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Capitolo 17 - Il Piano Astrale

Il modo migliore per immaginare la strada intrapresa per il nostro viaggio è visualizzare un’enorme spirale,[7] come quella di un cavatappi, che sviluppa verso l’alto e verso il basso i suoi cerchi. Un puntino non più grande di una testa di spillo al centro di una grande ruota potrebbe rappresentare bene la terra al centro di questi cerchi. Un numero uguale di cerchi si trova al di sopra ed al disotto della terra; tutti questi cerchi sono connessi tra loro come in una enorme spirale, dal più basso al più alto attorno a questo punto, e la testa della spirale è diretta verso il nostro sole centrale, considerato come la punta più elevata della sfera più progredita. Questa descrizione vi fornirà una pallida idea della terra e delle sfere spirituali che sono ad essa collegate, e vi permetterà di comprendere che durante il nostro viaggio, quando siamo passati dalla seconda sfera alla sfera più bassa, abbiamo dovuto attraversare il piano terrestre.

Attraversandolo, vidi molti spiriti di mortali che si affrettavano qua e là, come spesso li avevo visti fare. Ma ora, per la prima volta, vidi molte forme fantasmatiche che galleggiavano e si mescolavano a loro, simili a quegli spettri che avevo visto tormentare lo spirito nella gabbia, nel Paese di Ghiaccio. Quelle entità fluttuanti sembravano ondeggiare, come alghe in riva all’oceano, portate qui e là dalle varie correnti astrali che circolano attorno alla terra. Alcuni di questi spettri erano ben distinti e sembravano vivi, ma esaminandoli da vicino, vidi che i loro occhi mancavano della luce dell’intelligenza. Il loro aspetto di abbandono e di decadenza ricordava quello di bambole di cera che avevano perso l’imbottitura.

Durante i miei precedenti viaggi, non ero mai stato consapevole dell’esistenza di questi esseri. Quando ne chiesi il motivo ad Hassein, questi mi rispose: «Il motivo principale è che il tuo lavoro ti assorbiva troppo. Inoltre, il tuo potere visivo non era abbastanza sviluppato. Guarda là, per esempio!» continuò, attirando la mia attenzione verso un piccolo gruppo di esseri bizzarri che somigliavano a degli elfi e si avvicinavano a noi danzando come bambini, tenendosi per mano.

«Osservali. Sono le emanazioni spirituali, mentali e fisiche di anime e corpi di bambini. Si condensano in queste buffe ed innocue immagini quando giungono in contatto con una delle grandi correnti di vita che circolano attorno alla terra, che portano sulle loro onde le emanazioni viventi di uomini, donne e bambini. Questi piccoli esseri bizzarri non hanno vita personale cosciente, cosa che è resa possibile solo dall’anima, e sono così effimere ed eteree che la loro forma si modifica come quella delle nuvole nel cielo. Guarda come si dissolvono e si riformano».

Mentre guardavo, vidi la nube formata da quelle piccole figure trasformarsi in una nuova forma grottesca. Non sembravano più delle piccole fate, con vestito e cappello a fiori, ma avevano ali, ed erano diventate esseri metà farfalla e metà diavoletto, con corpo umano, testa animale e ali di lepidottero. Poi, mentre una nuova corrente magnetica le portava via, si sparpagliarono, prima di raggrupparsi più avanti per comporre altre forme con altre particelle.

Ero così impressionato dall’apparenza di vitalità e dall’improvvisa metamorfosi di questi esseri, che Hassein dovette indovinare il mio stupore, perché mi disse: «Ciò che hai appena visto non è che una forma eterea di vita elementale, non abbastanza materiale per esistere a lungo sul Piano terrestre. È come schiuma del mare, generata dal moto delle onde di vite e pensieri terreni. Guarda adesso come la consistenza di ciò che è impuro può essere molto più densa nel Piano Astrale».

Vidi allora fluttuare verso di noi una gran massa di forme aeree scure, deformi, di aspetto a un tempo umano e inumano. «Questi, disse Hassein, sono gli esseri che tormentano il delirio dell’alcoolista. Attirati dal suo magnetismo corrotto, si aggregano attorno a lui. Poiché egli ha perso la forza di volontà necessaria per proteggersi, non può respingerli. Quelle creature, con un tipo di «intelligenza vorace», gli si attaccano, aspirando la sua forza vitale come delle sanguisughe o come piante parassite. La sola speranza di un ubriacone è trovare sulla terra qualcuno che possegga una potente volontà e una forza magnetica sufficiente per prenderlo sotto la protezione della sua volontà e sottoporlo all’influenza del proprio magnetismo, fino a quando anche l’ultimo di tali fantasmi si distacca da lui, non potendo resistere al magnetismo sano che viene riversato su di essi e sullo sfortunato al quale si erano legati.

