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Introduzione

All’edizione italiana

Sette anni sono trascorsi dalla scomparsa del dottor Sang Hun Lee, autore di quest’opera. Chi lo ha conosciuto personalmente, senz’altro ricorda il suo carattere riservato, la sua continua ricerca – in tutti i campi – di nuove cose da imparare e la sua profonda affezione per l’ispiratore della sua teoria, il Reverendo Sun Myung Moon.

Nella sua vita, il dottor Lee ha sempre mostrato un atteggiamento di grande sensibilità emotiva. Studioso di rigore e accademico impeccabile, egli riusciva a far passare in secondo piano le sue qualità intellettuali, per far emergere soprattutto un’affascinante persona di cuore, con cui era molto facile trovarsi a proprio agio.

Nel corso degli anni, egli si era dedicato a riscrivere il testo del Pensiero dell’Unificazione, modificandolo completamente, per tre volte. L’ultima stesura (la prima ad essere tradotta in lingua italiana) realizza piuttosto bene gli obiettivi che l’Autore si era proposto.

Per prima cosa, il libro è molto agile e può dare soddisfazione a un’ampia platea di lettori, partendo dal giovane studente fino al ricercatore avanzato.

Il primo avrà a disposizione una panoramica ampia, ma al tempo stesso un compendio succinto, che lo aiuteranno a orientarsi correttamente nell’impegnativa materia e meglio valutare le aree d’interesse più vicine alle sue inclinazioni.

Il secondo non troverà sicuramente approfondimenti esaustivi per alcuno degli innumerevoli argomenti toccati dal libro – in particolare per quanto riguarda le pagine che rivisitano quei personaggi, determinanti nella storia del pensiero, sui quali già esistono tanti studi di adeguato spessore – ma riceverà una quantità impressionante di stimoli, da trasfondere nella propria specifica, personale ricerca.

In altre parole, nel disegno sistematico dell’opera del dottor Lee, il libro offre una griglia volutamente schematica, donde altri studiosi possano prendere le mosse per analizzare scientificamente tematiche più specifiche, in una focale più concentrata.

Da questo punto di vista, è chiaro l’intento del dottor Lee di presentare il Pensiero dell’Unificazione in una dimensione il più possibile interdisciplinare, lasciando evidentemente libero mandato di sviluppare la sua visione con riferimento all’uno o all’altro ambito scientifico.

Il lettore noterà un accenno appena un po’ più specialistico, nelle pagine conclusive del capitolo sull’epistemologia, dove l’Autore emerge come medico, trattando delle dinamiche del cervello umano.

In ogni caso, l’originalità delle posizioni è una dote saliente del Pensiero dell’Unificazione e alcuni temi, come ad esempio l’antologia o la storia, presentano punti di vista assolutamente inediti.

Per quanto mi riguarda, ho constatato che taluni concetti, proprio perché sono decisamente nuovi e profondamente complessi, necessitano un certo investimento di tempo per essere intesi al meglio.

Il meditato atteggiamento di assoluta umiltà, di cui l’Autore ha animato questo testo, c’impegna e incoraggia ad apprezzarne tutto il valore. Non mi resta davvero, a questo punto, che augurare a tutti una buona lettura.

Il Traduttore

Agosto 2004

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