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Capitolo 12 - La mia seconda morte

Le riunioni di materializzazione si tenevano ogni due settimane e, tre mesi dopo la prima riunione, fui invitato da Ahrinziman a prepararmi a un grande mutamento, sia interiore che del mio ambiente. Si trattava del mio passaggio ad una sfera più elevata.

Secondo gli insegnamenti che ho ricevuto, le varie sfere del mondo spirituale vengono contate in modi diversi. Del resto, non è importante che siano classificate in base a uno standard unico, perché le loro divisioni sono un po’ come le frontiere tra le nazioni, che si fondono le une nelle altre in modo impercettibile. Quando passate da un paese a un altro, i cambiamenti nel paesaggio e negli abitanti diventano evidenti in modo graduale.

Alcuni vi diranno che esistono sette sfere, e che la settima rappresenta il Cielo di cui parla la Bibbia. Alcuni dicono che il mondo spirituale comprende dodici sfere, mentre altri ne aumentano ulteriormente il numero. Ogni sfera, comunque, è suddivisa in livelli, in genere dodici per sfera, ma anche in questo caso vi sono modi diversi di contarli. Avviene come per le unità di misura sulla terra: variano da un paese all’altro, anche se la cosa misurata è sempre la stessa. Per quanto mi riguarda, sono abituato a pensare che vi siano sette sfere al di sopra della terra e sette al di sotto.

Utilizzo i termini «al di sopra» e «al di sotto» per indicare rispettivamente la vicinanza e la lontananza dal grande sole centrale del nostro sistema solare. La sfera che rasenta più da vicino il sole, e che resta nella zona terrestre, è la più elevata che possiamo raggiungere; al contrario, la sfera più lontana dal sole è la più bassa e la più decaduta.

Ogni sfera è suddivisa a sua volta in dodici livelli, che si fondono l’uno nell’altro, e si passa quindi dall’una all’altra in modo impercettibile. Finora avevo vissuto in quello che viene chiamato il Piano terrestre, che è simile ad una grande cintura che circonda molto da vicino la terra e penetra nella sua atmosfera. Il piano terrestre comprende la prima delle sette sfere superiori e la prima delle sette sfere inferiori. L’espressione «Piano terrestre» è in genere utilizzata per descrivere la residenza di quegli spiriti che vengono detti «legati alla terra» con maggiore o minore intensità, perché per loro non è possibile liberarsi completamente dall’attrazione terrestre, né per precipitare nelle sfere più basse né per elevarsi.

Mi fu detto quindi che avevo superato il mio attaccamento alle cose terrene, e mi ero quindi liberato dall’attrazione della terra al punto da poter passare nella seconda sfera. Il passaggio da una sfera più bassa a una più elevata viene compiuto generalmente, ma non sempre, durante un profondo sonno, che assomiglia molto alla morte di un essere umano quando abbandona il suo corpo terreno. Più uno spirito è elevato ed etereo, più questa trasformazione avviene con un certo grado di coscienza, fino al momento in cui il passaggio da una sfera a un’altra è come togliersi un abito e indossarne uno più fine; o, più esattamente, come lasciare un involucro spirituale per un altro più sottile. In questo modo l’anima si eleva, il suo involucro diviene sempre meno terreno e meno materiale, fino al momento in cui supera i limiti della sfera terrestre per raggiungere quelli dei sistemi solari.

Al ritorno da una delle mie visite sulla terra, mi sentii cogliere da una strana sonnolenza, che somigliava più a un blocco mentale che al sonno. Mi ritirai nella mia piccola cella del Paese del Crepuscolo, e gettatomi sul letto caddi subito in un sonno profondo, simile a quello senza sogni della morte. Secondo i tempi terreni, restai in quello stato per circa due settimane. In quel periodo, la mia anima abbandonò il corpo astrale deforme per apparire, come un neonato, in un involucro spirituale più bello e più puro, che era il prodotto degli sforzi compiuti per superare il male che albergava in me. Tuttavia, non rinacqui come un bambino, ma come un adulto, perché le mie esperienze e la mia conoscenza erano quelle di uno spirito maturo.

Esistono dei mortali le cui esperienze sono state così limitate e le cui facoltà spirituali sono state così poco coltivate, da farlo rimanere in uno stato talmente infantile che rinasceranno nel mondo spirituale sotto forma di bambino, indipendentemente dal numero di anni vissuti sulla terra. Ma questo non fu il mio caso; entrando nel mondo spirituale, avevo l’età da me raggiunta sulla terra.

In uno stato di totale incoscienza, la mia anima rinacque nella seconda sfera sotto la protezione di assistenti spirituali, e in quella sfera continuai il mio sonno senza sogni fino al momento del mio risveglio. L’involucro astrale che abbandonai fu dissolto negli elementi del piano terrestre da parte di quegli assistenti spirituali, proprio come il mio corpo terreno si era decomposto, dopo la mia morte, negli elementi materiali di cui era costituito; la polvere ritorna alla polvere, mentre l’anima immortale passa ad uno stadio superiore. Così avvenne la mia seconda morte. Mi risvegliai alla resurrezione del mio Io più elevato.

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