Il magnetismo di una persona sana e forte agisce come un veleno su queste creature parassite e le uccide. Si distaccano e le loro forme, perdendo la loro coesione, si disgregano in polvere immateriale. Però se queste creature non sono venute a contatto con una dose di magnetismo sano sufficiente a distruggerle, continuano a fluttuare e a girovagare per anni, drenando la vitalità animale da un essere umano all’altro. Col tempo, arrivano ad acquisire un certo grado di vita animale indipendente. Possono così essere utilizzate da esseri di intelligenza superiore. Sono queste creature senz’anima, create e nutrite dagli uomini della terra, che una certa classe di maghi, che praticano la magia nera, utilizza per i propri esperimenti e per portare a termine i propri oscuri piani contro chi li ostacola. Ma, simili ad alghe mortali sul fondo di uno stagno oscuro, queste entità astrali afferrano come tentacoli e distruggono chi osa interferire con esse senza la protezione di potenze superiori».

«Spiegami allora, amico Hassein, se queste entità astrali, possono spingere a bere di più un ubriacone quando gli si aggrappano, come nel caso dello spirito di un bevitore che controlla lo spirito di un uomo in vita».

«No! Queste creature non ricavano alcun piacere dalle bevande che un uomo ingurgita, ma il fatto che questi beva indebolisce il suo magnetismo a tal punto da permettere loro di nutrirsi più facilmente di lui. È la sua forza animale, o forza vitale, che ricercano. Tale forza è la sostanza della loro vita, come l’acqua lo è per la pianta. Non influiscono quindi sul suo desiderio di bere ma, poiché depredano la vitalità della loro vittima, ingenerano in essa una tale sensazione di sfinimento che il bevitore sente il bisogno di bere per tirarsi su. Queste entità sono solo parassiti e la loro intelligenza è di una specie così rudimentale che la si può appena definire tale.

Per generare un pensiero e trasmetterlo a un altro individuo, occorre avere un’anima, cioè una scintilla dell’essenza divina. Un essere che ha ricevuto questa scintilla possiede un’individualità indipendente che non può mai più perdere. Può sbarazzarsi dei suoi involucri l’uno dopo l’altro, o può al contrario sprofondare nelle forme sempre più grossolane della materia, ma una volta che è un’anima vivente non può mai cessare di esistere, e esistendo conserva sempre la sua individualità, così come la responsabilità delle sue azioni.

Non è possibile per un parassita senz’anima influenzare la mente di un mortale. Ciò significa che gli spiriti che vagano sulla terra e spingono gli uomini in vita a darsi al bere o ad altri vizi sono anime di esseri umani che una volta vivevano sulla terra, e erano talmente immersi nelle loro passioni volgari da non riuscire più a liberarsi del loro guscio astrale, che infestano la terra e spingono gli umani ad indulgere nel bere ed in altri vizi simili.

Come sai, sono in grado di dominare l’essere umano in molti modi, sia parzialmente che completamente. Il modo più frequente nel quale uno spirito controlla un uomo in vita consiste nell’avvilupparlo parzialmente con il proprio corpo spirituale, fino a quando si forma tra loro un legame: un po’ come il legame che unisce due fratelli gemelli, talmente vicini che i sentimenti dell’uno sono percepiti dall’altro. In questo modo, lo spirito che controlla un uomo in vita approfitta di tutto ciò che quest’uomo ingerisce, e lo spinge a bere il più possibile. Quando l’uomo in vita non è più in condizioni di bere, lo spirito si distacca da lui e va a cercare un’altra persona di debole volontà e dai gusti depravati.

Tuttavia, lo spirito - o l’uomo in vita - non sempre arriva a liberarsi dello strano legame che hanno costruito tra loro grazie alla comune pulsione al bere. Quando il rapporto tra loro si protrae a lungo, può diventare difficile per i due arrivare a separarsi. Entrambi possono provare reciprocamente repulsione dopo tanti anni di vicinanza, ma possono non essere in grado di troncare i legami che li uniscono, senza l’aiuto di potenze superiori; queste però si mostrano sempre pronte ad assistere chi richiede il loro aiuto. Se uno spirito continua a controllare degli esseri umani allo scopo di ricavarne soddisfazione, sprofonda sempre più in basso, trascinando con sé la sua vittima negli abissi dell’Inferno, abissi dai quali entrambi dovranno risalire con grande sofferenza, quando giungeranno a provare aspirazioni più elevate.

