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Terzo Punto - Il Libro di Testo dell’Amore

천일국 주인 우리 가정은 참사랑을 중심하고, 사대심정권과 삼대왕권과 황족권을 완성할 것을 맹세하나이다

La nostra famiglia, proprietaria della Cheon Il Guk, giura di portare a compimento i Quattro Grandi Regni del Cuore, le Tre Grandi Sovranità e la dimensione di Famiglia Reale, mettendo al centro il Vero Amore.

La famiglia è stata definita in vari modi: un’organizzazione economica, la maniera in cui la specie umana si riproduce e alleva i suoi giovani, o la portatrice della cultura. Queste ragioni, tuttavia, non persuadono molte persone ad abbandonare la libertà della vita da singoli e a farsi carico delle responsabilità del matrimonio e della famiglia. Il primo il motivo per cui diamo vita alle famiglie è per amore e compagnia.

Una donna non si fa bella per sé stessa; lo fa per essere apprezzata da un uomo. Gli esempi possono essere molteplici, ma il principio è semplice: l’amore non può manifestarsi da solo; esso nasce solo dalla relazione con una controparte.

L’amore è essenziale per la realizzazione dell’essere umano. Indipendentemente da ricchezza, posizione o fama, una persona non può realizzare lo scopo della vita senza perfezionare l’amore. L’infelicità nella vita umana è dovuta alle difficoltà delle persone nell’amare. Problemi tipici includono: sentire che nessuno mi ama; volere amare qualcuno ma essere incapaci di dare; amare qualcuno che mi rifiuta; oppure essere amato da qualcuno ancora incapace di ricevere. Dal momento che l’amore è difficile da padroneggiare, Dio fornisce una scuola dove le persone possono imparare le lezioni dell’amore.

La famiglia è questa scuola d’amore. Le relazioni nella nostra famiglia ci insegnano come amare. Sin dalla nascita, impariamo le basi dell’amore dalla relazione con nostra madre e nostro padre, con i nostri fratelli e sorelle. Poi lasciamo la casa dei nostri genitori, ci sposiamo e sviluppiamo l’amore attraverso il rapporto con il nostro coniuge, i parenti acquisiti e i figli della nostra nuova famiglia. Tutte le successive relazioni nella nostra vita seguono il modello di questi rapporti primari con i nostri genitori, i nostri fratelli e sorelle, il nostro coniuge e i nostri figli. La nostra famiglia di origine e la famiglia che noi creiamo formano una rete permanente di relazioni che ci arricchisce in amore e ci sfida nel crescere in amore.

Le emozioni che sbocciano, volenti o nolenti, dai nostri desideri istintivi non sono da considerare vero amore. La loro energia deve essere incanalata seguendo le appropriate norme dell’amore. Queste norme dovrebbero essere presenti nella famiglia ed essere insegnate nella famiglia. Ogni cultura ha qualche tipo di norme familiari. Esse servono ad una funzione importante: mirare ai desideri caotici e seducenti delle persone cadute e portare ordine, disciplina. Nei nuclei familiari moderni, che hanno scartato le norme tradizionali, le persone vengono lasciate a loro stesse, e sono costrette a cercare altrove il modo per riempire le lacune nella loro educazione emotiva. Religioni, psicologi e i maestri spirituali offrono alcuni correttivi. Tuttavia, noi dovremmo impegnarci per migliorare i rapporti nella nostra famiglia, ad ogni costo, poiché Dio l’ha progettata per essere la scuola in cui imparare correttamente l’amore.

Padre Moon chiama il terzo punto del giuramento il libro dell’amore. Esso descrive i modi e le regole attraverso cui sviluppare l’amore nella scuola dell’amore di Dio, la famiglia.

I Quattro Grandi Regni del Cuore

Nella famiglia prendono forma quattro tipi di amore: l’amore dei figli, l’amore fraterno, l’amore coniugale e l’amore dei genitori. Ognuno di questi tipi di amore ha le proprie qualità e scopi caratteristici. Il Confucianesimo, molto tempo fa, ha sviluppato una simile visione nel suo insegnamento delle cinque relazioni: tra padre e figlio, tra sovrano e soggetto, tra marito e moglie, tra anziani e fratelli minori, e tra amici. Ognuna di queste relazioni fiorisce quando intercorre un amore adeguato:

La gentilezza dalla parte del padre, e il dovere filiale da quella del figlio; mitezza da parte del fratello maggiore, e obbedienza dalla parte del più giovane; la giustizia da parte del marito e la sottomissione da parte della moglie; gentilezza da parte degli anziani, e rispetto dai giovanissimi; con la benevolenza da parte del sovrano e la fedeltà da parte del ministro- queste dieci sono le cose che gli uomini considerano essere giuste. – Libro del rituale 7.2.191

Il Giuramento della Famiglia, tuttavia, non vede l’amore solo da un punto di vista umanistico. Ciascuno dei quattro tipi di amore è parte di una ben definita dimensione dello spirito, attraverso cui l’amore di Dio circola attivamente. Imparare ad amare le altre persone implica apprendere l’amore di Dio, poiché “chiunque ama è generato da Dio e conosce Dio” (1Gv 4:7).

figura 4

Figura 4: I Quattro Grandi Regni del Cuore

Nei Quattro Grandi Regni del Cuore, noi coltiviamo i quattro tipi di amore – l’amore filiale, l’amore fraterno, l’amore coniugale e l’amore di genitoriale. L’educazione dell’amore in famiglia progredisce attraverso le lezioni in ognuno di questi quattro regni. Perché vengono chiamati regni del cuore? Il cuore di Dio è l’irrefrenabile Fonte da cui scorre tutto l’amore. I nostri cuori sono canali per ricevere l’amore di Dio; essi possono dare amore in proporzione a quanto possono riceverne. Un regno è una dimensione spirituale caratterizzata da una certa qualità d’amore. In ciascun regno, l’amore verticale di Dio scorre nel cuore dell’uomo, a seconda della dimensione in cui si trova.

Ciascuno dei regni del cuore è come una classe che insegna uno specifico corso di lezioni. Ciascun corso stimola una particolare qualità dell’amore umano. Mentre avanziamo nelle nostre lezioni, una qualità corrispondente dell’amore divino diventa disponibile per noi. I nostri cuori crescono nella loro capacità di dare e ricevere l’amore orizzontalmente e, allo stesso tempo, riceviamo verticalmente una qualità più profonda dell’amore divino. I membri della famiglia, amandosi l’un l’altro in un determinato regno del cuore, crescono fino al punto in cui possono essere promossi nel regno successivo.

I Quattro Grandi Regni del Cuore procedono in successione cronologica, come le classi a scuola. Quando una persona raggiunge uno standard d’amore richiesto, questa avanza da un regno a quello successivo. Quindi, non è appropriato entrare anzitempo nel regno dell’amore coniugale, prima che l’amore tra fratelli e sorelle sia maturato. Inoltre, i tipi di amore in ciascuno dei quattro regni del cuore non devono mai essere confusi.

Ogni regno comprende in sé anche i regni al di sotto. Un bambino che sviluppa un forte legame di cuore con i suoi fratelli e sorelle rimane comunque un figlio per i suoi genitori. In altre parole, il regno dell’amore fraterno comprende l’amore filiale. Allo stesso modo, il regno dell’amore coniugale comprende l’amore fraterno e l’amore filiale. Infine, il regno dell’amore genitoriale include tutti i regni precedenti. Il padre di una famiglia è anche un marito, un fratello ed un figlio nei confronti dei suoi genitori anziani. Quindi, nel viaggio attraverso i quattro regni del cuore, l’amore si accumula. Analizziamo i regni uno ad uno.

L’Amore Filiale

Tutti i bambini nascono dall’amore di Dio. Ogni bambino è sacro: contiene il seme nascente di una natura divina. Mentre il bambino cresce, il suo spirito fiorisce per rivelare i suoi aspetti divini. Ogni bambino merita un’atmosfera calorosa e amorevole in grado di nutrire il suo spirito in crescita. Le persone migliori per dare al bambino quel nutrimento sono i suoi genitori. Ogni bambino ha il diritto umano fondamentale di avere dei genitori amorevoli.

La crescita spirituale di un bambino è favorita dal caloroso e abbondante amore dei suoi genitori. Il loro amore induce il cuore del bambino a crescere. Proprio come la luce del sole che scende dal cielo fa crescere le piante verso l’alto e fa germogliare numerose foglie, l’amore dei genitori verso il basso induce in alto l’amore del figlio verso i genitori e l’amore orizzontale verso i fratelli e le sorelle. L’amore incondizionato dei genitori dà al bambino un profondo senso di pace e di importanza. Qualità come l’autostima, la fiducia, l’apertura verso gli altri, la devozione e l’obbedienza si sviluppano nel regno dell’amore dei figli, indotte dal vero amore dei genitori.

Inoltre, i genitori fungono da canale per l’amore di Dio. Il volto dei genitori è la prima immagine di Dio nel bambino e nel loro amore capisce la realtà di Dio. Nella misura in cui riceve l’amore dei suoi genitori, il bambino sarà anche ricettivo all’amore e alla verità di Dio. Sarà traboccante di meraviglia nel suo mondo e pieno di gratitudine per le sue benedizioni. Il Principio Divino afferma che in un rapporto il partner di soggetto dà inizio all’amore, inducendo il partner oggetto a rispondere in bellezza. L’amore dei bambini cresce in risposta all’amore di genitore. In maniera simile il bambino risponde all’amore di Dio: “Noi amiamo, perché Egli ci ha amato per primo” (1Gv 4:19). Molte persone che diventano atee o che hanno un’immagine distorta di Dio hanno avuto una relazione poco sana con i propri genitori e di conseguenza non sono riusciti a svilupparsi correttamente nel regno del cuore filiale.

Nel parlare della ricettività del bambino verso i suoi genitori, non dobbiamo tralasciare l’importante ruolo dei nonni. L’amore dei nonni è una preziosa aggiunta all’amore dei genitori. Infatti, gli studi hanno dimostrato che, nei casi di famiglie con un solo genitore, in cui i figli soffrono della mancanza di amore genitoriale equilibrato, la presenza dei nonni svolge spesso un ruolo determinante affinché il bambino abbia nel successo della vita e affinché eviti di cadere nell’abisso della droga e della criminalità.

L’amore dei bambini cresce dall’essere ricettivo e aperto al desiderare di rendere felici i genitori. Questo è l’inizio della pietà filiale. I bambini offrono naturalmente amore e rispetto ai propri genitori, manifestati come obbedienza, gratitudine e fiducia. La pietà filiale è coltivata nell’atmosfera protetta della casa, in cui i genitori si prendono cura di tutte le esigenze del bambino. I bambini lo riconoscono e ne sono grati. Hanno fiducia nei loro genitori e sanno che li proteggeranno. Più tardi, una volta che sono cresciuti, i figli possono esprimere la propria gratitudine in modo più attivo. Possono dare ai genitori ciò che essi non si sono mai potuti concedere.

Considerate, ad esempio, una povera madre single che ha lesinato e ha risparmiato per iscrivere i figli al college così che potessero godere di una vita più prospera. Al suo compleanno, i suoi figli le regalano una collana di diamanti. Non avrebbe mai potuto permettersela, avendo dato tutto per educare i suoi figli. Quanto è felice nel ricevere un tale dono! Nel ricevere quella genuina espressione d’amore dei suoi figli, la sua gioia è incontenibile. Quella collana ha per lei un valore mille volte maggiore di quello che avrebbe avuto se l’avesse acquistata da sé.

L’amore filiale include anche l’imitazione. Il figlio vede nei suoi genitori la prima immagine di ciò che può diventare e si impegna per rispondere allo standard dei suoi genitori. Le regole del comportamento dei genitori, i loro “cosa fare e cosa non fare” vengono assimilati nel bambino come propri valori. La madre deve avvertire il figlio che non deve attraversare la strada solo poche volte prima che il bambino impari a non attraversarla da solo. La madre deve solo imporre la regola che si dovrebbe chiedere prima di prenderla che il suo bambino inizia presto a chiedere regolarmente. Questo comportamento rallegra oltremodo i suoi genitori; poche cose sono più gratificanti di vedere i propri figli diventare persone responsabili che condividono i propri valori. In questo modo l’amore dei bambini favorisce la crescita della coscienza.

La coscienza è il nostro “secondo Dio”. Come il nostro genitore interiore, ci consiglia con saggezza per seguire il cammino giusto. La sua visione trascende l’interesse personale e vede il valore dell’aiutare gli altri. È la nostra bussola naturale. Tuttavia, la coscienza ha bisogno di essere educata. Perciò, i bambini hanno un desiderio naturale di imparare dagli errori. È naturale e giusto che i bambini mettano alla prova e superino i propri limiti perché essi vogliono sapere che cosa possono e non possono fare. I bambini sono sollevati quando i loro genitori dicono “No”, perché allora sanno dove si trova la linea di confine.

L’amore genitoriale include la responsabilità di educare la coscienza del bambino. Ciò include applicare disciplina e premiare le buone azioni del bambino. Il regno dell’amore dei figli costituisce la base fondamentale per una corretta educazione della coscienza.

Proteggere la purezza sessuale dei bambini

I bambini sono di due generi, maschi e femmine. Da neonati, è difficile distinguerli – se non fosse per l’abitudine della nostra società di vestirli in azzurro o in rosa per rivelare il loro sesso. Entrambi si legano emotivamente alla madre per prima. Ma dopo alcuni anni, bambini e bambine cominciano a crescere in direzioni diverse. Si divertono con passatempi diversi e giocano con giocattoli diversi. I ragazzi naturalmente si legano più strettamente alla madre e le ragazze sviluppano un legame emotivo stretto con il padre. Alla scuola elementare, bambini e bambine si dividono in cerchie diverse e si evitano l’un l’altro. Queste differenze sono naturali e giuste. I ragazzi e le ragazze crescono separatamente in modo che in seguito si incontrino e riflettano le caratteristiche duali di Dio.

I bambini non sono predisposti a manifestare amore sessuale. La loro sessualità dovrebbe rimanere latente mentre sviluppano la loro natura maschile o femminile. Questa è una legge della natura. La nostra società causa ai nostri figli gravi danni, esponendoli a musica, televisione e film con contenuti sessualmente espliciti e ponendoli sotto una forte pressione sociale a diventare sessualmente attivi in età adolescenziale. I bambini dovrebbero essere come dei germogli chiusi, che preservano la fragranza dell’amore sessuale in profondità, nel nucleo del loro essere. Allo stesso tempo, l’educazione sviluppa le loro anime e allarga le loro menti, affinché conoscano la bellezza, la verità e la bontà. Così si preparano ad incontrare un giorno l’amore ideale. L’insegnante Allan Bloom denunciò l’effetto dannoso delle prime esperienze sessuali dei suoi studenti:

C’è una lunga strada che porta all’età adulta, la condizione in cui sono in grado di gestirsi e di essere veri madri e veri padri. Questa strada è la parte seria dell’educazione, dove l’istinto dà spazio alla scelta riguardo al vero, al buono e al bello. La pubertà non fornisce all’uomo, come fa agli animali, tutto ciò di cui ha bisogno per essere indipendente dagli altri della sua specie. Ciò significa che la parte animale della sessualità umana è intrecciata in modo molto complesso con le ambizioni superiori dell’anima, le quali devono incanalare i desideri con discernimento.

