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Quinto Punto - Collegarsi al Mondo Spirituale

천일국 주인 우리 가정은 참사랑을 중심하고, 매일 주체적 천상세계와 대상적 지상세계의 통일을 향해 전진적 발전을 촉진화할 것을 맹세하나이다

La nostra famiglia, proprietaria della Cheon Il Guk, giura di impegnarsi quotidianamente per il progresso dell’unificazione tra mondo spirituale soggetto e mondo fisico oggetto, mettendo al centro il Vero Amore.

Tra mondo spirituale e mondo fisico vi è una relazione paragonabile a quella tra la mente e il corpo di una persona. Dio creò il mondo spirituale incorporeo assieme al mondo fisico della materia in accordo alla struttura delle Sue caratteristiche duali di carattere interiore e di forma esteriore. Dio creò gli esseri umani secondo lo stesso modello, come esseri aventi dualità di mente e di corpo. Proprio come la mente è il partner soggetto del corpo, il mondo spirituale è il partner soggetto nei confronti del mondo fisico. Così come una persona agisce in base alle intenzioni formulate anzitutto nella sua mente, gli eventi nel mondo fisico sono in larga misura i risultati di processi iniziati nel mondo spirituale.

Il quinto punto del Giuramento tratta del ruolo del mondo spirituale nella vita umana. Avendo gli esseri umani ricevuto il dominio sulla creazione, essi sono i signori sia del mondo spirituale sia del mondo fisico. La mente umana si collega con il mondo spirituale e il corpo umano interagisce con il mondo fisico. In sostanza, la nostra mente e il nostro corpo costituiscono il microcosmo che controlla il macrocosmo – il mondo spirituale e il mondo fisico – attraverso la risonanza con queste due realtà. La chiave sta dentro di noi. Quando ci allineiamo correttamente, siamo in grado di sfruttare la potenza inesauribile del mondo spirituale e ottenere prosperità e vittoria. Inoltre, poiché il nostro destino finale è quello di vivere eternamente nel mondo spirituale, dovremmo usare il nostro tempo sulla terra per prepararci alla vita in quel mondo.

I Tre Stadi della Vita

La nostra vita sulla terra è nulla in confronto all’eternità. L’universo fisico ha quindici miliardi di anni; in confronto, la vita umana dura quanto la rugiada del mattino. Dio e il mondo spirituale sono eterni. Il tempo nel mondo spirituale ha ben poca relazione con il tempo ordinario. Non c’è morte, non c’è lutto. Gesù ci assicurò della vita eterna, dicendo: “chi crede in me, anche se muore, vivrà e chiunque vive e crede in me, non morirà mai” (Gv 11:25-26).

Un modo per comprendere la vita umana nel contesto dell’eternità è quello di considerarla in tre stadi: la vita nel grembo materno, la vita sulla terra e la vita nel mondo spirituale.

Nel grembo materno, il feto vive in un ambiente caldo, buio, immerso nell’acqua, con poco spazio per muoversi. Eppure, ha una sicura fonte di nutrimento nella placenta, che lo collega con la madre. Al momento della nascita, il feto affronta lo shock di lasciare l’ambiente buio e confortevole del ventre materno per conoscere le luci e i suoni della sala parto. Il cordone ombelicale viene tagliato e la placenta, la sicura fonte di nutrimento vitale, viene allontanata. Dal punto di vista del feto, questa nascita può assomigliare ad una “morte”, ma è in realtà una transizione verso la fase successiva della vita.

Sulla terra viviamo nel mondo dell’aria, della luce e dei suoni. In questo mondo abbiamo molta più libertà di movimento. Il corpo fisico fornisce allo spirito una casa sicura. Il corpo ricava il suo sostentamento dalla terra e con le sue azioni nutre lo spirito che cresce. Al momento della morte, la persona è presa da paura e preoccupazione. L’anima è in procinto di lasciare il mondo dell’aria, della luce e dei suoni, composto di pesante materia, per raggiungere una dimensione sconosciuta, la cui atmosfera è amore. Il corpo, la dimora a cui era abituato, è lasciato a sé. Il cordone ombelicale che collega il corpo spirituale a quello fisico (il cordone d’argento descritto in Eccl. 12:6) è reciso. Questo evento che chiamiamo morte è, in realtà, “il giorno di nascita della nostra eternità” (Seneca), il passaggio ad una nuova fase della vita.

Lo spirito neonato si trova in una dimensione di luce e di amore, con libertà di movimento illimitata. A questo punto non desidererebbe più tornare alle limitazioni del corpo della vita terrena, come un bambino non desidera più tornare nel grembo materno. Benjamin Franklin disse una volta:

Questa esistenza è piuttosto uno stato embrionale; una preparazione per la vita. Un uomo non è veramente nato finché non muore. Perché, allora, dovremmo addolorarci per il fatto che vi è un nuovo nato fra gli immortali – che un nuovo membro si è aggiunto alla loro società felice? Siamo tutti spiriti. Il fatto che i corpi ci siano prestati, affinché possano procurarci piacere e affinché ci aiutino ad acquisire conoscenza o a compiere il bene per i nostri simili, è una sorta di atto benevolo di Dio. Quando il corpo diventa inadatto per questi scopi, ci causa dolore invece che piacere, diventa d’ingombro piuttosto che d’aiuto e non risponde a nessuna delle intenzioni per cui ci è stato dato, è altrettanto gentile e benevolo che ci sia il modo di liberarcene. La morte è quel procedimento.1

Durante la vita sulla terra, il nostro spirito si alimenta del nutrimento che proviene sia dal mondo fisico, sia dal mondo spirituale. Dal mondo spirituale riceviamo gli elementi di vita dell’amore e della verità di Dio, mentre dal mondo fisico riceviamo elementi di vitalità derivanti dalle azioni del nostro corpo. Entrambi i tipi di nutrimento sono necessari per la crescita del nostro spirito. Alcune persone spiritualmente predisposte credono erroneamente che la crescita spirituale richieda solo di essere in sintonia con il mondo spirituale. Se essi trascurano di amare e servire gli altri con uno sguardo terreno, mancano dell’elemento più importante per la crescita spirituale. Il comandamento “Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente” (Mt 22:37), quando messo in pratica, ci collega al nutrimento spirituale chiamato elementi di vita. “Amerai il prossimo tuo come te stesso” (Mt 22:39) descrive il modo per ricevere gli elementi di vitalità, attraverso atti di bontà e di attenzione.

Nel grembo materno, abbiamo origine dall’amore e da Dio. Al momento del concepimento, l’amore dei nostri genitori e l’amore di Dio si incontrano per generare una nuova vita. Sulla terra, noi incarniamo l’amore e incarniamo Dio. Cresciamo attraverso la scuola della famiglia fino alla maturità dell’amore, per realizzare la nostra natura divina. Nel mondo dello spirito, ritorniamo all’amore e a Dio. Il mondo spirituale è governato dall’amore e Dio è il suo centro.

Nei salmi è scritto: “Alzo gli occhi verso i monti. Da dove mi verrà l’aiuto?” (Sal 121:1). Per trovare Dio e lo scopo della nostra vita dobbiamo guardare all’eterno mondo spirituale. Se le persone sulla terra capissero veramente il mondo spirituale, vivrebbero la vita pensando principalmente al loro destino eterno. Se capissero che ogni azione sulla terra viene registrata nello spirito e che nel mondo spirituale ci sarà un resoconto completo della propria vita, chi oserebbe commettere un crimine? Se le persone capissero che il mondo spirituale è il mondo della realtà mentale e spirituale, chi si preoccuperebbe di spendere così tanta fatica per ottenere e accumulare beni materiali?

Un Viaggio nel Mondo Spirituale

Il cosmo è vasto al di là di ogni immaginazione. Utilizzando il telescopio Hubble, gli scienziati stimano che l’universo fisico contenga più di cinquanta miliardi di galassie. Ognuna di queste galassie contiene milioni di stelle come il nostro sole. Quante di queste hanno pianeti brulicanti di vita? Che forme di vita ci vivono? La nostra conoscenza dell’universo fisico è come un granello di sabbia nel deserto.

Il mondo dello spirito, l’altra metà del cosmo, è ancora più esteso ed è per lo più inesplorato. Se la nostra visione fosse chiara, vedremmo innumerevoli regni e pianeti. Eppure, proprio come l’inquinamento oscura la nostra visione del cielo notturno, il nostro materialismo ostacola la nostra connessione con il mondo spirituale.

Medium e spiritualisti hanno descritto alcuni dei suoi regni. Tuttavia, per via dei diversi insegnamenti che seguono e dei loro diversi livelli di spiritualità, essi vedono diverse regioni di questo vasto mondo dello spirito. Quindi, essi possono produrre descrizioni differenti tra loro. Altri ricercatori del mondo spirituale hanno sviluppato informazioni affidabili, tra cui lo scienziato e mistico svedese Emanuel Swedenborg. Possiamo trovare ampia concordanza sul quadro generale del mondo spirituale e della sua geografia. A questo proposito, offriamo la seguente descrizione del mondo spirituale, tratta da un resoconto pubblicato dal fu Dott. Sang Hun Lee2. Queste tesi sono integrate in alcuni punti dalle comunicazioni del Dott. Lee dopo il suo passaggio nel mondo spirituale, dove ha potuto sperimentare di persona questa realtà3.

Il mondo spirituale non è statico. Il Dott. Lee descrive il disegno originale di Dio per il mondo spirituale, il danno che subì a causa dalla Caduta dell’uomo e il suo processo di restaurazione. Negli anni a venire, con il procedere della provvidenza di restaurazione, il mondo dello spirito potrebbe cambiare al punto da essere quasi irriconoscibile dalle sue descrizioni classiche.

In origine, il mondo spirituale doveva essere costituito da una singola dimensione, piena di delizie dell’amore. Dio creò il mondo spirituale come il mondo in cui gli esseri umani servono Dio e vivono una vita di eterna felicità, dopo aver terminato la loro vita sulla terra. La felicità nel mondo spirituale sgorga da una vita d’amore. L’amore è perfezionato durante la vita terrena, servendo Dio e Cristo e realizzando i Quattro Grandi Regni del Cuore in una famiglia con al centro il vero amore. Tale famiglia dimora per sempre nel mondo spirituale. I suoi membri gioiscono della felicità perpetua dell’amore coniugale eterno, dell’amore fraterno che abbraccia tutta l’umanità e dell’amore per la natura. Questa famiglia vive in un’estasi totale. Una vita di amore non comporta nessuna fatica; è sempre rinfrescata dalla forza della vita.