Solo l’anima ha la facoltà di pensare e volere. Le creature senz’anima non obbediscono che alla legge dell’attrazione e della repulsione, che governa gli atomi fisici di cui è costituito l’universo. I parassiti astrali non possiedono l’intelligenza necessaria per dirigere il proprio movimento né quello degli altri, anche quando hanno acquisito, a forza di nutrirsi della forza vitale di uomini e donne, un certo grado di vita indipendente. Fluttuano indifferenti, come germi di febbre emanati da un’atmosfera fetida, e sono attirati da certe persone più che da altre. Come per i germi delle malattie, si può dire che posseggano una forma di vita molto primitiva.

Un’altra classe di astrali elementali è quella delle entità della terra, del fuoco e dell’acqua, i cui corpi sono formati dai germi di vita materiale di ogni elemento. Alcuni assomigliano agli gnomi o agli elfi che si dice abitino le caverne e le miniere che non sono mai state esposte alla luce del sole. Ci sono anche le fate, che si potevano vedere nei luoghi solitari e nascosti, tra le razze primitive. Tali sono ancora i folletti e le sirene di cui parlano le favole antiche, nonché gli spiriti del fuoco e dell’aria, con le variazioni legate alle diverse nature degli elementi di cui sono formati.

Tutti questi esseri possiedono una vita, ma non hanno un’anima, dal momento che la loro vitalità è attinta dalla vita degli uomini sulla terra; sono infatti un riflesso degli esseri umani tra i quali vivono. Alcuni tra questi esseri appartengono a un ordine di esistenza estremamente basso, un po’ come le specie superiori delle piante, ma con in più una capacità di movimento indipendente. Altri sono molto vitali, sempre occupati nella pantomima di farse insignificanti e grottesche, e possono spostarsi ad alte velocità. Alcuni sono assolutamente inoffensivi, mentre altri hanno istinti malvagi, perché attingono la loro vitalità da razze umane più selvagge.

Questi curiosi elementali non possono sopravvivere a lungo tra i popoli che hanno raggiunto un grado di sviluppo intellettuale superiore, dal momento che gli atomi di vita emessi dagli esseri umani contengono, in questo caso, una componente animale troppo bassa per alimentarli. Di conseguenza muoiono, e le loro forme si dissolvono nell’atmosfera astrale. Così, man mano che le nazioni progrediscono e diventano più spirituali, queste forme di vita inferiore scompaiono dal Piano Astrale della Terra. Le generazioni successive cominciano allora a dubitare che siano mai esistite, e infine giungono a negarle completamente. Solo nelle antiche religioni orientali, che hanno conservato informazioni su questi esseri, si trovano dei racconti relativi ad altre razze di esseri e ai motivi della loro esistenza.

Ecco quindi, uomo occidentale, la scienza che i vostri scienziati e i vostri filosofi hanno bandito e relegato nel regno delle favole e della superstizione. È per questo che l’uomo, imprigionato negli angusti limiti dei suoi sensi fisici, ha cominciato a dubitare di possedere un’anima, un io più elevato, più puro e più nobile di quello che alimenta la triste materia fisica. Vedendo adesso la moltitudine di esseri che circondano l’umanità da ogni parte, non ti sembra preferibile che l’uomo conosca queste cose, per proteggersi dalle numerose trappole che incontra continuamente, nella più totale ignoranza del loro pericolo?

All’inizio dei tempi, l’uomo, come un bambino, si contentava di volgere lo sguardo verso il Padre celeste per implorare il Suo aiuto e il Suo soccorso. Dio inviava allora i Suoi angeli e i Suoi buoni spiriti per proteggere i suoi figli terrestri. Ai nostri giorni, proprio come un adolescente rigido ma immaturo, l’essere umano, nella sua presunzione, non cerca altro aiuto che il proprio, e si getta nel pericolo, con gli occhi velati dall’orgoglio e dall’ignoranza. Si allontana dagli elementi che la sua intelligenza limitata non può comprendere, e dalle persone che potrebbero istruirlo. Poiché non può vedere, pesare e analizzare la propria anima, afferma che non esiste, e che non vi è nulla di meglio da fare che gioire senza riserve della vita terrena, dal momento che un giorno morrà e tornerà polvere, perdendo così ogni traccia di coscienza e di individualità. Oppure, terrorizzato dal destino sconosciuto che lo attende, si rifugia nelle superstizioni confuse o nei dogmi oscuri di chi pretende di essere guida che mostra il cammino verso il Paese Sconosciuto, mentre, in realtà, non conosce quel cammino più di quanto lo conosca un qualunque altro individuo.

Questo è il motivo per cui, nella Sua compassione verso i Suoi figli che si sono allontanati da Lui, Dio ha aperto di nuovo, e più ampiamente di quanto abbia fatto in passato, le porte della comunicazione tra i due mondi. Ancora una volta Egli sta inviando i Suoi messaggeri per mettere in guardia gli uomini, per indicare loro il cammino della vera felicità e per mostrare loro la potenza e la conoscenza che possono ereditare. Proprio come i Profeti dell’antichità, oggi vi sono dei messaggeri che parlano, e se lo fanno in modo meno velato che in passato, è perché l’essere umano è uscito dall’infanzia, ed è necessario mostrargli in modo ragionevole e scientifico ciò su cui deve fondare le proprie speranze e credenze».