Credo che gli studenti più interessanti siano coloro che non hanno affrontato il problema sessuale, che sono ancora… freschi e ingenui, emozionati dai misteri a cui non si sono ancora completamente affacciati. Ci sono uomini e donne che all’età di sedici anni non hanno più niente da imparare dall’erotismo… Possono diventare specialisti, ma dentro sono anime piatte. Per loro il mondo è ciò che si presenta ai loro sensi; è spoglio d’immaginazione e privo di ideali.2

L’energia che dovrebbe incoraggiare l’apprendimento e stimolare l’immaginazione fa cortocircuito a causa di esperienze sessuali premature che consumano tutto ciò. I giovani che diventano sessualmente attivi nella scuola superiore sono “anime piatte” perché la loro crescita spirituale è stata troncata. In termini biblici, l’amore illecito porta alla morte:

Ogni persona è tentata quando viene attirato e stimolato dal proprio desiderio. Poi il desiderio quando concepisce genera il peccato; e il peccato, quando è completamente coltivato porta la morte. – Giac 1:14-15

Con molti discorsi seducenti lo convince; con la sua voce vellutata lo costringe. Tutto in una volta lui la segue, come un bue va alla macellazione… lui non sa che gli costerà la sua vita. – Prov 7:21-23

I giovani hanno bisogno di stare lontani da esperienze sessuali premature per raggiungere il loro pieno potenziale all’interno del regno dell’amore filiale. Qui, i genitori hanno tre responsabilità cruciali.

In primo luogo, la disciplina da parte dei genitori può mantenere i bambini sulla strada giusta. I genitori non creano regole arbitrarie semplicemente per imporre la loro autorità; essi vogliono che i loro figli obbediscano per la loro sicurezza e il loro benessere. Proprio come Dio avvertì Adamo ed Eva di non mangiare del frutto dell’albero della conoscenza del bene e del male, i genitori hanno il dovere di proteggere i figli dalla tentazione dell’amore illecito che danneggerebbe il loro spirito. Studi hanno dimostrato che i bambini, cresciuti sotto una rigorosa disciplina da parte dei genitori, in adolescenza sviluppano minore tendenza a diventare sessualmente attivi rispetto agli adolescenti cresciuti da genitori permissivi (meno di metà dei casi rispetto a questi ultimi).3

In secondo luogo, i genitori hanno un ruolo speciale nell’educare i loro figli sulle questioni intime della sessualità e del matrimonio. L’educazione sessuale nelle scuole pubbliche non è un sostituto e può addirittura peggiorare il problema. I programmi scolastici che insegnano ai ragazzi unicamente ad utilizzare gli adeguati metodi di contraccezione accelerano in realtà l’accesso all’attività sessuale e aumentano l’incidenza di gravidanza e malattie sessualmente trasmissibili tra gli adolescenti.4

In terzo luogo, ai genitori spetta il diritto di approvare la scelta del partner per il matrimonio dei loro figli, o anche di combinare il matrimonio dei loro figli. Questa era la tradizione ed è piena di saggezza. Invece di incontrarsi liberamente, una figlia dovrebbe sentire il dovere di presentare il suo amico speciale ai suoi genitori e cercare la loro approvazione per un futuro fidanzamento. I figli dovrebbero fare altrettanto. I genitori sono nella posizione migliore per giudicare se i loro figli siano pronti per il matrimonio e chi possa essere il compagno giusto. Quando i genitori adempiono questi tre obblighi nei confronti dei loro figli, possono proteggerli dai danni.

La purezza sessuale è essenziale per proteggere il regno del cuore filiale. Custodendo la propria verginità si dimostra un buon carattere e la più alta autostima. Facendo ciò, la persona non sente alcun bisogno di abbassarsi per seguire la folla o di cercare un’esperienza sessuale per l’auto-gratificarsi o per colmare un vuoto emotivo. Questa persona sa che la sessualità prematura e autogratificante corromperebbe lo spirito e la impedirebbe di vivere il vero amore. Certa del proprio scopo nella vita, essa è disposta a preservare l’espressione della propria sessualità per il solo contesto dell’impegno assoluto del matrimonio.

L’Amore Fraterno

L’amore fraterno affonda le proprie radici nell’amore per i genitori. I figli estendono il loro amore per i genitori a coloro che i loro genitori amano – i loro fratelli e sorelle. Proprio come un bambino sviluppa per primo un senso di autostima grazie all’amore che i suoi genitori hanno per lui, esso impara a rispettare e valorizzare i propri fratelli e sorelle perché i suoi genitori li amano. L’amore dei genitori dona valore a ciascuno dei figli, rendendoli degni di rispetto. Da questo punto di partenza i bambini imparano l’empatia e l’altruismo. Imparano a condividere e a dare. L’amore fraterno si espande poi nell’amicizia e infine nelle virtù sociali della tolleranza e della cooperazione.

Impariamo ad amare i nostri fratelli e sorelle perché i nostri genitori li amano per primi. Un figlio impara ad amare sua sorella perché i genitori la amano. Una figlia impara ad amare il fratello maggiore perché i suoi genitori lo amano. Amiamo spontaneamente coloro che i nostri genitori amano. Potremmo vedere i nostri fratelli e le sorelle in competizione per l’attenzione dei nostri genitori, ma invece li amiamo perché possiamo guardarli con gli occhi amorevoli di nostra madre e nostro padre. Al contrario, quando un figlio ama sua sorella, in tal modo ama i suoi genitori che amano la sorella. Se provasse odio per sua sorella, ciò sarebbe insopportabile per i suoi genitori. Così, l’amore genitoriale dà vita al regno del cuore fraterno.

Poiché l’amore filiale e l’amore fraterno nascono nell’amore genitoriale, il Principio Divino, che parla solamente di tre tipi di amore all’interno della Base delle Quattro Posizioni, include l’amore fraterno nella categoria dell’amore filiale. Questo è indicato dall’affermazione che la relazione tra Caino e Abele è stata creata per adempiere “la condizione di indennizzo per la restaurazione dei figli”5.

La mancanza di amore fraterno conduce ad ogni tipo di crimine, omicidio e guerra. Nella Bibbia, l’omicidio di Abele da part di Caino fu dovuto ad una carenza nell’amore fraterno. Caino uccise Abele quando vide che l’offerta del fratello fu accettata mentre la sua no. Se si fossero amati l’un l’altro profondamente, avrebbero potuto risolvere il problema in altro modo: Abele sarebbe stato comprensivo con Caino e l’avrebbe aiutato a fare un’offerta migliore, oppure i due fratelli avrebbero potuto fare insieme le loro offerte.

Perché invece nacque questo odio al punto da diventare fratricida? Possiamo trovare la causa nei loro genitori: l’amore di Adamo ed Eva fu concepito nel peccato, provocando senso di colpa, vergogna e accusa reciproca. In altre parole, Caino e Abele crebbero in una famiglia disfunzionale. Proprio come Adamo cercò di sfuggire alla responsabilità incolpando Eva, “La donna che tu mi hai dato, lei mi ha dato il frutto dell’albero ed ho mangiato” (Gen 3:12), Caino trovò delle scuse per il suo crimine, “Sono io il custode di mio fratello?” (Gen 4:9). I figli hanno imitato i genitori.

Quando ami i tuoi fratelli e sorelle, essi diventano parte di te. Quando i tuoi genitori li amano, senti come se stessero dando un beneficio anche a te. L’atmosfera dell’amore scaccia ogni gelosia che potrebbe naturalmente affliggere relazioni fraterne. Dato che vedi i tuoi fratelli e le sorelle come delle risorse, i loro successi ti rendono felice. Se tuo fratello possiede una piscina e la tua casa dispone di un camino, lui ti inviterà a casa sua per fare una nuotata e tu potrai ricambiare il gesto invitandolo a godersi una serata attorno al fuoco. Se tua sorella diventasse famosa, lei potrebbe rendere famoso anche te. Viceversa, condivideresti le tue fortune con tua sorella.

Fratelli maggiori e minori

Idealmente, il rapporto tra fratelli maggiori e minori cresce alimentato dall’influenza verticale dell’amore dei genitori. Il fratello maggiore è il primo ad essere amato dai suoi genitori, che inizia a sviluppare amore filiale verso di loro. Al momento della nascita della sorella minore, il primo figlio si è già identificato nei suoi genitori. Come i suoi genitori amano la figlia appena nata, il figlio può unirsi al loro amore per lei e assumere una posizione quasi genitoriale. È consigliato incoraggiare i figli maggiori a curarsi dei fratelli minori per ridurre la rivalità dei fratelli. L’impulso caduto del bambino al risentimento e alla rivalità si trasformano in orgoglio e responsabilità nell’assumere il ruolo di terzo genitore. Aiutando i suoi genitori, il bambino compie dei passi sulla strada per diventare egli stesso un buon genitore. La sorella minore, da parte sua, è portata a rispettare, obbedire ed imitare il fratello maggiore. In questo modo sorge una naturale differenza tra fratelli maggiori e fratelli minori.

In Oriente, la distinzione tra fratelli maggiori e minori è codificata nella cultura e nelle norme. Ci si aspetta che i fratelli minori mostrino rispetto verso i loro fratelli e sorelle maggiori. Il fratello maggiore ottiene una parte maggiore di eredità, ma ci si aspetta altresì una maggiore responsabilità per il benessere della famiglia. L’America, al contrario, è una società egualitaria. Tutti i figli sono trattati allo stesso modo. Qual è il modo migliore?

Analizziamo la saggezza delle maniere orientali. L’ordine di nascita crea una distinzione naturale tra i fratelli, conferendo privilegi diversi e circostanze ineguali. Se i bambini si appellassero all’ideale americano di uguaglianza assoluta, ciò potrebbe portare ad una gelosia ingiustificata tra di loro. Il fatto che l’Oriente accetti la naturale differenza tra i maggiori e i minori consente di dividere i ruoli in modo razionale. Inoltre, imparare a vivere le diseguaglianze in famiglia in modo costruttivo fornisce una buona preparazione per la vita nel mondo, essendoci disparità a scuola, al lavoro e nella società. Una ragione per cui molti americani hanno difficoltà a convivere con le autorità può essere la mancanza di differenziazione tra fratelli nelle loro famiglie.

Espansione delle relazioni sociali

Il regno del cuore fraterno all’interno della famiglia si estende naturalmente a tutte le relazioni sociali con i coetanei. Perciò, affrontiamo le complicate relazioni nella società sulla base delle lezioni apprese in questo regno del cuore. Avendo imparato a rispettare nostro fratello come figlio amato dai genitori, possiamo rispettare ogni altra persona, a prescindere dalla sua ricchezza e dalle circostanze, come persona amata profondamente da Dio, il nostro Genitore Celeste.

Quindi, un requisito fondamentale per stabilire la pace e l’armonia nel mondo è che tutte le persone trovino il loro genitore comune. Dio è il nostro Genitore Celeste; il Suo amore abbraccia tutti. Le persone che conoscono l’amore di Dio sono in grado di coltivare relazioni fraterne con i loro simili. Possono relazionarsi a tutte le persone con amore genuino al di là della razza, della nazionalità o di qualunque altra etichetta usata per giudicarsi l’un l’altro. L’amore genitoriale di Dio è anche la fondazione della fratellanza tra le nazioni e l’armonia tra le religioni.

In tutte le relazioni, può capitare che uno dei partner non provi amore per l’altro in un dato momento. Tuttavia, Dio ha impiantato in ogni persona il cuore per amare e rispondere all’amore. Se consideriamo l’altra persona dal punto di vista di Dio, che immesso in lui parte della Sua preziosa essenza, smetteremo di maltrattarlo. Noi tratteremmo con rispetto e amore questa persona, sicuri che alla fine cambierà il suo atteggiamento. Fortificati dall’amore di Dio, possiamo smettere di essere attaccati da sentimenti e ferite passeggere, e invece richiamare dal profondo del cuore un amore affettuoso in grado di trasformare la vita delle persone.

Non importa quanto i genitori possano amare i propri figli, se questi litigano tra di loro, portano dolore ai loro genitori. Come genitori, non vogliamo che i nostri figli si amino l’un l’altro? Lo vorremmo anche se fossero negligenti nel curarsi di noi. Con lo stesso principio, Dio ha più amore per chi va fuori nel mondo e si impegna per alleviare la sofferenza degli altri, piuttosto che per colui che si dedica ad adorarlo e glorificarlo. Dio desidera la giustizia e la generosità più di una montagna di offerte e di culti solenni (Is 1:12-17, Mic 6:6-8). Gesù ha insegnato che Dio non ascolta nemmeno le preghiere di un credente che nutre odio nel suo cuore per un fratello. Egli consigliò:

Se offri il tuo dono all’altare, e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualcosa contro di te, lascia il tuo dono davanti all’altare e va; prima riconciliati con tuo fratello, e poi vieni ad offrire il tuo dono. – Mt 6:23-24

Amare tutti i tipi di persone

L’apice dell’amore fraterno è abbracciare persone molto diverse da noi. Il Libro dell’Apocalisse descrive la Gerusalemme celeste come città con dodici porte perlate. Queste rappresentano i dodici tipi di personalità umane secondo i dodici mesi dell’anno o i segni dello Zodiaco. Una perla è creata da un’ostrica, che supera il dolore di un granello irritante di sabbia creando un oggetto di bellezza liscia e rotonda. Le perle simboleggiano le dodici porte perché dobbiamo compiere un lavoro doloroso per levigare le caratteristiche ruvide e sgradevoli della nostra personalità se vogliamo diventare in grado di amare tutte le persone.

Troviamo facile avere a che fare con persone la cui personalità combacia con la nostra, o che assomigliano ai nostri genitori o ai fratelli o agli amici più stretti. Ma altre persone hanno personalità che preferiamo evitare. Quando evitiamo una persona perché è diversa da noi, stiamo in realtà evitando l’undicesimo di umanità la cui personalità è come la sua. Gesù amava i suoi dodici discepoli, che rappresentavano tutta l’umanità. Amava anche Giuda, che sapeva che un giorno avrebbe potuto tradirlo. In questo modo, Gesù raggiunse la perfezione dell’amore fraterno. Dobbiamo fare ogni sforzo per allargare il nostro amore per includere tutti i dodici tipi di persone.

Senza perfezionare il nostro amore fraterno fino a questo punto, anche il nostro matrimonio potrebbe essere litigioso, scoprendo delle incompatibilità con il nostro coniuge. Quando ci troviamo di fronte a tali difficoltà, non dobbiamo biasimare il nostro partner, ma piuttosto riconoscere la nostra mancanza di maturità. L’indicazione di Padre Moon che dovremmo trovare tre o dodici figli spirituali prima di iniziare la vita coniugale è basata su questo principio.

In cielo, tutti si sentono immediatamente fratelli e sorelle sotto il sole splendente del vero amore di Dio. I muri tra protestanti e cattolici, tra cristiani e musulmani, tra neri e bianchi sono creazioni umane che non hanno niente a che vedere con la verità dello spirito. Se ci siamo addestrati ad amare persone di ogni cultura, razza e credo come nostri fratelli e sorelle, allora nel mondo spirituale saremo liberi di viaggiare ovunque. Con l’espansione di questo senso di fratellanza, la società sulla Terra sta gradualmente arrivando a somigliare all’ordine del mondo spirituale. Questo processo sarà completato quando i Veri Genitori verranno riconosciuti in tutto il mondo e persone di ogni cultura e religione si rallegreranno di aver trovato i genitori comuni.

Oltre Caino e Abele

In un mondo pieno di conflitti e lotte, il vero amore fraterno è troppo spesso carente. Al contrario, spesso le persone si trovano in rivalità di tipo Caino-Abele. Come accennato in precedenza, Caino e Abele mancavano di vero amore fraterno perché i loro genitori, Adamo ed Eva, erano caduti in uno stato privo di vero amore. Essi sono cresciuti al di fuori del Giardino dell’Eden, in una realtà malvagia priva dell’amore di Dio. Da allora, le relazioni di tipo Caino-Abele si sono moltiplicate nell’umanità caduta.