A causa della Caduta dell’uomo, tuttavia, le persone sulla terra non hanno mai formato vere famiglie e quindi hanno potuto sperimentare il vero amore in maniera limitata. Ancor peggio, molte persone erano così depravate che vissero un’esistenza totalmente egocentrica. Proprio come l’umanità sulla terra si è spaccata in tribù e nazioni in guerra, nel mondo spirituale sono state erette delle barriere che lo dividono in vari regni, contraddistinti da abitanti con un certo carattere e un certo credo. Noi chiamiamo questo il Mondo Spirituale al di fuori del Principio. La descrizione di questo mondo è in gran parte in accordo con i precedenti resoconti di Emanuel Swedenborg e di altri spiritualisti.

figura 8

Figura 8: La struttura del mondo spirituale

La provvidenza di Dio per restaurare il Suo Regno sulla terra riporterà il Mondo Spirituale al di fuori del Principio alla sua gioiosa unità originale, il Regno di Dio in Cielo. Il Dott. Lee chiama la sua fase iniziale di sviluppo il Mondo Spirituale secondo il Principio. La sua comparsa è un nuovo fenomeno nel nostro tempo. Questo nuovo regno cresce quando famiglie di pionieri della strada del vero amore passano nel mondo spirituale e abitano questo nuovo regno (vedi Figura 8).

Il Mondo Spirituale al di fuori del Principio

La nostra analisi inizia con il Mondo Spirituale al di fuori del Principio, che è popolato dalla stragrande maggioranza delle persone vissute, che non hanno stabilito vere famiglie mentre erano sulla terra. Le persone sulla terra si differenziano notevolmente a seconda del livello del loro amore e della misura in cui hanno vissuto una vita di bontà. Anche se interagiscono tra di loro durante la vita terrena, quando entrano nel mondo spirituale si separano. A seconda delle loro varie qualità interiori e della loro vita spiritale, vanno a risiedere in un certo luogo all’interno di uno dei tre principali livelli del Mondo Spirituale al di fuori del Principio: l’Inferno, il Cielo Inferiore e il Paradiso.

Il Mondo Spirituale di Transizione

Inoltre, vi è un regno intermedio, il Mondo Spirituale di Transizione, che funge da stazione di passaggio nel viaggio di uno spirito verso la sua dimora finale. Questo è il regno più prossimo alla terra, dove le persone in spirito sostano temporaneamente al loro ingresso nel mondo spirituale. Dopo un soggiorno che può durare da pochi giorni a qualche anno, lo spirito si sposta, in accordo alla sua volontà, verso il basso per l’inferno o verso l’alto per uno dei regni celesti.

Nel giro di pochi giorni dopo la morte, gli spiriti sono condotti in questo regno, guidati da angeli e spiriti vicini al defunto. Il viaggio è come una salita in ascensore o un passaggio attraverso un cancello. Al loro arrivo, i nuovi arrivati possono sperimentare il caldo abbraccio confortante di un essere trascendentale di luce bianca. I loro parenti, intimi e conoscenti possono accoglierli e rimanere con loro per un certo tempo, prima di tornare nel proprio luogo.

Quando uno spirito arriva nel Mondo Spirituale di Transizione, le sue parole e azioni diventano totalmente libere. Lo spirito può esprimere a parole qualunque cosa pensi e fare qualsiasi cosa desideri. Avendo lasciato il suo corpo fisico, si rende conto all’improvviso di avere una profonda saggezza, come se il suo intelletto fosse cresciuto cinquanta volte. Anche se il nuovo arrivato può aggrapparsi per un po’ alle sue vecchie abitudini, in breve tempo si abitua alle leggi del mondo spirituale. L’onore terreno, la conoscenza, la posizione, la proprietà e la ricchezza non sono di alcuna utilità. I desideri terreni non hanno alcun significato. L’unico tesoro che lo spirito si porta dietro dalla sua vita terrena è la qualità della sua vita sulla terra, valutata dalla prospettiva della verità, bellezza e bontà.

In breve tempo, si verifica il cosiddetto “specchio del giudizio”. Tutti gli eventi della vita terrena del nuovo arrivato si ripresentano davanti ai suoi occhi. Le sue azioni sono visualizzate in immagini, come fosse un film, davanti alle persone in spirito circostanti. Le buone azioni nascoste e i peccati segreti vengono esposti agli occhi di tutti. Questo avviene non per assegnare un premio o una punizione, ma per determinare il livello dello spirito. Tra coloro che lo avevano accolto e che hanno assistito a questa cerimonia “dello specchio”, alcuni faranno amicizia con il nuovo arrivato e lo condurranno nella sua appropriata dimora: il Paradiso, il Cielo Inferiore o l’Inferno, a seconda della legge di affinità alla propria spiritualità. Non c’è coercizione. Una volta che lo spirito ha formato un legame con una guida del suo livello, lo segue volentieri verso la destinazione appropriata.

Spesso tra i primi ad accogliere lo spirito vi è il suo coniuge, se questo è andato nel mondo spirituale prima. Qualora le loro personalità si scontrino dopo aver trascorso del tempo insieme nel Mondo Spirituale di Transizione, si separeranno, ognuno per la propria strada per sempre. Se sono stati una coppia straordinariamente unita e amorevole sulla terra, vorranno rimanere insieme e, se sono adatti al Cielo, vivranno lì. È un errore pensare che le coppie sulla terra si separino inevitabilmente in cielo; il consiglio di Gesù che non ci sia matrimonio dopo la resurrezione (Mt 22:30) è la risposta specifica ad una domanda riguardo ad una donna che si era sposata sette volte. Swedenborg ha riferito che l’amore coniugale in cielo è eccezionalmente gioioso. Esso si fonda sul matrimonio spirituale di Cristo e della Chiesa (Ef 5:23-33). Come le coppie sposate sulla terra, le coppie del mondo dello spirito hanno la possibilità di ricevere la Benedizione ed entrare nel Regno di Dio.

Gli spiriti in genere rimangono nel Mondo Spirituale di Transizione da tre a cinquanta giorni, prima di partire con le loro guide. I nuovi arrivati esprimono stupore per la bellezza del Mondo di Spirituale di Transizione, che è pieno di fiori e uccelli canterini. L’ambiente di tutto il mondo spirituale, ad eccezione dell’inferno, è meraviglioso. Più alto è il livello, più intensa la bellezza.

Alcuni spiriti rimangono nella dimensione terrena per molti anni, vagabondando, dominando le persone sulla terra o mostrandosi come fantasmi. Questo accade perché essi non si rendono conto di essere morti. Quando infine gli oggetti terreni dei loro affetti passano nell’aldilà, questi spiriti tornano in sé e passano nel Mondo Spirituale di Transizione.

L’Inferno

L’inferno è popolato da persone che hanno vissuto vite prevalentemente egocentriche mentre erano sulla terra. Queste persone hanno perseguito solo i propri interessi, commettendo falsità, inganni, ingiustizie e crimini. Anche se esteriormente hanno condotto delle vite rispettabili, i loro cuori si sono corrotti nella gelosia, nell’odio, nell’avarizia, nella lussuria, nella rabbia e nella lamentela. Una volta che passano nel Mondo Spirituale di Transizione, spiriti dell’Inferno che assistono nello specchio del giudizio alla vita passata del nuovo arrivato, conducono questo alla sua dimora infernale.

L’inferno è una dimensione buia, puzzolente, triste. Il Dott. Lee così lo descrive: “All’inferno sopportate la fame e la sofferenza; l’inferno è immerso nella gelosia e nel disagio. A causa di tale sofferenza, la lotta non può essere evitata”4. L’Inferno è suddiviso in tre livelli, che si distinguono in base alla gravità e la persistenza del male commesso dai loro abitanti.

La descrizione del Dott. Lee dei livelli infernali ricorda la Divina Commedia di Dante Alighieri. La rappresentazione di Dante ne “L’Inferno” raffigura nove livelli, ciascuno di essi più scuro e più tetro del precedente. Il Paradiso di Dante descrive dieci cieli di luminosità e gloria sempre crescenti. I nove inferni di Dante sono paragonabili ai tre inferni del Dott. Lee, ognuno di essi suddiviso in 3 sottolivelli. I nove cieli sono similmente paragonabili ai tre cieli del Dott. Lee, con le loro sottodivisioni. Il decimo cielo, l’Empireo, rappresenta il “nuovo cielo” dell’Apocalisse, il Regno di Dio in Cielo, che sta emergendo per la prima volta nei nostri giorni.

Nello specifico, il 5 maggio 2004, Padre Moon annunciò il 쌍합십승일 (雙合十勝, Ssang Hab Shib Seung Il), il “Giorno del Doppio 5 e della Vittoria del Numero 10”, che segnò l’inizio dell’”Era Dopo la Venuta del Cielo”, aprendo l’era per la purificazione del regno malvagio di Satana e la manifestazione del regno del vero amore sulla terra e in cielo.

Il primo inferno, immediatamente sotto al Mondo Spirituale di Transizione, è un luogo scuro e fetido. Là, ci sono egoisti di ogni genere: ladri, truffatori, fornicatori, adulteri, ingannatori, traditori, alcolizzati, golosi, ipocriti, arroganti, avari e presuntuosi, che combattono senza fine tra di loro. I loro volti sono pieni di odio e di rabbia. Alcuni spiriti hanno le facce da goblin, con un occhio, un naso o una mezza faccia mancante, o con le orecchie allungate e a punta. Altri hanno l’aspetto dei satiri, con la parte superiore del corpo di un essere umano e quella inferiore di un animale.

Sono rari gli spiriti di questo regno che si pentono dei propri peccati e si convertono alla via del bene, aiutati dalle preghiere e dagli sforzi dei loro discendenti. Questi spiriti devono passare attraverso molte difficoltà per trovare una scalinata di uscita che porta verso l’alto. Una volta usciti nel mondo superiore, angeli e buoni spiriti in attesa li accolgono e li guidano verso una vita più luminosa nel Cielo Inferiore.

Il secondo livello dell’inferno, al di sotto del primo, è molto più scuro e cupo. Le persone hanno le gambe intrappolate nel terreno, come le radici degli alberi. Questi miserabili sono destinati a vivere immobilizzati per centinaia o migliaia di anni. Molti di loro si tolsero la vita. Anche se il suicidio può non essere considerato un crimine sulla terra, lo è nel mondo spirituale. Altri commisero omicidi crudeli.

