CAPITOLO 14 - Un po’ di politica
Trovo difficile fare un commento a questo argomento. Ho sempre avuto la sensazione che il concetto espresso da Demostene non avesse molto a che fare con ciò che vedevo accadere e a cui veniva attributo il termine “politica”.
Nel 1968 avevo giusto diciotto anni, frequentavo il Liceo Carducci, uno dei licei “caldi” di Milano. Avevo nella testa e nel cuore delle idee che mi sembravano belle, facevo volontariato, detestavo le ingiustizie, ma non avevo cercato mai di identificarmi con un gruppo, un’ideologia, un colore. Desideravo mantenere la mia identità e non volevo che niente e nessuno strumentalizzasse i miei ideali.
Alle prime assemblee cercai di iscrivermi per dire la mia; mi sembrava importante che fosse consentito a tutti noi di esprimerci, di contribuire a creare una realtà che sarebbe scaturita dalle idee e dai desideri condivisi. Non sono mai riuscita a parlare. Quando arrivavo per mettermi in lista – ci ho provato anche al mattino prestissimo – incredula mi sentivo dire che lista era già completa. Non mi ci volle molto tempo per constatare che erano sempre gli stessi a parlare.
Decisi che le assemblee, i cortei, le piazze non erano i luoghi dove avrei desiderato fare la mia rivoluzione. Lasciai perdere quelle modalità e promisi a me stessa che avrei cercato, per quanto mi fosse possibile, di realizzare ciò in cui credevo giorno dopo giorno nella mia piccola realtà quotidiana.
Qualcuno del gruppo di Jo, però, era interessato alla politica e mi ritrovai anch’io ad ascoltare domande e risposte. Le dichiarazioni che più mi colpirono furono quelle sulla sete di potere, sul fatto che eravamo in guerra, anche se non giocata con le solite armi, sulla fine del Comunismo e sul perché sarebbe finito. Del discorso su Moro non avevo e non ho alcuno strumento per credere o non credere, ciò che mi ha colpito però è che Horward ha, ancora una volta, sottolineato quanto sia importante per Dio che ciascuno di noi, indipendentemente dalla posizione che riveste, debba assumersi le proprie responsabilità e fare al meglio ciò che il suo cuore e la sua coscienza gli dettano di fare.
18 dicembre 1977
D. - Cosa sta succedendo in Italia?
H. - Non avete idea di cosa stia succedendo? Avete tante cose da guardare, ma non sapete tutta la verità: è un po’ la rovina.
Se ricordate, anche quando mi chiedevate singolarmente, vi dicevo che non eravate ancora arrivati all’apice, purtroppo c’è ancora la parte più brutta da attraversare.
È tanta la confusione che regna nei vostri governanti, dovreste essere qui nel nostro mondo per poter capire.
D. - Avremo dei momenti brutti ma non di terrore?
H. - Se ricordate, ho già detto che ci sono delle nazioni che ci tengono al vostro paese e fanno di tutto per creare confusione. Tutto questo è internazionale, non è che è covato solo qui.
Voi di questo paese, quando vi va bene vi accontentate, non è che pretendiate di più. Invece ci sono altre nazioni, che vogliono impadronirsi di questa nazione; questo Dio non lo permetterà.
D. - Riguardo le elezioni, andranno al potere gli stessi?
H. - Nasceranno altri partiti per rimpiazzare questo, perché adesso fanno di tutto per screditarlo. Allora creeranno una confusione tale che dovrà cambiare nome.
Comunque siete nel momento della grande confusione, però non siete abbandonati da Dio. Questa nazione sta soffrendo anche per le nazioni che hanno tutto l’interesse ad impoverirla, ad immiserirla e volerla sottomettere. Arriverete al punto di non avere più fiducia in niente, ma poi ci sarà un rialzo morale.
C’è chi non vuole l’America perché sa che l’America sarebbe la salvezza del vostro paese ed è per questo che l’America sta perdendo al confronto dei vostri interessi, è tutto un gioco di nazioni. Comunque l’America verrà in aiuto e la vostra nazione si salverà proprio per l’America.