Le relazioni Caino-Abele sono difficili perché ciascuna parte vede l’altra come nemica e sconosciuta, non riconoscendo la loro origine comune. Si schierano come nemici perché portano dentro il residuo del risentimento degli antenati caduti contro il loro Padre, Dio. Quindi, restaurare il loro rapporto ad uno di un vero amore fraterno richiede un serio sforzo di amore sacrificale. La persona con il ruolo di Abele può vincere il cuore di Caino solo facendo i conti con la parte di risentimento accumulato di Caino.

Caino non è malvagio; è un fratello perso che ha bisogno di amore per aprire il suo cuore. Un insegnamento cristiano tradizionale, attribuito ad Agostino, afferma che Caino rappresenta la parte dell’umanità destinata all’inferno, mentre Abele rappresenta i predestinati alla salvezza. Questo insegnamento è completamente sbagliato. Dio ama tutti gli esseri umani come Suoi figli e non ha piacere nel condannare nessuno (Ez 33:11). Piuttosto, Dio desidera che il fratello di tipo Abele abbia riguardo verso suo fratello di tipo Caino e cerchi di ripristinare l’armonia originale, anche se ciò richiedesse un notevole sacrificio. Così è stato l’esempio di Giacobbe, che ha superato molti ostacoli e ha messo la sua vita a rischio per riconciliarsi con il fratello Esaù. Gesù Cristo, che ha offerto la sua vita sulla croce per salvare i peccatori, ha descritto così la via di Abele: “Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici” (Gv 15:13).

Se solo Caino e Abele avessero avuto genitori che avessero mostrato loro il vero amore, avrebbero potuto risolvere facilmente la loro lite senza conflitto. Ogni volta che ci troviamo nella posizione di Caino o Abele, se ci rendiamo conto che i nostri Veri Genitori sono qui, che ci amano entrambi e ci incoraggiano ad amarci l’un l’altro, come può la nostra ostilità persistere? Questa è infatti la chiave per comprendere la spiritualità dell’Era del Completo Testamento. I Veri Genitori accolgono tutta l’umanità per festeggiare il banchetto del loro santo amore. Ciò significa che le relazioni fraterne non devono essere rapporti di tipo Caino-Abele, come sono esistiti nel corso della provvidenza di restaurazione. Nell’abbraccio amorevole dei nostri Veri Genitori, i problemi fra fratelli e sorelle possono essere risolti abbastanza facilmente.

Mentre la provvidenza della nuova era avanza, diventerà sempre più facile accogliere l’estraneo come amato fratello o amata sorella. Con l’elevarsi di tutte le persone alla gioia del regno del cuore fraterno, esso fiorirà secondo l’ordine originale dell’universo. Ciò porta a un miglioramento incredibile! È stato un grosso fardello incitare il cuore di “Caino” per ricevere il messaggio di Dio. Adesso, tuttavia, molte porte si stanno aprendo per realizzare l’amicizia, e i nostri parenti e i vicini stanno aprendo i propri cuori. Ora, quando apriamo un dialogo con gli altri, possiamo rimanere stupiti dalla loro risposta entusiastica. Allo stesso modo, le antiche difficoltà di tipo Caino-Abele nel relazionarsi con gli anziani della chiesa, causate da un’intensa provvidenza per restaurare tutti i conflitti irrisolti della storia attraverso la ripetizione di situazioni del passato, stanno dando il via a relazioni di fiducia reciproca.

L’Amore Coniugale

La soddisfazione sessuale è una dimensione essenziale della felicità. La sua vera espressione si verifica nell’amore coniugale tra marito e moglie. Il sesso non ha il solo scopo della procreazione. La Bibbia incoraggia i mariti e le mogli ad apprezzare il sesso tra di loro:

Trova gioia nella sposa della tua gioventù. Cerva d’amore, capriola di grazia, le sue carezze t’inebrino in ogni tempo, e sii sempre rapito nell’affetto suo. – Prov 5:18-19

Dio ha creato gli esseri umani in due generi distinti e predispose che diventassero uno nell’amore sessuale. La loro unità come “una carne” (Gen 2:24) è sacra, perché riproduce l’armonia degli elementi maschile e femminile presenti in Dio, che “ha creato l’uomo a sua immagine… maschio e femmina” (Gen 1:27). Gesù ha detto:

Non hai letto che colui che li ha fatti fin dall’inizio li ha fatti maschio e femmina e disse: “Non avete letto che il Creatore, da principio, li creò maschio e femmina” e che disse: “Perciò l’uomo lascerà il padre e la madre, e si unirà con sua moglie, e i due saranno una sola carne”? Così non sono più due, ma una sola carne; quello dunque che Dio ha unito, l’uomo non lo separi. – Mt 19:4-6

Tutti i comportamenti di accoppiamento nei regni animale e vegetale sono per la sola riproduzione, ma gli esseri umani sono stati creati per provare piacere dall’amore coniugale durante la vita adulta. Gli animali e le piante si accoppiano rapidamente e solo per il breve periodo della stagione degli amori. Le persone possono godere continuativamente dell’amore sessuale, in qualsiasi momento e in tutte le stagioni. Gli animali montano il partner dal retro; le persone si abbracciano a vicenda petto a petto. Questo perché l’amore coniugale dell’uomo dà sostentamento ad una relazione che è spirituale e fisica, anima ad anima e corpo a corpo. Dio ha dato all’umanità questo privilegio speciale in quanto signori di tutta la creazione, che noi possiamo avere la benedizione della gioia illimitata dell’amore.

Anche se la sessualità inizia dall’infanzia, essa rimane latente. Tuttavia, la dimensione spirituale dell’amore si sviluppa, attraverso il regno del cuore filiale e quello fraterno, nella direzione dell’amore coniugale. Il bambino sviluppa la sua coscienza, la più alta manifestazione interiore di Dio. Inoltre, il giovane uomo e la giovane donna stanno già costruendo l’asse verticale dell’amore attraverso l’attitudine filiale verso i genitori, le attività pubbliche – il servizio alla comunità e il servizio militare – per percorrere la via della virtù civica e del patriottismo, e magari anche l’opportunità di praticare la via del santo amando il nemico. Attraverso ciò, l’amore del giovane si espande e matura, preparandosi al momento della sua massima espressione nel matrimonio e nella vita da genitori.

L’amore coniugale tra marito e moglie è inteso a proseguire la perfezione del regno del cuore filiale. Attraverso l’amore dei figli rispettiamo i nostri genitori, ci sentiamo responsabili di aiutarli e vogliamo che siano orgogliosi di noi. In definitiva, vogliamo raggiungere Dio, il nostro Genitore divino. Pertanto, quando due giovani si amano vicendevolmente in maniera autentica e prendono in considerazione il matrimonio, sicuramente desiderano ottenere l’approvazione dei genitori e l’approvazione di Dio. Vogliono che il loro matrimonio porti gioia ai loro genitori e vogliono che sia reso solenne da una cerimonia santa per ricevere la Benedizione di Dio. Essi non vorrebbero mai scappare o impegnarsi in una relazione d’amore nascosta.

L’amore coniugale è anche concepito per manifestarsi solo dopo aver sviluppato l’amore fraterno. Per le coppie che non hanno perfezionato l’amore fraterno, il matrimonio espone ogni difetto nel carattere di ciascun partner, portando a litigi e conflitto. Non importa quanto romantico e affettuoso sia l’inizio del matrimonio, se il nostro amore è immaturo e parziale, allora prima o poi scopriremo le incompatibilità con il nostro partner. Allora saremo messi alla prova. Dovremmo divorziare e cercare quel compagno ideale con il quale saremo pienamente felici? Questo è un sogno illusorio, che non porta da nessuna parte. Inevitabilmente, la fonte dei problemi della vita è dentro di noi e la soluzione inizia da noi stessi. È meglio affrontare la sfida del matrimonio e lavorare su noi stessi e levigare questi scomodi spigoli.

Quando le pietre ruvide sono messe in un recipiente e macinate insieme, alla fine diventano pietre lisce e lucenti. Il matrimonio è un recipiente nel quale possiamo lavorare per perfezionarci accettando le critiche del nostro coniuge. Lo psicologo M. Scott Peck descrive così il matrimonio come un’arena per la crescita spirituale:

Il matrimonio è generalmente il miglior strumento per districarsi dal proprio narcisismo… I tentacoli del narcisismo sono astuti e penetranti e devono essere eliminati uno per uno, settimana dopo settimana, mese dopo mese, anno dopo anno.6

Tuttavia, il metodo migliore consiste nel coltivare la reciprocità nell’amore prima del matrimonio, cominciando con i nostri fratelli e sorelle ed espandendoci ad amici e compagni di scuola. Diventiamo, così, generosi e premurosi, in grado di relazionarci con persone di ogni tipo. Impariamo a non essere insicuri o avidi nell’amore, ma a dare noi stessi senza riserve. Queste qualità d’amore, coltivate attraverso molte relazioni diverse, creano un matrimonio armonioso e di successo.

Quando due persone si innamorano, idealmente i loro fratelli e sorelle e tutti i loro amici accolgono l’attesa unione. Il loro matrimonio può creare una famiglia allargata, con suoceri e cugini che accolgono la nuova sposa e la sua famiglia. Tuttavia, un tale esito felice è raro tra i matrimoni di oggi. L’amore spesso danneggia le amicizie, poiché le coppie gelose del loro tempo insieme trascurano i vecchi amici. Invece di abbracciare i suoceri, una moglie, che vuole tenere il marito per sé, preferisce tenere a distanza la sua famiglia. I matrimoni che portano ad un tale estraniamento non sono basati sul vero amore. Normalmente, le persone pensano che il problema derivi da amici ficcanaso e da suoceri ingombranti che non rispettano la privacy della nuova coppia. Il vero amore, tuttavia, possiede una tale qualità che può superare questi problemi e creare armonia tra tutti.

Seguendo questo principio, l’educazione più importante per l’amore e per il matrimonio è l’educazione del cuore di un giovane a diventare un essere umano amorevole. Prima di entrare nella relazione coniugale, i giovani dovrebbero comprendere i principi spirituali per costruire un matrimonio di successo. Dovrebbero lavorare su sé stessi per far crescere il proprio cuore attraverso i regni dell’amore filiale e dell’amore fraterno per prepararsi alle sfide che il matrimonio sicuramente porterà. A questo proposito, l’educazione sessuale contemporanea, che si concentra sulla biologia del corpo, fornisce una scarsa preparazione per il matrimonio, se non addirittura nulla.

L’Atto del Matrimonio

La felicità dell’amore coniugale viene assieme all’unità: anima con anima, corpo con corpo. Un matrimonio non può essere sorretto solo dall’amore nella mente. Gli innamorati si sentono soli quando sono lontani e non possono incontrarsi faccia a faccia. Il matrimonio non può nemmeno essere mantenuto solo dall’atto fisico del sesso. Il sesso con il corpo in assenza di amore spirituale non è diverso dal sesso con una prostituta. È una profonda violazione dell’amore.

Tra lo spirito e la carne, lo spirito è il partner soggetto iniziatore mentre il corpo è il partner oggetto ricettivo. Il piano nella mente di Dio ha preceduto la sua manifestazione nella creazione fisica. L’amore è la fonte e lo scopo spirituale che si manifesta nell’energia del mondo fisico. Allo stesso modo, nell’atto creativo del matrimonio, l’amore nella mente dei partner precede la sua espressione attraverso i loro corpi. Per meglio dire, la mente è l’organo più erotico e la chiave della buona sessualità.

Dio, che è amore, ha creato tutte le creature maschili e femminili per manifestare l’amore divino. L’unione di maschio e femmina riflette l’unità divina. La soddisfazione sessuale è quindi centrale nella vita matrimoniale. Se nella vita sessuale di una coppia si forma una crepa, ne conseguono problemi nel loro matrimonio in generale. Tra i problemi che possono danneggiare la relazione coniugale, la più grave è l’infedeltà. Qualsiasi violazione della fiducia in questa sfera più intima può distruggere completamente un matrimonio. A volte c’è frigidità e riluttanza a impegnarsi nei rapporti sessuali. Problemi emotivi e risentimenti irrisolti possono rendere l’amore fisico poco attraente o addirittura doloroso. Una causa può essere costituita dai ricordi di un’esperienza traumatica nel lontano passato. Oppure la riluttanza può essere stata tramandata da una visione tradizionale religiosa del sesso come volgare e vergognoso. Qualsiasi la causa, le difficoltà sessuali tra marito e moglie necessitano di attenzione, perché inevitabilmente si riverberano in altre aree della vita. San Paolo riconobbe questo pericolo e consigliò alle coppie cristiane di non trattenersi dall’amarsi l’un l’altro:

Il marito compia il suo dovere verso la moglie; ugualmente anche la moglie verso il marito. La moglie non è arbitra del proprio corpo, ma lo è il marito; allo stesso modo anche il marito non è arbitro del proprio corpo, ma lo è la moglie. Non astenetevi tra voi se non di comune accordo e temporaneamente, per dedicarvi alla preghiera, e poi ritornate a stare insieme, perché satana non vi tenti nei momenti di passione. – 1Cor 7:3-5

Il vero amore coniugale crea una tale unità che i partner appartengono l’uno all’altro, corpo e anima. Nella fiducia di un matrimonio fedele, le coppie dovrebbero affrontare onestamente le loro difficoltà, per poter godere del dono dell’amore di Dio al meglio. L’amore sessuale è infatti un’occasione preziosa per incontrare Dio e sperimentare l’amore divino. Questo tema sarà elaborato di seguito e poi ancora nell’ottavo punto del giuramento.

Ruoli Complementari

Proprio come i corpi dell’uomo e della donna sono costruiti in modo diverso – duro e morbido, convesso e concavo, spalle larghe e fianchi larghi – la relazione matrimoniale richiede ruoli diversi. Il marito dà il suo seme alla moglie; lei lo riceve e permette a lui di fertilizzare il suo grembo. Il marito è come il cielo; la moglie è come la terra. Il cielo manda la pioggia e disperde il suo seme sulla terra; i semi germogliano e crescono nel ricco suolo. È nella natura di un uomo ad essere schietto e iniziare l’amore. È nella natura di una donna l’essere modesta e attendere l’amore. L’uomo è dotato di una mente e di un corpo adatti ai lavori pesanti e ad una vita pubblica energica. La donna ha le capacità adatte ad allevare i bambini.

I ruoli complementari della relazione tra marito e moglie creano un rapporto di attrazione piacevole e forte. Nel loro amore, rispettano i differenti ruoli e contribuiscono con le loro diverse abilità al benessere dell’insieme. Inoltre, quando diventano uno in amore, ruotano uno intorno all’altro in un movimento circolare, muovendosi dentro e fuori i rispettivi ruoli. Nel vero amore, quindi, il marito e la moglie sono uguali.

Le femministe contemporanee hanno sostenuto l’assoluta uguaglianza tra uomini e donne, basata però sui diritti, non sull’amore. Hanno ragione di affermare che, in molte occupazioni e ruoli sociali, le donne possono farsi valere e riuscire tanto quanto gli uomini. Le donne forti e capaci possono essere grandi leader: esempi sono Margaret Thatcher, Madre Teresa e Golda Meir. Tuttavia, il femminismo ha arrecato un danno alla vita familiare. È paradossale ma vero che, respingendo le differenze naturali tra uomini e donne, il femminismo ha impoverito e indebolito la famiglia. Le famiglie fondate sul vero amore onorano la naturale diversità dei ruoli grazie a cui l’amore cresce e alla fine raggiunge la vera uguaglianza.

