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CAPITOLO 1 - Introduzione alle sedute

Coordinarci per riuscire a formulare delle domande che rispondessero alle esigenze di tutti non era cosa facile. La scarsa conoscenza che avevamo del mondo spirituale non ci aiutava.

Jo ci diceva che l’unico spirito di cui avevamo una reale esperienza era sugli scaffali del supermercato. Alludeva all’alcool, quello etilico. Devo ammettere che questa sua affermazione, che suscitava il sorriso di alcuni, aveva il potere di gettarmi nello sconforto e mi induceva la voglia di leggere, studiare e approfondire.

Se avesse avuto degli interlocutori più preparati forse le domande sarebbero state più profonde, più stimolanti per Horward, ma tant’è i più preparati erano barricati dietro a delle convinzioni e degli schemi che non permettevano loro di entrare in contatto con la realtà che Jolanda e Horward rappresentavano in quel momento.

Comunque facevamo del nostro meglio e, dopo discussioni a volte di ore, riuscivamo a stilare alcune domande. Di fatto molte scaturivano nel corso delle sedute, stimolate da quanto Horward ci diceva.

Uno di noi era scelto ogni volta per formularle. Ci era stato spiegato che era molto importante che tenessimo fermo il pensiero. Le leggi della materia sono l’attrito e la resistenza, mentre nei piani sottili vigono armonia e risonanza. Horward più volte ci disse che loro sono onde, come lo è il pensiero, e una dissonanza è in grado di scompaginare o disturbare la connessione e la possibilità di trasmissione.

Arrivavamo da Jo e ci accomodavamo sulle sedie messe a semicerchio intorno alla poltrona dove si sedeva. Un plaid le copriva le ginocchia, Ci aveva spiegato che le funzioni vitali, quando lei usciva dal corpo per lasciare posto ad Horward, si abbassavano, il plaid avrebbe contribuito a mantenere il suo calore vitale. Ci salutava e ci diceva “a dopo”. Qualche respiro tranquillo e poi un’inspirazione profonda: “Ohei vi saluto miei cari amici, eccomi qui!”. Horward era arrivato.

Nessuna catena, non ci tenevamo per mano, non era necessario. Jolanda ci aveva detto che, quando le energie che scendono sono alte, non hanno bisogno di usare l’eterico dei presenti che aumenta di intensità se si tengono per mano.

Ho ritenuto di raggruppare in questo capitolo gli interventi che ci donava appena sceso. Trovo che ve ne siano alcuni preziosi. Mancano o sono incompleti solo quelli delle volte in cui il registratore non partiva o si bloccava. Anche questi eventi erano spunti per imparare. Noi tutti avremmo dovuto arrivare alla seduta lasciando indietro pene, preoccupazioni, fretta, emozioni, pensieri. Fare del silenzio interiore prima. L’avevamo capito, lo sapevamo, ma non sempre riuscivamo a viverlo.

Al termine di un dialogo, qualcosa di quel che mi è stato detto risuona dentro di me. Lo considero un dono prezioso e ringrazio sempre il mio interlocutore. Anche con la carta stampata vivo le stesse sensazioni. Di fatto la carta stampata consente di rileggere, a distanza di tempo più o meno breve, il testo e ciò permette di migliorare la messa a fuoco del concetto espresso se non addirittura consentirci di capire che, alla prima lettura, non avevamo inteso quel che l’autore aveva voluto significare.

Se poi ci troviamo di fronte a testi tratti da dialoghi rivolti all’anima, al profondo o a testimonianze di un’esperienza vissuta da alcune persone, dobbiamo sforzarci di utilizzare la maggior compassione possibile per non rischiare di giudicarli in senso negativo senza aver cercato di comprenderne il messaggio.

La garanzia che vi sia realmente qualche messaggio da comprendere è data dalla possibilità che persone, differenti per cultura e interessi, colgano aspetti diversi come se si trattasse di un raggio di luce di cui ciascuno coglie una frequenza di colore e, in base alla propria esperienza di vita, lo integra e gli dà una forma che da quel momento in poi potrà considerare come facente parte del proprio bagaglio di conoscenze.

