Presentazione
Il volume che state per leggere è stato scritto da Miguel Angel Cano Jimenez (1950-2023), Ph.D. in Filosofia e Scienze dell’educazione. Cano si è dedicato per molti anni all’approfondimento e alla divulgazione del Pensiero di Unificazione; su tale base ha pubblicato numerose opere basate su questa filosofia che speriamo possano essere tutte tradotte e diffuse anche nel nostro Paese.
Il Pensiero di Unificazione è l’espressione filosofica della visione teologica di Sun Myung Moon, guida spirituale coreana conosciuta in tutto il mondo. Questo Pensiero contiene preziose gemme di conoscenza, gemme che devono essere esplicitate e trasmesse in un linguaggio accessibile ai non esperti in filosofia. Un obiettivo di cui il Dr. Cano si è fatto carico e ha sviluppato nei suoi volumi.
Il tema principale che la presente opera affronta è appunto, come spiega il titolo, I Principi della natura e le loro implicazioni etiche. Per Principi della natura si intendono le basi scientifiche su cui la natura poggia. In sostanza, sono le leggi fisiche che tutte le discipline scientifiche ricercano. Ma approfondendo tali basi, gli scienziati inevitabilmente si pongono la domanda: da dove nasce il mondo? E le leggi che lo regolano? L’energia che lo forma - e oggi sappiamo che la materia non è che energia «condensata» - da dove deriva?
Con quest’opera il Dr. Cano mette la scienza di fronte all’evidenza di una mente creatrice, dell’autore di un disegno intelligente, di un progetto dal quale questa Mente è partita per creare un universo che la scienza vede sempre più come costituente un’unica entità. Di fronte alle scoperte e alle deduzioni che vanno in questa direzione la scienza – o meglio, un certo numero di scienziati – preferisce attribuire alla materia delle qualità intrinseche che si sviluppano e diventano sempre più avanzate man mano che gli esseri diventano più complessi.
Questa visione è frutto di una concezione materialistica della scienza che abbiamo ereditato dai secoli passati, ma che non è più adeguata a descrivere la realtà. Il Dr. Cano mette bene in rilievo tale strana contraddizione e fornisce la sua controproposta.
Ma perché si parla anche delle implicazioni etiche di tali principi? Perché il fondamento dell’etica è sempre stato uno dei grandi problemi della filosofia; in ogni caso, se non si riconosce l’esistenza di un Essere creatore del mondo e in particolare dell’uomo, ognuno può costruirsi una propria etica e, proprio come succede oggi, si genera solo una grande confusione che rende impossibile una vita sociale armoniosa. Comunismo, fascismo e l’attuale confusione sui ruoli dei sessi sono chiari esempi di ciò che succede se si abbandona una visione spirituale della vita e si riduce tutto a semplice materia.
Il Dr. Cano afferma che i principi etici sono impliciti nei principi scientifici della creazione; anzi, possiamo affermare in un certo senso che i principi scientifici sono l’espressione di tali principi etici, principi sui quali la Mente creatrice ha basato la costruzione del mondo fisico. Tutto l’Universo si basa su questi ultimi, e possiamo dedurli semplicemente osservando e comprendendo il mondo.
L’Autore basa il suo lavoro, come detto, sul Pensiero di Unificazione, ma lo corrobora con citazioni di molti scienziati e filosofi che ne hanno intuito e sviluppato alcuni punti. Da tutto questo materiale ha estrapolato alcuni punti fondamentali, ma se potesse scrivere un ulteriore volume sul tema aggiungerebbe altre citazioni estremamente importanti che validano la sua tesi. Parlerebbe dello psicanalista Jung e del suo concetto di sincronicità, della collaborazione di Jung su temi di frontiera con il fisico Pauli, parlerebbe del fisico Bohm e della sua teoria dell’ordine implicato, del filosofo Chalmers e delle sue ipotesi sulla coscienza (da lui definito il «problema difficile»), e di tanti altri pensatori e scienziati che hanno avuto il coraggio di trarre le conclusioni corrette dalle loro ricerche. Conclusioni che rendono l’esistenza di una dimensione spirituale più una necessità che un’ipotesi.
La tesi dell’Autore è che ci stiamo dirigendo verso un’era in cui la scienza abbandonerà i pregiudizi materialisti ereditati dall’Illuminismo e trarrà le conclusioni ormai evidenti sull’esistenza di una Mente creatrice, sulla fondamentale unità tra tutte le componenti dell’Universo, e sulla forza motrice dell’Universo stesso: l’amore.
Antonio Ciacciarelli
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