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La Storia di Restaurazione

Capitolo II - La Provvidenza di Restaurazione centrata su Mosè e Gesù

Sezione 1

Il corso-tipo per la sottomissione di Satana

L’intero corso di Giacobbe era il corso simbolico per sottomettere Satana, ed anche il modello per il corso in immagine di Mosè e il corso sostanziale di Gesù. Infine era anche il modello per il corso degli Israeliti e di tutta l’umanità.

A. Perché Dio stabilì i corsi di Giacobbe e di Mosè, come corsi-tipo per il corso di Gesù

Satana, che non obbedì e non si sottomise a Dio, non avrebbe di certo obbedito a Gesù, e tanto meno ai santi. Perciò Dio, assumendosi la Sua responsabilità come creatore, stabilì i corsi simbolico ed in immagine per sottomettere Satana, rispettivamente con Giacobbe e Mosè.

At. (3:22) “Mosè infatti ha detto: “Il Signore Iddio vi susciterà tra i vostri fratelli un profeta come me: ascoltatelo in tutto ciò che vi dirà”.

Gv. (5:19) “Rispose dunque Gesù a loro: “In verità, in verità vi dico, il Figlio nulla può fare da se stesso se non vede che il Padre lo fa: poiché quanto egli fa, questo anche il Figlio similmente fa”.

B. Parallelismi tra i corsi di Mosè e di Gesù

Il parallelismo tra i corsi di Mosè e Gesù sul modello del corso di Giacobbe, è illustrato nello schema seguente.

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Sezione 2

La provvidenza di restaurazione centrata su Mosè

A. Visione generale della provvidenza di restaurazione centrata su Mosè

Lo scopo della provvidenza è quello di passare dal livello familiare al livello nazionale. Mosè non poteva ereditare la volontà della provvidenza di restaurazione senza completare la sua parte di responsabilità.

1. La fondazione di fede

(1) La figura centrale per restaurare la fondazione di fede: Mosè.

Posizione di Mosè:

a) Era il sostituto di Dio, o Dio (Es. 4:16; Es. 7:11).

b) Egli percorse in immagine il corso-tipo che poi Giacobbe e Gesù percorsero. Il suo corso era il vero modello per il corso a livello mondiale di restaurazione per Canaan, che Gesù doveva fare più tardi (At. 3:22; Gv. 5:19).

Dt. (18:18-19) “Farò sorgere di mezzo ai loro fratelli dei profeti, come te, porrò le mie parole nella loro bocca ed essi diranno loro tutto quello che io ordinerò. Se uno non darà ascolto alle mie parole, che essi diranno in nome mio, io ne chiederò loro conto …”.

(2) Oggetti condizionali per restaurare la fondazione di fede.

Mosè poté restaurare la fondazione di fede tramite indennizzo semplicemente avendo stabilito il periodo di 40 giorni di separazione da Satana, centrato sulle parole di Dio, anche senza aver offerto alcun sacrificio. Perché?

a) Egli era sulla fondazione di aver completato la provvidenza tramite le offerte simboliche, ereditando il successo ottenuto per tre volte, in questa condizione, da Abele, Noè ed Isacco.

b) Nell’era provvidenziale di restaurazione (era posteriore ad Abramo, o era del Vecchio Testamento) l’uomo poteva ricevere la Parola di Dio direttamente.

c) La fondazione di fede poteva essere restaurata superando la fondazione dei 40 giorni di separazione da Satana centrata sulla Parola, al posto delle offerte.

2. La fondazione di sostanza

La fondazione di sostanza a livello nazionale:

a) Mosè (il sostituto di Dio) = Gesù = genitore (padre) di Israele

b) Mosè (il profeta con la missione di aprire la strada a Gesù) = figlio per Gesù.

Mosè poteva stabilire la posizione di Abele, per l’offerta sostanziale dalla posizione di figlio, se e quando avesse restaurato, tramite indennizzo, la fondazione di fede dalla posizione di genitore. Se gli Israeliti, nella posizione di Caino, avessero stabilito la condizione di indennizzo a livello nazionale per eliminare la natura caduta attraverso Mosè (Abele), allora sarebbe stata stabilita la fondazione di sostanza a livello nazionale.

3. La fondazione per ricevere il Messia

Se Mosè avesse restaurato la fondazione di fede e, su questa base, gli Israeliti, centrati su di lui, quella di sostanza, allora si sarebbe realizzata la fondazione per ricevere il Messia a livello nazionale.

B. Il corso di restaurazione per Canaan a livello nazionale, centrato su Mosè

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Il corso di Gesù, come quello di Mosè, fu prolungato tre volte.

1. Il primo corso di restaurazione per Canaan a livello nazionale

(1) Fondazione di fede: 40 anni nel palazzo del Faraone.

Egli ricevette da sua madre un’educazione che gli dette coscienza di essere l’eletto di Dio per Israele, e una conseguente profonda lealtà e fedeltà verso la nazione scelta.

Eb. (11:24-25) “Per fede Mosè, fatto grande, ricusò di essere chiamato figlio della figlia del Faraone, preferendo essere maltrattato insieme col popolo di Dio, piuttosto che godere gli effimeri piaceri del peccato…”.

(2) La fondazione di sostanza.

Mosè aveva preso la posizione di Abele grazie alla fondazione di fede. La fondazione di sostanza sarebbe stata stabilita se gli Israeliti avessero lasciato l’Egitto, obbedendo con fede e sottomettendosi a Mosè, e fossero ritornati nella terra di Canaan. Dio iniziò la provvidenza per la partenza attraverso l’uccisione di un egiziano da parte di Mosè.

Il successo o il fallimento degli Israeliti nel corso di restaurazione per Canaan dipendeva dalla loro unione, centrata su Mosè.

I motivi per cui Mosè doveva uccidere l’egiziano:

a) Attraverso l’atto dell’arcangelo che portò Adamo a cadere, e l’uccisione di Abele da parte di Caino, Satana formò la storia di peccato dalla posizione del figlio maggiore. Perciò il lato celeste doveva stabilire la condizione di restaurare ciò attraverso l’indennizzo, colpendo il lato satanico, che era nella posizione di figlio maggiore.

b) Dio doveva fare in modo che Mosè perdesse il suo attaccamento per l’Egitto.

c) Dio voleva portare gli Ebrei a credere in Mosè mostrandone il patriottismo. Se essi avessero creduto in lui, sarebbero potuti entrare in Canaan in 21 giorni passando direttamente per la terra dei Filistei (Es. 13:17). Invece a causa della loro mancanza di fede in Mosè, il primo corso fu annullato ancor prima di iniziare.

(3) Il fallimento del primo corso di restaurazione per Canaan a livello nazionale.

Quando gli Israeliti videro Mosè uccidere l’egiziano, non lo capirono e parlarono malamente di lui e del fatto. Il Faraone, venutone a conoscenza, cercò di ucciderlo (Es. 2:15), così Mosè fuggì nel deserto di Midian.

2. Il secondo corso di restaurazione per Canaan a livello nazionale

(1) La fondazione di fede: 40 anni nel deserto di Midian.

(2) La fondazione di sostanza

Mosè stabilì la posizione di Abele attraverso la fondazione di fede.

- La provvidenza per la partenza:

Dio permise a Mosè di colpire gli egiziani dandogli il potere di compiere i tre miracoli e le dieci calamità.

- I motivi per cui Mosè doveva colpire gli egiziani:

a) Per restaurare tramite indennizzo la posizione del figlio maggiore, che era stata invasa da Satana.

b) Per far sì che gli Israeliti perdessero il loro attaccamento per l’Egitto.

c) Per far capire agli Israeliti di essere stato mandato da Dio.

d) Gli Israeliti stavano soffrendo 30 anni in più di schiavitù, anche se avevano completato il periodo di 400 anni.