Il terzo livello dell’inferno ha un aspetto ancora più cupo e triste. Immaginate la costa dell’Alaska, oleosa e insozzata, a seguito della perdita di petrolio della nave Exxon Valdez, e immersa un’atmosfera maleodorante e carica di denso fumo nero. Gli spiriti sono immersi in una palude oleosa nera, da cui emergono solo il tempo necessario per tirare un respiro profondo prima di scivolare di nuovo sotto la superficie. Essi continuano questa esistenza per migliaia di anni. Altri miserabili stanno in piedi come pali di pietra, a volte traendo un lungo, profondo sospiro. Le anime di questo inferno comprendono tiranni e uccisori di massa.

Tuttavia, l’inferno non durerà per sempre. La luce della salvezza brillerà anche sugli spiriti imprigionati nell’inferno più oscuro. Nel cammino per stabilire il Regno di Dio sulla terra, si aprirà anche la strada della liberazione per gli spiriti nell’inferno. Poiché l’inferno nel mondo spirituale è stato creato a causa dell’inferno sulla terra, una volta che quest’ultimo svanisce, anche il primo scomparirà. Il Principio Divino afferma che “Dio vuole abolire completamente l’inferno, dopo che sia trascorso il tempo necessario perché ciascun individuo possa espiare i propri peccati”5.

Il Cielo Inferiore

Le persone di coscienza, i caritatevoli, i patrioti, gli educatori, i virtuosi, i ricercatori della verità, ecc., le persone che hanno compiuto sforzi per operare nel bene mentre erano sulla terra abitano nel Cielo Inferiore. Indipendentemente dal fatto che abbiano creduto o meno nella religione, hanno cercato di vivere una vita di bontà secondo la loro coscienza. La loro bontà è stata sincera e non hanno agito per mostrare sé stessi. Dal punto di vista del Principio Divino, gli abitanti del Cielo Inferiore sono spiriti in formazione, cresciuti nella loro vita spirituale fino allo stadio di formazione. La loro bontà interiore e il livello di cuore sono paragonabili a quella delle persone buone dell’Era del Vecchio Testamento, l’era della giustificazione attraverso le azioni. Le persone che hanno vissuto nell’Era del Vecchio Testamento dimorano in questo cielo, ora raggiunti da innumerevoli altri spiriti di ogni cultura e di fede.

La mente degli spiriti che vivono qui e nei livelli superiori è come una scatola di vetro. Ciascuno conosce i pensieri dell’altro e ognuno vive con persone che hanno la stessa mentalità. In questo regno ci sono una miriade di villaggi, abitati da gente di ogni varietà di cultura e di fede. Gli abitanti del villaggio salutano silenziosamente i nuovi arrivati, ma, una volta che si fanno un’impressione della loro mente, li accolgono con grande ospitalità. Quando cominciano a comunicare cuore a cuore, diventano presto compagni intimi.

Questo mondo è luminoso e pervaso di luce e di calore, la luce dell’amore. È straordinariamente più bello della terra. Le montagne, i campi e i fiumi che vi si trovano affascinano la mente e il cuore, con prati pieni di fiori e il canto degli uccelli tra gli alberi. Gli spiriti di questo livello indossano abiti bianchi puri e possono volare. Giacché il tempo e lo spazio non esistono nel loro significato terreno, gli spiriti possono viaggiare dove vogliono e incontrare le persone del passato. Nel mondo spirituale, il senso di continuità di un certo stato costituisce “il tempo”, il raggio di interesse della mente determina “lo spazio”.

In questo livello ci sono molti inventori, scienziati, artisti e musicisti, che lavorano insieme per il bene della terra. Essi progettano e creano elementi di materia spirituale, che un giorno diventeranno ispirazione per inventori, scienziati e artisti nel mondo terreno. Le persone sulla terra concepiscono nuove creazioni e invenzioni che sono già state formate invariabilmente nel mondo spirituale.

Molti spiriti in questo livello scendono sulla terra per aiutare le persone e le guidano a perseguire una vita di bontà e di amore. Così facendo, essi partecipano al processo che il Principio Divino descrive come “la resurrezione tramite il ritorno”, elevandosi quindi gradualmente a livelli più alti6. Alcuni servono gli altri spiriti, gestendo scuole per insegnare ai non credenti la verità su Dio e asili per i bambini che sono morti durante la loro infanzia.

Il Paradiso

Sopra al Cielo Inferiore si trova il Paradiso (Lc 23:43, 2Cor 12:3). Esso è molto più luminoso e splendido, con magnifiche montagne, fiumi azzurri, campi di fiori, con un dolce profumo e una piacevole musica che rallegrano la mente e il cuore. Nei suoi livelli superiori, le persone vivono in uno stato di estasi, totalmente immerse nella bellezza che le circonda.

È quasi impossibile concepire la bellezza del Paradiso. Dopo che il Dott. Lee fu asceso al mondo spirituale, descrisse la vita nei luminosi regni celesti in questi termini:

Il Cielo è il luogo dove pensiero e azione diventano una cosa sola… Se penso: “Che tipo di carne dovrei mangiare oggi?”, istantaneamente a quel pensiero apparirà davanti a me un enorme banchetto. Se penso: “Dove andrò oggi? Mi piacerebbe incontrare una certa persona”, mi troverò già in casa sua. Se per caso quella persona non dovesse essere vestita nel momento in cui arrivo e fosse completamente nuda, allora ci faremo una bella risata…

In Cielo siamo circondati da molti gioielli brillanti. Grazie alla loro grande luminosità e lucentezza, non possiamo nascondere affatto le difficoltà che abbiamo con le altre persone. Tutto è visibile e riconoscibile con gli occhi e con la mente. Se io sono pieno di luce e i miei capelli risplendono dorati, ciò è dovuto ad una luce dorata piena di estasi raggiante. Le nostre menti sono sempre piene di pace e serenità. Non ci sono difficoltà, né disagi e né fame.7

Il Paradiso ha tre livelli. Nel livello più basso del Paradiso dimorano coloro che sulla terra si sono dedicati a una vita di bontà. Molti buoni cristiani risiedono qui, così come molti non cristiani di paragonabile bontà, verità e compassione. Dalla prospettiva del Principio Divino, queste sono le persone buone del Nuovo Testamento, l’era della giustificazione tramite la fede, a cui si aggiungono innumerevoli altre persone che hanno raggiunto un simile livello spirituale. Proprio come il cristiano devoto vive nella fede in Gesù Cristo, ci sono credenti di ogni religione che si dedicano a Dio con la medesima sincerità, pur chiamandoLo con diversi nomi: Allah, Krishna, Buddha, il Sé Essenziale o la Sorgente Non Manifestata. Anche i cercatori della verità e i giusti non credenti, che pongono la ricerca della verità e della giustizia sopra agli affari del mondo, sono in grado di raggiungere questo elevato livello di spiritualità e di meritare il Paradiso. Gli abitanti del Paradiso indossano abiti di colore bianco puro, che a volte emettono luce.

Nel livello intermedio del Paradiso si trovano le persone di grande spiritualità e amore. Queste hanno vissuto per il bene dell’umanità e hanno praticato l’amore sacrificale, perdonando perfino i propri nemici. Buddha, Confucio, Maometto e tutti i fondatori di religioni, ad eccezione di Gesù Cristo, abitano in questo regno. Ognuno di essi ha insegnato della stessa Sorgente divina di amore e ha manifestato il Genitore Celeste. I santi che presero le loro missioni e imitarono i loro esempi dimorano anch’essi in questo regno. La luce risplende dai loro abiti bianchi e intorno alle loro teste brilla un’aureola dorata.

L’amore che questi santi manifestarono sulla terra, per quanto maturo, non superava la dimensione del cuore fraterno. L’amore per il prossimo, per l’umanità e per il proprio nemico sono tutte le estensioni dell’amore fraterno. Persino Confucio, nonostante il suo insegnamento dell’etica della famiglia, diede eccessiva enfasi al dovere che i figli devono ai loro genitori e non spiegò chiaramente l’amore verso il basso dei genitori per i figli. Nessuno ha praticato o insegnato la perfezione dell’amore nella famiglia, che richiede il completamento dei Quattro Grandi Regni del Cuore. Dal punto di vista del Principio Divino, il loro amore non supera il livello di Adamo ed Eva prima della Caduta, mentre questi erano ancora in crescita verso la maturità e non erano ancora diventati veri genitori. Pertanto, le persone in questo regno abitano al livello degli angeli più elevati, sotto alla cima dello stadio di crescita.

Solo Gesù dimora nel livello superiore del Paradiso. Egli governa l’intero mondo spirituale con l’amore di Dio. La bellezza di questo regno è incomparabile, come l’amore stesso. Come unico Figlio di Dio, Gesù è rimasto da solo nel suo livello, anche se sulla terra insegnò un livello di amore fraterno non diverso da quello insegnato dai fondatori di altre religioni. Tuttavia, poiché egli non poté stabilire una base delle quattro posizioni familiare, Gesù non abita nel Regno di Dio, che è riservato solo alle vere famiglie. Solo di recente, con il passaggio nel mondo spirituale delle persone che hanno ricevuto la Benedizione, Gesù ha dei compagni nel suo livello. Gesù può anche muoversi liberamente nel mondo spirituale secondo il Principio, aperto di recente, descritto qua sotto.

Il Mondo Spirituale Secondo il Principio

L’intenzione originale di Dio per il mondo spirituale era che fosse composto di un solo regno, il Regno di Dio in Cielo. Le persone in spirito che hanno perfezionato la Base delle Quattro Posizioni sulla terra passano in questo regno. Oggi, con la comparsa di persone che hanno ricevuto la Benedizione e che sono sulla strada per stabilire vere famiglie, il livello di soglia del Regno dei Cieli è stato aperto di recente. Questa dimensione si chiama Mondo Spirituale secondo il Principio ed è perfino superiore al massimo livello del Paradiso ed è incredibilmente magnifico.

La caratteristica principale di questo regno sono l’onore e la celebrazione che vengono resi al matrimonio e alla vera famiglia. L’amore in questo regno è amore divino, ma viene espresso nella sua pienezza attraverso l’unione coniugale tra marito e moglie. Qui l’amore è pieno d’inimmaginabile bellezza e grazia, come il Dott. Lee apprese dopo che fu entrato nel livello più elevato.