E infine Hassein gridò: «Ascoltate la voce che vi chiama, o uomini laboriosi della terra!», levando la mano verso una piccola palla oscura che sembrava galleggiasse in lontananza, e che riconoscemmo come il pianeta Terra. «Ascoltate le voci che vi chiamano, e non distogliete la vostra attenzione! Prima che sia troppo tardi, riconoscete che Dio non è il Dio dei morti, ma dei viventi, perché tutto vive per l’eternità. La vita è ovunque e in tutto: anche la terra e le rocce sono composte da germi di vita, ed ogni cosa vive al proprio livello. Anche l’aria che respiriamo, e l’etere illimitato dello spazio universale sono pieni di vita. E tutti i pensieri che emettiamo sono dotati di vita, nel bene e nel male; non vi è alcun atto la cui immagine non continui a vivere per portare alla fine tormento o felicità all’anima, nel giorno della liberazione dall’incarnazione terrestre. La vita è in ogni cosa, e Dio è la Vita centrale di tutto».

Hassein tacque, e poi proseguì su un tono più calmo: «Guarda laggiù! Cosa sono quelle cose secondo te?», indicandomi una massa di forme spirituali che planavano nella nostra direzione, come spinte da un vento violento. Quando furono più vicine a noi, in effetti vidi che si trattava di involucri astrali senz’anima, ma completamente diversi da quei fantasmi che avevo visto perseguitare l’uomo nella gabbia di ghiaccio. Questi erano più solidi, e sembrava fossero pieni di energia animale, eppure facevano pensare a degli automi che non possedevano nessuna forma di intelligenza. Andavano alla deriva, e danzavano come le boe sul mare a cui vengono legate le barche. Quando ci furono vicini, il mio amico concentrò la sua volontà su uno di essi, per immobilizzarlo nell’aria e mi disse:

«Adesso guarda! Non lo prenderesti per un grande pupazzo animato? Queste cose sono il prodotto di innumerevoli piccoli germi viventi secreti dai corpi fisici degli esseri umani. Sono, in altre parole, emanazioni della loro vita inferiore o animale, sufficientemente materiali per trasformarsi in queste imitazioni di uomini terrestri, quando entrano in contatto con la forza magnetica del Piano Astrale. Ma non lo sono abbastanza da poter essere visibili all’occhio fisico. Per percepirli è sufficiente un basso livello di chiaroveggenza, ma un livello più elevato permette di vedere che non si tratta di veri involucri spirituali, poiché manca loro il principio dell’anima. Un livello ancora più elevato di chiaroveggenza permette di capire che nessuna anima ha mai abitato queste forme, e che non sono mai state gli involucri astrali di esistenze coscienti. Tra i chiaroveggenti di quest’epoca, la questione degli spiriti astrali non è sufficientemente approfondita per sviluppare questi livelli superiori di visione. Pochi chiaroveggenti sulla terra sarebbero in grado di dirti se si tratta di forme astrali contenenti un’anima, di forme astrali dalle quali l’anima si è separata, o ancora di forme astrali che non hanno mai ospitato un’anima.

Ora ti mostro subito un esperimento con questa forma astrale. Ma prima osservala attentamente: è fresca e piena della vita animale del piano terrestre; non ha l’aspetto inerte e come svuotato che avevano gli esseri che hai visto in precedenza, che in passato avevano contenuto un’anima e che erano in uno stato di rapido disfacimento. Ma ricorda quanto ti dico: questo essere astrale, apparentemente vigoroso, cadrà in disfacimento molto più rapidamente degli altri, perché in lui non c’è alcun principio di vita superiore.

A differenza di questo, un essere astrale che ha in passato contenuto un’anima, può in virtù di ciò conservare una certa coesione, anche per molto tempo dopo che l’anima lo ha lasciato. Le forme astrali devono ricevere la loro vita da una fonte più elevata (e cioè da un’anima immortale) altrimenti cessano ben presto di esistere e si dissolvono».

«Ma come fanno ad avere queste forme umane?» gli chiesi.

«Grazie alla forza delle correnti magnetiche spirituali che attraversano continuamente tutto lo spazio eterico, simili a quelle degli oceani. Queste correnti di vita magnetica sono di un tipo più sottile di quelle conosciute dalla scienza terrestre; ne sono la controparte spirituale. Agiscono su questa massa confusa di atomi[8] umani nello stesso modo in cui l’elettricità agisce sullo strato di brina su un vetro, generando su di esso delle forme di piante, foglie, ecc.