- Il significato dei tre grandi miracoli

a) Il primo miracolo

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La verga era un simbolo di Gesù, che avrebbe compiuto tale miracolo; era simbolo di appoggio, di protezione, di guida giusta che colpisce le ingiustizie. Questo profetizza che Gesù sarebbe venuto come un serpente celeste (Gv. 3:14) per distruggere Satana (il serpente). Questo significa sottomettere Satana e restaurare il dominio dell’uomo sull’angelo, ossia la restaurazione di Adamo.

b) Il secondo miracolo

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Questo rappresenta la restaurazione dell’Eva caduta, ossia la restaurazione dello Spirito Santo.

c) Il terzo miracolo.

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Questo significa che l’uomo caduto diventa uomo di vita tramite Gesù e lo Spirito Santo; rappresenta cioè la restaurazione dei figli.

I tre miracoli erano la condizione simbolica d’indennizzo per restaurare l’originaria fondazione delle quattro posizioni.

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Mentre Mosè stava andando dal Faraone, Dio cercò di ucciderlo. Mosè si salvò poiché la moglie, Sefora, circoncise suo figlio. Questo dimostra che gli Israeliti non avrebbero potuto salvarsi senza passare attraverso il processo della circoncisione.

- Il significato della circoncisione:

a) Simbolo dell’eliminazione del sangue di morte

b) Simbolo della restaurazione del dominio del maschio

c) Simbolo della promessa di restaurare la posizione di figli di natura originaria.

- Tre tipi di circoncisione:

a) Circoncisione della mente

b) Circoncisione del cuore

c) Circoncisione di tutte le cose.

- Le dieci calamità:

a) Labano ingannò Giacobbe 10 volte, senza dargli ciò che gli spettava

b) Il Faraone ingannò gli Israeliti 10 volte senza mantenere la promessa di liberarli

c) Il Faraone tenne gli Israeliti in schiavitù più a lungo del dovuto.

Come condizione di indennizzo, Dio mandò le 10 calamità. Ognuna di esse ha un significato, che preannunzia avvenimenti futuri. Vi furono tre giorni di buio per gli Egiziani, mentre gli Israeliti godettero di tre giorni di luce. Questo indica che, alla venuta di Gesù, vi sarebbe stato buio dal lato di Satana e luce da quello di Dio. Dio colpì tutti i primi nati degli Egiziani e del loro bestiame, mentre gli Israeliti poterono evitare il flagello, segnando col sangue di un agnello le loro porte. Dio, colpendo tutti i primi nati, che erano nella posizione di Caino, rendeva possibile al secondogenito, nella posizione di Abele, di restaurare la posizione del primogenito. Gesù, quindi, avrebbe restaurato la posizione originale del primogenito, colpendo il lato satanico, che aveva sempre preso l’iniziativa nel corso di restaurazione, e proteggendo il lato di Dio con la redenzione attraverso il suo sangue. Mosè portò fuori dall’Egitto molti beni materiali (Es. 12:35-36). Questo rappresenta la restaurazione di tutte le cose che poi doveva compiere Gesù.

- I motivi per cui Dio indurì il cuore del Faraone (Es. 10:27):

a) Per mostrare al popolo di Israele che Egli era il loro Dio, manifestando il proprio potere ad essi e al Faraone.

b) Per far capire al Faraone che, nonostante i suoi sforzi, era impotente a fermarli.

c) Per aiutare gli Israeliti a disaffezionarsi dall’Egitto, portandoli ad avere un sentimento di ostilità verso il Faraone.

- La provvidenza per la partenza

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Essi infine credettero che egli era veramente la loro guida, mandata da Dio. In questo modo, poterono iniziare il loro secondo corso, avendo stabilito la base per seguire e credere in Mosè, che aveva già realizzato la posizione di Abele sulla fondazione di fede a livello nazionale. Però, se gli Israeliti non avessero creduto in Mosè e non lo avessero seguito con completa obbedienza, durante l’intero periodo di peregrinazione nel deserto, non avrebbero mai potuto stabilire la condizione d’indennizzo a livello nazionale per eliminare la natura caduta.

Nel secondo corso la provvidenza per la partenza fu realizzata, ma poiché era stata fallita la prima volta, la condizione d’indennizzo, in questo corso divenne più pesante.

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- Il corso di tre giorni

Mosè ingannò il Faraone ed ottenne il permesso di offrire sacrifici per tre giorni, guidando gli Israeliti fuori dall’Egitto. 600.000 uomini, non contando i fanciulli, lasciarono Ramses per Succot. Dopo il corso dei tre giorni, furono guidati da una colonna di nubi durante il giorno e da una colonna di fuoco durante la notte. La prima rappresentava Gesù, la seconda lo Spirito Santo.

- Mosè divise il Mar Rosso con la sua verga

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- Manna e quaglie

Dio nutrì gli Israeliti con manna e quaglie. Questo rappresenta Gesù che avrebbe nutrito l’umanità con la sua carne (manna) ed il suo sangue (quaglie).

Gv. (6:48) “Io sono il pane della vita”.

- L’acqua dalla roccia

Dio comandò a Mosè di battere la roccia di Horeb in modo che l’acqua potesse venire fuori da essa ed il popolo ne bevesse.

Es. (17:6) “Ecco, io starò là davanti a te, sulla roccia che è in Horeb, tu percuoterai la roccia, ne scaturirà acqua e il popolo berrà”. Mosè fece così, sotto gli occhi degli anziani d’Israele”.

1 Cor. (10:4) “La roccia era Cristo”.

Questo mostra che più tardi Gesù avrebbe dato vita agli uomini, come sorgente di acqua vivente.

La roccia, essendo l’origine delle tavole di pietra (Gesù e lo Spirito Santo), rappresenta anche Dio. Poiché Mosè batté la roccia per donare acqua al popolo affinché potesse vivere, su questa fondazione poté ricevere le tavole della legge e poté costruire l’arca dell’alleanza ed il tabernacolo.

- Giosuè combatte con Amalek a Refidim

Durante la battaglia contro Amalek, Mosè innalzò le braccia al cielo. In quel momento Israele iniziò a prevalere nella battaglia, ma quando le abbassò Amalek riprese terreno. Allora Aronne ed Hur gli tennero le braccia alzate, e l’esercito di Giosuè sconfisse i nemici.

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Questo mostrava che i credenti, servendo la Trinità (Dio, Gesù e lo Spirito Santo), possono distruggere Satana.

(3) La provvidenza di restaurazione centrata sul tabernacolo.

Mosè salì sul monte Sinai con 70 anziani, ed incontrò Dio. Gli fu comandato di digiunare per 40 giorni e per 40 notti sulla cima del monte, in modo da poter ricevere i dieci comandamenti scritti sulle tavole di pietra (Es. 24:18). Mentre digiunava ricevette da Dio delle istruzioni riguardo all’arca e al tabernacolo.

Dopo i 40 giorni di digiuno, Mosè ricevette i 10 comandamenti. In quel tempo gli Israeliti stavano adorando un vitello che avevano fatto costruire da Aronne. Mosè s’infuriò, e gettò le tavole di pietra a terra spezzandole.

Dio ordinò a Mosè di digiunare altri 40 giorni e 40 notti, e dopo di ciò gli diede di nuovo i 10 comandamenti scritti su due tavole di pietra che lo stesso Mosè aveva tagliato. Finalmente gli Israeliti si sottomisero a lui e costruirono l’arca e il tabernacolo.

a) Il significato e lo scopo delle tavole, del tabernacolo e dell’arca.

Il fatto che Mosè ricevette i comandamenti, significa che era passata l’era della provvidenza per la fondazione della restaurazione: l’uomo entrava nell’era provvidenziale di restaurazione, in cui poteva contattare Dio attraverso le parole.

Il fatto che Mosè abbia ricevuto due tavole di pietra, con i comandamenti scritti su di esse, significa che Adamo ed Eva, persi nel mondo satanico, erano restaurati come simbolica incarnazione della Parola.

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In Ap. (2:17) Gesù è simboleggiato da una pietra bianca, e in 1 Cor. (10:4) è scritto che la roccia era Cristo.

