottrine che ne hanno dedotto, ed anche per quanto riguarda l’inopportunità di impartirla liberamente agli uomini terreni, anzi, per il dovere di allontanarla da essi essendo per loro dannosa. Noi riteniamo che non ci sia alcuna conoscenza offerta agli spiriti o ai mortali che non possa essere posseduta senza danno da chiunque, a condizione che questi ultimi possiedano lo sviluppo mentale necessario per comprendere ed applicare questa conoscenza. Il nostro grande insegnante di queste materie, la guida Ahrinzman, era un nativo dell’Est ed è stato uno studioso dell’occulto, sia in questa vita terrena che nei duemila e più anni che sono trascorsi da quando ha lasciato la terra. Quella che ti ho riportato è la sua netta opinione, ed egli ha visto sia l’origine che la pratica di molte di queste idee per ora nuove alla mente dell’Occidente.

Pur possedendo il potere di creare un corpo materiale dai soli atomi elementari, gli spiriti con conoscenze avanzate raramente usano questo potere: infatti, per la materializzazione ordinaria non hanno bisogno di esercitarlo, perché le emanazioni dei partecipanti alla seduta materializzante e l’aura del medium sono già sature della necessaria essenza per la formazione di un corpo. Ciò semplifica il processo di materializzazione, eliminando vari problemi e diminuendo il tempo necessario al raggiungimento dell’obiettivo. È proprio come acquistare un indumento già confezionato: si accelerano i tempi e si eliminano vari problemi. Se si va dal sarto invece, questi deve prima provvedere alla lana, deve poi filarla, tesserla per creare il tessuto, e solo alla fine può iniziare a creare l’abito.

In alcuni casi dal corpo del medium viene prelevata così tanta materia da alterare percettibilmente il suo peso. In altri casi viene utilizzato quasi l’intero involucro materiale, tanto che alla vista materiale il medium svanisce, sebbene il chiaroveggente possa percepire la forma astrale o spirituale ancora seduta sulla sedia. In tali casi si fa uso semplicemente degli atomi di materia grezza, mentre gli atomi mentali non vengono toccati. Di regola gli spiriti che prendono parte ad una seduta di materializzazione, sia che quelli che si materializzano che quelli assistono lo spirito principalmente in controllo, ignorano i mezzi con i quali tali risultati vengono ottenuti, proprio come molte persone che si servono delle scoperte nella chimica e dei prodotti dei chimici ignorano le modalità di ottenimento di quelle sostanze. In tutte le materializzazioni esiste un capo o direttore invisibile da una sfera incredibilmente avanzata rispetto alla terra, che può essere definito come il chimico responsabile; questi comunica le sue direttive ad uno spirito che ha una grande capacità di controllo delle forze del piano astrale e ad altri al di sotto di lui, che giungono in contatto con il medium e dirigono l’ordine di materializzazione di amici personali dei partecipanti alla seduta, oltre che materializzandosi e mostrandosi a volte al cerchio.

Esiste un potente movimento che si sta sviluppando nel mondo dello spirito con l’obiettivo di estendere la conoscenza di tutte queste tematiche, sia tra gli spiriti che tra gli uomini terreni. Il fanatismo clericale, sia ad Est che ad Ovest, vorrebbe ancora impedire la diffusione di tale conoscenza all’interno delle chiese e combatte contro di esso, ma è un combattimento vano: il potere di questo movimento è troppo forte per loro. Gli uomini si stanno riversando da tutti i lati nelle vie della conoscenza, e si stanno affollando attorno alle porte che, prima o poi, dovranno essere loro aperte.

Non si può reprimere la conoscenza. Questo un inalienabile diritto per nascita di ciascuna anima, e non può essere sottoposto alla proprietà di alcuna classe. La mente, non appena inizia a pensare, si pone alla ricerca della conoscenza, nutrendosi anche delle poche briciole che trova sul suo cammino. Certo, sarebbe meglio impartire la conoscenza che viene ricercata in modo prudente e giudizioso, così che possa essere assimilata, piuttosto che tentare di reprimere il desiderio di raggiungerla, o piuttosto che lasciare che l’anima affamata la ricerchi da sola nei cumuli di rifiuti dell’errore.

La razza umana è destinata ad avanzare eternamente, e la tutela imposta al bambino non è più adatta al giovane che cresce. Questi chiede a gran voce la libertà, e spezzerà le briglie se la loro stretta non viene allentata, ed è destinato a vagare per le vie della conoscenza sino all’estremo delle sue facoltà. Non sarebbe giusto allora che quelli che sono definiti come i saggi della razza umana rispondessero a questa sete di luce e conoscenza donando, attraverso ogni possibile canale e via, la saggezza di tutti i tempi in una forma il più possibile comprensibile? Questo pianeta non è altro che una briciola della conoscenza universale adattata al suo stato, e ogni ora richiede che l’espansione della mente umana possa corrispondere all’espansione dei suoi credi e delle sue risorse, mediante lo scorrere di freschi raggi di luce, e non mediante la repressione del vecchio per paura che la sua vista possa essere troppo difficile da sostenere».

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