Alcune tra le cose dette da Horward, nei suoi messaggi di apertura alle sedute, sono state per me delle rivelazioni preziose di cui, negli anni, ho constatato l’utilità proprio perché ho cercato di verificarne l’applicabilità nella mia vita. Altre mi hanno indotto a riflessioni profonde. Tutte mi hanno aiutata ad aprirmi al nuovo, senza mai perdere di vista il passato, consentendomi un grado di libertà di mente, cuore e comportamento, ma soprattutto donandomi una profonda fiducia nel futuro.

Nei momenti più bui e difficili della mia vita, ho scelto di accettare che non era poi così vitale che io capissi il perché di tutto ciò che mi accadeva. Ho scelto di accettare ciò che mi stava accadendo ed è stata la chiave per cominciare a non giudicarmi. È stato così che ho cominciato a volermi un po’ di bene e a riconoscermi. La paura è figlia della non conoscenza e, tanto più siamo lontani dal nostro centro e tanto meno consapevoli della nostra essenza, tanto più ne siamo vittime. Gli stimoli ricevuti mi hanno indotta a scegliere di approfondire, tra la moltitudine di proposte che mi arrivavano, quelle che nutrivano l’autonomia, la gioia, la capacità di trasformare, integrare, compatire.

Auguro quindi a chi leggerà questo libro di riuscire a farlo con mente e cuore aperti e alla fine trattenere solo ciò che per quel tempo è dato loro di comprendere, interiorizzare e usare.

18 dicembre 1977

H - Vi saluto miei cari amici, eccomi qua. Mi fa piacere rivedervi tutti uniti. Avete finalmente formulato le vostre domande? Fate che i vostri pensieri non cozzino l’uno contro l’altro, come fanno sempre: li riceviamo confusamente, perché si intrecciano prima che arrivino a noi. Se imparaste a coordinare i vostri pensieri, ogni seduta riuscirebbe più armonica.

C’è una persona che è nuova nelle nostre sedute, anche se per me non è nuova. Che tu sia la benvenuta, mia figliola! Ti porto il saluto del tuo genitore che è stato aiutato da noi. Lui veglia sempre su di voi e vi aiuta. È presente in questa seduta come spirito, come sono presenti tanti vostri cari e tanti altri che sono sotto la nostra protezione. I protetti che per karma hanno dovuto lasciare la Terra e sono venuti qui nel nostro mondo.

Vorrei dirvi tante cose, ma prima di tutto mi rimetto alle vostre domande, perché so che sono quelle che svilupperanno il discorso che dobbiamo fare e scambiare.

Ora siete nel tempo della Natività. Voi la festeggiate come tutti gli umani, quasi tutti, perché ben pochi sono quelli che la festeggiano come dovrebbe essere festeggiata. La festeggiate scambiandovi doni fra di voi sul piano fisico, ma scambiate ben poco verso Dio. È Lui il fautore della “Natività”, non solo di Suo figlio.

Il Natale rappresenta la rinascita di tutto ciò che fa parte della natura e perciò, da questo momento, quando le lune entrano nel solstizio d’inverno, è già Natale: è già il significato della rinascita di tutte le cose della natura e vedete che germoglia la terra e il seme lavora sotto la terra, anche se c’è il gelo sopra. La terra continua a dare il suo frutto, sempre rinnovato dalle energie fisiche e ciò vale anche per le sementi che voi mettete sotto la terra: se non ci fosse un incontro con l’energia astrale, non avrebbero lo sviluppo che hanno, perché le polarità fisica e spirituale servono sempre, in questo caso, fisica e astrale.

L’astrale è sempre quello che fornisce quelle energie per cui a volte l’uomo si chiede: “Ma dove prendo questa energia?”. In astrale ne prendete moltissima, come potete anche venirne defraudati.

Il vostro corpo fisico, quando è in fase di negatività, subisce delle influenze contrarie e vi sentite depressi, avete più malinconie e soprattutto venite colpiti da epidemie. Vedete perciò quanta importanza hanno la parte fisica della Terra e la parte astrale che accompagna e avvolge questo globo Terra!