Il tabernacolo è il simbolo di Gesù. In Gv. (2:21) Gesù paragona il tempio al suo corpo, e in 1 Cor. (3:16) i cristiani sono definiti “tempio di Dio”, e il tempio è la rappresentazione in immagine di Gesù.

b) La fondazione per il tabernacolo

(.) La prima fondazione per il tabernacolo.

Per santificare il numero 6 corrispondente al periodo di creazione invaso da Satana, le nubi di gloria di Dio coprirono il monte Sinai per sei giorni. Al settimo giorno, Dio chiamò Mosè (Es. 24:16).

- La fondazione di fede: i 40 giorni di digiuno di Mosè.

Mosè stabilì la fondazione di fede per il tabernacolo, il Messia simbolico, attraverso il periodo di 40 giorni di separazione da Satana.

- La fondazione di sostanza

La fondazione di sostanza per il tabernacolo non poteva essere stabilita se gli Israeliti non avessero creduto in Mosè fino al momento in cui il tabernacolo non fosse stato eretto, dopo il periodo di 40 giorni di separazione da Satana. Essi invece mancarono di fede mentre Mosè stava digiunando, e costruirono un vitello d’oro (Es. 32:4).

Mosè spezzò le due tavole di pietra; questo fu il risultato dell’invasione da parte di Satana della fondazione di fede per il tabernacolo. Questo dimostra che più tardi Gesù e lo Spirito Santo avrebbero potuto fallire nel compiere la missione originaria se gli Israeliti avessero mancato di fede.

(..) La seconda fondazione per il tabernacolo.

Nonostante il fallimento della prima provvidenza, Dio ne iniziò una seconda, poiché gli Israeliti erano già sulla fondazione di aver bevuto l’acqua della roccia di Refidim.

- La fondazione di fede: 40 giorni di digiuno di Mosè.

Mosè restaurò le seconde tavole di pietra e l’ideale del tabernacolo. In questo modo la fondazione di fede per il tabernacolo fu restaurata. Il fatto che le tavole di pietra, una volta spezzate furono restaurate attraverso i 40 giorni di digiuno ci mostra che, sebbene Gesù fu crocefisso, può ritornare ed iniziare la provvidenza di salvezza tramite la condizione di indennizzo della fondazione di 40 giorni di separazione da Satana.

- La fondazione di sostanza.

Durante il secondo periodo di 40 giorni, gli Israeliti obbedirono e si sottomisero a Mosè, e così poterono erigere il tabernacolo. Questo avvenne nel primo giorno del primo mese nel secondo anno (Es. 40:17).

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Però la costruzione del tabernacolo non era sufficiente.

Gli Israeliti avrebbero dovuto onorare il tabernacolo fin quando non fossero entrati in Canaan per costruire il tempio e ricevere il Messia. Nel ventesimo giorno del secondo mese del secondo anno, essi lasciarono il deserto del Sinai, centrati sul tabernacolo, e guidati dalla colonna di nubi (Nm. 10:11-12).

Essi però persero di nuovo fede e si lamentarono contro Mosè. Per questo Dio brucio il loro accampamento (Nm. 11:1). Così la fondazione per il tabernacolo fu invasa da Satana, ed il secondo corso per il tabernacolo dovette essere prolungato in un terzo.

(...) La terza fondazione per il tabernacolo.

- La fondazione di fede

A causa della mancanza di fede degli Israeliti, Satana invase la fondazione per il tabernacolo. Però grazie all'immutabile fede e lealtà di Mosè, la fondazione di fede per il tabernacolo rimase qual era. Gli Israeliti, sulla fondazione di aver bevuto l’acqua dalla roccia a Refidim, potevano restaurare il tabernacolo una terza volta.

- La fondazione di sostanza

Se gli Israeliti avessero avuto successo nella fondazione di 40 giorni di separazione da Satana ed avessero obbedito a Mosè con completa sottomissione, avrebbero restaurato la terza fondazione per il tabernacolo.

Dio scelse dodici persone, ognuna come rappresentante di ogni tribù, per spiare nella terra di Canaan per 40 giorni (Nm. 13:25). Tutti, eccetto Giosuè e Caleb, presentarono dei rapporti falsati, cosicché gli Israeliti mormorarono contro Mosè e si disperarono, dicendo che avrebbero scelto una nuova guida e sarebbero ritornati in Egitto. Dio si adirò per la loro mancanza di fede e impose la punizione dei 40 anni di vita nel deserto, un anno per ogni giorno. Così fallì anche la terza fondazione per il tabernacolo.

Nm. (14:31-34) “I vostri bambini poi, dei quali avete detto essere destinati alla preda, io li farò entrare e conosceranno il paese che voi avete rigettato. Ma quanto a voi, i vostri cadaveri cadranno in questo deserto. I vostri figli saranno pastori nel deserto per quarant’anni e dovranno tollerare le vostre prostituzioni fino alla consumazione dei vostri cadaveri nel deserto. Secondo il numero dei giorni impiegati per esplorare il paese, che fu di quaranta, ogni giorno vale un anno, porterete la vostra colpa quarant’anni e sperimenterete la mia ostilità”.

(4) Il fallimento nel secondo corso di restaurazione per Canaan a livello nazionale

A causa della mancanza di fede degli Israeliti la fondazione per il tabernacolo fu invasa da Satana per la terza volta. Perciò essi fallirono nello stabilire la fondazione di sostanza. Di conseguenza tutto il corso fallì e si prolungò in un terzo.

3. Il terzo corso di restaurazione per Canaan a livello nazionale

(1) La fondazione di fede

Con il periodo di 40 anni di peregrinazione nel deserto, Mosè stabilì la posizione di Abele per l’offerta sostanziale.

(2) La fondazione di sostanza

A causa della mancanza di fede, e della ribellione degli israeliti contro il corso di 40 giorni di spionaggio, Satana invase la fondazione per il tabernacolo. La fondazione di sostanza per il secondo corso non fu stabilita. Però, la fondazione di fede per il tabernacolo, realizzata da Mosè, rimase un successo. Su questa base, se gli Israeliti avessero stabilito la fondazione di separazione da Satana, che aveva invaso il periodo di 40 giorni di spionaggio, obbedendo a Mosè, avrebbero potuto stabilire, in quel tempo, sia la fondazione di sostanza per il tabernacolo che la fondazione per il tabernacolo.

Per Mosè, il periodo di 40 anni nel deserto fu il periodo per stabilire la fondazione di fede del terzo corso. Per gli Israeliti, fu il periodo per realizzare la provvidenza per la partenza nel terzo corso restaurando la loro posizione di obbedienza a Mosè.

a) La fondazione di sostanza centrata su Mosè

La mancanza di fede degli Israeliti permise a Satana di invadere i tre grandi segni e le dieci calamità, che Dio aveva loro manifestato come provvidenza per la partenza nel secondo corso di restaurazione per Canaan a livello nazionale.

Perciò Dio li fece passare attraverso il periodo di prova di 40 giorni, per restaurare tramite indennizzo ciò che essi fallirono, dando poi a loro il dono delle tavole di pietra, del tabernacolo, dell’arca e dei dieci comandamenti. Perciò se gli Israeliti avessero accettato i tre doni e i dieci comandamenti, onorando le tavole di pietra, il tabernacolo e l’arca, avrebbero restaurato la posizione che avevano quando partirono dall'Egitto, con l’aiuto dei tre grandi miracoli e delle dieci calamità, nel loro secondo corso.

L’arca ed il tabernacolo possono essere rappresentati entrambi con le tavole di pietra o con la roccia, la loro origine. Di conseguenza, il terzo corso di restaurazione per Canaan a livello nazionale poté iniziare, partendo da Kades Barnea, in accordo alla provvidenza per la partenza, centrata sulla roccia. Se gli Israeliti si fossero centrati su Canaan esaltando il tabernacolo ed obbedendo a Mosè con fede e dedizione allora si sarebbe stabilita la condizione di indennizzo per eliminare la natura caduta, ossia la fondazione di sostanza, nel terzo corso di restaurazione per Canaan a livello nazionale.

- La provvidenza per la partenza centrata sulla roccia.