È un fatto noto che, nel regno vegetale, l’elettricità gioca un ruolo attivo nella realizzazione delle forme delle foglie, degli alberi, ecc., ma pochi sanno che questa forma sottile di magnetismo gioca un ruolo anche nella formazione delle forme umane e animali. E dico ‘vita animale’ per indicare la vita di questi esseri inferiori all’uomo».

«Allora ci sono anche delle forme astrali di animali?».

«Certamente. Alcune sono delle combinazioni strane e grottesche. Non posso mostrartele al momento perché la tua facoltà visiva non è ancora abbastanza sviluppata, e perché stiamo viaggiando troppo rapidamente. Ma un giorno te le farò vedere, assieme a molte altre cose curiose del Piano Astrale. Posso tuttavia dirti che gli atomi sono divisi in classi, e che ogni classe possiede un tipo di attrazione particolare verso un’altra classe; di conseguenza gli atomi vegetali si attirano reciprocamente per formare piante e alberi astrali, mentre gli atomi animali si costituiscono in forme simili ad animali. Gli atomi umani, d’altra parte, si raggruppano in forme umane.

Nel caso di esseri umani molto primitivi, il cui sviluppo è vicino a quello degli animali, gli atomi che emettono si mescolano con quelli delle forme di vita animale. Si generano allora creature spaventose, dalla forma intermedia tra quella dell’uomo e dell’animale, e che, se vengono viste da un chiaroveggente, vengono descritte come visioni da incubo.

Nelle sfere terrestri, un numero considerevole di questi atomi viventi è continuamente emesso dalla vita inferiore e animale degli esseri umani e quindi riparano e rinnovano le forme astrali. Se trasportassimo uno di questi gusci astrali su un pianeta spiritualizzato al di là della vita materiale, diverrebbe come una nuvola vaporosa tossica e si dissolverebbe.

Come ti ho già detto, questi esseri astrali, creati dalle masse di atomi umani, e che non sono mai serviti da forma a un’anima, sono poco più durevoli delle figure formate dalla brina sui vetri, a meno che la forza di una intelligenza più elevata non agisca su di essi per rinforzare la loro vitalità e prolungare la loro esistenza. Sono senza espressione propria, e sono simili a pupazzi di cera, si prestano quindi a ricevere l’impronta di una qualsiasi individualità che venga impressa su di essi. Ciò spiega il fatto che in passato fossero utilizzati da maghi e stregoni.

Gli atomi astrali generati dagli alberi, dalle piante, dagli animali e dagli esseri umani non devono essere confusi con gli atomi spirituali, che avvolgono le anime e costituiscono il mondo spirituale propriamente detto ed i suoi abitanti.[9] Gli esseri astrali sono di un grado di ‘materialità’ intermedia tra la materia grossolana e densa della terra e la materia più sottile del Mondo Spirituale.

Quando parliamo di un’anima rivestita dal suo guscio astrale, indichiamo un’anima legata alla terra, troppo sottile e immateriale per l’esistenza terrena, ma troppo grossolana per passare nelle sfere più elevate del Mondo Spirituale, o per discendere nelle sfere più basse».

«Quindi tu affermi che, per quanto riguarda il corpo spirituale, uno spirito delle sfere più basse è più spiritualizzato di uno spirito legato alla terra?».

«Certamente. Il Piano Astrale forma come una cintura attorno ad ogni pianeta. È composto da una materia troppo fine per essere riassimilata dal pianeta, e troppo grossolana per sfuggire alla sua attrazione e elevarsi nelle sfere del Mondo Spirituale, in cui si decomporrebbe o cambierebbe forma. In generale, è solo grazie al potere vitale del suo magnetismo spirituale che è in grado di mantenersi in una forma qualsiasi.

Per quanto riguarda le forme astrali che hanno posseduto una vita individuale, in quanto gusci spirituali di spiriti umani, gli atomi astrali hanno assorbito una certa quantità del magnetismo dell’anima, che varia a seconda che l’esistenza terrena sia stata buona e elevata, o cattiva e degradata. Il magnetismo proprio dell’anima rende quindi vivo il guscio astrale per un tempo più o meno lungo, e costituisce un legame tra il guscio astrale e l’anima che gli conferisce la vita. Se l’anima ha solo desideri elevati, il legame si dissolve rapidamente, e il guscio astrale si decompone. In caso contrario, il legame può durare anche secoli, e può incatenare l’anima alla terra.