Voi siete dei microcosmi nel macrocosmo, perciò tutte le sintonie e le disarmonie che possono essere presenti nel macrocosmo le subite voi, microcosmi, che fate parte dell’atmosfera del macrocosmo. Mi rimetto alle vostre domande, perché la Piccola[2] poi vuole passare per salutare la persona di famiglia.

26 novembre 1978

Eccomi qua miei cari amici, sono proprio contento che siate venuti, ve l’avevo detto di venire. Sì, tutti, anche i protetti. Però è meglio che siate in pochi, così intralciate meno i pensieri, perché a volte facciamo fatica, in mezzo alle vibrazioni che mandate attraverso i vostri cervelli, a raccogliere quello che effettivamente di essenziale volete sapere.

È inutile dirvi che abbiamo molte entità intorno e tanti vostri famigliari, parenti, amici, soprattutto quando sono diventati come fratelli per voi e sono intorno non solo ad ascoltare, ma per mettersi anche al servizio e per avere una comunicazione, perché quando c’è un mezzo[3] e una di queste sedute, si forma una colonna di luce che dall’alto investe tutto l’ambiente. Perciò loro vengono e, anche se voi non ve ne accorgete, hanno la sensazione di vivervi accanto e per loro è una grande gioia, perché in vita vi hanno voluto bene. Ora mi rimetto alle vostre domande.

21 dicembre 1979

Vi saluto miei cari amici, vi siete finalmente radunati. Io sono sempre contento quando devo fare le sedute di gruppo. Peccato se ne possano fare poche, perché l’umano ha sempre bisogno anche delle sue cose individuali, perché è un momento tanto difficile e per fare quelle bisogna ridurre queste, ma queste, varranno molto di più come insegnamento, vi serviranno molto. Comunque mi rimetto alle vostre domande.

3 febbraio 1980

In un posto nuovo, nuovo e non nuovo, perché sai che l’ho visto prima di te, se ti ho consigliato di prenderlo. Difficilmente mando il mio mezzo in giro a fare sedute, prima dobbiamo pulire (spiritualmente, N.d.r.) bene. Quando abbiamo pulito bene, allora ci possiamo permettere questo, però non in tutti i casi.

Sono felice di scendere anche qui, da questa creatura. Ci sono anche i tuoi genitori, li ho portati qui. E ci sono tanti dei vostri cari, quelli che vi sono più vicini ad aiutarvi. Quando ci sono queste sedute di gruppo, allora portiamo giù tanti dei vostri e in ogni seduta c’è un po’ lo scambio; perché tutti vorrebbero venire giù a parlare con voi. Purtroppo non posso lasciare il posto a tutti.

Oggi si festeggia il mio compleanno terreno, cioè come spirito sulla Terra. Ah! Perché se no sarei troppo vecchio, come Matusalemme; e invece sono sempre giovane, anche se ho lasciato la Terra che non ero proprio giovanissimo, ma neanche vecchio, di mezza età. Il mio spirito più va avanti più ringiovanisce e più si libera anche perché, in questa mia discesa attuale, io ho progredito, grazie a tutti voi che venite per i miei consigli.

Così voi siete aiutati per sbrigarvela un po’ meglio sulla Terra e noi prendiamo l’occasione per evolverci sempre di più, in quanto vi diamo del nostro amore e così la vostra fede viene compensata e scambiata come energia, ma state attenti, perché ci sono tanti ingannatori e se voi con questi scambiate una energia buona questa si tramuta in energia che viene usata per fare ancora peggio di quello che avrebbero potuto fare. Inoltre, quando prendete energia e la mischiate con altre energie più basse non è che si eleva o l’energia più bassa viene sopraffatta. L’energia caricata da voi non ha già più la stessa potenza come quando l’ha quando è con noi, e perciò sulla Terra si indebolisce.