Per donare vita agli Israeliti, che avevano mancato di fede (Nm. 20:4-5) Dio ordinò a Mosè di colpire la roccia con la sua verga, dinanzi al popolo, per dare ad esso da bere (Nm. 20:8).

Mosè, dopo aver sentito il popolo lamentarsi contro di lui, si adirò a tal punto da colpire la roccia due volte. Perciò Dio disse:

Nm. (20:12) “Il Signore disse a Mosè e Aronne: “Perché non mi avete creduto nel mostrare la mia santità agli occhi dei figli d’Israele, per questo voi non introdurrete quest’assemblea nel paese che io le ho destinato”.

Mosè così fallì nel realizzare la provvidenza per la partenza, centrata sulla roccia, avendola colpita due volte, invece di una. Perciò egli non poté entrare nella terra promessa di Canaan anche se giunse a vederla (Nm. 20:24; 27:12-14).

Il motivo per cui colpire due volte la roccia fu un errore.

La roccia è il simbolo dell’Adamo perfetto (in Ap. 2:17), Cristo è simboleggiato da una roccia bianca e in 1 Cor. (10:4) è detto che la roccia era Cristo). Nel giardino di Eden, Satana colpì Adamo e, di conseguenza, egli non poté raggiungere l’Albero della vita Gn. (3:24). Ciò equivale a dire che non poté diventare la roccia che produceva l’“acqua della vita”, derivante da Dio, che i suoi discepoli avrebbero bevuto per sempre. Quindi, la roccia, che prima di essere colpita da Mosè, non produceva acqua, era il simbolo dell’Adamo caduto. Satana, colpendo una volta Adamo e facendolo cadere, lo aveva reso la “roccia che non poteva produrre acqua di vita”. Perciò, Dio voleva stabilire una condizione per restaurare, tramite indennizzo, “Adamo, come la roccia capace di produrre acqua di vita”, colpendo una volta la roccia che rappresentava l’Adamo caduto e facendo sgorgare l’acqua da essa.

Ma l’atto di Mosè, che colpì due volte la roccia irato dalla mancanza di fede degli Israeliti, rappresentò la possibilità per Satana in caso di mancanza di fede degli Israeliti di colpire Gesù che doveva venire come la roccia restaurata e dare l’acqua di vita all’umanità. Così quest’atto fu un grave errore.

- Il motivo per cui non fu possibile restaurare quest’atto, mentre lo spezzare le tavole lo fu.

Dal punto di vista della provvidenza di restaurazione, le tavole di pietra e la roccia sono nel rapporto esteriore-interiore. Le tavole dei dieci comandamenti erano il centro della legge e del Vecchio Testamento, e gli Israeliti del V.T. potevano essere salvati credendo in esse. Da questo punto di vista, le tavole erano la rappresentazione esteriore di Gesù.

La roccia simboleggia Gesù, ed allo stesso tempo è l’origine delle tavole. Perciò essa rappresenta anche Dio che è l’origine di Gesù, (le tavole), ed ha quindi un valore maggiore delle tavole.

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Poiché le tavole di pietra sono la rappresentazione esteriore di Gesù, rappresentano anche Aronne, che è stato posto come la rappresentazione esteriore di Gesù davanti a Mosè, simbolo di Dio. Gli Israeliti fecero costruire ad Aronne un vitello d’oro, perciò Aronne fallì, insieme alle tavole di pietra. Nonostante ciò, Aronne poté rivivere pentendosi, sulla fondazione di aver bevuto l’acqua di vita della roccia, a Refidim (Es. 17:6). Perciò le tavole, che rappresentano Aronne, possono pure essere restaurate, stabilendo di nuovo la condizione d’indennizzo sulla fondazione interiore dell’acqua di vita. Però la roccia che rappresenta l’origine delle tavole, simboleggiava sia Gesù che Dio, che ne è l’origine. Perciò l’atto di colpirli non può essere in nessun modo restaurato. L’atto di Mosè fu causato dalla sua ira e dalla sua impulsività (Sl. 106:32-3). Di conseguenza la provvidenza per la partenza, che Dio intendeva compiere attraverso la roccia, fu invasa da Satana.

Così, l’atto esteriore di Mosè fu un atto di Satana ma la realtà interiore fu che gli Israeliti ebbero da bere dalla sorgente d’acqua proveniente dalla roccia. Perciò gli Israeliti esteriori, che erano usciti dall’Egitto, non poterono entrare in Canaan, ad eccezione di Giosuè e Caleb. Anche Mosè morì, riuscendo solo a vedere la terra promessa (Dt. 34:4-9). Al posto di Mosè (Nm. 27:18-20) Giosuè entrò in Canaan, guidando gli Israeliti interiori, che erano nati nel deserto (Nm. 32:11-12).

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- Perché la roccia, invasa da Satana attraverso l’atto di Mosè di averla colpita due volte poté far sgorgare l’acqua?

(.) Nel secondo corso di restaurazione per Canaan a livello nazionale, Mosè aveva già compiuto la base attraverso cui avere acqua dalla roccia, avendo obbedito al comando di Dio a Refidim, e dato da bere agli Israeliti (Es. 17:6).

(..) Le tavole, il tabernacolo e l’arca, che erano poste su queste fondazioni, passarono al terzo corso di restaurazione per Canaan a livello nazionale per la fede di un solo uomo, Mosè, che aveva mantenuto fermamente il comando di Dio sulla fondazione di fede per il tabernacolo da lui stabilita.

(...) Anche se Mosè mancò di fede, adirandosi contro il popolo, il suo cuore e la sua dedizione verso il cielo rimasero immutati. Inoltre, Giosuè onorò le tavole, il tabernacolo e l’arca, con fede immutabile, sulla fondazione per il tabernacolo, che egli aveva stabilito con i 40 giorni di spionaggio. Perciò la Fondazione, stabilita a Refidim, rimase pure intatta, centrata su Giosuè.

L’atto di Mosè permise a Satana di prendere possesso della roccia. Per questo motivo Gesù, che venne come roccia sostanziale, andò nel deserto, quando gli ebrei mancarono di fede, per restaurare la roccia. È per questo che la prima tentazione che subì fu quella di trasformare le pietre in pane.

Questa divenne la causa remota che costrinse Gesù ad iniziare il suo corso spirituale attraverso la croce, nel terzo corso mondiale di restaurazione per Canaan.

b) La fondazione di sostanza centrata su Giosuè.

Nm. (27:18-20) “Prenditi Giosuè, figlio di Nun, uomo in cui vi è lo spirito, e posa la tua mano sopra di lui. Quindi presentalo ad Eleazaro il sacerdote e a tutta la comunità, e dagli il comando innanzi a loro. Comunicagli parte della tua autorità affinché tutta la comunità dei figli di Israele gli presti obbedienza”.

Giosuè, insieme a Caleb, fu il solo che, al contrario di tutti gli Israeliti i quali persero fede durante il periodo di 40 giorni di spionaggio, si mantenne fermamente sulla fondazione di fede per il tabernacolo. Egli fu così in grado di stabilire la fondazione per il tabernacolo, con fede e dedizione immutabili.

Anche se Mosè mancò di fede, le tavole di pietra, il tabernacolo e l’arca rimasero intatti sulla fondazione per il tabernacolo, stabilita da Giosuè. Perciò Dio voleva realizzare la provvidenza per la partenza centrata sull’acqua della roccia, mettendo Giosuè al posto di Mosè, e facendo sì che gli Israeliti interiori gli obbedissero e stessero con lui sulla fondazione per il tabernacolo. Dio voleva così che il popolo entrasse in Canaan, stabilisse la condizione di indennizzo a livello nazionale per eliminare la natura caduta e realizzare la fondazione di sostanza centrati su Giosuè, nel loro terzo corso. Perciò, Dio disse a Mosè:

Dt. (3:28) “Egli (Giosuè) andrà innanzi (in Canaan) alla testa di questo popolo e darà loro il dominio della terra che tu (Mosè) vedrai”.