Non crediate però che tutto vada liscio, perché prima che arrivi il meglio, una bastonatura ci sarà. C’è tanta sete di potere!
D. - Ma prima ci sarà una guerra?
H. - No! Non siete già in guerra? Sono anni che siete in guerra. C’è una guerra mentale, una guerra di espropriazione di beni e di tutto.
Vivete serenamente, semplicemente, miei cari, Dio sarà sempre con voi. Qualcuno in ultimo si ravvedrà, ma sarà troppo tardi.
Comunque ci saranno molte variazioni anche per morte che avverrà tra i capi, fra persone che sono oggi al potere e logicamente queste determineranno tanti cambiamenti.
D. - Il comunismo come ideologia è statico, ma le persone che, pur professando una fede materialistica, hanno cercato di migliorare la società in buona fede ed hanno un po’ pagato anche di persona per questa idea, come sono considerate da Dio?
H. - Per Dio sono tutti figli suoi. Egli sa benissimo che i Suoi figli sulla Terra subiscono il magnetismo e l’influenza del contrario, cioè del satanico. Il comunismo resta l’esercito satanico, cioè l’esercito contro Dio.
Ricordatevi comunque che non solo i comunisti, ma anche tanti altri che non sono tra i comunisti e che sono fuori da quell’esercito, non ricompensano Dio come va ricompensato, non Lo ricordano e non Lo ringraziano come dovrebbero ringraziarLo e nemmeno combattono come dovrebbero combattere per il bene e l’amore della Sua legge.
Il comunismo è formato dai figli di Dio i quali sono falsificati[74] sotto questa bandiera, questa nuova bandiera che Satana ha voluto creare per conto proprio.
Difatti sono creature buone, il più delle volte, ma in senso materialistico e non possono dare sempre quei frutti che veramente dovrebbero dare, per il semplice motivo che non possono esplicare ciò che Dio ha dato loro. Sono anche loro figli di Dio e portano in sé il seme di Dio, ma non riescono, queste creature, a manifestarlo e perciò restano inibite; fanno quella parte materiale, quella parte fisica, esteriore e soffocano quella che è la parte interiore.
Difatti, se voi aveste a che fare con loro, parlo di quelli che non sono dentro come numeri di massa, ma di quelli che per idealismo hanno scelto questo esercito anche per governare; allora capireste che non sono contenti dentro di loro, perché riescono a sviluppare la loro parte materiale, fisica, ma in fondo al loro cuore non c’è mai né contentezza né felicità.
Chi vive accanto a queste creature, potrebbe benissimo capire, perché non riescono ad esprimere completamente se stessi. Ricordatevi poi che i loro capi dicono di fare cose che, se fossero al potere, non farebbero. L’inganno deriva semplicemente appunto per potersi accreditare.[75]
Ricordatevi che dentro ci sono tanti in buona fede, solo perché vedono la loro parte materiale appoggiata ed idealizzata, ma come parte spirituale sono vuoti.
Non dimenticate, miei cari, che ci sono tante profezie su questo, che è destinato a finire. È destinato a finire, perché quelli che sono dentro in buona fede, noi ne abbiamo visti tanti di quelli che si disincarnano e vengono da noi, questi poveretti si sono trovati molto, molto male.
Se avessero potuto all’ultimo momento cancellare ciò che è stata una fede, un idealismo che li ha portati lontani dal Creatore, sarebbero ritornati indietro. Purtroppo non possono, ma qui devono redimersi.
Non crediate che come si disincarnano e vengono nel nostro mondo siano subito a posto. No. Comunque il loro idealismo qui non possono più manifestarlo e devono per forza scendere per stare vicino ad altre creature, per distoglierle dal loro idealismo.
Se sapeste quanti di questi comunisti, che sono qui da anni nel nostro mondo, stanno lavorando sui loro compagni per sviarli dalla loro teoria, dalla loro dottrina.
La dottrina fisica non sarebbe male, se fosse unita al Creatore, purtroppo il Creatore è escluso completamente.