Sulla Terra purtroppo, in questo momento c’è un grande conflitto, così come c’è nel piano astrale della Terra. Ricordatevi, che tutte le azioni prima vengono compiute in astrale e poi le vedete materializzate sulla Terra. L’astrale non è un punto alto, è fra la Terra e il primo piano del mondo spirituale. È come il vostro intercorpo: fra il corpo spirituale e il corpo fisico c’è il corpo astrale. Perciò tutto passa prima attraverso il corpo astrale. La vostra materia qualunque movimento faccia, prima viene fatto dal vostro corpo astrale e poi dal corpo fisico, perché prima deve attraversare il corpo sensitivo, o corpo astrale. Così prima l’azione viene fatta nell’interpiano della Terra e dopo viene trasmessa sulla Terra e si materializza. Ciò che si verifica prima sul piano astrale, solo chi ha la chiaroveggenza in quel momento può vederlo.

Vi ringrazio di aver festeggiato questo nostro incontro. Sono tanti 32 anni? No? Continuo a sentir dire così e conto gli anni come fate voi, però, per me, è un soffio, un alito, il tempo. Vivendo nell’immensità dello spazio il tempo non viene contato. Voi avete l’orologio e tutte le vostre azioni sono regolate perché avvengano attraverso la parte fisica. Noi siamo liberi, liberi di spirito e perciò non possiamo incatenare il tempo, per noi non esiste il tempo e allora questi 32 anni che voi dite tanti, per noi è solo un alito. Comunque vi ringrazio.

Qui ci sono le entità che si stanno godendo questi fiori, parecchi vengono presi e portati a chi soffre di più per dare loro armonia. Anche loro, vedi, avranno vicino queste entità che portano loro fiori: per la parte spirituale il fiore è un grande simbolo[4].

Voi forse non vi accorgete neanche della grande importanza. Queste entità prendono questi fiori e li portano a chi è più infelice in questo momento per sollevare un po’ lo spirito di queste creature.

Siamo giù in molti ad operare in questo momento sulla Terra, in questo momento di grande evoluzione. Sembra che il male vinca, ma in ultimo verrà sopraffatto, ricordatevelo bene! Ed ora a voi, figlioli cari, dite pure.

19 dicembre 1980

Eccomi qua, abbiamo cambiato ambiente vero? È abbastanza armonioso, perché mentre voi cercavate di ripulirlo abbiamo mandato anche le nostre energie per poter fare quello che è giusto fare. Così c’è stata una bella pulizia e resta una colonna di luce qua, perché, dove viene fatta una seduta di queste, resta la colonna, perché noi dobbiamo formarla prima. Mi fa piacere trovarvi qui tanto più che vi sento ansiosi nelle vostre domande e vedo che siete abbastanza ben preparati per questa seduta.

4 febbraio 1981

Vado avanti ancora, non mi arresto, perché la mia missione non è ancora finita, perciò, visto che è ancora aperta la via per percorrerla, rimango per potervi aiutare ed aiutare tutta la grande cerchia dei miei protetti, quelli coscienti e quelli incoscienti, quelli che sanno e quelli che non sanno. Per poter aiutare l’umanità, in questo momento molto difficile per voi, anche se sappiamo che è il momento più bello del grande travolgimento della grande evoluzione umana, cosmica.

Perciò vi trovate male, in quanto non fate una vita calma, tranquilla e serena, pensando continuamente al domani. Ma perché al domani? Pensate al momento che state vivendo, senza fare progetti per l’avvenire.

Man mano che camminate e sapete dove mettere i piedi preparate la strada per percorrerla con più armonia, con più, come posso dire, con più sicurezza. Se invece pensate: “Domani cosa sarà, domani non posso far questo, domani non posso fare quell’altra cosa” mentre invece poi riuscite sempre a far tutto. Siete sempre arrovellati da quel domani.

Il nostro giorno non ha né principio né fine. Noi viviamo nell’immensità dello spazio e il domani non esiste, se sapeste che bello! Non pensate al domani! E voi, anche se vivete nel mondo fisico, dove il tempo è segnato con quei vostri orologi, cercate di non farli correre troppo, oppure non guardateli. Il domani lasciatelo negli orologi e continuate a sperare nell’eterno presente, ricordatevelo. Rispettate l’orario per il vostro lavoro, per le comunicazioni con il vostro prossimo, questo è giusto, io non voglio neanche saperlo, perché non voglio attaccarmi ai vostri orologi per non essere limitato negli aiuti che devo dare.