Lo Scopo del Matrimonio

Qual è lo scopo del matrimonio? Perché è così essenziale per completare lo scopo della vita umana? Il filosofo Sang Hun Lee ha scritto:

Nelle nazioni avanzate oggi, uomini e donne si sposano facilmente e divorziano facilmente; di conseguenza, si perdono la sacralità e la natura eterna del matrimonio. Questa non è la strada originale per il rapporto tra marito e moglie. Non sono ancora state date risposte soddisfacenti a domande come il perché le persone esistono come uomini e donne e per quale scopo si sposano.

Quindi, le persone spesso preferiscono non sposarsi affatto.7

Dovremmo essere in grado di dare risposte chiare a queste domande se vogliamo dissipare la confusione di valori che affligge il mondo di oggi.

Primo, gli esseri umani differiscono da tutte le altre creature in quanto ognuna esiste come un’incarnazione unica dell’essenza di Dio. Ogni persona è creata per manifestare una stretta somiglianza con l’essenza di Dio come per diventare l’amato partner di Dio. Pertanto, l’amore umano ha la speciale caratteristica di manifestare l’amore di Dio. Il matrimonio tra marito e moglie include la collaborazione di Dio. È un’unione multidimensionale tra Dio e l’umanità, tra cielo e terra. In questa unione, l’amore divino è perfezionato e lo scopo della creazione è completato.

Nel momento in cui marito e moglie consumano il loro amore, l’amore in Dio (tra le caratteristiche duali di Dio) e l’amore tra uomo e donna si incontrano e risuonano come uno. Nell’atto del matrimonio tra marito e moglie, Dio vede la sua immagine perfetta (Mt 19:4-6). Vedendo questo, Dio prova gioia ed eccitazione e riversa amore divino in quella coppia armoniosa. Si verifica un’esplosione di elettricità, una scintilla di energia cosmica, che unisce Dio, uomo e donna in unità.

Solo quando Dio dimora nella relazione matrimoniale possiamo parlare di essa come vero amore. In una tale unione, Dio risuona con la coscienza; quindi non c’è colpa, né vergogna, nessun secondo fine, né inganno. L’amore caduto manca di questa dimensione verticale; è perciò instabile e ingannevole. Il vero amore coniugale, essendo permeato dell’amore divino, è eterno. Sopravvive quando il corpo invecchia (Sal 92:14). Si basa su un voto di assoluta fedeltà tra i partner, rispecchiando così l’impegno assoluto di Dio nei confronti di ciascuno dei Suoi figli. Essendo immerso nell’amore di Dio, il vero amore tra marito e moglie è la forza più forte dell’universo; qualsiasi amore rivale impallidisce a confronto. Quindi non lascia spazio al divorzio.

Padre Moon insegna che Dio abita nel luogo in cui marito e moglie consumano l’amore coniugale. In altre parole, questo “luogo santissimo” della residenza di Dio sono gli organi sessuali. Negli organi sessuali, in cui viene generata la vita, avviene l’unione mistica di sperma e cellula uovo con un’essenza spirituale divina. Nell’atto sessuale, l’amore verticale di Dio e l’amore orizzontale degli esseri umani si unisce per creare una nuova vita. Insieme ai genitori biologici, ogni bambino ha Dio come proprio genitore spirituale.

La sessualità, quindi, è sacra. Il santo luogo dell’amore dovrebbe essere mantenuto puro ed essere usato solo per il santo atto del matrimonio. Per questo motivo, le persone spontaneamente lo nascondono e lo mantengono con riserbo. Qualsiasi uso improprio degli organi sessuali è peccato, perché contamina la santa dimora di Dio. Qualsiasi atto sessuale in assenza di Dio macchia il nostro amore. La purezza sessuale dovrebbe essere valorizzata per lo scopo dell’amore. I giovani dovrebbero capire che la purezza sessuale è vitale per il loro successo nel trovare il vero amore e la felicità duratura. Ritorneremo all’etica della purezza sessuale e la discuteremo in modo più dettagliato in relazione al settimo punto del giuramento.

Secondo, l’unione coniugale tra marito e moglie indica il completamento dell’universo. Questo perché ogni uomo è un signore della creazione e un microcosmo che incapsula tutti gli elementi yang/maschili dell’universo, e ogni donna è una signora della creazione e un microcosmo che incapsula tutti gli elementi yin/femminili dell’universo. Il Principio Divino afferma:

Tutti gli elementi del cosmo […] possono essere generalmente distinti in partners soggettivi e partners oggettivi. Se avesse raggiunto la perfezione, Adamo, il progenitore dell’umanità, avrebbe personificato tutti gli elementi soggettivi presenti nelle cose della creazione e da parte sua Eva, se avesse raggiunto la perfezione, avrebbe personificato tutti gli elementi oggettivi presenti nelle cose della creazione. […] Se Adamo ed Eva avessero raggiunto la perfezione e si fossero uniti come marito e moglie, ciò avrebbe significato la composizione in unità dei due centri delle caratteristiche duali di tutti gli esseri. Se Adamo ed Eva si fossero mossi in armonia e avessero raggiunto l’unità, diventando una sola, l’intero cosmo, con le sue caratteristiche duali, avrebbe danzato in armonia.8

Due innamorati all’alba del loro amore sentono che l’intero universo appartiene a loro. Le stelle ballano per loro; i fiori sbocciano per loro; il mondo intero si rallegra nel vederli. Normalmente questa sensazione incantata svanisce.

Eppure, è l’assaggio della gioia eterna che sorge nel vero amore coniugale.

Perché per la maggior parte delle coppie la gioia dell’amore è così fugace? Quando i primi antenati umani caddero e non stabilirono una vera relazione coniugale, l’universo perse il proprio centro. È rimasto fratturato e incompleto, in attesa che i “figli di Dio” (Rom 8:19-22) completino il cerchio cosmico dell’amore come veri mariti e mogli.

In terzo luogo, l’unione di marito e moglie ripristina l’unità dell’umanità. La frattura della famiglia umana iniziò quando c’erano solo due persone – Adamo ed Eva. La loro caduta portò a reciproca accusa, risentimento e inimicizia. Nella loro famiglia spezzata hanno generato Caino e Abele, nei quali il risentimento dei genitori si è trasformato in omicidio. Quando il marito ama sua moglie come rappresentante di tutti i tre miliardi di donne nel mondo e la moglie ama suo marito come rappresentante di tutti e tre miliardi di uomini nel mondo, essi aiutano a guarire la razza umana. Poiché ciascun marito e ciascuna moglie rappresentano tutta l’umanità, non si può sostituire il marito per un altro o la moglie per un’altra. L’uomo dovrebbe amare sua moglie come rappresentasse tutte le donne del mondo; la donna dovrebbe amare suo marito come rappresentasse tutti gli uomini del mondo.

Quarto, l’unione tra marito e moglie è il punto della perfezione dell’amore in famiglia. Anche se parliamo dei quattro grandi regni del cuore, l’amore diventa perfetto solamente in un punto: il matrimonio. Il punto d’incontro dell’amore di Dio e dell’amore dell’uomo descrive un angolo di 90 gradi. Possono incontrarsi solo in un determinato punto, non due o tre, perché l’amore percorre il sentiero più breve. Dalla geometria, sappiamo che il percorso più breve tra un punto e una linea orizzontale al di sotto di esso è una linea verticale che corre esattamente perpendicolare alla linea orizzontale. Questo descrive l’amore di Dio che discende per incontrare l’amore di marito e moglie.

Quindi, anche se ci sono quattro tipi di amore, solo nel matrimonio sono tutti perfezionati. Ci sono tre grandi benedizioni, ma solo nel matrimonio sono tutte completate. L’amore filiale si sviluppa mentre il bambino attraversa il periodo di crescita in purezza; questo amore è perfezionato nel momento del matrimonio, quando ottiene la libertà di impegnarsi nell’amore sessuale e non è più vincolato al comandamento “non mangiare del frutto” (Gen 2:17). L’ormai cresciuto bambino sperimenta l’amore sommo di Dio che fluisce attraverso la relazione coniugale, trovandosi assieme sua moglie come riflesso completo della dualità di Dio. Anche l’amore fraterno si perfeziona nel matrimonio. Avendo sviluppato l’amore fraterno grazie a numerosi rapporti orizzontali con fratelli, sorelle, parenti e amici, la relazione intima tra marito e moglie può essere armoniosa. Infine, l’amore dei genitori inizia con il matrimonio e la concezione di un bambino.

Pertanto, il matrimonio è il punto in cui tutti i tipi di amore sono compiuti. Quando una donna ama suo marito, lei può amarlo come suo padre, suo marito, suo fratello e suo figlio. Un uomo può amare sua moglie come sua madre, sua moglie, sua sorella e sua figlia. Non riusciremo mai a valorizzare abbastanza il nostro coniuge. Esso rappresenta tutto: la mia famiglia, l’umanità, il cosmo e persino Dio. L’unione tra marito e moglie nel vero amore è davvero un’unione sacra e preziosa. Lo scopo della vita non può essere soddisfatto senza di essa.

L’Amore Genitoriale

Un marito e una moglie insieme assomigliano a Dio in una maniera impossibile ad un singolo individuo. Marito e moglie condividono la natura creativa di Dio: possono avere dei figli. Proprio come Dio ha creato gli esseri a Sua immagine, quando gli esseri umani si uniscono come marito e moglie possono produrre un’altra entità – il loro figlio – che assomiglia completamente a loro. Quando Dio vede il sorriso di una nuova madre esausta sul letto d’ospedale che culla il suo bambino appena nato, Dio ricorda il suo difficile lavoro per dare nascita alla creazione. C’è incredibile gioia e pace in quel momento di comunione tra i due creatori. Ecco il punto di partenza dell’amore dei genitori.

Nel regno del cuore genitoriale, i genitori condividono la natura creativa di Dio nell’investire per la crescita e l’educazione dei loro figli. Proprio come Dio riversa il suo amore nella coppia sposata, i genitori riversano il loro amore sul loro bambino. Pertanto, l’amore dei genitori ricorda molto l’amore di Dio.

L’amore dei genitori è totalmente disinteressato, dà tutto per il bene del figlio. Come Dio dà amore e dimentica ciò che ha dato nel creare il mondo e nel condurre la Sua opera di salvezza, così i genitori danno amore infinito ai loro figli. Una madre tiene forse il conto di quante volte ha cambiato i pannolini di suo figlio, così che, una volta che il figlio ormai cresciuto riceve il suo primo stipendio, può presentarsi da lui con il conto? Che assurdità! L’amore di una madre è altruista e non cerca mai qualcosa in cambio, oltre al benessere e alla felicità di il bambino.

L’amore dei genitori è sacrificale, riflette l’amore di Cristo. Se un bambino corre per strada di fronte al traffico in arrivo, sua madre gli corre dietro ignorando il pericolo. Un padre non esiterà a rischiare la propria vita tuffandosi in una casa in fiamme per salvare suo figlio intrappolato all’interno.

I genitori vogliono che i loro figli crescano e abbiano successo nella vita (Prov 23:24). Se il figlio superasse i genitori, essi non sarebbero gelosi. Anche Gesù attendeva il momento in cui i suoi discepoli lo avrebbero superato e disse: “Chi crede in me farà anche le opere che io faccio; e opere più grandi di queste egli farà” (Gv 14:12). Tutti i genitori vogliono che i loro figli siano intelligenti, attraenti, forti e coraggiosi. Desiderano che i loro figli abbiano una buona istruzione, una buona carriera e che trovino prosperità nelle loro vite. Ma il più grande desiderio dei genitori dovrebbe essere che i loro figli diventino veri uomini e vere donne in grado di manifestare il vero amore. Essi proverebbero la più grande felicità.

I genitori condividono anche il dolore di Dio, nell’educazione dei loro figli e nel tentativo di riportare un figlio ribelle sulla retta via. Dio ha sofferto nel corso dei millenni cercando di raggiungere il Suo popolo che ostinatamente voltava le spalle alla verità e affondava sempre più profondamente nel fango della vita caduta. Quando un padre disciplina un figlio delinquente, egli sente il dolore di suo figlio, ma il suo cuore proverebbe ancora più dolore per il pericolo che suo figlio affronterebbe, se dovesse continuare sulla strada della rovina. Quanto è doloroso per i genitori quando il figlio cresciuto non ascolta più i rimproveri o gli ordini! Che cosa può allora portare un figliol prodigo sui suoi passi? Fino a che decide di cambiare di sua spontanea volontà, i suoi genitori possono solo soffrire in silenzio.

In questi diversi modi, il regno del cuore genitoriale ci offre la possibilità di incarnare pienamente l’amore di Dio. I genitori rappresentano Dio di fronte ai loro figli. Quando i loro figli li vedono, dovrebbero vedere Dio. Che grande responsabilità per i genitori! Il divario tra la realtà di Dio e la capacità dei genitori di rappresentare correttamente Dio è dovuto alla Caduta umana. Idealmente, non dovrebbe esserci divario. Dio ha creato il regno del cuore genitoriale come opportunità per l’essere umano di diventare completamente uno con Dio. Nel piano originale di Dio, perfezionare il regno del cuore genitoriale completerebbe lo scopo per cui Dio ha creato gli esseri umani. Chiamiamo veri genitori le persone che realizzano ciò.

L’Estensione della Famiglia attraverso le Generazioni e nella Società

La società è un’espansione della famiglia. La famiglia, primo luogo in cui le persone apprendono le attitudini e le modalità di interazione con gli altri, modella il modo in cui le persone si relazionano con il mondo più ampio. La famiglia è la prima scuola di etica e moralità, dove le persone imparano a stimare e rispettare sé stessi, le altre persone e le cose. I genitori infondono le norme morali nei loro figli e sono orgogliosi quando i propri figli acquisiscono un’adeguata morale e sono rispettosi nelle relazioni con gli altri.

La famiglia è il microcosmo della società. Le relazioni familiari stabiliscono il modello per le relazioni sociali: l’anziano e il giovane, il leader e il seguace, l’insegnante e lo studente, gli amici e i colleghi. Le associazioni, la gerarchia e la divisione del lavoro in famiglia sono le basi per l’organizzazione sociale. I valori portanti della società politica – libertà, uguaglianza, giustizia, pace, tolleranza, rispetto delle autorità, sostegno per gli le persone in difficoltà, ecc. – sono innanzitutto percepiti nella sfera delle relazioni più intime tra genitori e figli, fratelli e sorelle.9 I mali della società che affliggono la società moderna derivano dalle mancanze nella vita familiare, in particolare dal suo fallimento nel realizzare i Quattro Grandi Regni del Cuore.

Il Crollo della Famiglia e la Società attuale

Molte persone oggi riconoscono che la causa principale dei nostri problemi sociali sia il crollo della famiglia. Come l’Impero Romano al suo declino, l’America si sta sgretolando a causa del cancro che affligge le sue famiglie. Sebbene sia esternamente forte e prospera, la società americana si sta consumando a causa delle piaghe interne dell’illegittimità dei figli, della promiscuità, del divorzio, della disuguaglianza, dell’abuso di droghe, della pornografia e della criminalità – tutti risultati di famiglie disfunzionali. Il costo delle gravidanze in età adolescenziale richiede decine di miliardi di dollari all’anno in termini di pagamento alle assistenze sociali, e tale cifra non rispecchia minimamente il danno alla società che molti di questi bambini, alienati e senza padre, provocheranno durante la loro adolescenza e nell’età adulta, affiliandosi a bande criminali e vivendo una vita criminale.

Senza affrontare la causa principale della disgregazione familiare, possiamo fare ben poco per risolvere il problema. I programmi governativi, anche quando rafforzano le famiglie, non toccano il problema centrale. Dio ha progettato la famiglia come scuola d’amore e stabilì i Quattro Grandi Regni del Cuore come percorso di formazione. Purtroppo, tra le famiglie di oggi non vediamo molte persone che si sono laureate con successo in questa scuola. Tutti i nostri mali sociali possono essere ricondotti a questa disfunzione in famiglia. Se sviluppassimo adeguatamente il nostro amore attraverso i Quattro Grandi Regni del Cuore, otterremmo una cura.

