Privacy Policy

Capitolo 26 - Il mio addio al Paese delle Tenebre

I Confratelli della Speranza che avevano prestato come me assistenza agli spiriti feriti, facevano tutti parte del nostro distaccamento. Le piccole stelle luminose, che portavamo dappertutto con noi, brillavano nelle tenebre come simboli della speranza che eravamo venuti a portare. Io e Fedele ci unimmo agli altri per salutarli e felicitarci a vicenda, come soldati che si preparano a rientrare dopo una campagna vittoriosa.

Prima di superare la cintura di fuoco che circondava quel regno, la guida del nostro gruppo ci condusse su un alto pinnacolo di roccia. Da lì potevamo vedere tutte le città, le pianure e le montagne di quel Paese delle Tenebre, che ognuno di noi aveva attraversato durante quella missione. Dall’alto potevamo osservare, disteso sotto di noi, il terribile panorama dell’Inferno. Poi la nostra guida ci rivolse, in tono solenne, le seguenti parole:

«Ciò che oggi noi vediamo non è che una piccolissima parte della grande sfera che gli esseri umani indicano con il nome di Inferno. Al disopra di questa, vi sono altre sfere oscure, che per chi non abbia ancora visto questa dimensione pensa meritino lo stesso nome; ma solo nel momento in cui vedono questo luogo scoprono quanto in basso possa cadere un’anima, e quanto più terribili in questa sfera siano i crimini e le sofferenze. La grande cintura di materia scura di cui è costituita questa sfera più bassa, si estende per molti milioni di chilometri attorno a noi. Sin dal momento in cui il nostro pianeta ha cominciato a ospitare anime immortali, accoglie tutte le anime che sulla Terra vivono solo per il peccato. Tutte le anime che sono passate di qui hanno dovuto soffrire e lavorare per la loro salvezza, fino al momento in cui si sono purificate della sozzura dei loro peccati. Il numero di queste anime fu, e sarà, grande quanto quello delle stelle del cielo e dei granelli di sabbia nel mare. Ogni essere umano sulla Terra costruisce da sé la propria abitazione nelle sfere alte o basse. E quindi ogni sfera è popolata di conseguenza.

Esiste, nel Mondo Spirituale, un numero incalcolabile di luoghi nei quali un essere umano può costruire la propria casa, che supera l’immaginazione. Ciascuno di quei luoghi porta l’impronta degli spiriti che lo hanno generato con la loro vita. Proprio come, tra le innumerevoli creature della Terra, due volti, due anime, non sono mai completamente identici, così è nel Mondo Spirituale, in cui non vi sono due luoghi identici. Ogni luogo, ogni sfera stessa, è una creazione particolare di una diversa classe di spiriti. E poiché, nel Mondo Spirituale, le anime simili si sentono attratte le une verso le altre, le caratteristiche di ogni luogo corrispondono a quelle dei suoi abitanti.

Di conseguenza, quando vorrete descrivere questa sfera o un’altra a dei mortali, potrete raccontare solo ciò che avete visto, e descrivere i luoghi che avete visitato. Un altro spirito che ha visto un’altra parte della stessa sfera la descriverà probabilmente in tutt’altro modo, e gli uomini mortali, che giudicano ogni cosa secondo la loro valutazione, diranno forse che avete torto entrambi perché le vostre descrizioni non combaciano. Ma dimenticano che Roma non è Genova, Milano o Venezia, eppure tutte queste città sono in Italia. Lione non è Parigi, ma entrambe sono in Francia. Ogni città possiede delle qualità particolari, ma anche dei tratti nazionali. Per fare un esempio ancora più evidente: New York e Costantinopoli sono entrambe città del pianeta Terra, ma esiste tra le loro popolazioni una tale differenza che non possiamo più trovare caratteristiche nazionali comuni. Entrambe, è vero, sono abitate dalla specie umana, ma questa si differenzia, e di molto, per l’aspetto, le abitudini e i costumi.

Nel corso dei vostri viaggi, avete notato che in ciascuno degli esseri che avete visto annaspare nella palude dei propri peccati, vi è il germe indistruttibile di un’anima umana. Per quanto lungo sia il periodo di prova che un’anima deve affrontare, ha sempre il diritto inalienabile alla speranza. Per ogni anima giungerà infine l’ora del risveglio. Anche quelle che sono cadute più in basso si eleveranno di nuovo al livello dal quale erano cadute.

Il debito che un’anima peccatrice deve saldare in pagamento della propria depravazione è terribilmente amaro, ma una volta pagato, lo è per sempre. Nessun creditore può essere totalmente sordo alla preghiera del prodigo penitente da dirgli: «Vattene! Il tuo destino è deciso e l’ora della tua salvezza è passata». Fratelli della speranza! Può forse l’essere umano, nella sua limitatezza, limitare l’infinita bontà di Dio? Può egli fissare un limite alla Grazia dell’Onnipotente e pretendere che sia rifiutata a un peccatore preso dal rimorso, per quanto grandi siano i suoi peccati?

Dio solo può condannare, e solo Lui può perdonare. La voce del Suo amore ci chiama da ogni filo d’erba che spunta, da ogni raggio di luce che brilla. Quanto è grande la Bontà, la Misericordia del nostro Dio! Tramite i Suoi angeli e i Suoi spiriti di bene, la Sua voce raggiunge tutti coloro che si pentono e implorano il perdono. Annuncia che la Grazia ed il Perdono vengono sempre concessi a chi li ricerchi con sincerità, e si sforzi lealmente di meritarli. Anche oltre la tomba, anche oltre le porte dell’Inferno, la compassione e il perdono, la speranza e l’amore sono offerti a tutti. Ogni atomo dell’essenza immortale che è stata instillata negli esseri umani per produrre l’individualità cosciente produrrà infine i suoi frutti di bontà. Nessuno potrà essere perduto per sempre, né condannato ad una distruzione o a un tormento eterni.