Perciò cercate di pensare e di andare avanti pensando continuamente che è l’eterna vostra giornata quella che state percorrendo e non pensate nemmeno alla fine, perché anche disincarnati continuerete sempre a vivere.

12 aprile 1981

Salve, miei cari. Eh! dovevate aprire prima (si riferisce al registratore N.d.r.). Vengo giù ad insegnarvi anche questo. Lasciate che inizi a scorrere prima, un minuto prima, perché, per voler risparmiare un pezzetto di nastro, mi interrompete.

E così miei cari ora vi radunate in pochi, perché ora devo fare solo così, perché è meglio, sia per voi che per noi, così il cerchio rimane più in famiglia, come si dice. Anche perché a volte alcuni cervelli interpongono quattro o cinque pareti e non siete tutti in sintonia e questo fa faticare noi entità che circondiamo ogni mezzo: le onde che arrivano ci disturbano e ci interrompono. Ogni volta imparate un pezzetto di più e così vi saprete regolare.

Comunque sono sempre felice di scendere, specialmente in questo periodo, in questa ricorrenza, che voi sempre festeggiate come il calvario di Cristo (ora però è meglio dire: il calvario di Gesù). Ricordatevi comunque, voi che sapete in parte il Principio Divino, che Gesù, da molto tempo del vostro, non è più crocefisso come ancora credono. Perciò vi dico: festeggiatelo, ricordate questo grande avvenimento, questo grande sacrificio, questo suo grande dolore di dover lasciarsi crocifiggere in quanto non gli era più possibile continuare la sua missione sulla terra accettando tutto silenziosamente pur di salvarla.

Sappiate però che, da quando il Signore del Secondo Avvento si è manifestato, la croce è stata data a Lui, non che se la porta sulle spalle, ma come missione. Però, per parecchio tempo, Sun Myung Moon ha dovuto portarla pesantemente sulle spalle. Gesù non ha fatto altro che toglierla da sé per appoggiarla su di Lui che continuava la sua missione, perciò ha aiutato molto.

Non è detto che non vi siano anche in questo secondo tentativo delle vibrazioni disarmoniche e che non ci siano errori. Purtroppo c’è un mondo così in rivoluzione! Ma poiché il Secondo Avvento viene proprio nel tempo di rivoluzione anche del globo terrestre, riuscirà ad essere ugualmente vittorioso anche se non è totalmente riconosciuto dall’umano.

È difficile che la vostra Chiesa possa cedere il trono, non si cede facilmente, non hanno ancora capito le manifestazioni di Dio al di fuori della propria Chiesa. Loro desideravano che questa manifestazione fosse avvenuta nella loro Chiesa, ma Dio non adopera mai quelli che falliscono. Le nuove dispensazioni vengono sempre iniziate al di fuori del cerchio della dispensazione che è stata accettata e che continua nel vostro mondo. Perciò è inutile che la Chiesa rifiuti: Dio poi ci metterà la Sua volontà e vi garantisco che è triste arrivare a questo, perché molti innocenti dovranno pagare inutilmente.

Comunque noi siamo felici che vi ricordiate di Colui che è stato più bersagliato sulla terra per servire Dio. Ricordatelo però non in morte, ma in gloria. Ormai la sua morte non esiste più in quanto è risorto.

E per chi aspetta la resurrezione della carne: non esiste resurrezione della carne. La resurrezione sarà negli umani che devono evolversi man mano che camminano. Non ci saranno tombe che si aprono e corpi ormai disfatti che risorgono vivi e più belli di quando, come salme, sono stati sepolti. È triste dover dire questo, è triste perché l’uomo purtroppo ha accettato quest’idea e chi non ha completamente accettato è nel giusto.

C’è la resurrezione dello spirito che può avvenire continuamente, anche stando in un corpo fisico, man mano che procede la vostra evoluzione. Perciò ricordatevi che i vostri cari, nel giorno del giudizio, non risorgeranno dalle loro tombe, ma sorgono dopo breve tempo in spirito quando lasciano la materia. Si troveranno qui, nel nostro mondo spirituale per vivere una vita ben diversa di quella vissuta sulla terra in tutto questo tempo, dopo la caduta.