Conseguenze Sociali nel Fallimento dei Regni del Cuore Fraterno e di Figli

Quando i genitori sono spiritualmente immaturi, non possono dare ai figli la misura piena dell’amore, né essere veri modelli che i loro figli possono emulare. Ciò danneggia la capacità dei bambini di crescere nel regno del cuore filiale. Il cuore dei bambini ha bisogno che ci sia lo stimolo del vero amore dei genitori che induca e guidi la loro crescita. Essi hanno bisogno dei genitori per stabilire le regole con cui educare la loro coscienza.

In particolare, i genitori di un bambino forniscono la sua prima finestra a Dio. Quando i bambini hanno problemi in questo regno del cuore, possono mostrare degli handicap nella loro relazione con Dio e avere difficoltà nello sperimentare il Suo amore. Condizionati dal fallimento dei loro genitori nell’amarli correttamente, essi possono arrivare a credere che Dio sia distante e indifferente o che Dio sia un maestro oppressivo. Questo li porta a respingere la religione e abbracciare l’ateismo e il materialismo.

Inoltre, senza una solida fondazione nel regno del cuore filiale, i giovani crescono ribelli e sfiduciati nei confronti dei genitori e, per estensione, a qualsiasi regola e autorità. Non fidandosi facilmente degli altri, trovano difficile ottenere aiuto per risolvere i propri problemi. Inoltre, mancano di rispetto verso sé stessi e di pace interiore, o della sensazione di essere amati da tutto l’universo. Per alcuni, questo può portare a depressione e suicidio. Altri possono adottare un atteggiamento spericolato nei confronti della vita e avvicinarsi all’alcool, alle droghe, alla promiscuità sessuale e persino al crimine. Senza dubbio, senza sentirsi a casa nell’universo e senza un senso di fiducia nei genitori, un giovane desidera ardentemente trovare la felicità, cercandola nei posti più sbagliati – vita spericolata, politica radicale, abuso di droga, persino omosessualità. Tuttavia, la ricerca della felicità è inutile per le persone che non hanno le fondamenta dell’amore stabilite dentro di sé. Il loro cuore non si è sviluppato correttamente perché non sono stati ben cresciuti nel regno del cuore filiale.

Senza il vero amore dei genitori, i figli non riusciranno a svilupparsi pienamente nemmeno nel regno del cuore fraterno. Quando i fratelli sono indifferenti o ostili l’uno all’altro, ciò porta a una sensazione di indifferenza verso le persone in generale. Vediamo questo nelle persone che sono diventate impassibili alla violenza. Una donna viene assalita da un rapinatore per strada e le persone passano, con le facce rivolte altrove. Se questa donna fosse tua sorella, sicuramente l’avresti difesa. Ma non sentiamo che è una nostra parente, quindi proseguiamo. Un’altra conseguenza è la solitudine e l’isolamento che le persone provano, anche nel mezzo di una città affollata. Senza il sentimento di fratellanza, i politici demonizzano facilmente gli stranieri e le persone di diverse razze; ne consegue l’ostilità razziale ed etnica.

Conseguenze Sociali del Fallimento nel Regno del Cuore Coniugale

Il fallimento dell’amore coniugale è la causa più significativa della disgregazione della famiglia, poiché Dio intendeva dimorare in quella relazione. L’amore sessuale, slegato dalla sua fonte divina, è mutevole e infido. Un matrimonio duraturo richiede maturità spirituale e un buon carattere che derivano dal vivere per il bene degli altri. Richiede un impegno assoluto. Altrimenti, gli interessi egocentrici di ciascun partner supereranno gli ideali romantici ma vaghi da cui è iniziata la loro relazione. Solo quando l’amore di Dio dimora al centro del matrimonio e vi è fedeltà assoluta, i partner possono liberamente perseguire i propri interessi individuali nella sicurezza di un legame matrimoniale incrollabile. Purtroppo, la grande maggioranza dei matrimoni di oggi mancano di un vero nucleo divino.

L’adulterio distrugge i matrimoni e il sesso prematrimoniale può distruggere le fondamenta di un matrimonio di successo. Dato che queste violazioni dell’amore sono così comuni, non sorprende che in media il primo matrimonio in America dura meno di sette anni. Quando un matrimonio fallisce, tutti i figli nati da quell’unione sono permanentemente danneggiati. Hanno il diritto fondamentale a ricevere l’amore affettuoso di entrambi i genitori, ma vengono così traditi. Non c’è da meravigliarsi che molti figli del divorzio scappano di casa e approdano ad una vita di prostituzione o di crimine. Infatti, per la natura dei peccati, l’adulterio è peggio dell’omicidio. L’omicidio uccide il corpo ma non lo spirito, mentre l’adulterio danneggia lo spirito e il cuore. Se un genitore viene ucciso, i bambini possono custodire la sua memoria e persino diventare più forti mentre nel tenere alto l’onore dei loro genitori. Ma i genitori che divorziano distruggono la loro immagine di fronte ai figli e avvelenano il loro cuore, allontanandoli dalla speranza del vero amore.

La cultura moderna ha commercializzato il sesso e, in tal modo, ha degradato e contaminato l’amore. La pornografia è largamente diffusa: non solo nella versione hard-core, ma anche il soft porn che bombarda i sensi di tutti su schermi televisivi, radio, cartelloni pubblicitari e riviste. Quanti atti di adulterio si svolgono in un giorno medio della televisione? Quante canzoni che celebrano le passioni adolescenziali e il sesso occasionale vengono trasmesse e ascoltate in una giornata media sulla radio popolare? La cultura popolare romanticizza la relazione extraconiugale, incoraggiando persone che altrimenti potrebbero custodire la loro virtù. Mentre i media e la pubblicità continuano a estendere i limiti di ciò che è socialmente accettabile, tutti i tipi di perversione sessuale sono diventati di dominio pubblico, mentre coloro che desiderano proteggere la propria verginità e purezza sono ridicolizzati come persone troppo pudiche. I produttori della cultura popolare odierna sono il tipo di persone che il profeta Isaia condannò: “Guai a quelli che chiaman bene il male, e male il bene, che mutan le tenebre in luce e la luce in tenebre, che mutan l’amaro in dolce e il dolce in amaro!” (Is 5:20).

L’omosessualità è una grave distorsione del regno coniugale del cuore. Sebbene molti omosessuali siano persone perbene e coscienziose, qualcosa dentro di loro è fuori posto. La Bibbia definisce l’omosessualità un peccato. Dovremmo amare gli omosessuali come figli di Dio, mentre cerchiamo di capire la condizione di fondo che li ha portati ad abbracciare quel percorso, non sempre volentieri. A volte uno spirito femminile possiede un uomo che assume il ruolo della donna. Può essere che da bambino gli mancasse l’amore di suo padre, e quindi, amando sessualmente un uomo, tenta di compensare questa mancanza. Alcuni sostengono che l’omosessualità sia dovuta a un difetto della genetica o delle funzioni cerebrali. La maggior parte degli omosessuali accetterebbero una cura se questa venisse trovata?

Possiamo spiegare meglio cosa c’è di sbagliato nell’omosessualità dalla prospettiva della natura e dello scopo della creazione. La natura riflette le caratteristiche duali di Dio; tutte le entità si relazionano in coppie formate da elementi in qualità di positivo e negativo, maschio e femmina. Lo scopo della nostra vita – assomigliare a Dio, diventare i suoi partner sulla terra e partecipare alla Sua creazione dando vita a figli – si completa attraverso la relazione coniugale tra uomo e donna. Nessuna relazione tra uomo e uomo o tra donna e donna è sufficiente per realizzare lo scopo della vita. Di conseguenza, non può essere la strada per la vera felicità.

Conseguenze Sociali del Fallimento nel Regno del Cuore Genitoriale

Quando le persone non crescono attraverso i regni del cuore filiale, fraterno e coniugale, difficilmente possono pretendere che di avere la maturità spirituale per essere dei buoni genitori. Quando i genitori non sono cresciuti interiormente e spiritualmente per riflettere la qualità dell’amore di Dio, il loro amore per i figli sarà parziale, condizionato ed avido. Possono cercare di ottenere soddisfazione emotiva per sé stessi servendosi dell’affetto naturale e dell’obbedienza dei loro figli. Quando i loro figli non rispondono come desiderato, possono diventare violenti. Anche senza arrivare a questo, i bambini percepiscono l’immaturità dei loro genitori in innumerevoli modi sottili. Possono sentirsi intrappolati da una relazione di dipendenza o di controllo e ribellarsi. Ad un certo punto, i genitori non riescono più ad avere a che fare con i loro figli. Uno dei risultati è il divario generazionale.

L’incesto è un abuso particolarmente vizioso dell’amore dei genitori ed è in diffusione sconcertante. Quando un padre si impone su sua figlia, tradisce la moglie e tradisce Dio. Ancor peggio, tradendo la sua fiducia come padre, egli distrugge la capacità di sua figlia di fidarsi di un uomo. Le vittime dell’incesto soffrono per tutta la loro vita, la loro capacità di amare viene permanentemente sfregiata.

Infine, l’incapacità di perfezionare l’amore genitoriale si estende nella società ad un fallimento nella leadership. Sovrani e presidenti delle nazioni, sindaci di città, capi di corporazioni e presidi di scuole svolgono ruoli come quello dei genitori, anche se a un livello più ampio. Questi leader sono come i genitori dei cittadini della propria nazione o dei subordinati nelle loro organizzazioni. Essendo spiritualmente immaturi come genitori nelle loro famiglie, questi leader non sono in grado di adempiere alle loro responsabilità pubbliche con il vero amore dei genitori. Invece, trovano espedienti per esercitare controllo. Possono usare il potere della persuasione, facendo discorsi ispiranti e facendo promesse che non possono mantenere. Essi possono contare su istituzioni legali o burocratiche per isolarsi dalla dimensione umana del loro dovere. Possono farsi strada con il denaro o con gli intrighi, oppure possono usare il terrore e la canna di una pistola. Di conseguenza, siamo insoddisfatti dei nostri leader politici e aziendali e siamo contrari al loro potere e privilegio.

Il mondo desidera dei leader che governino la società con il vero amore.

Devono prima essere genitori in grado di guidare le proprie famiglie nel vero amore. Questo punto sarà ulteriormente chiarito in insegnamenti chiamati “Genitorialismo” e “Pensiero dei Tre Soggetti” legati al quarto punto del Giuramento.

La Sovranità dell’Amore

Oltre a perfezionare i Quattro Grandi Regni del Cuore, il Giuramento della Famiglia ci chiama a realizzare le Tre Grandi Sovranità. Perché un giuramento che riguarda la vita familiare dovrebbe includere la sovranità? La sovranità è generalmente definita in termini di potere e governo. Tuttavia, i sovrani e i governanti nel mondo caduto sono generalmente ingiusti, prepotenti e oppressivi. Gesù parlò molte volte del suo regno, ma quando Pilato lo affrontò e gli chiese se fosse il re dei Giudei, Gesù rispose: “Il mio regno non è di questo mondo” (Gv 18:36). La sovranità nel Regno di Dio risiede nell’amore, non nel potere. Pertanto, dovremmo considerare che la radice della sovranità risiede nella famiglia, la casa del vero amore.

Nel Regno di Dio, ogni autorità nella società deriva dall’autorità dell’amore. Dal momento che l’unità base della società è la famiglia, la sovranità nella società proviene da relazioni d’amore all’interno della famiglia. Pertanto, l’autorità esercitata in una famiglia amorevole dovrebbe essere il modello dell’autorità dei re e dei presidenti delle nazioni.

Se Adamo ed Eva avessero raggiunto la perfezione e si fossero sposati sotto la benedizione di Dio, essi avrebbero stabilito nella loro famiglia il modello originale della sovranità. Invece, caddero sotto il dominio iniquo di Satana. Le relazioni contorte e oppressive in quella famiglia stabilirono la falsa tradizione da cui emerse la sovranità secolare.

Nella Caduta, Lucifero fu motivato a sedurre Eva per l’ambizione di occupare una posizione centrale nell’universo, che egli fraintese come modo per ottenere più amore da Dio. Nell’appropriarsi dell’oggetto del suo desiderio – potere sui figli di Dio – calpestò il cuore di Dio e stabilì un dominio privo di vero amore. I sovrani di solito tendono a seguire questo modo di agire satanico, schiacciando le brave persone, alla ricerca del potere assoluto.

Il potere della vera sovranità, invece, nasce dal vero amore. Nel Regno di Dio, non si può raggiungere l’autorità di governante a scapito degli altri; piuttosto, l’autorità nasce spontaneamente dal suo vero amore per il popolo. Il punto di partenza del vero amore è la famiglia, dove il vero amore che i genitori investono nei figli conferisce loro un’autorità spontanea. Ma come vedremo, ciascun membro della famiglia può possedere l’autorità di un re o di una regina in virtù della devozione e del servizio.

Da un punto di vista spirituale, la gloria del vero amore brilla molto più splendente dell’onore conferito ai re di questo mondo. Tutti possono diventare re o regine dell’amore. Quando ci diplomiamo nella scuola dell’amore nella nostra famiglia, Dio dà a ciascuno di noi una corona di gloria. Quella gloria, incarnata nel nostro buon carattere e nel cuore amorevole, risplende di modo che il mondo possa vederla. Inoltre, diventando i veri leader delle nostre famiglie, otteniamo la qualifica più importante per la leadership nella società più estesa. Così Paolo parlò della funzione del vescovo: “se uno non sa dirigere la propria famiglia, come potrà aver cura della Chiesa di Dio?” (1Tim 3: 5).

Gli Attributi della Sovranità

La sovranità descritta nel Giuramento della Famiglia ha diversi attributi importanti. Innanzitutto, il valore. Il vero amore conferisce ad una persona il valore più glorioso e prezioso. Nessun onore terreno può essere paragonato alla gloria di una persona che ha realizzato i Quattro Grandi Regni del Cuore e ha raggiunto il più alto livello di maturità spirituale. Diventando uno con Dio, il suo carattere diventa divino e partecipa alla guida della creazione. Regna come un vero genitore e, allo stesso tempo, come un vero proprietario e un vero maestro. Dirige la sua famiglia e la proprietà con amore e guida i suoi figli sulla retta via. Nella società, ovunque si applichi, il suo carattere eccezionale e il suo amore genuino brillano e trasformano coloro che lo circondano. Anche se i politici, le celebrità e i magnati del business possono controllare grandi risorse e influenzare milioni di persone, il loro valore impallidisce rispetto a quello di un padre o di una madre che hanno realizzato i Quattro Grandi Regni del Cuore.

Un secondo attributo è la nobiltà. L’ideale tradizionale della regalità è una persona nobile che mostra la dignità della propria nazione. Il re è un uomo di coraggio ed integrità. Si assume la responsabilità della pace e del benessere del suo regno e i suoi sudditi in cambio offrono rispetto e riconoscenza. La famiglia reale britannica un tempo aveva il rispetto della nazione. Essa comprendeva re nobili come Edoardo VIII, che durante la Seconda guerra mondiale rimase a Londra e condivise insieme ai suoi sudditi la sofferenza dei bombardamenti tedeschi. Tuttavia, oggi, i suoi principi viziati conducono vite da soap-opera e la famiglia reale ha perso le vestigia della nobiltà. In America, vorremmo rispettare i nostri presidenti come uomini di nobile carattere, come Washington e Lincoln, ma pochi in realtà ne sono all’altezza.