È impossibile che non ci sia stato un Creatore che abbia fatto tante cose perfette, che sono state poi falsificate dal contrario.
Perciò ricordatevi che molti di voi saranno presenti a questo cambiamento e ricordatevi, come vi ho già detto che anche la Russia diventerà cristiana, non nel senso di cristiano, ma credente. Compreso?
Non sarà più così ortodossa come nel passato, però crederà in una fede superiore, crederà nel Creatore e non erigeranno più, come nel passato, Chiese così preziose, così lussuose, ma saranno come grandi sale di riunione per parlare del Creatore.
Finalmente le creature avranno la loro anima saziata da ciò che è loro mancato sino ad ora. Noi facciamo già questa opera con tanti di loro, non con tutti, perché molti, che sono senza fede, sono rimasti sul piano fisico[76] e purtroppo disturbano anche voi; questo perché gli esseri umani non sono consapevoli di loro che vogliono farsi sentire e non sono ascoltati, vogliono farsi capire da voi e turbano e disturbano tanti incarnati.
26 novembre 1978
D. - Che cosa c’è dietro il terrorismo in Italia e dietro all’assassinio di Moro, questa situazione dove ci porta?
H. - Io vi ho sempre detto che era internazionale e che a tante nazioni, ma specialmente a una, sta a cuore impadronirsi della vostra Terra. Ora sono nascosti, ma poi verranno fuori, per mettere in confusione i Governi e tutta questa gente che in fondo se ne è approfittata dentro al Governo perché erano dei loro. Ancora adesso ce ne sono dentro dei loro.
Poiché quando hanno dato la caccia a Moro, non era per la persona Moro, ma è stato immolato (se vi ricordate vi avevo detto)[77] come agnello per la salvezza dell’Italia. Dopo la morte di Moro e della sua scorta, questo fatto non farà entrare padroni in Italia. Hanno perso la partita in quanto Moro ha pagato con la vita. Moro verrà innalzato molto più avanti, ma qui (nel mondo spirituale) lui è già carico di luce. La famiglia è rimasta ritirata, perché è molto protetta dal mondo spirituale. Se vi ricordate vi avevo detto che non potevamo rivelare dove si trovava perché ci era impossibile rivelarlo. Se lui non fosse stato destinato ad una causa molto grande per l’Italia (l’avevo paragonato a Gesù, Gesù per il mondo e lui per la vostra nazione) noi, se non altro attraverso l’intuizione, avremmo fatto seguire la strada per trovarlo.
Come sono avvenute le cose, ricordati che ci sono stati litigi anche fra di loro perché gran parte di loro erano contrari a questo, ma vi erano altri che hanno fatto tutto sotto forma magnetica,[78] apparentemente freddamente, perché doveva essere così, è stato come il caso, in minima parte, di Gesù. Gesù per la vostra salvezza spirituale. Così che Satana non è stato più padrone di rimanere nel mondo spirituale a dannare le anime, è dovuto scendere sulla Terra e da quel momento voi siete tormentatissimi sul piano fisico.
Moro è morto per salvare dall’invasione l’Italia. Ora l’Italia, dopo questa morte, è vista benignamente da altre potenti nazioni che vi daranno a suo tempo un valido aiuto salvandovi. Questo è il significato del sacrificio fatto da quest’uomo. Ecco perché nessuno poteva intervenire. Gli altri sono stati uccisi all’aperto così, se voi pensate bene come è avvenuto.
Chi opera non è un covo o una setta che lavora solo nella vostra Terra, è internazionale, gli ordini vengono da molto lontano e li devono eseguire.
D. - Moro stava per appoggiare un governo in Italia con i comunisti?
H. - Questa è tutta una scusante. Facendo il compromesso aiutava Dio a convertire i comunisti, ma Satana ha avuto paura di questa conversione. Dopo questo fatto molti comunisti si sono convertiti e ci sarà dell’altro più avanti, ma se lui faceva questo connubio (e questo connubio è cominciato con Papa Giovanni XXIII)… Dio ha adoperato questi strumenti i quali sono stati l’illuminazione per la conversione del comunismo; ha ancora pochi anni il comunismo.