Poi Dio disse a Giosuè:

Gs. (1:5-6) “Nessuno ti resisterà per tutta la tua vita, perché io sarò con te come sono stato con Mosè, io non ti lascerò né ti abbandonerò. Sii forte e coraggioso, perché tu dovrai condurre questo popolo al possesso della terra che ho giurato ai suoi padri di dare”.

Quando Mosè ebbe terminato i 40 anni nel deserto di Midian, Dio gli comandò di guidare gli Israeliti in Canaan (Es. 3:8-10).

Similmente, Egli diede lo stesso comando a Giosuè (Gs. 1-2) che aveva compiuto questo periodo di 40 anni con fede e lealtà. Gli Israeliti erano decisi a seguire Giosuè anche a costo della loro vita (Gs. 1:16-8). Giosuè, la cui missione era di sostituire Mosè, può essere visto come simbolo del SSA, che eredita e completa la missione di Gesù. Perciò il corso di Giosuè, che doveva restaurare tramite indennizzo il corso di Mosè, era il corso che rappresentava la via del SSA, che deve restaurare tramite indennizzo, sia spiritualmente che fisicamente, il corso di restaurazione spirituale di Gesù.

Sulla fondazione del cuore e della dedizione delle due persone che compirono la loro missione nei 40 giorni di spionaggio, Giosuè mandò due uomini in Gerico per spiare la città. Questi tornarono fiduciosi nella vittoria (Gs. 2:24). Tutti i discendenti di Israele credettero alle parole delle due spie, indennizzando così il corrispondente peccato dei loro antenati. Dio comando a Giosuè:

Gs. (4:2-3) “Prendete di qui da mezzo del Giordano, dal luogo dove posarono i piedi dei sacerdoti, dodici pietre e portatele nel luogo dove voi alloggerete questa notte”.

Il corso di Giosuè rappresenta quello di Gesù.

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In effetti i dodici discepoli fallirono nell’unirsi, ed il tradimento di Giuda Iscariota causò la morte di Gesù, il tempio; in tre giorni egli risorse dalla morte e riunì i suoi discepoli dispersi. Allora essi servirono ed onorarono Gesù risorto, solamente come tempio spirituale. Il tempio spirituale sostanziale sarà stabilito al tempo del SSA.

Proprio come gli Israeliti, quando iniziarono il loro secondo corso per Canaan, osservarono la festa del passaggio nel 14° giorno del primo mese dell’anno, prima della loro peregrinazione, così gli Israeliti centrati su Giosuè, osservarono la stessa festa, prima di incamminarsi verso la città fortificata di Gerico. Quando essi entrarono nella terra di Canaan, Dio smise di nutrirli con la manna.

Da allora in poi, essi dovevano nutrirsi con quello che avrebbero coltivato col loro sudore.

Gli Israeliti marciarono attorno alla città per sei giorni facendo un giro ogni giorno. Essi dovevano restaurare tramite indennizzo il periodo dei sei giorni della creazione che era stato invaso da Satana; al settimo giorno, i sette sacerdoti marciarono attorno alla città sette volte, suonando le loro sette trombe, e Giosuè disse al popolo:

Gs. (6:16) “Gridate, perché il Signore ci ha dato la città!”.

A questo comando il popolo urlò con grande forza e le mura crollarono.

Questo corso ci mostra che più tardi, attraverso il potere di Gesù e dei suoi discepoli, le barriere sataniche tra il cielo e la terra sarebbero crollate. Giosuè distrusse il nemico sconfiggendo ben 31 re (Gs. 12:9-24). Questo ci mostra anche che Gesù sarebbe venuto come re dei re ed avrebbe stabilito il Regno di Dio sulla terra, distruggendo i re gentili ed unificando tutti i popoli.

(3) La fondazione per ricevere il Messia

A causa della mancanza di fede degli Israeliti, e dell’atto di Mosè di colpire due volte la roccia, sia la fondazione di fede per il secondo corso di Mosè che la fondazione per il tabernacolo degli Israeliti furono invase da Satana. Giosuè e Caleb perciò, poterono stabilire la fondazione per il tabernacolo poiché stabilirono il periodo di 40 giorni di spionaggio, come separazione da Satana, con fede e lealtà, basati sulla fondazione di fede e sulla fondazione del tabernacolo, che erano state stabilite nel secondo corso. Così gli Israeliti interiori poterono attraversare il Giordano, portando l’arca dell’alleanza centrati su Giosuè. Quindi dopo aver distrutto la città di Gerico, entrarono in Canaan.

Così la fondazione di sostanza nel terzo corso di restaurazione per Canaan a livello nazionale fu stabilita. Di conseguenza, dopo la fondazione per ricevere il Messia a livello familiare, realizzata da Abramo, fu stabilita la fondazione per ricevere il Messia a livello nazionale.

Però in quel tempo il regno d’Egitto, centrato su Satana, si poneva contro la provvidenza celeste di restaurazione. Così il Messia non poteva venire se prima non fosse stato stabilito il regno dal lato di Dio, che poteva combattere con Satana. Però gli Israeliti interiori, dopo essere entrati in Canaan, mancarono ancora di fede, e la provvidenza fu di nuovo prolungata, fino al tempo di Gesù.

C. Insegnamenti tratti dal corso di Mosè

Esaminando la provvidenza di Dio centrata su Mosè, non possiamo negare il fatto che Dio stia guidando la storia umana verso uno scopo assoluto.

(1) La realizzazione o meno della parte di responsabilità dell’uomo determina il successo o il fallimento della provvidenza di Dio.

(2) Dio non interferisce nella parte di responsabilità dell’uomo.

(3) La predestinazione della volontà di Dio è assoluta.

(4) Più grande è la missione di un uomo, più pesanti diventano le sue tentazioni.

Poiché la prima coppia cadde per non aver creduto in Dio e per essersi ribellata a Lui, colui che deve restaurare la fondazione di fede deve superare la sofferenza di essere lasciato solo da Dio senza nessun aiuto. Perciò Mosè poté essere qualificato come guida per gli Israeliti solo dopo aver superato la prova di Dio che tentò di ucciderlo (Es. 4:24).

(5) Nemmeno Dio può dare all’uomo una grazia incondizionata perché, in origine, Satana prese possesso dell’uomo. Perciò quando Dio dà una grazia, deve dare anche una tentazione, per prevenire l’accusa di Satana.

Esempi:

Sofferenza dei 40 anni nel palazzo del Faraone:

Grazia del primo esodo

Prova del tentativo di uccidere Mosè:

Tre grandi segni e dieci calamità

Sofferenza del corso dei tre giorni:

Grazia delle colonne di fuoco e di nubi

Sofferenza del Mar Rosso:

Grazia della manna e delle quaglie

Sofferenza della lotta con gli Amalekiti:

Grazia delle tavole di pietra, il tabernacolo e l’arca dell’alleanza

Sofferenza dei 40 anni di peregrinazione nel deserto:

Grazia dell’acqua

IL PERCORSO DELL’ESODO

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Sezione 3

La provvidenza di restaurazione centrata su Gesù

Dio assumendosi la responsabilità di aver creato l’uomo, attraverso Giacobbe e Mosè stabilì il corso tipo perché più tardi Gesù potesse sottomettere Satana. Giacobbe stabilì questo corso tipo come corso simbolico, mentre Mosè lo stabilì in immagine, e Gesù doveva stabilire il corso sostanziale. Egli doveva realizzare a livello mondiale il corso di restaurazione per Canaan, sottomettendo Satana, seguendo il modello del corso a livello nazionale nel quale Mosè sottomise Satana (Dt. 18:18; Gv. 5:19).

A. Il primo corso a livello mondiale di restaurazione per Canaan

1. La fondazione di fede

La figura centrale: Giovanni Battista.

Il popolo scelto di Israele doveva unirsi, centrato sul tempio che era l’immagine del Messia. Essi invece mancarono ripetutamente di fede, creando così la fondazione perché Satana invadesse Gesù.

Per prevenire ciò, venne il profeta Elia. Il profeta che venne per ereditare e completare la missione di separazione da Satana, lasciata incompiuta da Elia, e spianare la strada al Messia, era Giovanni Battista.