Sulla terra, un uomo e una donna possono sentire emozione quando i loro corpi s’incontrano e fanno l’amore. Ma, per quanto sia difficile da capire, in cielo possono fare l’amore senza i corpi fisici. L’amore coniugale tra spiriti elevati è come un quadro meraviglioso. Poiché i loro due corpi diventano totalmente uno quando si amano, essi possono sentire una forte emozione attraverso i loro corpi e le loro menti, un’emozione che oltrepassa qualsiasi sentimento d’amore abbiano sentito sulla terra. È come la creazione di un’esistenza più elevata, a partire dallo stato di completa assenza di ego. È come la sensazione di essere in un mondo magico…

Le coppie sulla terra fanno l’amore nelle loro stanze da letto la maggior parte delle volte. Qui in cielo non è assolutamente così. L’amore non è qualcosa di nascosto che si fa solo nella stanza da letto. In cielo, si può fare l’amore in mezzo ad un campo di fiori, su una terra meravigliosa o su un’onda nell’oceano. Si può fare l’amore in montagna dove gli uccelli cantano e la scena sarebbe così meravigliosa che chiunque vi vedesse s’intossicherebbe.8

Il Mondo Spirituale secondo il Principio, anche se costituito da un unico regno, si divide comunque in regioni a seconda dell’amore raggiunto dalle famiglie che vi abitano. Gli spiriti che coltivarono solo una parte relativamente piccola d’amore dimorano nelle regioni inferiori; coloro che hanno un amore più grande vivono nelle regioni più elevate; e coloro che hanno il più grande amore abitano nelle regioni più elevate. Inoltre, anche all’interno della stessa regione vi è una distinzione tra centro e periferia. Le famiglie che sulla terra assunsero la responsabilità centrale per la provvidenza sono collocate in posizioni più centrali, mentre le famiglie che hanno preso parte a missioni minori dimorano in posizioni relativamente più esterne.

Anche se centinaia di membri di famiglie benedette, qualificati a vivere nel Regno di Dio, sono andati nel mondo spirituale, al momento [2006, n.d.tr.] rimangono solo al livello di soglia del Mondo Spirituale secondo il Principio, una dimora temporanea, fintanto che la restaurazione è ancora incompleta. Vivono lì, mentre sono ancora nella fase di perfezionare sé stessi e le loro famiglie. Utilizzano la maggior parte del loro tempo in missione, scendendo sulla terra e nei regni inferiori per sostenere il lavoro di restaurazione e per risolvere allo stesso tempo i propri peccati in sospeso.

Dato che le persone che hanno ricevuto la Benedizione appartengono al Mondo Spirituale secondo il Principio, esse entrano direttamente al livello di soglia di questa dimensione, senza dover passare attraverso la stazione di transizione del Mondo Spirituale al di fuori del Principio. La Bibbia indica questo fatto affermando che chi partecipa alla Prima Resurrezione può evitare il giudizio (Ap 20:6). In effetti, alcune persone in questo regno, se non avessero ricevuto la Benedizione, non sarebbero qualificate per entrare nemmeno nel Cielo Inferiore. Questo solo fatto dimostra quanto grande sia il valore della Benedizione.

Anche se sempre più persone si stanno qualificando per entrare nel Regno di Dio, allo stato attuale questo regno è vuoto. Nessuno vive nel suo palazzo splendido e radioso, circondato da dodici cittadelle annunciate da cancelli di perle. Non ci sono pedoni che camminano sulle sue strade lastricate d’oro e d’argento o che ascoltano la musica celestiale dei suoi uccelli che cantano in coro. Perché? I Veri Genitori, i Signori del Regno di Dio, vivono ancora sulla terra.

Il Ruolo Soggettivo del Mondo Spirituale

Uno dei motivi per conoscere il mondo spirituale è quello di capire meglio come gli spiriti influenzano la vita qui sulla terra. Le influenze spirituali possono portare fortuna o causare disgrazie. Infatti, diversi gruppi di spiriti discendono per influenzare in modo invisibile il mondo, alcuni con uno scopo benevolo, altri per causare il male. Un formidabile colpo di fortuna o una grave disgrazia possono verificarsi apparentemente senza motivo, ma i sensitivi che hanno accesso al mondo degli spiriti possono conoscerne chiaramente la causa.

Gli esseri umani sono i signori della creazione, dotati di dominio sia sul mondo fisico sia sul mondo spirituale. Abbiamo usato la scienza e la tecnologia per migliorare la nostra capacità di creare, comunicare e viaggiare in tutto il mondo. Allo stesso modo, dobbiamo imparare a sfruttare il mondo spirituale per potenziarci per il nostro lavoro spirituale. Quando Padre Moon stabilisce di raggiungere obiettivi apparentemente impossibili, va avanti con piena fiducia, poiché sfrutta la potenza del mondo spirituale. Abbiamo bisogno di acquisire la sua segreta saggezza e fare allo stesso mondo, al fine di avere successo nelle opere della nostra vita.

Il Giuramento della Famiglia descrive la relazione tra mondo spirituale e mondo fisico come tra partner soggetto e oggetto. Non dice che il mondo spirituale è il partner soggetto degli esseri umani. Gli esseri umani sono esseri sia spirituali che fisici, composti di mente e di corpo. Con la nostra mente possiamo governare il mondo dello spirito, mentre con il nostro corpo siamo in grado di governare il mondo fisico. Proprio come il mondo spirituale e il mondo fisico si relazionano come partner soggetto e oggetto, la nostra mente e il nostro corpo devono relazionarsi come partner soggetto e oggetto. La corretta signoria del cosmo inizia quindi quando si stabilisce il corretto rapporto soggetto-oggetto tra la nostra mente e il nostro corpo. Padre Moon vive secondo il motto: “Prima di dominare il mondo, domina te stesso”.9

Quando stabilite in voi stessi il corretto rapporto tra la mente come partner soggetto e il corpo come partner oggetto, diventate il microcosmo che risuona con il macrocosmo, il mondo spirituale e il mondo fisico. Vi ergete come mediatori e centri di armonia tra i due mondi, poiché avete creato quell’armonia dentro di voi. Dal canto suo, il mondo spirituale gioisce nel trovare in voi un canale per mettere in atto la propria volontà nel mondo fisico. Anche se tantissimi spiriti desiderano compiere opere di bene sulla terra, hanno bisogno di un mediatore in grado di rispondere, attraverso il quale agire. Ponendovi nella posizione corretta, potete rispondere alle esigenze del mondo spirituale e diventare il centro della sua attenzione.

L’ispirazione spirituale e la nostra risposta

Facciamo alcuni esempi. È noto che le capacità dei sensitivi variano in base al loro stato emotivo e all’ambiente spirituale. Alla presenza di scettici sono spesso disarmati e incapaci di mostrare i loro poteri. I guaritori testimoniano che la loro guarigione funziona meglio quando il paziente è aperto e si compiace del lavoro. Gesù, il più grande dei guaritori, diceva a coloro che venivano guariti: “La tua fede ti ha salvato” (Mc 5:34) e non poteva guarire davanti ad una tenace incredulità (Mc 6:5-6). Questo illustra il principio secondo il quale il rapporto soggetto-oggetto tra il mondo spirituale e il mondo fisico è mediato dagli esseri umani. Il dubbio e lo scetticismo bloccano la relazione e quindi ostacolano il lavoro spirituale. La fede apre la porta per ricevere aiuto spirituale.

L’ispirazione spirituale sta dietro al lavoro creativo di tutti i grandi inventori, scienziati e artisti. Nel suo viaggio nel mondo spirituale, il Dott. Lee vide degli spiriti in dei laboratori, che lavoravano alla creazione di materiale di invenzione, che sarebbe stato comunicato agli scienziati sulla terra, anni più tardi. Perché così tante invenzioni e scoperte scientifiche sono state fatte quasi contemporaneamente da diversi ricercatori in diverse parti del mondo, pur lavorando in modo indipendente gli uni dagli altri? Quando il tempo è maturo affinché una nuova invenzione sia trasmessa sulla terra, il mondo dello spirito lavora contemporaneamente attraverso diversi canali.

Ci sono numerosi aneddoti di scienziati che ricevettero la chiave di nuove scoperte in sogno oppure grazie ad un lampo d’illuminazione soprannaturale. Un esempio celebre è la spiegazione della struttura del benzene del chimico tedesco Friedrich August Kekulé. Per anni egli rimase perplesso su come sei atomi di carbonio e sei atomi di idrogeno si collegassero insieme (gli idrocarburi ordinari sono costruiti da catene lineari di atomi di carbonio, ma una catena di sei atomi di carbonio con la stabilità del benzene richiederebbe quattordici atomi di idrogeno). Una notte, Kekulé si addormentò sulla sedia e in sogno vide dei serpenti che si mordevano la propria coda e giravano in cerchio. Si svegliò e subito si rese conto che i sei atomi di carbonio del benzene erano disposti ad anello. Grazie a questa scoperta, tutte le conoscenze di chimica organica acquisite fino a quel momento trovarono una spiegazione.

Fin dall’antichità, artisti, poeti e musicisti hanno riconosciuto nella Musa la fonte del loro genio creativo. Le parole o la musica arrivano semplicemente a loro, come se giungessero da una fonte superiore. Prendiamo, per esempio, questo racconto autobiografico di Mozart:

Quando mi sento bene e di buon umore, o quando passeggio dopo un buon pasto oppure quando non riesco a dormire di notte, delle idee si affollano nella mia mente, tanto facilmente quanto potreste desiderare. Da dove e come vengono? Non lo so e non ne ho niente a che fare. Tengo a mente le idee che mi piacciono e le canticchio; o almeno gli altri mi hanno detto che faccio così. Una volta che ho il mio motivo, arriva un’altra melodia, che si armonizza con la prima, secondo le esigenze della composizione nel suo complesso: il contrappunto, la parte di ciascuno strumento e tutti i frammenti melodici producono infine il lavoro completo. A quel punto la mia anima è infiammata dall’ispirazione. Il lavoro si sviluppa; continuo ad espanderlo, concependolo sempre più chiaramente, fino a quando completo l’intera composizione nella mia testa, per quanto possa essere lunga.10

Mozart fu benedetto con l’ispirazione della musica. Riceveva le sue melodie dal mondo spirituale. Inoltre, sapeva come lavorarci. Sapeva cosa tenere e cosa scartare, e come sviluppare le melodie in una composizione a regola d’arte. Quando la sua anima era “infiammata dall’ispirazione”, era già nel bel mezzo della co-creazione di un’opera d’arte, il cui seme iniziale era venuto a lui come un dono del cielo.