Io mi fido a parlare così, perché siete menti aperte, siete spiritualmente aperti e volete conoscere la verità, altrimenti io non potrei parlare così, non con tutti, perché noi stessi siamo nell’impossibilità di dimostrare la verità per via dell’ignoranza dell’umano.

Non perché nasce ignorante, ma è voluta da chi ha interesse a non accettare altre dispensazioni che quella che ha costituito, perché è quella che cammina ancora, quella che impone la propria volontà, anche se in fondo tra loro non tutti sono convinti. Però la maggior parte ci crede, è convinta.

Comunque, quando ci incontreremo tutti nel mondo spirituale e mi conoscerete bene, sarete felici di ciò che sempre vi ho detto. Perché avrete modo di constatare che la verità vi è stata data già su questa vostra terra, dove la verità viene offuscata in tutti i modi. E ora mi rimetto alle vostre domande.

28 ottobre 1981

Vi saluto miei cari amici, eccomi qua. E così figlioli cari siete finalmente arrivati. Del resto siete protetti ugualmente, lo sentite benissimo, no? Però ogni tanto è bene venire a scambiare con la propria parola e con la propria vibrazione, perché a volte devo spiegarvi delle cose, non tutte infatti le ricevete per illuminazione. Vi sono troppe forze che si abbarbagliano perché la mia onda possa sempre arrivare direttamente, comunque ditemi pure miei cari formulate le vostre domande, perché dopo non avanza mai il tempo.

3 marzo 1982

Vi saluto miei cari amici, eccomi qua. E così, figlioli cari, io vi sono anche stato vicino, ma voi non è che mi sentiate tanto quando vi sono vicino. Cerco di mandarvi illuminazioni e tutto, ne afferrate alcune, ma non tutte e allora si è costretti a farvi sentire la voce. Comunque non è che siete stati abbandonati. Purtroppo vivete in un mondo molto difficile e il camminare diritti costa un poco di pazienza e di rinuncia. Ditemi pure miei cari.

4 aprile 1982

Vi saluto miei cari amici, eccomi qua. Dite sempre: “Si fa sentire di rado ormai”, vero? Cosa posso farci io? C’è la macchina in crisi, come dite voi. Non proprio in crisi, ma quando capitano certe cose è logico! Noi siamo sempre dietro ad aiutare e a mettere a posto tutto quello che gli umani mettono fuori posto.

Comunque non c’è niente di cui spaventarsi, perché poi tutte le cose passeranno; solo che avete la temperatura che non è costante e il fisico umano, malgrado tutto, non può viverci senza venirne colpito. È proprio questione di temperatura, troppo variabile, perché arrivano delle correnti da certe zone che sarebbe meglio non venissero, perciò vi è questo caldo e freddo. Anche quando avete il caldo c’è sempre una corrente fredda che voi non percepite, ma che noi sappiamo esserci, perché vediamo i colori, che si infiltra, che fa un po’ come la vespa, vi punge, capito? Comunque più avanti la temperatura si stabilizzerà.

Ricordatevi che l’asse della Terra è in evoluzione, non solo la vostra società, il vostro spirito e il fisico, tutto è in evoluzione, il cosmo stesso subisce queste variazioni e voi subite quelle del cosmo e il cosmo subisce le vostre, c’è uno scambio disarmonico e le disarmonie, non portano mai un equilibrio. Comunque non disperate, sono tutte cose passeggere che poi si supereranno.

Oggi sapete benissimo che giorno simbolico è, si festeggia anche qui. Lui è il mio Maestro,[5] perciò lo festeggiamo anche qui nel Mondo spirituale; poi, dopo che noi lo abbiamo festeggiato, scende sulla Terra nel cuore dei migliori, di chi lo sa percepire meglio.

La vostra Chiesa, quest’anno fa tutto con più evidenza, perché il vostro Papa ci tiene molto; non è solo formale, è che queste cose le sente nel cuore e vorrebbe che tutta l’umanità le sentisse nel cuore come le sente lui. Anche se non va oltre, perché è fermo ancora in quel piano che Gesù ha istituito con il Cristianesimo, va bene anche questo per l’umanità che è ancora immatura: almeno li preserva da scoramenti, da errori e sbagli; nella scelta meglio seguire lui che una strada sbagliata.