D. - Allora i comunisti avrebbero perso terreno se Moro fosse vissuto; come in effetti lo stanno perdendo adesso che lui è morto?
H. - No! La strategia che lui adoperava, perché era completamente soggetto alle forze spirituali, per cui legava i comunisti a tal punto che non era il cristianesimo che diventava ateo, ma erano gli altri che diventavano cristiani. Ma va avanti lo stesso con la sua morte, è solo più lunga la strada e la sua immolazione ha segnato la vittoria. L’uomo non sa tutto e allora crea delle supposizioni sul piano fisico come se vi fossero solo cause fisiche, ma c’è qualcosa ben più in alto. La morte di Moro è stata utile, altrimenti la vostra terra [l’Italia] sarebbe già in mano ad altri. Venduta.
Se si osserva, i comunisti sono stati gli unici a comportarsi meglio di fronte a questa morte.
D. - Allora ha già avuto il suo pagamento?
H. - Si! Troppo duro, ma non è finita.
D. - Dato che noi eravamo una delle tre Nazioni che dovevano pagare, questo fa parte del pagamento e continua?
H. - Certo! Dato che sono tre Nazioni che devono pagare, se voi osservate, la Germania ha avuto la stessa cosa che ha avuto l’Italia, e sentirete anche che la Francia, anche se apparentemente sembra più tranquilla, non lo è affatto.
D. - Nel periodo della sua prigionia, Moro si è reso conto della sua grande missione?
H. - No! Non si è reso conto, ma era cosciente di tutto ciò che stava avvenendo, la sua morte l’ha vissuta attimo per attimo.
D. - Lui in quel momento cosa ha provato? Si è abbandonato completamente a Dio, oppure lo ha vissuto solo a livello conscio, cioè a livello di ragionamento?
H. - No! Non lo ha ragionato, più che altro si è rimesso alla volontà di Dio, e questo è tutto.
D. - Le lettere sono state scritte con la sua volontà?
H. - Un uomo che è stato messo in quelle condizioni non è più nelle sue piene facoltà. Lui sperava sempre che potessero anche liberarlo, pur affidandosi a Dio, ha sperato sempre nella liberazione.
Moro ha scritto in base al processo che gli hanno fatto. È stato un processo che è durato molto, si può dire che l’hanno messo alle torture. Lui stesso non era faccia a faccia con loro.
D. - Sono personaggi al di sopra di ogni sospetto?
H. - No! Sono dei grandi peccatori altrimenti Satana non se ne poteva servire.
D. - Non fanno il doppio gioco?
H. - Vi auguro di non andare nelle loro mani!
D. - È meglio essere dei semplici cittadini, così non finiremo nelle loro mani.
H. - A volte la vostra è semplicità esteriore, può darsi invece che per il cielo sia tutto diverso, Dio ha bisogno di soldati nello spirito.
4 aprile 1982
D. - Reagan sta facendo la volontà di Dio?
H. - Fa anche la volontà dell’uomo, applica le idee che da anni aveva sepolte in sé e non solo le sue, ma anche quelle di qualcun altro. Tu volevi sapere se a volte agisce secondo il Principio?
D. - Esatto.
H. - Non sempre.
D. - Ma si consiglia con il Maestro[79] o no
H. - Lui, vedi, si consigliava maggiormente prima, ora non deve far vedere assolutissimamente che c’è il Maestro, però è l’uomo che sta agendo.
Vedi, arrivato alla sua età, se non avesse avuto un ideale che lo sosteneva, non avrebbe potuto gareggiare per arrivare a sedersi su quella poltrona. Ciò vuol dire che aveva delle idee da applicare, che combatteva contro altri e logicamente si è servito, perché ha avuto anche chi lo ha aiutato, di qualcuna delle idee altrui, ma soprattutto delle sue.
Non è che siano tutte sbagliate, è difficile, quando si è nel giusto farle accettare alla massa, perché la massa in genere vuole altri coefficienti, vuole piuttosto i contentini, ma non la drasticità della Verità.
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