La materia astrale costituisce una parte talmente importante della vitalità dell’anima che il guscio vuoto plana ancora al di sopra della terra, simile all’immagine sbiadita del suo occupante deceduto, anche molto tempo dopo che l’anima malvagia è sprofondata nelle sfere più basse. Questi gusci plananti sono talvolta percepiti dai chiaroveggenti sul luogo in cui quelle persone hanno vissuto. Sono appunto gli ‘spettri’. Non hanno intelligenza propria, perché l’anima li ha lasciati. E non possono nemmeno influire sui medium, né far muovere i tavolini. Non possono far nulla oltre che servire da agente meccanico a un’intelligenza più elevata, buona o cattiva.

L’involucro astrale che è davanti a noi non possiede alcun magnetismo dell’anima e non lo ha mai posseduto. Ben presto quindi si dissolverà e i suoi atomi saranno attirati da altri astrali. Ma guarda a cosa può servire, se faccio agire su di lui la mia forza di volontà e lo animo per un po’ di tempo con la mia personalità».

Mentre parlava, osservavo l’entità astrale, e constatavo che prendeva vita e intelligenza. Poi si mosse verso un membro della Confraternita scelto da Hassein, gli toccò la spalla e gli disse: «Amico! Hassein Bey ti saluta!», si inchinò davanti al confratello stupito e divertito, poi scivolò di nuovo verso di noi come una scimmia ammaestrata, come se Hassein la tenesse con una corda.

«Hai visto - mi disse - come posso usare a mio piacimento questo astrale se desidero agire a distanza. Ora tu conosci uno dei mezzi impiegati un tempo dai maghi per fare delle cose in luoghi molto lontani da loro, senza che apparentemente fossero coinvolti in quelle azioni. Tuttavia, queste entità astrali non possono essere utilizzate che sul Piano Astrale. Non possono in alcun modo mettere in movimento oggetti fisici; possono tuttavia essere rese visibili all’occhio fisico se così decide chi le utilizza sulla Terra. Vi sono, d’altra parte, altre entità astrali di materia più grossolana che possono agire sulla materia fisica. Si potrebbe anche farli penetrare nella terra per dissotterrare tesori nascosti, metalli rari, pietre preziose. Ma non è né saggio né giusto consigliarti di far ciò, o spiegarti la forza con la quale tutto ciò potrebbe essere realizzato. I maghi che hanno scoperto tali poteri e li hanno impiegati sono diventati, presto o tardi, vittime di questi stessi poteri, che non possono continuare a controllare a lungo».

«Se questa entità astrale fosse animata da una intelligenza malefica, rappresenterebbe un vero pericolo per gli esseri umani?».

«Sì, senza dubbio! Personalmente non mi arrischierei a rivestirmi con questa forma astrale. Ma uno spirito più ignorante di me potrebbe farlo, allo scopo ad esempio di rendersi percepibile sulla terra, in un modo ancora più concreto di quello che possa normalmente fare uno spirito che ha lasciato il Piano Terrestre. Così però correrebbe il rischio di stabilire tra sé e il guscio astrale un legame che in seguito non sarebbe facile distruggere, e che lo incatenerebbe a lungo sul Piano Astrale. Comprendi quindi come gli esseri umani sulla terra che cercano di rivedere i loro amici morti possano attirarli nella condizione terrena e, in questo modo, nuocere loro gravemente.

Più di uno spirito buono e puro che non era a conoscenza di ciò, ha commesso l’errore di rivestire una di queste forme astrali lasciata da un altro spirito, mentre avrebbe dovuto rifuggirla, e ha compreso troppo tardi di essersi imprigionato da solo sul Piano terrestre, dove è rimasto fino al momento in cui un’intelligenza più elevata è giunta in suo aiuto e lo ha liberato.

Anche gli spiriti di una sfera bassa possono rivestirsi di un involucro astrale vuoto; in questo caso però la densità del loro corpo spirituale impedisce di conservarne a lungo il controllo. In effetti il magnetismo che emana da uno spirito inferiore agisce sulla forma astrale come un prodotto tossico su di un rivestimento delicato e la disgrega in mille pezzi. A uno spirito che è più in alto del Piano astrale, un guscio astrale sembra duro come il ferro, ma per uno spirito situato al di sotto del Piano astrale, questi gusci astrali sono fragili come nuvole. Più un’anima è bassa, più il suo guscio è solido ed aderisce saldamente all’anima, limita così i suoi poteri, e le impedisce di elevarsi in una sfera più elevata».

«Vuoi dire dunque che degli spiriti utilizzano a volte questi gusci astrali come utilizzano i medium terrestri, e li controllano con la loro volontà o penetrano direttamente nella loro forma?».