Gli ebrei avevano subito la dominazione di molte nazioni gentili, quali la Persia, Grecia, Egitto, Siria e Roma, durante i 400 anni di preparazione per la venuta del Messia, dal tempo del profeta Malachia, senza che, da allora, vi fosse stato un solo profeta. Infine essi trovarono in Giovanni Battista la persona capace di guidarli al Messia.

Giovanni, che si trovava sulla fondazione di separazione da Satana dei 400 anni di preparazione per la venuta del Messia, apprese la via della lealtà e dell’amore filiale verso Dio nel deserto, per ricevere il Messia. In questo modo stabilì la fondazione dei 40 giorni di separazione da Satana, e poté realizzare la fondazione di fede per il primo corso di restaurazione per Canaan a livello mondiale.

2. La fondazione di sostanza

Giovanni Battista era nella posizione di Mosè e, nei confronti degli ebrei, era nella posizione sia di padre che di figlio.

Dalla posizione di padre restaurò la fondazione di fede per il primo corso di restaurazione per Canaan a livello mondiale

Dalla posizione di figlio stabilì la posizione di Abele per la condizione di indennizzo a livello mondiale per eliminare la natura caduta.

(1) La provvidenza per la partenza.

Mosè: Dio voleva realizzare la provvidenza per la partenza facendo sì che gli Israeliti credessero in lui dopo averlo visto uccidere l’egiziano. Essi dovevano lasciare l’Egitto per la terra di Canaan.

Giovanni Battista: Dio mostrò agli Ebrei i segni ed i miracoli centrati su Giovanni Battista come la predizione dell’Angelo per la sua nascita ed il miracolo di suo padre che divenne muto. Portandoli a credere in lui, Dio voleva realizzare la provvidenza per la partenza. Essi dovevano rimanere sotto il regime dell’impero romano e, dopo averlo sottomesso, restaurare il Regno dei cieli.

Se gli Israeliti del tempo di Gesù, avessero creduto e seguito Giovanni grazie ai miracoli e ai segni, avrebbero restaurato la fondazione di sostanza stabilendo la condizione di indennizzo per eliminare la natura caduta. Con ciò essi avrebbero restaurato la fondazione per ricevere il Messia.

3. Il fallimento in questo primo corso

Gli ebrei credettero e seguirono Giovanni Battista, sulla fondazione di fede da lui stabilita, perciò essi iniziarono il loro corso di restaurazione per Canaan a livello mondiale. Però lo stesso Giovanni dubitò di Gesù portando così gli ebrei a rifiutarlo. Pertanto egli perse la posizione di Abele per la fondazione di sostanza e, di conseguenza, essi fallirono nello stabilire la condizione d’indennizzo a livello mondiale per eliminare la natura caduta. Perciò la fondazione per ricevere il Messia non fu stabilita poiché il popolo ebreo fallì nel compiere la fondazione di sostanza. In questo modo fallì il primo corso di restaurazione per Canaan a livello mondiale.

B. Il secondo corso di restaurazione per Canaan a livello mondiale

1. La fondazione di fede:

40 giorni di digiuno nel deserto di Gesù.

(1) Gesù prende la missione di Giovanni Battista.

Giovanni era nella posizione di Adamo restaurato, prima di Gesù, che viene come Adamo perfetto. Perciò, egli avrebbe dovuto stabilire la fondazione per ricevere il Messia, completando tutte le missioni lasciate incompiute da tutte le figure centrali, che nel corso della storia vennero per restaurare la fondazione di fede e di sostanza. Quindi, guidando gli Israeliti su questa fondazione, avrebbe condotto tutti loro a Gesù. Dopo di ciò, egli stesso avrebbe dovuto seguire Gesù con fede e lealtà. Egli battezzò Gesù al fiume Giordano. Questa cerimonia aveva lo scopo di trasmettere a Gesù tutto ciò che egli aveva realizzato per la volontà di Dio.

A causa della mancanza di fede di Giovanni e del popolo ebreo, Gesù stesso fu costretto a restaurare tramite indennizzo la fondazione di fede, prendendo la missione di Giovanni Battista ed iniziando così il secondo corso di restaurazione per Canaan a livello mondiale.

(2) I 40 giorni di digiuno nel deserto di Gesù e le tre grandi tentazioni.

Causa remota: l’atto di Mosè di colpire la roccia due volte.

Causa immediata: la mancanza di fede di Giovanni Battista.

Gesù dovette affrontare i 40 giorni di digiuno e le tre tentazioni nella posizione di Giovanni Battista, per poter restaurare tramite indennizzo la fondazione di fede, stabilendo la fondazione di 40 giorni di separazione da Satana.

- Lo scopo di Satana nelle tre tentazioni (Mt. 4:1-10)

Dio voleva che l’uomo diventasse perfetto, realizzando le tre benedizioni. Gesù venne per realizzare questo scopo restaurando le tre benedizioni. Satana perciò, lo tentò tre volte, per bloccare la restaurazione delle tre benedizioni.

- I motivi per cui Satana poté tentare Gesù da una posizione soggettiva:

a) Nel corso di Mosè, a causa della mancanza di fede degli Israeliti e del fallimento di Mosè, Satana si impadronì della roccia e delle tavole, che rappresentavano Gesù e lo Spirito Santo.

b) Giovanni Battista fallì nel completare la missione di separazione da Satana.

- La prima tentazione:

Dopo che Gesù ebbe digiunato per 40 giorni, Satana lo tentò dicendo:

Mt. (4:3) “Se tu sei il figlio di Dio comanda che queste pietre si trasformino in pane”.

La pietra era nelle mani di Satana, a causa dell’errore di Mosè di aver spezzato le tavole di pietra e di aver colpito la roccia due volte, e per la mancanza di fede di Giovanni Battista. Perciò, per restaurare la pietra, Gesù doveva andare nel deserto e separarsi da Satana digiunando 40 giorni.

Satana si sarebbe impadronito della roccia per sempre, se Gesù avesse mancato di fede ed avesse comandato alle pietre di trasformarsi in pani per sfamarsi, senza tentare di restaurare la roccia: proprio come gli Israeliti che, non potendo sopportare la fame, mancarono di fede. La risposta di Gesù fu invece:

Mt. (4:4) “L’uomo non vive di solo pane, ma di ogni parola che viene dalla bocca di Dio”.

Questa risposta significa che, anche se egli era sul punto di morire di fame, il pane per il corpo fisico non era importante: egli doveva vincere la tentazione di Satana e divenire egli stesso il cibo della parola di Dio, che avrebbe salvato i corpi spirituali di tutta l’umanità. Perciò Gesù stabilì la condizione di restaurare la posizione del Messia, con un’individualità perfetta, superando questa tentazione dalla posizione di Giovanni Battista e creando così la fondazione per la restaurazione della prima benedizione di Dio.

Gv. (6:48) “Io sono il pane della vita”.

Gv. (6:53) “Finché non mangiate la carne del figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue voi non avrete la vita eterna”.

- La seconda tentazione:

Satana portò Gesù su un pinnacolo del tempio e disse:

Mt. (4:5-6) “Se tu sei il figlio di Dio, buttati giù”.

Gesù è il tempio principale e i fedeli sono templi a lui collegati. Gesù venne come signore del tempio: perfino Satana non poté fare a meno di riconoscere la sua autorità. Se egli si fosse gettato dal tempio, sarebbe passato dalla posizione di signore a quella di uomo caduto e Satana avrebbe occupato la posizione di signore del tempio al posto di Gesù. Egli rispose dicendo:

Mt. (4:7) “Non tenterai il Signore Dio tuo”.

In origine gli angeli dovevano essere dominati dall’uomo, perciò un angelo caduto doveva essere dominato da Gesù. Il tentativo dell’angelo di mettersi nella posizione di signore del tempio era dunque un atto fuori dai Principi. Perciò egli non poteva tentare Gesù, il corpo di Dio, poiché Egli porta avanti la Sua provvidenza solo attraverso i Principi. Inoltre, Gesù, avendo superato la prima tentazione, stabilì saldamente la sua posizione come signore del tempio. Quindi egli non poteva essere tentato da Satana; Satana sarebbe dovuto ritirarsi senza tentarlo ulteriormente.