La guida spirituale del Cielo è spesso enigmatica. Padre Moon stesso esprime spesso le direzioni che riceve da Dio in frasi misteriose. Quanto più incerta è la guida di uno spiritualista, di un medium, di un chiromante o di cartomante, il quale azzarda ad interpretare parole e simboli! In effetti, la guida spirituale deve essere espressa in questo modo, con significati nascosti in parole oscure e ambigue.

Secondo il Principio Divino, le persone devono esercitare la propria parte di responsabilità per capire l’ispirazione data da Dio e dal mondo spirituale. Gli esseri umani non dovrebbero ricevere ordini dagli angeli (tutta la guida spirituale è per natura angelica), ma dovrebbero esercitare il dominio sugli angeli grazie alla propria saggezza. Quindi, se i messaggi spirituali fossero espliciti, le persone sarebbero poco più che servi di tali esseri angelici, che obbediscono semplicemente ai loro ordini. Gli esseri umani sono in posizione di soggetto. Per darci la dignità di co-creatori, Dio ci ha dato la responsabilità di tracciare il nostro corso con informazioni limitate. Per esempio:

Dio non poté spiegare a Caino e Abele quale fosse il giusto modo di offrire i sacrifici, perché rientrava nella loro parte di responsabilità comprendere che Caino doveva offrire il suo sacrificio con l’aiuto di Abele.11

Giovanni [Battista], al quale Dio aveva rivelato direttamente che Gesù era il Messia, rese testimonianza di questa rivelazione. Giovanni aveva detto anche:

“Io son la voce d’uno che grida nel deserto: Addrizzate la via del Signore” (Gv

1:23) e aveva dichiarato ch’era stato mandato davanti a Cristo (Gv 3:28). Perciò, Giovanni avrebbe dovuto capire da sé di essere il ritorno d’Elia.12

La nostra responsabilità di comprendere la guida di Dio inizia con l’avere una mente pubblica. Qualsiasi egoismo o vanagloria ci possono impedire di vedere la volontà di Dio. Pertanto, quando Padre Moon dice di non “interpretare” le direzioni del cielo, significa che non dobbiamo sfuggire al percorso del sacrificio, riducendo furbescamente la richiesta di Dio a qualcosa di comodo. Dobbiamo comunque impegnarci in un’interpretazione di ciò che appare misterioso e vago, ma dobbiamo farlo con una mente pubblica, in accordo al Principio, pronti e disposti ad assumerci l’onere richiesto. Allora non sbaglieremo. La nostra responsabilità termina con l’azione. Nel tentativo di portare avanti la direttiva secondo la nostra comprensione migliore, il significato spesso diventa chiarissimo.

Tutta l’ispirazione spirituale non ha valore, senza la formazione e la motivazione delle persone sulla terra a farne buon uso. Tutti hanno delle ispirazioni occasionali, magari il tema di una nuova canzone o l’idea per una nuova invenzione. In genere non sappiamo cosa farcene, perciò l’ispirazione scorre dentro e fuori dalle nostre teste, mentre affrontiamo la nostra vita quotidiana. Invece, quegli scienziati e artisti dotati di eccezionali doni di ispirazione, sapevano invariabilmente cosa farne. Essendosi specializzati per molti anni e avendo acquisito padronanza degli strumenti del loro settore, oppure costituendone l’avanguardia, le loro menti poterono essere ricettive al movimento dello spirito. Quando giunse l’ispirazione, ne capirono il significato e agirono di conseguenza. Avevano le risorse e la motivazione a lavorare per trasformare l’ispirazione in realtà fisica.

Si dice che l’invenzione sia cinque per cento ispirazione e novantacinque per cento sudorazione. Il mondo spirituale cerca queste persone preparate e disposte a cui affidare la propria conoscenza più preziosa. Esso vuole collaborare con persone terrene che si impegnano quotidianamente per portare la loro visione spirituale a compimento nel mondo fisico. Queste persone realizzeranno il collegamento tra il mondo spirituale soggetto e il mondo fisico oggetto.

Destino e Responsabilità

Le persone spesso fraintendono il ruolo soggettivo del mondo spirituale, in particolar modo quando si parla di fortuna e di destino. Molte persone credono che ciascuno abbia un destino prestabilito scritto nelle stelle, nascosto e conservato nel mondo spirituale. Gli eventi importanti della nostra vita, come ad esempio il giorno della nostra morte, sono predestinati? Si dice che i piani si svolgano nel mondo spirituale anni prima di portare frutto sulla terra. Abbracciando questa visione, possiamo consultare i cartomanti per un consiglio sulla nostra vita, credendo che essi ci possano dare uno sguardo sul futuro.

Il Principio Divino, tuttavia, presenta in modo chiaro solo un tipo di predestinazione per gli esseri umani: la prosperità e il successo predestinati da Dio per la persona che compie la sua parte di responsabilità. Qual è il destino di chi fallisce nel realizzare la propria responsabilità? Si applica l’insegnamento del Principio Divino riguardo alle profezie duali sul destino di Gesù Cristo. Dio previde la possibilità che le persone avrebbero potuto fallito nel credere in Gesù e di conseguenza diede profezie della sua sofferenza e della sua morte, assieme a profezie secondo cui Gesù avrebbe regnato nella gloria. Allo stesso modo, per ogni essere umano, Dio e il mondo spirituale prevedono diversi destini possibili. Uno di questi è glorioso; altri possono essere infelici. Quale dei destini si avveri dipende dalla realizzazione della parte di responsabilità dell’uomo.

Si dice che ad ogni persona vengono concesse tre possibilità per trasformare una vita egocentrica in un cammino di luce. Ognuna di esse è una porta di opportunità; aprendola possiamo affermare il destino che Dio ha preparato per noi. In un tale momento critico, la nostra responsabilità ci guarda in faccia, per essere adempiuta o meno. La fortuna della nostra vita si decide in questi momenti e si rivela negli anni a seguire.

Considerate questa parabola: c’era un grande palazzo, ma in condizioni fatiscenti, in cui viveva, in un piccolo angolo, un falegname. Egli rimise in buone condizioni le sue stanze, continuando però a lamentarsi del degrado del resto del palazzo. Eppure, egli non osò avventurarsi lontano dai suoi piccoli locali, avendo sentito che gli altri settori dell’edificio non erano sicuri. Sapeva di amici che si erano allontanati e non avevano mai fatto ritorno. Un giorno, un uomo anziano gli fece visita e gli disse di un tesoro segreto che si trovava in una delle camere là fuori. Ma il falegname non diede retta a questa storia e visse il resto dei suoi giorni nelle stanze a lui familiari. Alla sua morte, egli fu condotto in spirito a vedere le altre parti del palazzo. Lì, solo poche porte più lontano, in una stanza che recava l’insegna “Maestro Carpentiere”, vide un tesoro al là di ogni immaginazione. Apprese che l’uomo anziano che una volta lo aveva visitato era stato inviato dai suoi buoni antenati per mostrargli la via per quella stanza, dove egli era stato destinato ad assumersi la missione di restaurare l’intero palazzo ed assicurarsi grandi ricchezze per il suo lavoro. Apprese anche che le altre persone che avevano esplorato il palazzo avevano raggiunto posizioni onorevoli, come maggiordomo o come capo cuoco. Vedendo che avrebbe avuto una vita di gran lunga migliore uscendo dalle sue stanze, fu colpito da rammarico.

Nella Bibbia, Abramo, quando rispose alla chiamata di Dio di lasciare Haran e viaggiare in una terra lontana, attraversò una porta del destino (Gen 12:4). Egli si mise nel cammino del prescelto a cui Dio avrebbe affidato il compito di compiere l’offerta simbolica. Un altro momento cruciale per Abramo fu quando non riuscì a compiere la sua offerta (Gen 15:9-15). Questo fallimento mise in moto degli eventi che si sarebbero conclusi nei successivi quattrocento anni e portarono Abramo ad offrire un giorno suo figlio Isacco. Giovanni Battista si trovò davanti alla porta del suo destino quando incontrò Gesù al fiume Giordano. In quei pochi giorni in cui respinse la rivelazione di Dio, egli determinò il suo destino. Dio pone tali porte del destino davanti a ciascuno di noi. Esse appaiono come momenti critici, in cui siamo noi stessi a decidere se accettare il destino che Dio vuole per noi o intraprendere un altro percorso, per un destino diverso.

Quando un veggente o un medium dichiarano di vedere chiaramente il vostro futuro, in realtà vedono solo uno dei tanti percorsi possibili. Nessuno in cielo, neppure Dio, può sapere se una persona varcherà la porta del destino o vi si allontanerà. Come per le profezie duali nella Bibbia, il mondo spirituale include piani alternativi, a seconda che noi varchiamo la nostra porta o meno. Come possiamo sapere quale di questi piani alternativi l’indovino vede?13 Inoltre, nel momento critico, quando ci si trova davanti alla porta, il mondo dello spirito non ci è per nulla d’aiuto.

La stessa cautela si applica alle profezie sul futuro del pianeta. Leggiamo, da Nostradamus e da altre fonti, diverse profezie riguardo alla fine del mondo, di terremoti e catastrofi cosmiche, di cambiamenti del livello del mare che portano alla sommersione delle principali città del mondo e alla morte di miliardi di persone. Queste profezie descrivono un destino per il pianeta Terra, sulla base di particolari piani per il futuro della Terra “conservati” nel mondo spirituale. Tuttavia, se l’umanità nel suo complesso varca una certa porta nella provvidenza di restaurazione, si apre la strada per un destino di speranza. Se l’umanità accoglie i Veri Genitori, possiamo affermare con fiducia che la Terra s’incamminerà sul percorso di un futuro luminoso. Non si verificheranno le profezie di catastrofi e di distruzione di massa. Tuttavia, esse rimarranno nel mondo spirituale, come le profezie alternative di Gesù, venuto come il Signore della Gloria, che rimangono nel Vecchio Testamento, anche se Gesù attraversò la strada della sofferenza. Veggenti e profeti che accedono a questi piani possono credere di vedere con precisione una catastrofe in arrivo, quando in realtà vedono solo l’ombra di una scelta non compiuta, frammenti di qualcosa che non avverrà.