Un leader non può improvvisamente diventare nobile e virtuoso se non ha le fondamenta di un buon carattere e di uno spirito maturo. Il luogo dove costruire queste fondamenta è la famiglia, la scuola dell’amore. I genitori che si sono diplomati nei Quattro Grandi Regni del Cuore hanno sviluppato la maturità spirituale e il buon carattere che costituiscono la vera nobiltà. Hanno le risorse interiori per essere altruisti, sacrificali e responsabili per affrontare ogni situazione con amore, a beneficio dell’insieme. Qui sta la vera nobiltà della regalità.

In terzo luogo, la regalità riguarda l’autorità e il potere. I governanti di questo mondo detengono il potere grazie al sostegno dalla forza fisica o dalla minaccia della forza. Il potere politico, che dovrebbe basarsi sul consenso dei cittadini, è tuttavia imposto dalle leggi e da una burocrazia impersonale ed è scortato dalla polizia e dall’esercito. Lo stato, con le sue leggi e la sua polizia, non hanno alcun riguardo verso l’amore. Lo stesso vale per gli imprenditori spietati che hanno occhi solo per i profitti. Duemila anni fa, lo stato romano usò il suo potere della polizia per uccidere Gesù Cristo, il re dell’amore, inchiodandolo a una croce. L’umanità desidera una nuova era in cui amore e potere vanno insieme. La Bibbia parla della Seconda Venuta di Cristo in questi termini, immortalati anche nella musica del Messia di Händel: “Il regno del mondo appartiene al Signore nostro e al suo Cristo: egli regnerà nei secoli dei secoli” (Ap 11:15).

Per questa ragione, il Regno non verrà con la spada di Dio che colpisce tutti i malfattori, con i metodi dei sovrani del mondo. Altrimenti, i condannati all’inferno avrebbero motivi per lamentarsi di Dio. I giudizi del Cielo sono assolutamente giusti e veri perché risuonano con la verità personale di ogni individuo, conosciuta attraverso la propria coscienza. Tutte le anime, quando passano nel mondo spirituale, ricevono amore assoluto, portando con sé la speranza del perdono e del rinnovamento. Quell’atmosfera calorosa e avvolgente può persino indurre una coscienza danneggiata a fare un resoconto sincero. Nel Regno a venire, le maniere della vita sulla terra si conformeranno alla via del cielo. Potere e autorità scaturiranno spontaneamente dal vero amore.

Quando Gesù di Nazareth parlò ai Giudei di Cafarnao, “furono stupiti del suo insegnamento, poiché insegnò loro come uno che aveva autorità, e non come gli scribi” (Mc 1:22). L’insegnamento di Gesù aveva autorità perché veniva dalla sua integrità e dal suo amore. A differenza degli scribi, che insegnavano i precetti delle Scritture, precetti che non sempre praticavano, qualunque cosa Gesù insegnasse, egli stesso la praticava già. In virtù della sua integrità, si rese degno di essere una guida. Questo è un attributo della nobiltà: l’autorità di chi conduce in virtù della propria integrità e del proprio esempio. È un’autorità che suscita obbedienza volontaria.

Quarto, la sovranità induce timore e incanto. “Il timore del Signore è l’inizio della saggezza” (Prov 9:10). Il timore che proviamo quando ci avviciniamo all’altare di Dio è l’agitazione della nostra coscienza con la quale ci giudichiamo. Quando ci troviamo di fronte al nostro Padre Moon, che è assolutamente pubblico e sacrificale nel vivere per gli altri e per Dio, possiamo sentirci a disagio e vergognarci di qualsiasi desiderio indulgente o egoista. Tale timore è positivo, poiché ci sfida a migliorarci. Quando Abramo andò con determinazione al Monte Moria per sacrificare suo figlio Isacco, Dio gli disse:

“ora so che tu temi Dio” (Gen 22:12). In precedenza, Abramo era stato negligente nell’offrire gli animali, ma quando il rimorso e il timore giunsero in lui, egli poté donare un’offerta accettabile. La nobiltà dell’amore evoca un tale pio timore, per esempio, in un bambino che prova rimorso e vergogna quando i suoi genitori si confrontano con lui per un misfatto.

In quinto luogo, la sovranità esprime il potere dell’amore di guidare gli altri con gioia. Le persone a cui non piace essere comandate da qualcuno seguiranno con gioia è l’amore a guidarle. Un marito risponde con entusiasmo e allegria alle richieste della moglie; lui vuole compiacerla e renderla felice. Una moglie si sente allo stesso modo quando il marito le dà un’indicazione. Nell’intimità dell’amore le richieste non sono severe; anche il cenno del capo può essere un segno abbastanza chiaro per indicare ciò che l’altro dovrebbe fare. Quando marito e moglie sono veramente uniti, l’uno segue l’altro come due ballerini che volteggiano sul pavimento della sala da ballo. Il dare e avere è gioioso, spontaneo ed affascinante.

Certamente ci sentiamo gioiosi quando rispondiamo all’amore di Dio. Anche quando Dio ci ordina di assumere un pesante fardello, in qualche modo il calore del Suo amore rende tutto più lieve e persino eccitante. Una delle capacità di leadership di Padre Moon è di mostrare come trovare la gioia anche nelle situazioni più difficili, come fare ironia dei nostri problemi e andare avanti. Forse può condividere questa gioia con noi perché ha già portato un carico cento volte più pesante di quello che dobbiamo sostenere noi. Come soldati stanchi dalla battaglia che si raccontano storie di guerra, dal riuscire a negare completamente noi stessi in un momento di grande sacrificio deriva una grande gioia. Questi momenti speciali di dolore e di trionfo diventano i nostri ricordi indimenticabili. Crescendo nel nostro amore e raggiungendo la sovranità, dovremmo avere un tale amore che possiamo persino richiedere obbedienza gioiosa agli altri e fornire loro esperienze di difficoltà e realizzazione indimenticabili. Questo è il potere che l’amore ha di guidare gli altri con gioia.

Sesto, la sovranità del vero amore evoca rispetto. Non c’è dubbio che i membri della Chiesa dell’Unificazione rispettino Padre e Madre Moon. Li serviamo con la massima attenzione nei minimi dettagli. Non vorremmo che entrassero nella nostra casa a meno che questa non fosse pulitissima. Vogliamo che nel loro cibo non ci siano difetti e che sia preparato con amore. Quando camminano per strada, li proteggiamo da qualsiasi estraneo che potrebbe avvicinarsi con il cuore sbagliato. Queste sono tutte manifestazioni esteriori del profondo rispetto interiore che proviamo per loro. Allo stesso modo, non dovremmo rispettare i nostri genitori e i nostri nonni che hanno sviluppato il vero amore e hanno raggiunto la posizione di sovranità? Non dovremmo sforzarci di essere degni di questo stesso rispetto da parte dei nostri figli e dei nostri nipoti?

Settimo, la sovranità descrive il dominio dell’amore. I cittadini celebrano i governanti del mondo che costruiscono dighe e progetti di irrigazione per il benessere alla gente. Al contrario, ci sono tiranni che hanno sperperato la ricchezza del loro paese costruendo monumenti e palazzi per piacere personale, per essere poi assassinati o morire in disgrazia. Con lo stesso principio, qualunque proprietà possediamo e manteniamo, il suo valore è determinato dalla qualità del nostro amore. La nostra casa dovrebbe essere un palazzo d’amore, dove i membri della famiglia e gli ospiti sono sempre i benvenuti. Anche la dimora di un povero può essere un palazzo se l’amore di Dio si trova lì. D’altra parte, se l’amore è assente, anche la più splendida dimora sembra vuota e fredda, come una tomba imbiancata.

L’età delle famiglie reali sembrava finita molto tempo fa con il trionfo degli ideali democratici. Poiché tutti gli uomini sono creati uguali, non vi è alcuna base per esaltare una persona come un re. Di conseguenza, la democrazia ha perso quelle persone che potevano essere esempi di nobiltà e virtù, caratteristiche delle migliori sovranità. Qual è stato il risultato? Ammiriamo le celebrità per il loro fascino e per la loro ricchezza esteriori. Vorremmo che i nostri presidenti fossero “presidenziali”, ma molto spesso sono compromessi dalle richieste della politica partigiana. Tra i padri fondatori dell’America c’erano uomini eccezionali, ma la gente pensa che abbiano vissuto in un’epoca a sé stante e particolarmente benedetta da Dio. In realtà, stiamo entrando in una nuova era in cui tutti possono avere la dignità degne di re e regine.

Tre Generazioni di Sovranità in una Vera Famiglia

Una caratteristica dell’autorità regale è che viene ereditata di generazione in generazione. Nelle dinastie tradizionali, la funzione regale discende dal padre al figlio maggiore. Nell’educazione del principe ereditario ai doveri della sua futura carica, ci sono tradizioni regali da trasmettere. Allo stesso modo, in ogni vera famiglia la sovranità del vero amore viene trasmessa di generazione in generazione. Questo comprende anche tradizioni nobili – l’altruismo, l’autocontrollo, la generosità, il perdono, il sacrificio e il servizio pubblico – che devono essere insegnate a ciascuna generazione successiva.

Avendo raggiunto la sovranità maturando attraverso i Quattro Grandi Regni del Cuore, persone in qualità di veri genitori guidano i loro figli a sviluppare allo stesso modo il loro amore attraverso i Quattro Grandi Regni del Cuore e a raggiungere la propria sovranità. Quando questa tradizione è tramandata nella famiglia per tre generazioni – nonni, genitori e figli – allora la sovranità è fondata in quella famiglia in modo stabile. Una tale famiglia può essere chiamata una famiglia reale di vero amore. Questo è il concetto delle Tre Grandi Sovranità, che significa sovranità in tre generazioni consecutive della famiglia.

Come esempio di una tradizione familiare così santa, possiamo citare Abramo, Isacco, Giacobbe e Giuseppe, quattro generazioni che stabilirono la radice della fede per il popolo di Israele. La loro tradizione familiare includeva la fede in Dio, le virtù morali, il rispetto per i genitori e il perdono verso i propri fratelli. Tutte le generazioni dovevano avere una tale fede in Dio per migrare verso una terra straniera. Tutte le generazioni mantennero la purezza della discendenza attraverso matrimoni appropriati. Ognuna di queste generazioni guardava con riverenza alla benedizione che Dio diede ai loro genitori e superò le prove per ereditarla. Giuseppe, ad esempio, portò avanti l’orgogliosa tradizione di suo padre Giacobbe, accettando l’esilio, superando la tentazione della moglie di Putifarre e riconciliandosi con i suoi undici fratelli che lo avevano venduto come schiavo, come Giacobbe si era riconciliato con suo fratello Esaù.

Padre Moon afferma: “La famiglia reale significa ciò che dovevano diventare Adamo ed Eva”10. La Caduta fu perpetrata attraverso tre generazioni: Dio, che rappresenta la posizione dei nonni, Adamo ed Eva, come genitori, e i loro figli Caino e Abele. La corretta relazione tra queste tre generazioni fu infranta e tutte tre hanno sofferto di conseguenza. Dio perse il rispetto dei Suoi figli e l’autorità del Suo amore fu respinta. Adamo ed Eva corruppero il loro amore e tradirono il loro Padre Celeste. Caino e Abele continuarono la tradizione di amore falso ed egocentrico stabilita da Adamo ed Eva al punto di commettere omicidio. Per ripristinare questa falsa tradizione di tre generazioni e qualificarsi come famiglia reale di vero amore, tre generazioni di sovranità dovrebbero essere stabilite. Sono necessarie tre generazioni per stabilire una solida tradizione di sovranità celeste e purificare la famiglia dalle abitudini sbagliate ereditate dalla Caduta umana.

La Sovranità dei Nonni

I nonni sono i re e le regine che rappresentano il passato, il mondo spirituale e Dio. Avendo percorso per primi la strada dell’amore, possiedono un tesoro di saggezza ed esperienza. Hanno stabilito la tradizione dell’amore e questo serve come fondamenta della loro autorità per le generazioni successive. Dovremmo essere grati per la tradizione che i nostri nonni hanno istituito per noi. Inoltre, come rappresentanti del mondo spirituale, tutti i nostri antenati vengono rispettati attraverso di loro.

I nonni hanno un valore particolare per ciò che possono insegnare, specialmente ai loro nipoti. Persino nei ghetti delle città degli Stati Uniti, dove la piaga della droga ha distrutto una generazione di genitori, i bambini possono trovare protezione e guida nei loro nonni, che compensano le mancanze dei loro genitori. Le statistiche mostrano che la presenza di un nonno e di una nonna amorevoli può spesso tenere lontani dalla criminalità i figli di madri single. I nonni adottano persino i loro nipoti quando la famiglia dei genitori si disgrega, fornendo loro i valori e la stabilità mancanti nei loro genitori.

Da parte loro, i nonni provano una grande gioia nell’amare i loro nipoti. Il fatto che i loro apprezzamenti e il loro supporto sia ben accettato da tutti i membri della famiglia deriva dalla loro autorità come re e regine. Anche se il loro corpo può essere debole e fragile, ci sono molti ruoli nella casa in cui possono contribuire al benessere della famiglia. Che si tratti di fare da babysitter, di cucinare o di prendersi cura del giardino, per i nonni ci sono molte opportunità di continuare a provare la gioia del dare. Non dovremmo affatto mandarli a soffrire in una casa di riposo.

In che modo i nostri nonni rappresentano Dio? Anche fisicamente, i capelli bianchi per la vecchiaia simboleggiano Dio. Nella famiglia dei primi antenati, Adamo ed Eva, Dio era il nonno. Dio desiderava amare i suoi nipoti, Caino e Abele; ma il suo amore fu bloccato a causa della Caduta. Dio può recuperare l’amore che ha mancato nella famiglia di Adamo attraverso l’esperienza dei nonni. Ciò significa, prima di tutto, attraverso l’esperienza dei primi Veri Genitori, che ora sono i nonni della Vera Famiglia.

Proprio come gli anziani vogliono riprendersi la loro infanzia guardando le foto di quando erano bambini, Dio vorrebbe recuperare la Sua infanzia, nella quale avrebbe dovuto essere un nonno. Quei giorni strazianti della famiglia di Adamo trafissero il cuore di Dio con dolore e tristezza. Ora, Dio si identifica profondamente con i nonni che amano i loro nipoti. Come i nonni rievocano i ricordi d’infanzia attraverso i loro nipoti, Dio può recuperare quegli anni persi e sperimentare la gioia che non ha mai avuto. Nel vedere i loro nipoti crescere, anche la gioia di Dio come nonno celeste si espande.

La Sovranità dei Genitori

I genitori sono re e regine che rappresentano il presente. Conducono la famiglia con amore e stabiliscono lo standard della sua vita spirituale. Sono responsabili per il benessere materiale della famiglia, occupandosi sia dei loro figli che dei genitori anziani.

Abbiamo già discusso a lungo il significato della sovranità come valore e autorità conferiti al partner soggetto in ragione dell’investimento d’amore verso il partner oggetto. Questa definizione descrive bene la sovranità dei genitori. In virtù del loro caloroso amore e del chiaro insegnamento delle norme di vita, essi guidano la propria famiglia e allevano i figli. Grazie al loro altruismo verso la comunità, la nazione e il mondo, essi ricevono il rispetto da parte delle persone intorno.

Potrebbe volerci un’intera vita di fede e di servizio degli altri affinché i genitori siano degni del titolo di re e regina. Devono abbandonare tutte le abitudini e gli atteggiamenti caduti. Devono approfondire la loro spiritualità per incontrare Dio, che vorrebbe risiedere in loro. La sovranità richiede che realizzino il loro sé autentico ed originale e che diventino manifestazioni della bontà di Dio. Vivendo in unità con la mente divina, il loro amore diventa paziente, gentile ed edificante.