Così, superando questa seconda tentazione, Gesù, che venne come tempio principale, come sposo e come vero genitore dell’umanità, stabilì la condizione che gli permetteva di restaurare tutti i credenti alla posizione di templi secondari, o di suoi sposi, o di veri figli. In questo modo si sarebbe formata la fondazione per la restaurazione della seconda benedizione.

- La terza tentazione:

Satana condusse Gesù su di una montagna molto alta e, mostrandogli tutti i regni della terra e la loro gloria, lo tentò dicendo:

Mt. (4:9) “Tutto ciò io ti darò se, prostrandoti, tu mi adorerai”.

A causa della caduta, Satana divenne il dominatore di tutto il creato al posto di Adamo. Gesù, il secondo Adamo, venne quale signore di tutte le cose, perciò Satana lo mise nella posizione di signore del creato e quindi lo tentò, per far sì che si sottomettesse a lui, proprio come Adamo fece all’inizio. Gesù rispose dicendo:

Mt. (4:10) “Adorerai il Signore Dio tuo, e solo Lui tu servirai”.

Originariamente l’angelo era uno spirito ministratore (Eb. 1:14) e doveva adorare Dio, il suo creatore. La risposta di Gesù voleva dire che, secondo i Principi, anche Satana doveva adorare e servire Dio. Naturalmente Satana, secondo i Principi, avrebbe dovuto adorare e servire anche Gesù, che venne come corpo di Dio. Inoltre, Gesù aveva stabilito la base che gli permetteva di restaurare la prima e la seconda benedizione, avendo superato le due prime tentazioni. Perciò era naturale che lui dominasse tutto il creato, restaurando su questa fondazione la terza benedizione. La sua risposta voleva dire che non vi era nessun motivo per poter essere ancora tentato con tentazioni riguardanti la creazione, dal momento che si trovava già su di una base vittoriosa.

Così Gesù superò la terza tentazione, per restaurare il suo dominio sull’intero mondo creato, stabilendo così la fondazione per la restaurazione della terza benedizione.

(3) Il risultato della separazione da Satana attraverso il digiuno di 40 giorni e le tre tentazioni.

Gesù, sebbene fosse il Messia, stabilì la fondazione di 40 giorni di separazione da Satana superando le tre tentazioni nella posizione di Giovanni Battista. Pertanto poté restaurare tramite indennizzo, in una volta, tutte le condizioni che Dio voleva restaurare tramite la fondazione di 40 giorni di separazione da Satana attraverso il prolungamento in tre stadi della Sua provvidenza di restaurazione.

a) Gesù, nella posizione di Giovanni Battista, restaurò tramite indennizzo la fondazione di fede per il secondo corso di restaurazione per Canaan a livello mondiale. Perciò egli restaurò, tramite indennizzo, tutto quanto doveva essere restaurato per stabilire la fondazione di fede, attraverso il corso provvidenziale, dall’inizio fino a quel momento. Restaurò, cioè:

- le offerte di Caino e Abele.

- L’arca di Noè.

- Le offerte di Abramo.

- Il tabernacolo di Mosè.

- Il tempio di Salomone.

Inoltre restaurò orizzontalmente, in una sola volta, tutte le fondazioni di 40 giorni di separazione da Satana, a causa del fallimento delle figure centrali, la cui missione era di restaurare la fondazione di fede, attraverso il corso verticale della storia, nei 4000 anni da Adamo. In pratica, egli restaurò:

- il giudizio del diluvio di 40 giorni al tempo di Noè.

- I tre periodi di 40 anni e i due digiuni di 40 giorni di Mosè.

- I 40 giorni di spionaggio in Canaan.

- Il corso di 40 anni nel deserto degli Israeliti.

- I 400 anni da Mosè ad Abramo.

- I 400 anni di schiavitù in Egitto.

- Tutti i periodi basati sul numero 40 persi dopo questi.

b) Gesù poté stabilire la condizione che gli permetteva di realizzare le tre benedizioni e di restaurare la fondazione delle quattro posizioni, poiché egli, dalla posizione di Giovanni Battista, passò nella posizione di Messia.

Di conseguenza egli divenne un essere sostanziale, avendo realizzato l’offerta e fu la rappresentazione sostanziale delle tavole di pietra, del tabernacolo, dell’arca dell’alleanza, della roccia e del tempio.

2. La fondazione di sostanza

Gesù restaurò tramite indennizzo la fondazione di sostanza dei 40 giorni di separazione da Satana, nella posizione di Giovanni Battista. Quindi restaurò la fondazione di fede dalla posizione di genitore e, allo stesso tempo, restaurò la posizione di Abele, stabilendo la condizione di indennizzo a livello mondiale per eliminare la natura caduta, dalla posizione di figlio.

(1) La provvidenza per la partenza.

Gesù portò avanti questa provvidenza tramite la sua parola, i miracoli ed i segni (poiché egli era l’essere sostanziale dei dieci comandamenti e dei tre doni).

Se il popolo ebreo, nella posizione di Caino, avesse creduto e seguito Gesù, avrebbe stabilito la condizione di indennizzo per eliminare la natura caduta, e restaurato così la fondazione di sostanza. Avrebbe così stabilito la fondazione per ricevere il Messia.

In questo caso Gesù avrebbe potuto lasciare la posizione di Giovanni e prendere quella di Messia. Allora, se tutta l’umanità fosse rinata in lui, il Regno dei cieli si sarebbe stabilito sulla terra.

3. Il fallimento del secondo corso di restaurazione per Canaan a livello mondiale

Satana, che fu sconfitto nelle tre tentazioni, si allontanò da Gesù attendendo un’altra occasione opportuna (Lc. 4:13).

Satana infatti lavorò attraverso il popolo e in particolare attraverso Giuda Iscariota. In questo modo a causa della mancanza di fede del popolo ebreo, la fondazione di sostanza per il secondo corso a livello mondiale per Canaan fallì; di conseguenza non fu realizzata nemmeno la fondazione per il Messia.

C. Il terzo corso di restaurazione per Canaan a livello mondiale

1. Il corso di restaurazione spirituale per Canaan centrato su Gesù

L’oggetto di fede del popolo ebreo, nel suo corso di restaurazione a livello mondiale per Canaan, era Gesù stesso che venne come corpo sostanziale del tempio. Quando persino i suoi discepoli persero la fede, Gesù fu costretto a percorrere la via della morte donando il suo corpo fisico sulla croce. Il popolo ebreo perse così il suo oggetto di fede, in spirito e fisico, perciò non poté iniziare il terzo corso di restaurazione mondiale per Canaan direttamente, come corso sostanziale. Furono i cristiani, come seconda Israele, a iniziare un corso spirituale, innalzando Gesù risorto come loro oggetto di fede. Proprio come Giosuè, ereditando la missione di Mosè, completò il terzo corso di restaurazione nazionale per Canaan, così il Signore ritornerà e, ereditando la missione di Gesù, completerà sia fisicamente che spiritualmente il terzo corso di restaurazione mondiale per Canaan.

(1) La fondazione di fede spirituale.

Dopo aver dato il suo corpo fisico a Satana, tramite la croce, Gesù stabilì la fondazione spirituale di separazione da Satana, con i suoi 40 giorni di resurrezione, nella posizione spirituale di Giovanni Battista. Egli poté restaurare così la fondazione di fede spirituale, per il corso spirituale della 3a restaurazione mondiale per Canaan.

Satana, crocifiggendo Gesù, ottenne ciò che si era prefisso in tutti questi 4000 anni, esercitando così il suo massimo potere. Dio, però, che aveva lasciato Gesù a Satana, poté, a quel prezzo, esercitare tutto il Suo potere resuscitando Gesù. Innestando l’intera umanità in Gesù risorto e facendola rinascere, Dio intendeva salvare tutti gli uomini.