Unire il Mondo Spirituale e il Mondo Fisico

Molte persone sono consapevoli della forza superiore della provvidenza divina che guida la nostra vita. Abbiamo sentito la guida di Dio, che nei periodi bui e disperati ci ha suggerito di agire in un certo modo, conducendoci in nuove situazioni. Quando ci affidiamo alla Provvidenza, possono accadere cose incredibili, perché ci poniamo nella posizione di ricevere aiuto spirituale. Come disse Gesù, coloro che cercano il Regno di Dio e la Sua giustizia troveranno che ogni cosa buona sarà loro data (Mt 6:33).

È sempre nostra responsabilità cogliere il nostro destino provvidenziale. Tuttavia, la chiamata della Provvidenza arriva spesso avvolta nel mistero e richiede un atto di fede. Ci troviamo a nostro agio nelle nostre circostanze, mentre Dio vorrebbe che ci dedicassimo a cose più grandi. A volte sarà necessario uno scossone – ad esempio, essere licenziati dal lavoro – affinché noi ci svegliamo e ci muoviamo. Spesso la situazione non sarà così chiara, ma saremo comunque responsabili di discernere in preghiera la voce di Dio e la via della Provvidenza. Se preghiamo sinceramente per sapere da che parte andare, Dio ci darà sicuramente la risposta che ci serve. Quando viviamo con Dio giorno per giorno, la Sua guida spirituale ci giunge costantemente.

La chiave è di agire in base alla guida che riceviamo. Una volta che diventiamo oggetti di fiducia, pronti a mettere la loro guida in pratica, Dio e il mondo spirituale saranno lì per noi. Alle nostre preghiere devono corrispondere le nostre azioni. Il desiderio della nostra mente di servire Dio deve essere accompagnato da un’azione decisa, una volta che ci presenta l’occasione per servire. Troppo spesso ci allontaniamo dalle richieste del mondo spirituale. Non possiamo aspettarci che il mondo spirituale stia con noi se il nostro corpo non risponde alle indicazioni della nostra mente superiore. Bloccheremmo quindi il rapporto soggetto-oggetto tra il mondo spirituale e il mondo fisico. Questa è ancora una volta il significato della chiamata del Giuramento della Famiglia ad impegnarsi quotidianamente per il progresso dell’unificazione tra mondo spirituale soggetto e mondo fisico oggetto.

La parola progresso suggerisce che l’unificazione tra i due mondi si sviluppa in fasi. Lo sviluppo della provvidenza di Dio sulla terra genera sviluppi paralleli in cielo. Per esempio, quando sulla terra i leader delle religioni si riuniscono in grandi conferenze, essi pongono le basi per l’unificazione di tutte le religioni nel mondo spirituale. Allo stesso modo, la Benedizione di milioni di coppie in terra pone le basi per la Benedizione di milioni di spiriti nel mondo spirituale. L’ascensione delle famiglie benedette nel regno del Mondo Spirituale secondo il Principio ha provocato una grande agitazione, perché gli spiriti percepiscono che un giorno potranno essere resuscitati ed entrare nella gloria di quella dimensione. La predicazione della nuova espressione della verità di Dio, il Principio Divino, viene ora diffusa in tutto il mondo spirituale. In mezzo a tali cambiamenti, miliardi di spiriti sono scesi sulla terra per partecipare all’espansione della Provvidenza e ricevere il beneficio della resurrezione. Le nostre particolari missioni di servizio della provvidenza di Dio dovrebbero essere viste nel contesto di questi cambiamenti cosmici. Stiamo davvero assistendo all’alba del Regno di Dio!

Unire il mondo spirituale e il mondo fisico è come produrre l’acciaio combinando il ferro e il carbonio. Il carbonio di per sé è morbido e friabile; il ferro da solo è debole e si piega facilmente. Ma quando i due elementi sono combinati, il risultato è acciaio resistente e durevole. Il legame tra lo spirito e il fisico funziona in modo simile. Gli spiriti possono fare poco da soli. Noi, da parte nostra, siamo persone ordinarie con molte limitazioni. Ma quando realizziamo la volontà di Dio come mediatori che collegano l’ispirazione del mondo spirituale con azioni concrete nel mondo fisico, diventiamo forti e pieni di energia. Diventiamo persone di grande fortuna. Riceviamo ispirazione ogni giorno e trabocchiamo di creatività. I fenomeni spirituali avvengono intorno a noi costantemente. Possiamo avere delle premonizioni riguardo alle persone intorno a noi; siamo in grado di percepire le loro menti e le motivazioni e persino conoscerne il loro futuro. Tutto ciò in cui investiamo il nostro sforzo può produrre tre o dieci volte più del solito risultato. Diventiamo persone dinamiche che possono raggiungere successo e vittoria in ogni impresa.

L’unificazione non avviene quando un medium esce di sé ed entra in stato di trance. Come ci può essere unità quando uno spirito adombra del tutto la consapevolezza mentale di una persona sulla terra? L’unificazione non viene raggiunta quando uno spirito controlla una persona. Piuttosto, l’intenzione di Dio è che noi governiamo gli angeli (1Cor 6:3). Queste forme inferiori di fenomeni spirituali caratterizzano la spiritualità angelica; non costituiscono una vera unificazione. Le persone non hanno bisogno di diventare sensitive per essere mediatrici efficaci per il lavoro del mondo spirituale. In qualunque area della nostra vita, la sfida è di discernere la guida di Dio e di agire in base ad essa.

Tre chiavi per mobilitare il Mondo Spirituale

Al centro dell’unità tra il mondo spirituale e il mondo fisico si trova l’essere umano, che unisce i due mondi in un circuito di azioni di dare e ricevere. Ci sono tre chiavi per chiudere questo circuito e quindi ricevere l’aiuto spirituale. In primo luogo, una persona afferma la sua dedizione di cuore a Dio e la determinazione a compiere la Sua volontà; in tal modo mobilita il mondo spirituale a dare ispirazione, guida e sostegno. In secondo luogo, la persona stabilisce una buona unità tra mente e corpo, che lo rende in grado di agire secondo l’ispirazione. In terzo luogo, la persona pone una fondazione pratica sulla terra, affinché le sue azioni abbiano un peso e possano essere efficaci.

figura 9

Figura 9: L’unificazione del mondo spirituale e del mondo fisico

Il legame con il mondo spirituale inizia con l’intenzione e la determinazione della mente. Una volta che Padre Moon si determina a raggiungere un certo obiettivo, giura davanti a Dio di realizzarlo con tutti i mezzi. Ciò mobilita il mondo spirituale, che inizia a lavorare per raggiungere l’obiettivo. Allo stesso modo, quando affermiamo e giuriamo di compiere la nostra missione con tutti i mezzi, il mondo spirituale si muove per noi.

Questo è il motivo per cui alla fine di ogni sermone, Padre Moon chiede spesso che alziamo le nostre mani e promettiamo di realizzare l’obiettivo, promessa a cui segue una forte preghiera. Anche se la meta sembra incredibilmente alta, non dovremmo avere riserve nel conseguire il nostro impegno per Dio. A volte i membri si trattengono, pensando che se promettono qualcosa che la loro mente ritiene impossibile, porteranno il giudizio su di sé. Ma questo modo di pensare non prende in considerazione il mondo spirituale. Il mondo degli spiriti ascolta il sentito impegno che abbiamo preso (soprattutto quando siamo uniti nella mente e nel corpo e lo pronunciamo ad alta voce) e lavora in modo invisibile per portare la vittoria al di là di ogni ragione. Se ci tiriamo indietro, il nostro cuore dice al mondo spirituale che siamo sconfitti ancor prima di aver cominciato. Allora non arriverà nessun aiuto.

L’unità mente-corpo è la seconda chiave per mobilitare con successo il mondo spirituale. Mente, in questo caso, è sinonimo di coscienza, la mente superiore che sa ciò che è buono e giusto. L’unità mente-corpo non si riferisce alla perfetta coordinazione di un giocatore di basket che realizza un canestro in mezzo a tanti avversari. Piuttosto, significa che ci aggrappiamo alla coscienza e facciamo ciò che è giusto, anche quando questo è doloroso.

L’educazione religiosa riguarda fondamentalmente l’unità mente-corpo. Perseverare nelle difficoltà del digiuno, della raccolta di fondi, delle veglie di preghiera e nell’evangelizzazione è la sostanza dello stabilire l’unità mente-corpo. Le chiese spesso forniscono questo tipo di addestramento, sfidando i giovani a svolgere questi difficili compiti, nonostante la difficoltà e il dolore.

Una volta che l’addestramento è finito, nel momento in cui l’esortazione non viene più da un anziano della chiesa, ma dalla nostra coscienza, manteniamo ancora questo standard di sacrificio? Quando siamo adulti, nessuno controlla se svegliamo la nostra famiglia per le preghiere del mattino. Vivendo in obbedienza alla coscienza, iniziamo la giornata con l’unità mente-corpo. Anche dedicare del tempo da investire nel servizio della comunità richiede unità mente-corpo, per resistere alle numerose attività mondane che rivendicano il nostro tempo. Anche la nostra vita familiare è un affare personale. Camminiamo veramente nella nostra strada; solo la nostra coscienza e Dio ci indicano la strada.

D’altra parte, quando ci abbandoniamo alla carne, menomiamo gravemente la nostra capacità di mobilitare il mondo spirituale. Il peccato è particolarmente dannoso per chi ha intrapreso un percorso spirituale e si è preso l’impegno di obbedire alla legge di Dio. Il peccato più grave è la fornicazione. Un solo errore in quest’area può annullare in un istante i meriti accumulati in anni d’impegno e devozione.

Per i leader religiosi, altri peccati frequenti di una certa serietà includono l’abuso di fondi pubblici e lo sfruttamento dei propri membri. Oltre ad affrontare le accuse della propria coscienza, questi ipocriti sono afflitti da spiriti malvagi che nella loro vita terrena hanno tratto vantaggio dal mantenere per finzione le apparenze, rispettando i prerequisiti della religione, mentre invece si permettevano ogni sorta di ingiustizia. Lo stesso mondo spirituale, che dovrebbe sostenere un leader religioso, forgerà allora le sue catene. Perciò, un leader saggio è sempre in guardia contro l’ipocrisia e vive con umiltà e pentimento, come fossero il suo pane quotidiano.