Voi sapete di più e perciò rispettate tutto questo e accettate anche coloro che credono fino a questo punto e basta. Voi dovreste essere più avanti, perché avete la conoscenza di una Verità che va oltre a quella che può manifestare il vostro attuale Papa (Giovanni Paolo II, N.d.r.).

27 marzo 1983

Vi siete decisi a venire tutti insieme. Vi lamentate che non vi sono abbastanza onde positive, ma ho inserito un po’ di spiriti più forti e perciò rafforzeranno un poco quelli delle femmine, così non ne risentirete troppo. Così è detta l’onda dell’uomo, no? Che è positiva in natura. Perciò state pure tranquilli.

Comunque vi do subito notizie di tutti i vostri cari che sono presenti in spirito. Non tutti tutti, ma la maggior parte, specialmente quelli più intimi vostri. Vi portano il loro abbraccio spirituale, il loro augurio e vogliono dirvi che vi sono molto, molto vicini per aiutarvi in tutte queste vicissitudini del vostro mondo attuale. Anche, dicono loro, di non illudervi troppo se corrono a voi più denari in tasca del passato di quanti ne correvano a loro, perché la ricchezza più grande, si sono accorti, è quella spirituale. Perciò cercate di fare avanzare anche quella. Questo vi raccomandano i vostri cari.

Ed ora cari, so che avete le vostre domande. Ditemi pure ed in seguito a quelle continueremo a fare il resto.

19 dicembre 1983

Vi saluto, miei cari amici. Eccomi qua. Aspettavate questo momento. Vi siete svagati un poco intanto. Vi abbiamo un poco seguiti, ma non è il tempo buono perché voi possiate essere veramente staccati da ogni disarmonia. Purtroppo c’è tanta disarmonia anche se siete nei giorni che dovrebbero essere i più armoniosi per l’umano, per la stessa evoluzione umana e per le stesse evoluzioni del mondo. Nel senso che voi chiamate questi gli ultimi tempi, ma voi che appartenete oggi al Principio dovete riuscire a capire, in che senso sono gli ultimi tempi.

Il fautore del male non fa altro che lottare per poter tirare più alla lunga tutto questo che dovrà verificarsi ben più presto di quanto non si creda, perciò siete afflitti da disgrazie sopra disgrazie, soprusi sopra soprusi, disarmonie, perché l’umano non sta nella sua giusta dimensione e nel suo giusto equilibrio.

Vi sono giù troppi spiriti disarmonici che hanno bisogno anche di evoluzione, hanno bisogno di poter camminare ed andare avanti[6]

L’umanità sembra invece che si sia fermata, bloccata e quindi questi spingono, creano confusione anche nella mente umana. Ecco perché c’è tanto disordine e c’è anche tanta, posso dire, malinconia, perché noi vediamo un’onda fortissima che attraversa la Terra e questa, dal colore che porta, ha un significato ben triste; e questo purtroppo lo vedete e lo constatate continuamente.

Non è solo per la vostra Nazione, non è solo per un’altra Nazione, no, è per tutto il mondo, perché l’evoluzione cosmica è in tutto il mondo, perciò circonda tutta questa vostra, come dite, palla della Terra. Perciò questo è molto doloroso e ne vedrete di peggio; ve l’ho sempre detto che il peggio non era venuto.

Comunque voi siete aiutati, ma dovete anche adoperarvi del vostro buon senso, perché siete nella materia, venite facilmente deviati, venite perseguitati, venite colpiti, a volte inconsciamente, da energie e non sapete che siete sotto a queste energie e combinate anche dei caos che vanno poi a detrimento vostro e degli altri. Parlo di questo non solo per voi presenti, ma anche per tutta la parte di umani che sono sulla Terra. Tutto questo non finisce con troppa facilità, fino a quando le cose non saranno viste sotto un punto di vista ben diverso.