«Esattamente. Uno spirito al di sopra del Piano terrestre che vuole mostrarsi a un chiaroveggente del livello più basso (il primo livello di cui ti ho parlato in precedenza, che corrisponde al Piano terrestre) a volte si rivestirà di un tal guscio, che impregnerà della propria identità. In questo modo, il chiaroveggente può vederlo e descriverlo. In queste circostanze, il pericolo consiste nel fatto che lo spirito, ben intenzionato ma di limitate conoscenze, non riesce a liberarsi del guscio astrale nel momento in cui lo desidera. L’ha animato e si è fatto imprigionare dalla sua forza vitale. A volte è anche difficile liberarlo. Allo stesso modo, abbiamo constatato che un controllo troppo lungo e troppo forte da parte di uno spirito su di un medium stabilisce tra i due un legame che alla fine diventa una catena.

Per uno spirito delle sfere più basse, un guscio astrale non è che un mantello pratico e confortevole per ricoprire il proprio corpo spirituale decaduto, e inganna il chiaroveggente impedendogli di distinguere la sua anima bassa. Al contrario, per uno spirito buono e puro, un guscio astrale somiglia a una corazza di ferro che può imprigionarlo».

«Uno spirito si serve di questi gusci astrali nel corso delle sedute di spiritismo sulla terra?».

«Ciò avviene spesso nel caso di spiriti maligni di tipo troppo basso per poter entrare in contatto diretto con il medium. Non dobbiamo dimenticare che i pensieri degli uomini e delle donne si riflettono sul Piano astrale come delle immagini, e possono essere letti dagli spiriti che sanno come farlo. Non tutti gli spiriti ne sono capaci, proprio come non tutti gli uomini sanno leggere. È una cosa che richiede intelligenza e preparazione.

Gli uomini hanno poco da temere dagli spiriti deboli, ignoranti e sottosviluppati del Piano terrestre e delle sfere meno elevate: questi accettano volentieri l’aiuto che è loro offerto per progredire. Ma bisogna temere gli spiriti malvagi e intelligenti, che possiedono spesso grandi poteri spirituali e materiali che utilizzano solo a fini sbagliati. Questi spiriti rappresentano un vero pericolo per gli esseri umani e bisogna evitarli con cura. Ciò non può esser fatto che istruendo preventivamente i medium viventi sulla terra. In questo modo, gli uomini sulla terra e gli spiriti collaboreranno per proteggere il movimento spiritualista dalle menzogne degli spiriti malvagi e, allo stesso tempo, dagli errori di coloro che, pur dirigendo l’attenzione dell’umanità verso l’aldilà, creano problemi a se stessi ed agli altri a causa della loro ignoranza. Sono come chimici ignoranti che, con i loro esperimenti e la loro ricerca del sapere, possono causare dei danni notevoli».

«Non credi che la purezza delle loro motivazioni sia sufficiente a proteggerli?».

«Forse che la purezza delle motivazioni impedisce a un bambino di bruciarsi quando mette la mano sul fuoco? No. Il solo mezzo per evitarlo consiste nel tenere il bambino il più lontano possibile dal pericolo, ed è ciò che fanno, in gran parte, i loro buoni e saggi spiriti protettori. Ma se i bambini vanno costantemente alla ricerca di situazioni pericolose, e cercano in tutti i modi di giocare con oggetti pericolosi, non è possibile evitare che talvolta qualcuno di loro si bruci».

«Di conseguenza, tu non raccomandi lo sviluppo indiscriminato delle facoltà medianiche in tutti i mortali?».

«Certamente no. Sarebbe meglio che potessero servirsi dei loro poteri gli uomini che sono stati formati a tale scopo da saggi istruttori, e che venissero istruiti solo coloro che desiderano veramente utilizzare i loro poteri per fare il bene. Se tu sapessi a che punto le motivazioni che animano coloro che sono dotati di capacità medianiche sono diverse e talvolta egoiste, comprenderesti perché è così difficile proteggerli! Forse io sono condizionato dalla mia origine razziale e dalla mia educazione terrena, ma ti confesso che preferirei di gran lunga limitare la pratica dei doni medianici a chi ha dato prova di saper rinunciare ai relativi vantaggi materiali. Sarebbe meglio, penso, che fossero come un corpo separato, senza alcuna partecipazione alle ambizioni mondane.

Ma ho parlato abbastanza di quest’argomento! Lasciamo allontanare questo guscio astrale, perché vorrei attirare la tua attenzione su un altro tipo appartenente alla stessa categoria».

Parlando, fece un rapido gesto della mano al di sopra del guscio astrale, e pronunciò qualche parola in una lingua sconosciuta. L’astrale, che volteggiava presso di noi, si arrestò, ondeggiò per qualche secondo, e fu poi trasportato via da una corrente magnetica, come un pezzo di legno che galleggia sulle onde. Lo seguii per un momento con lo sguardo. Poi, voltandomi, notai una piccola nube di forme oscure, strane e disgustose che si avvicinavano a noi. Anche queste erano gusci astrali, che non avevano mai contenuto un’anima, ma contrariamente ai divertenti pupazzi che avevamo appena lasciato, erano repellenti da tutti i punti di vista.