La terza chiave del successo nel mobilitare l’aiuto spirituale consiste nel costruire una fondazione pratica sulla terra con la quale rispondere in modo efficace alle richieste del Cielo. Le forze del cielo desiderano ottenere risultati pratici sulla terra. Non importa quanto siamo sensibili ai suoi suggerimenti, non possiamo essere utili al Cielo se non abbiamo le giuste competenze per raggiungere l’obiettivo. Gli scienziati benedetti con l’ispirazione che permise loro di fare grandi scoperte si esercitarono innanzitutto fino a padroneggiare i loro campi di studio. Gli artisti capaci di scrivere musica meravigliosa grazie all’ispirazione della Musa hanno prima coltivato la capacità di scriverla. Affinché Dio possa utilizzarci per trasformare la società, dobbiamo prima di tutto diventare influenti nei nostri campi di attività. Abbiamo bisogno di sviluppare le competenze, i contatti, la conoscenza, l’organizzazione e i mezzi.

Nella Bibbia, Giacobbe costituisce un buon esempio di persona che poté essere vittoriosa perché anzitutto ebbe costruito una fondazione pratica. Durante la sua fuga dalla rabbia di suo fratello Esaù, Giacobbe ricevette una rivelazione a Bethel e comprese la sua missione. Tuttavia, sapeva che non poteva sconfiggere Esaù a mani vuote. Pertanto, trascorse vent’anni a lavorare per suo zio, accumulando ricchezza sufficiente per offrire al fratello un considerevole regalo e poter così muovere il suo cuore. Giacobbe era un individuo equilibrato che possedeva tutte e tre le chiavi per mobilitare l’aiuto spirituale. La sua mente era dedicata alla volontà di Dio; dimostrò la sua unità mente-corpo superando l’inganno di suo zio e lottando fermamente con l’angelo; infine costruì una base terrena di ampi mezzi. Come Giacobbe, abbiamo bisogno di trovare un equilibrio. Non dobbiamo soffermarci solo sulle cose spirituali, ignorando la nostra fondazione terrena, ma non dovremmo nemmeno essere così mondani da perdere la nostra attenzione spirituale.

Il fondamento principale per l’azione sulla terra è il corpo fisico. Per una serie di motivi, abbiamo bisogno di un corpo sano per poterci dedicare alla vita spirituale. Il corpo è l’albero su cui lo spirito cresce. Solo il corpo può compiere buone azioni e così restituire elementi di vitalità per illuminare lo spirito. Solo con il corpo possiamo perfezionare l’amore nella famiglia e moltiplicare i figli. Lo spirito dipende dalla fondazione di un corpo sano per realizzare i suoi obiettivi sulla terra. Pertanto, dobbiamo fare attenzione a mantenere il corpo sano attraverso una buona dieta ed esercizio fisico regolare.

La Liberazione dell’Inferno

Il santo e il peccatore sono entrambi figli di Dio. Pertanto, noi, che desideriamo avvicinarci a Dio, dobbiamo amare i nostri fratelli e sorelle che soffrono nel dolore di uno spirito amareggiato o risentito. Il Principio Divino spiega che Abele non può entrare in Cielo senza salvare Caino. In altre parole, chi non ama il proprio nemico sulla terra, lo ritroverà ancora come nemico nel mondo spirituale; questi lo trascinerà all’inferno. Al contrario, chi ama il proprio nemico e lo trasforma in un amico, lo avrà come amico per sempre. Il suo ex nemico testimonierà il suo amore e lo scorterà in Cielo. In verità, la strada per il cielo passa attraverso l’inferno.

Con il procedere dell’unificazione tra mondo spirituale e mondo fisico, la sua fase finale sarà la liberazione dell’inferno. Dio ha stabilito che un giorno l’inferno svanirà. Dio, nostro Genitore amorevole, non può riposare fino a quando tutti i Suoi figli godono dello splendore del Regno. Come disse Gesù nella parabola della pecorella smarrita, “vi dico, ci sarà più gioia in cielo per un peccatore convertito, che per novantanove giusti che non hanno bisogno di conversione” (Lc 15:7). I modi con cui gli spiriti possono essere liberati dall’inferno sono affrontati brevemente nel Principio Divino.14 Vale la pena di porre attenzione ad essi, perché questi fenomeni si verificano ogni giorno e possono avere un grande impatto sulla nostra vita.

Le influenze invisibili dal mondo spirituale sono il motivo di buona parte del comportamento delle persone sulla terra. Possiamo ricevere l’aiuto di angeli e spiriti buoni, i quali, aiutandoci, possono trarre beneficio dalle nostre vittorie. Tuttavia, spiriti malvagi di vari livelli ci insidiano, cercando anche loro il nostro aiuto. Scendono sulla terra e stabiliscono una base comune con noi, secondo diversi criteri. Sono principalmente nostri antenati, con cui condividiamo il lignaggio. Possiamo essere influenzati anche da spiriti che avevano sulla terra una missione simile alla nostra. A volte siamo afflitti da spiriti che occupano il luogo in cui viviamo. Infine, siamo legati a spiriti che condividono la nostra religione o filosofia di vita.

Questi spiriti cercano costantemente di influenzare il nostro stato d’animo e il nostro comportamento. Per comprendere la loro influenza, pensate alle motivazioni e alle modalità con cui le relazioni sulla terra cercano di influenzarci. Gli spiriti si comportano in un modo molto simile. Essi potrebbero cercare di persuaderci e di plasmarci in accordo alle loro inclinazioni, credendo ostinatamente che dovremmo vivere come fecero loro. Un antenato indulgente verso sé stesso ci tenterà all’autoindulgenza. Un antenato razzista ci indurrà a pensieri razzisti. Un antenato che fu violento nei confronti dei suoi figli ci renderà impazienti con i nostri. Un antenato incredulo seminerà dubbi sull’esistenza di Dio. Questi spiriti prendono parte alla nostra vita, portando con sé tutto il loro bagaglio accumulato. Diventano essi stessi il nostro fardello.

A volte uno spirito malvagio cercherà vendetta per delle ingiustizie del passato, prendendo una persona terrena come oggetto della sua attenzione. La persona sulla terra può diventare lo strumento oppure il bersaglio della sua vendetta. L’omicidio della cantante messicana Selena Quintanilla, regina della musica tejana, è stato un caso del genere, secondo il resoconto di un sensitivo.15 Selena proveniva da una famiglia benestante, che possedeva una vasta tenuta in Messico; invece, gli antenati della sua assassina erano contadini che soffrirono lo sfruttamento della piantagione della sua famiglia. L’assassina di Selena, Yolanda Saldívar, ne era una sincera fan. Tuttavia, ella fu spinta a commettere l’omicidio da antenati che avevano covato un forte desiderio di vendetta contro la famiglia di Selena, a causa dello sfruttamento passato.

Gli spiriti possessori, che penetrano nel corpo e si attaccano alla mente, affliggono le persone a loro insaputa. Essi possono entrare nel corpo in un momento di debolezza; uno shock, uno svenimento o una febbre alta. L’alcool o le droghe forniscono facili opportunità per la possessione degli spiriti.16 Questi spiriti annebbiano la mente e inducono ad un comportamento ossessivo o addirittura psicotico. Persino molte malattie fisiche hanno come concausa questi spiriti malvagi.

Il denominatore comune di tutte queste influenze spirituali malvagie è il peccato ereditario. Anche se cambiamo il nostro stile di vita, abbandoniamo le nostre cattive abitudini e ci impegniamo a migliorare noi stessi, non possiamo cambiare il nostro lignaggio. Contando sette generazioni indietro, ognuno di noi ha ben più di un centinaio di antenati nella sua discendenza diretta, a cui si aggiungono altre centinaia se includiamo fratelli e sorelle, zie e zii. Tra queste centinaia di persone, sicuramente alcuni di loro sono stati adulteri, assassini, stupratori e ladri. Ciascuno di noi è legato a questi antenati e deve necessariamente fare i conti il loro peccato. Pertanto, non importa quanto giusti possiamo essere, è impossibile evitare di essere afflitti dagli spiriti malvagi che portano il nostro peccato ereditario. Anche se un guaritore o un terapeuta rimuovono lo spirito possessore, se non risolviamo il peccato sottostante, l’effetto rischia di essere solo temporaneo.

Una persona che assume una responsabilità pubblica deve inevitabilmente fare i conti con i peccati di persone che hanno avuto la stessa missione. L’onere di un alto ufficio può creare una pressione spirituale enorme, trasformando un uomo mite e generoso in un individuo orgoglioso, irascibile o sospettoso.

Gli spiriti infelici che ci affliggono hanno in realtà bisogno del nostro aiuto. Soffrono le pene dell’inferno, senza apparente via d’uscita, se non attraverso di noi. Come Gesù portò la croce per liberare il mondo intero, noi portiamo la croce per il nostro lignaggio. I nostri antenati, esprimendo il loro risentimento dai regni inferiori del mondo spirituale, sperano nel profondo del loro cuore che noi non cediamo, ma che risolviamo i nostri (e loro) problemi e liberiamo quindi loro dalla tristezza che li affligge.

Tra gli spiriti più depravati che ci tormentano, buona parte è costituita da persone a cui i nostri antenati commisero un torto durante la loro vita terrena. Essi si attaccano a noi, cercando vendetta per l’ingiustizia subita per mano dei nostri antenati. Come frutto dei nostri antenati, ci troviamo nella posizione di essere odiati; ma, per lo stesso motivo, siamo nella posizione unica di poterli salvare. Sopportando i loro attacchi con pentimento, permettendo loro di sfogare il loro odio su di noi, consentiamo loro di risorgere a un livello più elevato nel mondo spirituale. In tal modo, facciamo loro un degno dono, che può alleviare il dolore che i nostri antenati causarono loro in passato.

Ci assumiamo la responsabilità del peccato dei nostri antenati attraverso il pentimento e ponendone rimedio. Possiamo sopportare una sofferenza con buon cuore, consapevoli che, attraverso i nostri sforzi, i nostri antenati vengono guariti. Possiamo educarli alla verità. Inoltre, cosa più importante, amando e servendo gli altri siamo in grado di ripagare questi peccati con la bontà. “La carità copre una moltitudine di peccati” (1Pt 4:8) e “Le buone azioni annullano le azioni malvagie” (Corano 11.114). Impegnandoci nell’aiutare il nostro prossimo e i parenti sulla terra e nel guidarli verso la luce, allo stesso tempo ripaghiamo i peccati dei nostri antenati nel mondo degli spiriti e li portiamo fuori dall’inferno.