Vedi, il fatto di creare tanta confusione è semplicemente per deviare la mente umana e non portarla, incanalarla, nel canale giusto, quello che dovrebbe essere. Perciò porta del disordine continuo e l’uomo, così preso da questi disordini, non pensa ad altro che a ribellarsi ancora a Dio come se Lui fosse il fautore del male. Comunque ora mi rimetto alle vostre domande.

26 maggio 1984

E così, figlioli cari, come mai avete deciso di riunirvi? Perché avete detto: “Insomma almeno diamo un po’ di gioia anche a questa entità, di poterci parlare un po’ insieme” vero? Tutti insieme. Io amo così la compagnia. Peccato che non si faccia più tanto come un tempo passato, bisogna rispettare per poter che duri andare avanti[7] e così ci prendo di mezzo anch’io che mi tocca ricevervi a uno o a due alla volta e poi basta.

Adesso sono qui a disposizione vostra e delle vostre domande fino a che il tempo lo permette. Io non conosco il vostro tempo e nemmeno lo voglio conoscere, perché finalmente qui lo spirito gode la massima libertà e non è limitato dal tempo.

27 giugno 1984

Vi saluto, miei cari amici. Eccomi qua. Avete fatto un’altra riunione insieme. Avete capito come dovete fare. Così il vostro tempo lo utilizzate al meglio.

A volte, vedete, anche farle singolarmente è bene. Farle quando siete presi dalle vostre cose personali: avete bisogno di sciogliere, insieme all’entità e avere chiarimenti circa la strada che state percorrendo.

Altrimenti è meglio fare così, perché facendole in gruppo, si amalgamano di più le forze e non solo ricevete di più, ma avete maggiori insegnamenti, perché ricordatevi che è camminando spiritualmente che sapete sciogliere le cose anche mentalmente. Perciò dopo, a poco a poco, se saprete e avrete più profonda conoscenza spirituale, anche le idee si equilibrano uscendo dalla vostra mente. Ecco perché noi siamo contenti quando fate questo.

30 marzo 1987

Ciò che vi dico non è solo un consiglio, perché arriva dall’alto e dalla saggezza. È bene quindi mettere in pratica ciò che consiglio perché molti, quando vengono, comprendono anche ciò che dico loro, ma non lo attuano e, quando le cose non vengono fatte a tempo debito, dobbiamo aspettare un altro turno, perché lo si perde.

4 gennaio 1988

Salve, siete tornati, era tanto. E voi che siete nuovi, ma per me non lo siete, diverremo amici. Ed io verrò, non sempre per parlare, verrò da voi e mi sentirete.

Ora mi rimetto alle vostre domande, perché il tempo non è mai bastante. Io non voglio sentire il tempo se no mi limiterebbe anche nel darvi aiuto, invece vado in tutto il mondo, qui non abbiamo orologi.

4 novembre 1990 (messaggio)

Facciamo molta fatica a non fare scoppiare la guerra, non nella vostra terra, ma intorno. Facciamo fatica a non far toccare le armi e a pulire le menti, ma alcune sono proprio fuori dalla legge di Dio. Il vostro mondo è tutto sottosopra e vi sono nubi nere ovunque, ma voi siate sereni, per sollevare questo.

Non criticate nessuno, neanche minimamente, neanche un accenno, né per gelosia, né per invidia. Amate tutti, perché voi siete legati a questo e, dato che fate parte di questo, sarete un giorno chiamati a risponderne. Se non lo fate voi che sapete e che avete, chi deve farlo? Siate un prisma così che intorno diffonderete questo.

Se voi siete questo la vostra presenza salverà chi vi è intorno ed anche se salverete una piccola parte del mondo Dio ve ne sarà riconoscente.

Siate sereni. Perché volete che questo mondo soccomba? Pregate, ma soprattutto amate. Se intorno avete molti nemici amateli. Non criticate neanche voi stessi, perché chi non si critica non critica neanche gli altri.

Quello che siete, siete. Se voi siete in questa situazione c’è il suo perché che non possiamo rivelare anche perché non sempre lo comprendereste.

Fate questo perché la vostra vita sia degna di essere vissuta e per salvare il mondo.

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