Nota sui nomi coreani e sulla loro scrittura
Nel caso migliore, per i non coreani i nomi coreani sono difficili; ma, quando compaiono con grande frequenza, come è il caso di questo libro, generano addirittura confusione. Alla fine del libro riporto una lista dei nomi citati. I nomi coreani iniziano con un cognome di una sillaba o, in rari casi, con due sillabe. Le due sillabe che seguono il cognome sono il nome proprio. Ad esempio, una persona di nome Kim Kyung-ja viene chiamata Signora Kim nelle occasioni formali, e Kyung-ja dagli amici. Di queste due sillabe, una è un nome generazionale, condiviso con fratelli, sorelle e cugini. Ad esempio, un cugino di Kyun-gja potrebbe chiamarsi Kyung-mee. A volte i nomi propri sono formati da una sola sillaba. In occidente, i coreani scambiano l’ordine dei nomi. Moon in Corea è conosciuto come Moon Sun-myung, mentre in occidente è conosciuto come Sun-myung Moon.
Ho mantenuto questa forma invertita perché più conosciuta. Tuttavia nel testo ho unito con un trattino le due sillabe del nome per mantenere la coerenza con gli altri nomi coreani, e per ricordare ai lettori che il suo nome proprio è Sun-myung, e non «Sun» come a volte viene erroneamente chiamato. Ho fatto un’eccezione, sempre a motivo della familiarità con una certa forma del nome, per Syngman Rhee, il primo presidente sudcoreano. In Corea è conosciuto come Rhee Syng-man.
Non vi è un sistema accettato universalmente per la trascrizione delle parole coreane negli alfabeti occidentali, perciò mi sono limitato a trascriverli privilegiando la semplicità.(1)(4) Quando necessario, la semplicità è stata sacrificata alla precisione. Le parole lunghe sono state interrotte con dei trattini in modo da facilitarne la lettura. Per quanto riguarda i nomi ben conosciuti, l’autore ha accettato la pronuncia comune. Ad esempio, la città di Pusan dovrebbe essere scritta e pronunciata Busan. Ed anche il nome Syngman Rhee dovrebbe essere scritto Lee Seung-man.
Note
(1) In questa edizione italiana i nomi sono stati lasciati nella trascrizione inglese. Questa è d’altra parte la trascrizione conosciuta anche da noi dei pochi nomi coreani che giungono alla ribalta internazionale, compreso quello di Sun-myung Moon e del Segretario Generale dell’ONU, Ban Ki-moon. Un’eccezione è costituita dal nome della Capitale, che dalla trascrizione inglese «Seoul» diventa «Seul».
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