In questa luce, ogni persona che incontriamo rappresenta potenzialmente uno dei nostri antenati. Raggiungendo quella persona e portandola alla verità e all’amore di Dio, ci colleghiamo contemporaneamente al nostro antenato, come fosse in carne ed ossa. Pertanto, dovremmo trattare tutti coloro che incontriamo nella nostra vita come un nostro parente perso e accettare la sfida di relazionarci con lui o lei come parte del nostro corso per risolvere il peccato ereditario.

Impegnarsi quotidianamente

Abbiamo appreso che il mondo spirituale ci appesantisce e ci potenzia nello stesso tempo. Gli spiriti che portano i peccati dei nostri antenati ci affliggono; nel contempo, gli angeli e gli spiriti elevati ci ispirano e ci aiutano a compiere la volontà di Dio. Ciascun essere umano si trova in mezzo, tra cielo e inferno. Siamo responsabili di unire il mondo spirituale e il mondo fisico nel perseguimento della volontà di Dio, mentre allo stesso tempo ripaghiamo per i peccati del passato e spezziamo le catene dei nostri antenati all’inferno. Nella nostra posizione di agenti storici per l’unificazione del mondo spirituale, dovremmo impegnarci quotidianamente.

Questo punto e il primo punto del Giuramento sono gli unici due punti in cui (nella versione originale coreana) non si trova il verbo “perfezionare”, 완성하다 (wanseong-hada). Ricordiamo che perfezione significa portare alla massima crescita ciò che già esiste come potenziale. Quando giuriamo di perfezionare la strada del dovere familiare (punto n° 2), i Quattro Grandi Regni del Cuore (punto n° 3), ecc., ci sforziamo di perfezionare qualcosa che già si trova nella creazione come seme. Il quinto punto del Giuramento, tuttavia, ha a che fare con la restaurazione, ovvero il ripristino ciò che è stato rotto, il pagamento di vecchi debiti e il superamento del male.

Oggi il nostro mondo assomiglia molto all’inferno e risuona con l’inferno nel mondo spirituale, formando un’alleanza malvagia, violenta e corrotta. I demoni vagano sulla terra, suscitando in continuazione desideri malvagi e seminando discordia. È vero, l’unità celeste tra il mondo spirituale e il mondo fisico è una condizione che non è mai esistita. Essa richiede che noi superiamo il dolore accumulatosi nella storia, che ha eretto dei muri spessi. Richiede che noi recidiamo i nostri legami con Satana, eliminando tutte le condizioni attraverso cui egli invade noi e le nostre famiglie. Pertanto, dobbiamo impegnarci quotidianamente. Non dovremmo mai pensare di avere tanta bontà innata e una coscienza così forte da poter trovare la nostra strada con facilità, senza metterci d’impegno.

In primo luogo, dobbiamo impegnarci quotidianamente per stabilire le tre condizioni per ricevere l’aiuto spirituale. Dobbiamo vivere secondo la nostra coscienza, restaurando così dentro di noi il giusto rapporto soggetto-oggetto tra mente e corpo. In tal modo realizziamo l’unità tra il mondo spirituale e il mondo fisico nel nostro microcosmo. Dobbiamo sforzarci di catturare l’ispirazione del Cielo e agire per portare risultati significativi sulla terra. Con il nostro continuo impegno, la volontà di Dio, che prende forma innanzitutto nel mondo spirituale, scende sulla terra e diventa manifesta. Infine, dovremmo costruire la nostra fondazione pratica, in modo che la volontà del Cielo possa essere manifestata sulla terra in modo ancora più potente.

In secondo luogo, dobbiamo sempre fortificare noi stessi contro le basse influenze dell’ambiente circostante. Dovremmo riflettere su noi stessi per capire dove Satana trova un punto d’appoggio per invadere la nostra vita e allontanarci dalla vita più elevata con Dio. A tale scopo, abbiamo bisogno dello studio quotidiano della Parola di Dio, per mantenere una giusta prospettiva sulla vita. Dobbiamo sapere distinguere, attraverso i criteri della Parola di Dio, se una particolare inspirazione proviene da uno spirito buono o cattivo, per non inciampare accettando la guida di uno spirito malvagio mascherato da angelo di luce (2Cor 11:14). Spesso l’opera di uno spirito buono è accompagnata dalle sottili influenze di uno spirito malvagio.17 Anche se possiamo sempre conoscere la vera indole di uno spirito dai suoi frutti, quando ce ne accorgiamo potrebbe essere troppo tardi. Vivendo in stretto rapporto con la verità di Dio, non sbaglieremo.

In terzo luogo, abbiamo bisogno di pregare costantemente (1Ts 5:17). Attraverso la preghiera riceviamo la guida di Dio e blocchiamo i desideri malvagi della carne: “La preghiera trattiene una persona da azioni vergognose e ingiuste” (Corano 29.45) La perfezione della preghiera è l’essere costantemente consapevoli di vivere in Sua presenza. Allora, con la mente al servizio di Dio, sarà Dio ad agire attraverso di noi, in tutto ciò che facciamo.

In quarto luogo, dobbiamo cercare continuamente delle opportunità per servire gli altri. Attraverso il servizio amorevole stabiliamo una base per un buon aiuto spirituale. Generiamo elementi di vitalità che alimentano la crescita spirituale. Paghiamo anche indennizzo per i peccati dei nostri antenati, aprendo la porta per la loro liberazione. Se ci tiriamo indietro dall’impegnarci in queste aree, possiamo essere facilmente dominati dalle influenze negative dell’ambiente e dei regni spirituali inferiori.

Impegnandoci ogni giorno per adempiere la nostra responsabilità sulla terra, facciamo progredire ulteriormente la volontà di Dio di unificare il mondo spirituale. La terra è il luogo in cui inizia il lavoro di restaurazione. Prima che il Regno di Dio possa essere realizzato nel mondo spirituale, dev’essere stabilito anzitutto sulla terra. Pertanto, gli sforzi per guarire i nostri rapporti familiari sulla terra aiutano a risanare i problemi relazionali nelle famiglie dei nostri antenati. Attraverso la risoluzione dei conflitti tra razze, religioni e nazioni sulla terra, si creano le condizioni per unificare queste comunità nel mondo spirituale. Le buone azioni e i sacrifici per portare la salvezza alle persone sulla terra creano le condizioni per salvare le persone non credenti nel mondo degli spiriti.

Il nostro impegno non finisce con la morte. Gesù testimoniò agli spiriti dell’inferno quando il suo corpo era stato già deposto nel sepolcro. Anche oggi, i nostri fratelli e sorelle che sono passati nel mondo spirituale, insieme ai santi in Paradiso, scendono sulla terra e si impegnano con forza per costruire il Regno di Dio sulla terra. Anche se come spiriti potrebbero godere dei piaceri del cielo, il cuore non dà loro pace. Essi sono altrettanto dedicati alla volontà di Dio oggi, come furono durante la loro vita terrena. Essi continueranno a lottare incessantemente fino a che il Regno di Dio risplenderà in tutto il mondo e l’inferno non ci sarà più.

Dobbiamo impegnarci ogni giorno perché la vita è breve e c’è così tanto da fare. In questo periodo di transizione della storia umana, la provvidenza di Dio si muove con una velocità incredibile. Il mondo spirituale può essere paragonato al fulcro di una ruota gigante, rispetto alla quale noi ci troviamo da qualche parte vicino al bordo. Quando Dio gira il fulcro della ruota, dobbiamo correre il più velocemente possibile per tenerci al passo con la ruota. È così che Padre Moon descrive la sua vita. Quanto più velocemente dobbiamo correre per tenerci al suo passo! Il mondo spirituale ci spinge a correre il più velocemente possibile, per salvare miliardi di anime che soffrono nel dolore e, al contempo, dare il massimo valore alla nostra breve vita. Essere pigri in questa era, fermarsi e indugiare nelle nostre fantasie personali, ci porterebbe a ricevere infinite accuse per aver sprecato un’opportunità tanto preziosa di servire l’umanità.

Infine, la chiamata a impegnarci ogni giorno ci ricorda dell’opportunità unica di servire i Veri Genitori mentre sono in vita sulla terra. Padre Moon ha più di ottant’anni; il tempo che gli rimane sulla terra è breve. Ogni secondo della sua vita, egli ha corso così velocemente, realizzando così tanto; egli ha restaurato seimila anni di storia nel giro di soli 40 anni. Le scritture insegnano: “per il Signore un giorno è come mille anni, e mille anni sono come un giorno” (2Pt 3:8). Davvero, un’ora della vita di Padre Moon è come una settimana del tempo normale! Egli vuole completare il lavoro di costruzione del Regno di Dio nei pochi anni che rimangono della sua vita, perché sa che dopo la sua morte la provvidenza di Dio potrebbe rallentare. Quello che facciamo per sostenere il suo lavoro in questi anni rimanenti ha un impatto senza precedenti, sia sulla terra sia per i miliardi di anime nel mondo spirituale.

Note

  1. The National Spiritualist 819 (settembre 1993). Phoenix, National Spiritualist Association of Churches, p. 15.
  2. Sang Hun Lee, “Theory of the Spirit World in Unification Thought”, Unification Thought Quarterly 33 (Summer 1995), pp. 28-36. Scritto prima della sua morte
  3. Sang Hun Lee, Life in the Spirit World and On Earth, scritto da Young Soon Kim (New York: FFWPU, 1998).
  4. Life in the Spirit World and On Earth, p. 17.
  5. Il Principio Divino, p. 145.
  6. Vedi Il Principio Divino, pp. 139-141.
  7. Life in the Spirit World and On Earth, pp. 16-17.
  8. Life in the Spirit World and On Earth, pp. 33-34.
  9. Sun Myung Moon, “True Unification and One World”.
  10. Hadamard, The Psychology of Invention in the Mathematical Field (Princeton, 1945), 16; quoted in Roger Penrose, The Emperor’s New Mind (Oxford, 1989), p. 423.
  11. Il Principio Divino, p. 186.
  12. Il Principio Divino, p. 124.
  13. Il Principio Divino, p. 137.
  14. Il Principio Divino, pp. 141-143.
  15. Beatriz Steeghs, comunicazioni personali.
  16. Vedi The Unquiet Dead, Edith Fiore (New York: Doubleday, 1987).
  17. Il Principio Divino, p. 73.
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