«Questi sono costituiti dalle emanazioni che provengono da uomini e donne di tipo intellettualmente inferiore, e dai costumi malvagi e sensuali. Provengono dai bassifondi dell’esistenza umana; non solo dai bassifondi sociali, ma anche dai bassifondi morali e spirituali che si trovano anche negli strati elevati della società. Astrali come questi, se cadono nelle mani di un’intelligenza malvagia, possono essere utilizzati ai fini peggiori.

Essendo molto materiali, li si può utilizzare anche per agire sulla materia fisica della terra, come si faceva nelle pratiche che vengono definite magia nera o stregoneria. Sono utilizzati, benché raramente, anche da intelligenze più elevate per produrre effetti fisici durante una seduta spiritica.

Quando vengono utilizzati da intelligenze buone e sagge, non ne deriva alcun male, ma sotto la guida di spiriti malvagi o ignoranti, diventano più pericolosi di qualsiasi cosa. Questi gusci astrali, come altri della stessa categoria che trattengono un’anima prigioniera, producono manifestazioni brutali e pericolose che vengono osservate durante le sedute spiritiche tenute per semplice curiosità o divertimento da persone malvagie o troppo ignoranti per proteggersi».

«Ma in quale categoria classificheresti i demoni e i vampiri ai quali si crede in molte regioni della terra?».

«Un vampiro è uno spirito che ha avuto un’esistenza terrena di cui ha fatto un uso talmente sbagliato che la sua anima è ancora imprigionata nel suo guscio astrale. Succhia la vitalità animale degli uomini e delle donne al fine di mantenere la sua influenza sul Piano terrestre, e salvarsi così dalla caduta nelle sfere più basse. Quegli esseri si aggrappano con tutte le loro forze al loro guscio astrale e cercano di prolungarne l’esistenza, proprio come fanno gli esseri umani che conducono una vita sbagliata e si aggrappano alla vita fisica per paura di sprofondare nelle profondità infernali delle tenebre e degli orrori. Il continuo rinnovamento della loro vita animale e astrale permette spesso a questi vampiri di mantenersi attorno alla terra per secoli».

«È possibile che un vampiro acquisisca abbastanza materialità per apparire come una persona in vita sulla terra, e mescolarsi agli altri esseri umani, come narrano le storie che trattano di tali creature?».

«Mi stai chiedendo se un vampiro è in grado di formarsi da solo un corpo materiale? Se è così ti rispondo di no. Ma arriva a volte a prendere possesso del corpo di un essere in vita sulla terra, come d’altra parte possono fare altri spiriti. Può allora manipolare a propria immagine il corpo di cui si è impadronito. In questo caso, è possibilissimo che uno spirito vampiro rivestito del corpo mortale di un’altra persona trasformi l’aspetto di questo corpo al punto di farlo rassomigliare all’apparenza fisica che il vampiro stesso aveva sulla terra.

Con la forza che egli (o ella, perché ci sono i vampiri dei due sessi) acquisisce grazie al possesso di un corpo fisico, è veramente in grado di condurre la strana doppia vita descritta nelle storie di vampiri alle quali si crede in molti paesi.

Tuttavia, pochi vampiri sono in possesso di un corpo terreno. La maggior parte vaga sulla terra nel proprio guscio astrale, succhiando la forza vitale delle persone rese vulnerabili dalla loro costituzione medianica. Senza avere la minima idea dell’esistenza di tali entità astrali, questi poveri esseri terreni soffrono di depressione e di una continua sensazione di sfinimento di cui sono incapaci di trovare la causa».

«Ma gli spiriti protettori non possono proteggere gli uomini in vita da questi esseri?».

«Non sempre. In grande misura proteggono sì gli esseri umani, ma solo nel modo in cui si può proteggere una persona contro le malattie contagiose, avvertendole del pericolo e raccomandando loro di evitare i luoghi in cui i vampiri sono attirati, per simpatia con la loro passata vita terrena. Uno spirito protettore agisce in modo da ispirare, alla coscienza dell’essere sulla terra, un timore istintivo verso i luoghi in cui sono stati commessi dei crimini e dove delle persone hanno condotto una vita depravata. Ma non è possibile fare di più, perché l’essere umano deve essere libero nelle sue scelte.

Non lo si può sempre dirigere come una marionetta. E deve soprattutto fare le sue esperienze, qualunque sia l’amarezza dei loro frutti. La conoscenza, i consigli e l’aiuto sono disponibili, ma sempre in modo tale che non si oppongano al libero arbitrio dell’essere umano. Inoltre, non si può dare a qualcuno più conoscenza di quanta ne chieda. Nulla è mai imposto a forza nel Mondo Spirituale».[10]

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