Coloro che insegnano il contrario agli esseri umani, li inducono in errore, direi quasi che peccano! In questo modo sbarrano agli uomini le porte della speranza, e sviano la loro anima portandoli a una disperazione ancora più profonda; perché l’anima peccatrice finisce così con il credere che la morte imprima sul suo destino il sigillo definitivo della dannazione. Vi incarico di annunciare su tutta la Terra la verità in merito a ciò che avete scoperto durate le vostre peregrinazioni. Fate in modo che tutti ricevano la speranza, perché la speranza è il miglior stimolo a prendere la strada giusta finché si è in tempo. È molto più facile per gli esseri umani porre riparo ai loro errori sulla Terra che nell’Aldilà, quando la morte avrà messo una barriera tra loro e quelli con i quali avrebbe più facilmente potuto riconciliarsi in vita.

Tutto ciò che avete potuto vedere in questo Inferno, è il frutto delle azioni malvagie degli esseri umani, il risultato del loro passato sulla Terra o nelle sfere spirituali. Tutto ciò che lì esiste, corrisponde alla vera natura della loro anima. Per quanto terribile possa sembrarvi quell’ambiente, per quanto profondamente siete stati sconvolti dalla vista di quei poveri spiriti, non dovete mai dimenticare che ciò che subiscono sono gli effetti degli errori che hanno commesso. Dio non ha aggiunto un grammo a quel peso, ed è altrettanto vero che ognuno ha il dovere di riparare ciò che ha distrutto, di ripulire ciò che ha trascinato nel fango. E allora quei corpi decaduti, e il terribile ambiente della loro miseria, verranno mutati in situazioni più felici, in corpi più puri e in ambienti più piacevoli. E quando, infine, verrà il momento in cui il Bene avrà superato il Male, sulla Terra e nelle sfere spirituali, quegli spazi miserabili verranno spazzati via come la schiuma del mare dalle onde della marea che sale. L’Acqua pura della Vita affluirà in questi luoghi e li purificherà, fino a che ogni montagna oscura, la pesante atmosfera e le abitazioni maleodoranti verranno dissolti nel fuoco purificatore del pentimento. Anche un blocco di granito può essere disciolto nel crogiolo del chimico e disperdersi nell’atmosfera, per andare a formare altre rocce in altri luoghi. Nulla si crea, nulla si distrugge.

Tutte le cose sono eterne. Gli atomi che il vostro corpo oggi attira, verranno di nuovo respinti domani, e andranno più lontano a costituire altri corpi. Avviene la stessa cosa per le emanazioni della natura spirituale dell’uomo, che si formano nelle sfere che circondano il pianeta Terra. Quando non vi è più abbastanza magnetismo pesante per assemblare le particelle grossolane di cui sono costituite le basse sfere terrene, quegli atomi vengono allora liberati dall’attrazione materiale e spirituale della Terra. Planano così libere nell’etere, finché sono attirate da un altro pianeta le cui sfere sono ad esse congeniali, e i cui abitanti spirituali si trovano su un piano dello stesso peso. Quindi in passato le stesse rocce di questa regione hanno formato le basse sfere di un altro pianeta, sfere che sono ora divenute troppo sviluppate per poterle ancora attirare. Quando la nostra Terra avrà cessato di trattenerle, saranno respinte per andare a formare le sfere spirituali di altri pianeti.

Allo stesso modo, anche le nostre sfere più elevate sono formate da materia più fine, che proviene dalle sfere spirituali di altri pianeti, più avanzati dei nostri. I loro atomi lasceranno un giorno la Terra per essere riassorbiti da un altro pianeta. Nulla si perde, e nulla è veramente nuovo. Le cose non sono che altre combinazioni di ciò che già esiste e che, nella sua essenza, è eterno. Quale elevazione raggiungeremo? Nessuno lo sa, perché non vi è limite alla nostra conoscenza e al nostro progresso. Ma io credo che se potessimo prevedere il destino ultimo del nostro piccolo pianeta, vedremo che anche la più lunga e difficile delle vite nelle sfere tenebrose non è che un percorso che giunge ai troni degli Angeli del cielo.

Ciò che vediamo è la grande e onnipresente verità che la speranza è veramente eterna e il progresso sempre possibile, anche per le anime più basse e decadute. Dovete predicare questa grande verità a tutti gli esseri umani mortali quando, per altre missioni, tornerete sul Piano Terrestre. Proprio come voi siete stati aiutati, per riconoscenza e per amore, dovrete aiutare gli altri.

Diciamo ora addio a questo triste Paese delle Tenebre, non con l’afflizione che subiamo a causa della sua desolazione e dei suoi peccati, ma con la speranza fiduciosa e la preghiera sincera per l’avvenire di chi si trova ancora nelle catene della sofferenza e del peccato».

Dopo che la nostra guida ebbe terminato il suo discorso, gettammo un ultimo sguardo al Paese delle Tenebre. Discendendo la montagna, traversammo di nuovo il muro di fuoco respingendo, come in precedenza, con la nostra volontà, le particelle di fuoco.

Così terminarono le mie avventure nel Regno dell’Inferno.

« Indietro Avanti »
^