È facile per un genitore perdere la propria autorità a causa di litigi e battibecchi con il coniuge e con figli che sanno come ottenere ciò che vogliono! Coltivando la calma, un genitore evita tali situazioni compromettenti. Questa è di per sé la leadership morale, che emana un’impercettibile influenza rasserenante sugli altri membri della famiglia. È come un gruppo di persone coperte di fango che si accusano a vicenda di essere sporchi. Potrebbero rimanere così per sempre, a meno che qualcuno non faccia una doccia e si lavi. Nel vederlo, gli altri finalmente si renderebbero conto di quanto sono sporchi e vorrebbero anche loro lavarsi. Un genitore mostra questa dote di sovranità quando dice “la guarigione della mia famiglia inizia con me”. Lavorando sulla propria unità mente-corpo e diventando la dimora di Dio, il genitore diventa un re dell’amore divino che permette l’elevazione del resto della famiglia.

Infine, un genitore meritevole di rispetto regale si sacrifica nel servire la comunità, la nazione e il mondo. Rappresentando la sua famiglia, è magnanimo nel dedicare il suo tempo e la sua ricchezza a beneficio degli altri. Prende la croce per salvare ed elevare la sua comunità e il popolo del suo clan, diventando ciò che gli unificazionisti chiamano messia tribale. Anche se potrebbe voler dire di sacrificare il tempo con sua moglie e i suoi figli, il rispetto che riceve dalla comunità eleverà anche la sua famiglia. Parenti e vicini rispettano l’uomo o la donna che si dedica al loro benessere, che offre guida spirituale, che è un esempio morale e che è d’aiuto a chi è nel bisogno. Essi conferiranno a questa persona il rispetto dovuto alla sovranità. Allo stesso tempo, il rispetto che ricevono nella comunità più allargata accresce la loro autorità e il loro onore a casa.

I Figli come Principi e Principesse

I figli rappresentano il futuro. Un giorno diventeranno genitori e assumeranno la responsabilità centrale nelle loro famiglie. Un giorno perfezioneranno i Quattro Grandi Regni del Cuore e raggiungeranno la sovranità dell’amore. In altre parole, sono prìncipi e principesse in addestramento per assumere la sovranità in futuro.

Nelle famiglie reali del mondo, i giovani prìncipi e principesse capiscono il loro status speciale fin dalla tenera età. In America, lo stesso si può dire per i figli delle famiglie politiche come Kennedy, Rockefeller e Bush. A loro viene vengono insegnate le buone maniere e le regole della classe dirigente: come vestirsi, come parlare e come comportarsi. Attraverso lo sport, il servizio militare e il lavoro pubblico vengono cresciuti per avere un carattere coraggioso e nobile adatto ad un futuro leader. Avendo coscienza del loro privilegio e della loro vocazione, guardano alla vita in modo diverso dalla gente comune. Hanno aspettative diverse per sé stessi.

I figli di Padre e Madre Moon ricevono questo tipo di educazione. Non dovremmo educare pure noi i figli ad avere una visione speciale di sé stessi e del loro futuro? Per via della loro fede, i nostri figli possono sentire di essere diversi dagli altri a scuola. Ma non è abbastanza per essere diversi; dovremmo dare ai nostri figli un senso positivo e stimolante di cosa significhi essere un vero figlio. Dovremmo educarli ad avere uno standard di comportamento più elevato ed un carattere migliore. Dovremmo far capire loro che dovrebbero prepararsi per una vita impegnativa, perché molti di loro saranno chiamati alla leadership futura.

In che modo i genitori insegnano ai loro figli ad avere le qualità di nobiltà, coraggio, onore e compassione? In che modo i genitori trasmettono ai figli la fede e la conoscenza di Dio? In che modo i genitori infondono in loro un senso di responsabilità pubblica? L’esempio dei genitori è di gran lunga la lezione più importante. La seconda per importanza è la educazione consapevole dei figli da parte dei genitori stessi e le aspettative che essi trasmettono con le loro parole.

I bambini imparano dall’esempio. Indipendentemente da ciò che dicono i genitori, è con le loro azioni che i loro figli ricevono la lezione. Ciò deriva da quanto è stato detto sul regno del cuore filiale, nel quale l’amore cresce solo se indotto dall’amore dei genitori. I figli saranno come sono i genitori. I bambini i cui genitori hanno dedicato la loro vita alla volontà di Dio e che sono fieri della propria dedizione hanno maggiori probabilità di vivere una vita pubblica. C’è molto tanta verità nel proverbio africano, “I bambini sono gli abiti di un uomo”11. I bambini riflettono il cuore e lo stile di vita dei genitori in un modo che tutti possono osservare.

Esiste una sorta di autorità reale propria dei bambini. Quale piccolo neonato non ottiene l’amore di sua madre con un sorriso, una risata o con i suoi occhi scintillanti? Padre Moon una volta osservò che quando un padre si china per baciare il suo bambino, è come se si stesse inchinando a un re. I bambini durante la loro crescita hanno bisogni e desideri e richiamano l’attenzione dei loro genitori. Anche i nonni si dilettano nel coccolare i loro nipoti con giocattoli e regali.

I bisogni più importanti di un bambino sono l’amore e l’educazione alle regole e ai valori. Questi fanno parte dei loro diritti e un genitore sarebbe negligente se non si occupasse di questi bisogni. Quando i bambini dimostrano pietà filiale nell’amare i genitori e propri fratelli, i genitori rispondono con lodi e incoraggiamenti. Ciò induce nel bambino un’idea di rispetto per sé. Anche le opinioni del bambino devono essere prese sul serio. Chissà, che Dio parli attraverso di lui? Questi sono solo alcuni dei modi in cui l’amore dei bambini porta con sé l’autorità e il valore della sovranità.

Gesù benediceva i bambini, dicendo: “Lasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite: a chi è come loro infatti appartiene il regno di Dio” (Mc 10:14). Noi riponiamo certamente la nostra fiducia nei nostri figli, poiché avranno l’opportunità di costruire il Regno di Dio sulle fondamenta che abbiamo posto. Speriamo e ci aspettiamo che i nostri figli abbraccino il Regno. Tuttavia, hanno il loro libero arbitrio e nulla è certo. Pertanto, come genitori, tremiamo di fronte alla responsabilità di crescere i figli. Investiamo il nostro amore per portare i nostri figli al punto in cui possono rivendicare il loro diritto di nascita come cittadini del Regno di Dio.

In conclusione, le Tre Grandi Sovranità vengono realizzate quando tre generazioni successive in una famiglia maturano attraverso i Quattro Grandi Regni del Cuore per raggiungere la sovranità del vero amore. Ogni generazione investe vero amore e questo a sua volta trasmette autorità, onore e rispetto. Ciascuno trasmette la tradizione del vero amore alla generazione successiva. Ci vogliono tre generazioni per completare una famiglia, secondo il Principio Divino. Inoltre, come menzionato sopra, sono necessarie tre generazioni per ripristinare le tre generazioni perdute dalla Caduta umana. Stabilendo una solida tradizione attraverso le Tre Grandi Sovranità, una famiglia diventa una famiglia reale di vero amore.

La Dimensione della Famiglia Reale

Nessuna delle famiglie reali sulla terra è stata degna di essere chiamata una famiglia reale di Dio. La famiglia reale di Dio iniziò con Gesù Cristo, di cui si dice: “perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra; e ogni lingua proclami che Gesù Cristo è il Signore, a gloria di Dio Padre” (Fil 2:10-11). Dopo la sua risurrezione, Gesù stabilì il regno di Dio in cielo e chiese a noi di pregare affinché il Regno di Dio venisse sulla terra (Mt 6:10). La famiglia reale di Dio sulla terra iniziò con la famiglia dei Veri Genitori, che noi chiamiamo la Vera Famiglia.

I Veri Genitori sono il re e la regina della famiglia reale di Dio. La loro famiglia dei familiari più stretti, la Vera Famiglia di 3 generazioni, può essere chiamata 왕족권 (wang jok kwon), letteralmente, il “regno del clan del re”. Se Adamo ed Eva non fossero caduti, sarebbero diventati i capostipiti della famiglia reale di Dio e tutti sulla terra sarebbero stati i loro diretti discendenti. Tutti gli esseri umani sarebbero stati membri di un solo clan reale. Tuttavia, allo stato attuale, i Veri Genitori sono arrivati sulla terra dopo che questa era già stata popolata da centinaia di milioni di famiglie cadute. La Vera Famiglia emerse in un clan unico, di cognome Moon. L’unico modo per unirsi a questo clan speciale sarebbe quello di sposarsi con esso. Questo non è possibile per tutte le persone sulla terra che potrebbero essere degne di tale onore. In qualche modo, la Dimensione della Famiglia Reale deve essere più grande di qualsiasi clan, anche del clan Moon, e abbastanza ampio da accogliere tutti.

Il Messia deve regnare come Re dei re (Ap 19:16). Possiamo paragonarlo a un imperatore che domina un grande impero che comprende innumerevoli re e principi di piccoli stati. La Dimensione di Famiglia Reale è il 황족권 (hwang jok kwon), in cui la parola coreana 황 (hwang) significa “imperatore” e 족 (jok) significa “clan”. Può essere letteralmente tradotto come “Regno del Clan Imperiale”. Questo regno è molto più ampio di ogni singolo clan governato da un piccolo re, 왕 (wang). Esso include non solo la Vera Famiglia, ma anche tutte le famiglie benedette.

L’origine coreana del termine 황족권 (hwang jok kwon) suggerisce un significato più profondo: tutta l’umanità nel regno della sovranità di Dio. Nel pensiero tradizionale coreano, il Dio senza forma è chiamato 무극 (mu geuk), letteralmente “polo (geuk) vuoto (mu)”, un nome per il Dio non manifesto; la creazione è chiamata 대극 (tae geuk), letteralmente “grande (tae) polo (geuk)”, che denota le innumerevoli relazioni dinamiche di yang e yin; l’umanità è chiamata 황극 (hwang geuk), letteralmente “polo (geuk) dell’imperatore (hwang)”. In questa antica concezione dell’umanità, il suo asse è l’imperatore. Quindi possiamo interpretare 황 (극) 족 (hwang jok) nel senso che l’umanità, con al centro l’imperatore, si moltiplica per diventare un clan, quindi un popolo, una nazione e un mondo. Quando Cristo viene come il Re dei re, egli diventa la radice e l’asse di una nuova famiglia, un nuovo clan e una nuova umanità. Il hwang jok kwon significa quindi il Regno dei Cieli, una nuova umanità sotto la guida di Cristo. È un regno (kwon) che inizia con quelli che seguono Cristo e non fanno più parte del regno caduto. Con l’espansione di questo regno sulla terra, il regno caduto gradualmente perirà.

Dovremmo fare una distinzione tra due livelli di famiglia reale: il wang jok kwon, o regno del clan del re, e il hwang jok kwon o regno del clan imperiale. Proprio come un imperatore domina su numerosi re, il regno del clan imperiale può comprendere innumerevoli clan reali. Tutte le coppie benedette, essendo state innestate ai Veri Genitori, sono membri del clan imperiale (hwang). Inoltre, ciascuna famiglia può stabilire il clan (wang) del proprio re, distinto dal clan (wang) reale dei Veri Genitori – realizzando le Tre Grandi Sovranità e la missione di messia tribali. Man mano che sempre più famiglie ricevono la Benedizione ed espandono il raggio d’azione della loro leadership attraverso il servizio impegnato verso le loro comunità locale, il Regno della Famiglia Reale crescerà sempre più fino a comprendere l’intera terra.

Entriamo nella Dimensione della Famiglia Reale innestando profondamente le nostre famiglie nella Vera Famiglia. Cristo è la testa della Chiesa e prendendo parte al corpo di Cristo cresciamo per diventare come la testa, ereditando lo spirito e la vita di Cristo in noi stessi (Ef 4:12-16). In questo modo, entriamo in modo condizionale nella Dimensione della Famiglia Reale, dopo essere rinati come i figli diretti di Dio attraverso la Benedizione, prima ancora di aver realizzato i Quattro Grandi Regni del Cuore o alle Tre Grandi Sovranità. Tale dispensazione è necessaria perché le persone cadute devono ancora seguire un corso per ereditare la tradizione celeste del vero amore. Satana è stato il nostro falso padre e sovrano. Abitudini cadute, atteggiamenti caduti e modi di vita caduti rimangono profondamente radicati in noi. Dopo essere entrati in questa nuova dimensione, dovremmo dimenticare tutto ciò che conoscevamo della vita e ricominciare come fossimo bambini, imparando tutto di nuovo, come disse Gesù, “chi non abbia ricevuto il regno di Dio come un piccolo fanciullo, non entrerà punto in esso” (Lc 18:17). Tuttavia, abitudini e atteggiamenti profondamente radicati in noi non possono essere facilmente rimossi; ereditare questo nuovo modo di vita richiede uno sforzo costante. In una singola generazione è quasi impossibile realizzare appieno la vera vita familiare, come spiegata nel Giuramento della Famiglia.

Nella Dimensione della Famiglia Reale, i figli dei Veri Genitori sono i nostri fratelli maggiori e noi famiglie benedette siamo i loro fratelli minori (in questa dimensione non è appropriato parlare delle relazioni come fossero di Caino e Abele, poiché si tratta di una dimensione restaurata e sperimentiamo l’amore degli stessi genitori). Perché dovremmo servire e sostenere i Veri Figli e prenderci profondamente cura del loro benessere? Essendo così vicini ai Veri Genitori, essi si trovano al centro di una provvidenza divina le cui ramificazioni toccano l’intera umanità. Essi hanno digerito dolore e sofferenza indicibili e continuano a sopportare la pesante croce della successione. Inoltre, vogliamo imparare ed ereditare la tradizione reale che portano nelle loro ossa.

Perfezionare la Dimensione della Famiglia Reale

Dal momento che evidentemente entriamo nella Dimensione della Famiglia Reale prima di realizzare i Quattro Grandi Regni del Cuore e le Tre Grandi Sovranità, perché si trova scritta per ultima? L’ordine delle frasi nel Giuramento della Famiglia è significativo. Il terzo giuramento consiste nel perfezionare i Quattro Grandi Regni del Cuore, le Tre Grandi Sovranità e Dimensione della Famiglia Reale, in quest’ordine. In breve, entrare nella Dimensione della Famiglia Reale non significa che abbiamo fatto la nostra parte per perfezionarlo. La nostra famiglia perfeziona la Dimensione della Famiglia Reale diventando essa stessa una famiglia reale (la famiglia del re). Quando diventiamo, per così dire, re e regine amati e rispettati nella nostra realtà locale, possiamo elevare i Veri Genitori come Re dei re e Regina delle regine che guidano il cosmo. Quando tutto viene posto in ordine, dai messia tribali come re locali ai Veri Genitori come Re dei re, la Dimensione della Famiglia Reale diventa perfetta.

La perfezione della Dimensione della Famiglia Reale si raggiunge quando eleviamo la Vera Famiglia, la prima famiglia reale di Dio, in cima al mondo, stabilendo così la sostanziale sovranità di Dio su tutti i popoli e su tutte le nazioni. In altre parole, non dovremmo semplicemente essere dei presenti che lodano il Re dei re; dovremmo essere conquistatori e persone influenti. Prendiamo parte al perfezionamento della Dimensione della Famiglia Reale conquistando le persone nella nostra realtà locale e stabilendo la sovranità di Dio nelle nostre città. Secondo il Principio Divino, sottomettere il mondo satanico e conquistare la sovranità per Dio è responsabilità di tutti i credenti12. Dobbiamo completare la provvidenza di restaurazione e ottenere la qualifica per governare.

Padre Moon insegna che la sovranità di Dio è racchiusa nei concetti di “figlio maggiore”, “genitorialità” e “sovranità”. Questi descrivono i tre stadi nello stabilire la sovranità universale della famiglia reale.

Primo, da quando Caino uccise Abele, le persone dal lato di Dio si sono confrontate con persone “di tipo Caino”, che provano risentimento verso Dio e perseguitano i credenti. Possiamo diventare persone Abele vittoriose vincendo queste persone e conquistando i loro cuori. Restaurare Caino in questo modo significa riconquistare la posizione del figlio maggiore che viene rispettato. Offrendo poi questi risultati ai membri della Vera Famiglia, che sono i nostri fratelli maggiori, li eleviamo alla posizione di figli maggiori nei confronti del mondo. Questo restaura la posizione del figlio maggiore.

Secondo, con la Caduta, Satana invase la famiglia di Adamo e contaminò l’amore, la vita e la discendenza dell’umanità. Possiamo riportare a Dio il lignaggio del nostro clan realizzando la responsabilità di Messia tribali – prendendo la posizione di veri genitori del nostro clan e dando la Benedizione. Dopodiché, offrendo queste nuove coppie benedette ai Veri Genitori, diamo loro l’onore della posizione di Veri Genitori del mondo. In questo modo restauriamo la posizione di genitori.

Terzo, sin dalla Caduta, Satana ha dominato come il “sovrano di questo mondo”. Possiamo riportare a Dio l’ambiente che ci circonda, che ora appartiene al mondo caduto, ottenendo il rispetto come leader nella nostra comunità. Offrendo il traguardo della nostra autorità alla Vera Famiglia, eleviamo la loro autorità di Re dei re. Questo restaura la sovranità.

Affinché il mondo caduto sia trasformato al suo centro, devono sorgere leader che conoscono il vero amore e le leggi di Dio. Chi potrebbero essere queste persone? Nessuno è più qualificato di noi stessi, che conosciamo Dio e i valori della vera famiglia. Ognuno di noi dovrebbe emergere come leader nella sua famiglia, mostrando a tutti la luce brillante del vero amore. Almeno alcuni di noi dovrebbero sorgere come cittadini influenti delle proprie comunità. Qualcuno potrebbe diventare sindaco; un altro potrebbe aprire una mensa per aiutare i senzatetto. Nessun obiettivo è impossibile; tutti gli sforzi che compiremo con vero amore alla fine porteranno frutto. Alcune famiglie benedette possono anche arrivare alla posizione di presidente e first lady della propria nazione.

Fintanto che ci sono persone che rimangono fuori dalla Dimensione della Famiglia Reale, essi restano ancora sotto la schiavitù di Satana. Ciò significa che il dolore nel cuore di Dio – che va in cerca anche di una sola pecora smarrita anche se le altre novantanove pecore sono al sicuro (Lc 15:3-7) – non viene guarito completamente. Quando un’infinità di famiglie realizza la propria responsabilità di vivere secondo il vero amore, l’intera popolazione della terra e tutte le sue terre apparterranno alla Dimensione della Famiglia Reale. Quando ogni singola persona verrà inclusa, ciò significherà la fine della famiglia reale di Satana, l’usurpatore. Questo porterà completa liberazione al cuore di Dio e significherà anche la fine di Satana, che non avrà più alcuna base per influenzare l’umanità.

La Perfezione della Famiglia

Il secondo ed il terzo punto del Giuramento riguardano il perfezionamento delle nostre famiglie come vere famiglie. Il secondo punto definisce l’asse verticale dell’amore, come rappresentato dall’etica del servizio nelle quattro sfere della realtà più estesa: pietà filiale verso i genitori, patriottismo per la nazione, amore santo per riconciliare le divisioni dell’umanità e l’amore assoluto di un figlio di Dio per il cosmo. Il terzo punto descrive l’espansione orizzontale dell’amore attraverso il ciclo della vita della famiglia, da figlio a fratello, da marito e moglie, a genitori e nonni. Attraverso l’impegno nel realizzare il vero amore sia a livello verticale che a livello orizzontale, la famiglia è perfezionata. Questo è illustrato nella Figura 5.

Il Significato della Perfezione

Qual è il significato del verbo perfezionare, il termine coreano 완성 (wanseong), usato in entrambi questi punto del Giuramento? Dovremmo mettere da parte le nozioni erronee di perfezione. Se la perfezione significasse una persona senza difetti o errori, essa sarebbe impossibile da raggiungere. Molti cristiani credono che la perfezione sia limitata a Dio e a Gesù, mentre gli uomini sono imperfetti per natura. Ciò crea un’enorme distanza tra Gesù e noi, quando in realtà Dio vuole che tutti noi diventiamo come Lui a tutti gli effetti (1Gv 3:2-3).

In cosa consiste la differenza tra la perfezione di Dio e noi, che siamo stati creati a Sua immagine? Nel fatto che Dio è infinito, mentre gli esseri umani sono finiti? In realtà, la mente umana è infinita e può abbracciare l’intero cosmo. Nel fatto che Dio è eterno, mentre gli esseri umani sono mortali? Siamo stati creati per godere della vita eterna. Nel fatto che Dio ha tutta la conoscenza mentre gli esseri umani hanno una visione limitata delle cose? Nemmeno Dio può prevedere le scelte che le persone fanno di propria spontanea volontà, poiché ciò costituisce la parte di responsabilità umana. Dio ha dotato ogni persona di una porzione della Sua essenza: la coscienza. Questa coscienza non è semplicemente una voce insistente che possiamo ascoltare o meno; dovrebbe diventare il nucleo centrale del nostro essere. In tal modo, ognuno di noi diventa un tempio di Dio e Dio diventa la nostra mente.

figura 5

Figura 5: Amore verticale e amore orizzontale

Inoltre, proprio come un individuo da solo non può essere felice e sentirsi realizzato, possiamo dire che Dio è perfetto se dimora da solo, separato dalla Sua creazione? In realtà, Dio soffre, versando lacrime di dolore e di angoscia per i Suoi figli caduti che vagano smarriti nel peccato e nell’illusione. Dio espresse il Suo cuore doloroso per mezzo di Geremia: “Dove trovare conforto nel mio dolore? Il cuore mi langue in petto” (Ger 8:18) e per mezzo di Ezechiele, “«…perché dovreste morire, casa d’Israele? Io infatti non provo nessun piacere per la morte di colui che muore», dice il Signore, Dio. «Convertitevi dunque, e vivete!»” (Ez 18:31-32). È questo il Dio perfetto e onnipotente di cui parlano i teologi? Se questo fosse il significato della perfezione, allora Dio dovrebbe essere in grado di salvare tutti e correggere i torti del mondo con uno schiocco delle Sue dita.

Alcuni cristiani credono che l’insegnamento di Gesù “Voi dunque siate perfetti, come è perfetto il Padre vostro celeste” (Mt 5:48) sia un consiglio indirizzato solo a pochi eletti – sacerdoti, suore e a quei campioni spirituali che aspirano alla santità – mentre la stragrande maggioranza delle persone vive come peccatrice, bisognosa del perdono. Invece, Gesù ha dato questo insegnamento a tutti. Come discusso sopra in relazione alla via del santo, simili precetti, come amare il proprio nemico e ripagare la malvagità con benevolenza, si trovano in tutte le religioni del mondo. Essi stabiliscono una legge spirituale universale affinché tutti possano seguirla. Tali insegnamenti sono un prerequisito per la realizzazione di un aspetto essenziale della perfezione: creare dei rapporti armoniosi di dare e avere in amore in tutte le relazioni.

La perfezione nel Principio Divino ha due aspetti. Primo, è l’espressione completa di un potenziale esistente dopo che è maturato attraverso il periodo di crescita. Dio ha dato ad ogni essere umano il seme del proprio vero sé stesso. Quando una persona si prende cura di sé stessa in modo adeguato durante il periodo di crescita, essa raggiunge il suo pieno valore, ovvero la perfezione. Il vero sé di ciascun essere umano è un tempio di Dio. Dovremmo manifestare l’amore e la luce di Dio. Poiché Dio ha creato ogni essere umano con il seme della perfezione, siamo certamente in grado di raggiungerla. Dio ha già realizzato la Sua porzione di responsabilità, il 95%. Chiede soltanto che noi realizziamo la nostra parte, il restante 5%, con gli sforzi, perseverando attraverso gli stadi del periodo di crescita e portando a termine l’incompiuto lavoro di restaurazione.

Secondo, la perfezione si realizza nel riflettere l’amore di Dio – l’armonioso e gradevole dare e avere tra le caratteristiche duali. La creazione di Dio assomiglia perfettamente a Lui quando manifesta l’armonia in amore. Negli esseri umani, dovrebbero esserci un ordine e un’armonia adeguati in ognuna delle quattro relazioni centrali: mente e corpo, marito e moglie, genitori e figli, Dio e la famiglia. Sostanzialmente. la perfezione non è una questione individuale, sebbene l’unità mente-corpo sia il punto di partenza necessario. Piuttosto, l’individuo trova la sua completezza quando partecipa al perfezionamento del tutto, a cominciare dalla famiglia. Un marito raggiunge la perfezione attraverso sua moglie; una moglie attraverso suo marito; i genitori attraverso i loro figli; anche Dio realizza la perfezione partecipando ad una vera famiglia assieme agli esseri umani.

Comprendendo adeguatamente la perfezione, possiamo capire che anche una persona disabile può raggiungere la perfezione. Tutto ciò deve fare è realizzare la propria essenza e partecipare all’amore di una vera famiglia.

L’Amore, la Vita e il Lignaggio

La Figura 6 riassume i concetti del secondo e terzo punto del Giuramento, illustrando come ogni vera famiglia manifesta l’amore, la vita e il lignaggio di Dio. Amore, vita e lignaggio si presentano insieme come una trinità. Padre Moon insegna: “L’amore è il pilastro della vita; la vita è il pilastro del lignaggio e il lignaggio è il pilastro dell’amore”13. Allo stesso tempo, c’è un movimento circolare tra l’amore, la vita e il lignaggio. L’amore è la fonte di una nuova vita. La vita permette l’espansione del lignaggio. Da un lignaggio puro, può nascere il vero amore. Il secondo e il terzo punto del Giuramento descrivono questo cerchio dinamico di amore, vita e lignaggio, in tal modo:

figura 6

Figura 6: Il ciclo dell’amore, della vita e del lignaggio

L’amore inizia dal seme dell’amore donato da Dio e cresce attraverso i Quattro Grandi Regni del Cuore: l’amore filiale, l’amore fraterno, l’amore coniugale e l’amore genitoriale. La via dell’amore consiste nell’investire continuamente per il bene delle persone amate. Essa trova la massima realizzazione nella creazione e nella cura di una nuova vita. La vita in questo senso racchiude sia la vita fisica di un bambino, che ha bisogno di nutrimento per raggiungere l’età adulta, sia lo “stile di vita” interiore che si sviluppa attraverso i Quattro Grandi Regni del Cuore. Questo è il significato del lato destro del triangolo.

La vita evolve attraverso le generazioni, le Tre Grandi Sovranità, per stabilire un vero lignaggio. L’espansione della vita di Dio in un lignaggio include il passaggio delle tradizioni della vita reale: la fede, l’amore e la devozione filiale a Dio. Quando queste tradizioni sono stabilite attraverso tre generazioni sovrane e ciascuna delle generazioni realizza i Quattro Grandi Regni del Cuore, la dimensione della Famiglia Reale viene pienamente riconosciuta e stabilita. Quando la nostra famiglia raggiunge il proprio status di famiglia reale, stabilendo le proprie Tre Grandi Sovranità e restaurando il proprio clan e la propria città natale, la nostra famiglia diventa il capostipite del proprio clan e il punto di partenza per il proprio lignaggio. Questo è il significato del lato inferiore del triangolo.

Il lato sinistro del triangolo va dalla linea di sangue all’amore. Adempiere ai doveri del nostro lignaggio pone la fondazione per la crescita dell’amore verticale. Come figli di Dio, nati dalla discendenza diretta di Dio, abbiamo la fondazione adeguata a ricevere appieno l’amore di Dio. Tuttavia, dobbiamo praticare il vero amore secondo l’ordine della creazione, in cui ogni esistenza è al servizio dell’insieme più grande. Il punto di partenza del vero amore è la pietà filiale, stimolata dalla gratitudine verso i nostri genitori. La pietà filiale si estende quindi all’amore per il paese, all’amore per l’umanità e all’amore per Dio e per la Sua creazione. Man mano che cresciamo nel nostro amore verticale, diventiamo figli e figlie divini e raggiungiamo la perfezione del lignaggio di Dio. L’asse verticale del nostro amore raggiunge il cuore di Dio e questo, a sua volta, diventa la base per la crescita orizzontale dell’amore nei Quattro Grandi Regni del Cuore. Questo è il moto ciclico all’interno della trinità dell’amore, della vita e del lignaggio. Questo moto continua per l’eternità.

Tra amore, vita e lignaggio, il più importante è il lignaggio. Ciò significa che il movimento dall’amore, alla vita, al lignaggio va in crescendo, con il lignaggio come obiettivo finale. La Dimensione della Famiglia Reale include tutte le famiglie e i loro rispettivi lignaggi. Il lignaggio di ogni singola famiglia completa la vita di tre generazioni e si estende a tutte le generazioni in una catena ininterrotta di vita e d’amore. L’amore crea la vita; la vita diventa lignaggio e il lignaggio estende l’amore e la vita a tutte le persone e per tutta l’eternità.

Alla Caduta dell’uomo, lo scopo di Satana nell’attaccare la famiglia di Adamo ed Eva era di prendere il controllo del lignaggio. In questo modo avrebbe potuto controllare l’umanità per sempre, o almeno così pensò. Al contrario, l’espansione del lignaggio di Dio come Dimensione della Famiglia Reale porta la provvidenza a stabilire il Regno di Dio fino alla Sua realizzazione finale. Ciò significa che dovremmo valorizzare il nostro status di figli di Dio e di membri del lignaggio di Dio più di ogni altra cosa.

Note

  1. James Legge, The Sacred Books of China: The Texts of Confucianism, Part 4 [sic 3], the Li Ki: A Collection of Treatises on the Rules of Propriety or Ceremonial Usages, Sacred Books of the East, vol. 27 (Oxford: Clarendon, 1885).
  2. Allan Bloom, The Closing of the American Mind (New York: Simon and Schuster, 1987), 134.
  3. Olson e Wallace, A Sampler of AANCHOR.; citato in True Family Values; Creare un matrimonio cristiano fedele: Lecture Manual (New York: HSA-UWC, 1996).
  4. Vedi Douglas Kirby, Public Health Reports, maggio-giugno 1994; Walter Williams, “The Blessed Elites and their Cursed Ideas”, The Washington Times National Edition, 11-17 marzo 1996.
  5. Esposizione del Principio Divino, p. 185.
  6. Scott Peck,World Waiting to Be Born”, audiocassetta, parte 2, lato 2.
  7. Sang Hun Lee, Essentials of Unification Thought (Tokyo: Unification Thought Institute, 1992), pag. 96.
  8. Esposizione del Principio Divino, p. 38
  9. Vedi Emmanuel Todd, The Explanation of Ideology: Family Structures and Social Systems (Oxford e New York: Basil Blackwell, 1985), che sostiene che l’affinità di una nazione per un particolare sistema politico o ideologia è radicata nella struttura familiare prevalente.
  10. Sun Myung Moon, “The New Family Pledge”, 8 maggio 1994.
  11. World Scripture, p. 169.
  12. Esposizione del Principio Divino, p. 176. 13 Sun Myung Moon, osservazioni al Blue Sea Garden, 5 maggio 2004, note dell’autore.
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