Gesù risorto non era più visibile agli occhi fisici (Gv. 20:19; Lc. 24:15-16). Egli, per salvare tutta l’umanità, stabilì la fondazione di fede spirituale attraverso il periodo di 40 giorni dalla resurrezione per separarsi da Satana, dopo aver dato il suo corpo come sacrificio sulla croce. Facendo ciò, aprì la sua strada per la redenzione di tutti gli uomini dal peccato.

(2) La fondazione di sostanza spirituale.

Gesù avendo stabilito la fondazione spirituale di 40 giorni per separarsi da Satana tramite la resurrezione nella posizione, spiritualmente, di Giovanni Battista, poté poi restaurare la fondazione di fede spirituale nella posizione di genitore spirituale.

Nello stesso tempo, egli stabilì la posizione di Abele spirituale realizzando le condizioni di indennizzo a livello mondiale per eliminare la natura caduta, dalla posizione di figlio spirituale.

- La provvidenza per la partenza.

Gesù risorto riunì i suoi discepoli sparsi per la Galilea, e dette ad essi il potere di operare miracoli. Egli era il sostanziale corpo spirituale delle tavole di pietra, del tabernacolo e dell’arca (Mt. 28:16-20).

Allora i credenti, nella posizione di Caino, potevano restaurare la fondazione di sostanza spirituale, realizzando le condizioni spirituali di indennizzo per eliminare la natura caduta seguendo, credendo e servendo Gesù risorto.

(3) La fondazione spirituale per ricevere il Messia.

Gesù, dopo la resurrezione, riunì di nuovo i discepoli ed iniziò la sua nuova provvidenza di restaurazione spirituale per Canaan. I discepoli elessero Mattia al posto di Giuda per riportare a 12 il numero degli apostoli e credettero, seguirono e servirono Gesù risorto. Stabilirono così la fondazione di sostanza spirituale. In questo modo essi restaurarono la fondazione spirituale per ricevere il Messia.

Su questa base, Gesù poté stabilire la posizione di Messia spirituale, dalla posizione spirituale di Giovanni Battista, e restaurare lo Spirito Santo. Egli divenne così il Vero Genitore spirituale e poté operare la rinascita.

Nella sfera di Gesù risorto le condizioni d’accusa spirituale di Satana furono completamente eliminate, e così, spiritualmente, quella sfera è inviolabile da Satana. Se crediamo in Gesù risorto anche noi saremo con lui spiritualmente inattaccabili da Satana e saremo così salvi spiritualmente.

(4) La restaurazione spirituale per Canaan.

I cristiani hanno potuto realizzare solamente la restaurazione spirituale per Canaan servendo, credendo e seguendo Gesù, che poté essere soltanto Messia spirituale, sulla fondazione spirituale per ricevere il Messia. Così i corpi fisici dei credenti che erano nella sfera della grazia per la restaurazione spirituale per Canaan, si sono trovati nella stessa posizione del corpo fisico di Gesù invaso da Satana attraverso la croce; per questo tutti hanno ancora il peccato originale. Naturalmente i credenti devono separarsi ancora da Satana per il Secondo Avvento.

2. Il corso di restaurazione sostanziale per Canaan, centrato sul SSA

La provvidenza spirituale della terza restaurazione mondiale per Canaan che iniziò sulla fondazione spirituale per il Messia ha oggi espanso il suo territorio spirituale su base mondiale dopo 2000 anni di storia. Proprio come Giosuè, che sostituì Mosè nel corso spirituale di restaurazione per Canaan, realizzò la restaurazione a livello nazionale per Canaan, passando per il corso sostanziale, così il SSA deve realizzare il Regno dei cieli sulla terra, iniziando a svolgere il corso spirituale di restaurazione a livello nazionale per Canaan, come corso sostanziale. Però, il SSA deve restaurare tramite indennizzo il corso provvidenziale lasciato incompiuto al tempo della prima venuta; deve perciò restaurare il corso spirituale di sofferenza, questa volta sostanzialmente, se i cristiani, la seconda Israele, dovessero mancare di fede. Gesù disse:

Lc. (17:25) “… ma prima bisogna che egli (il Cristo) soffra molte cose e sia rigettato da questa generazione”.

Quindi proprio come Gesù dovette abbandonare la prima Israele stabilendo i cristiani come seconda Israele così il SSA potrebbe essere costretto a realizzare il corso provvidenziale sostanziale abbandonando i cristiani e ricercando una terza Israele, se essi dovessero mancare di fede.

(1) La fondazione di fede sostanziale.

Se, al Secondo Avvento, i precursori che hanno la missione di Giovanni Battista (preparare la via) falliranno nel portarla a termine come nella prima venuta, il Signore dovrà stabilire da se stesso, sostanzialmente, la fondazione di fede per la terza provvidenza di restaurazione a livello mondiale per Canaan, nella posizione di Giovanni Battista, dovendo così percorrere una via di sofferenza.

Ma, per quanto dura potrà essere la strada, il SSA non morrà senza aver compiuto il suo scopo. Infatti la provvidenza di Dio per compiere il Suo scopo creativo attraverso i Veri Genitori è giunta al terzo tentativo, e questa volta non fallirà.

Inoltre, la provvidenza spirituale svoltasi nei 2000 anni dopo Gesù ha raggiunto l’era della democrazia, in modo da creare una società favorevole alla provvidenza. Infatti, anche se il Signore potrà essere duramente perseguitato come eretico, non morrà.

(2) La fondazione di sostanza

Dei credenti si riuniranno e lo serviranno sulla base della fondazione di fede da lui stabilita; certamente essi sapranno realizzare la fondazione sostanziale per ricevere il Messia, stabilendo la fondazione di sostanza ossia le condizioni di indennizzo per eliminare la natura caduta.

- La provvidenza per la partenza.

Gesù: miracoli e segni

SSA: la Parola interiore.

L’uomo, creato dalla Parola, fallì nel realizzarne lo scopo. Dio, che sta svolgendo la Sua provvidenza di restaurazione stabilendo le condizioni esteriori per la Parola, deve mandare il Cristo che è il Verbo sostanziale, per restaurarne lo scopo. Il Messia, alla fine della storia provvidenziale, realizzerà la provvidenza di salvezza centrata sulla Parola.

- L’era precedente il Vecchio Testamento.

Lo scopo della provvidenza di restaurazione è restaurare l’uomo caduto.

La famiglia di Adamo, degradandosi, perse il suo rapporto con Dio. Al tempo di Noè, la relazione diretta con Dio non si poté restaurare, a causa del fallimento di Cam; l’uomo, però, poteva essere nella posizione di servo dei servi per merito della fondazione di lealtà di Noè (Gn. 9:25). Così l’uomo poteva stabilire una relazione indiretta con Dio.

- L’era del Vecchio Testamento.

Abramo, il padre della fede, poté stabilire la posizione di eletto di Dio, realizzando la fondazione familiare per ricevere il Messia. Così, per la prima volta, fu restaurata la posizione di servi di Dio (Lv. 25:55).

- L’era del Nuovo Testamento.

Dopo la venuta di Gesù i suoi discepoli, che stavano sulla fondazione di fede da lui stabilita nella posizione di Giovanni Battista, furono restaurati dalla posizione di servi a quella di figli adottivi. Per divenire veri figli di Dio avrebbero dovuto stabilire la fondazione per ricevere il Messia realizzando la fondazione di sostanza in totale obbedienza a Gesù; innestandosi spiritualmente e fisicamente a lui, che stava su questa fondazione, sarebbero divenuti uno con lui.

Gesù venne come figlio di Dio, senza peccato originale; innestando l’intera umanità a sé l’avrebbe resa unita, restaurando tutti gli uomini a veri figli di Dio, eliminando in loro il peccato originale. Invece anche i suoi discepoli mancarono di fede, e così Gesù fu crocifisso nella posizione di Giovanni Battista, senza essere stato in grado di compiere la sua missione di Messia.

Sulla sua fondazione spirituale, i credenti divennero figli spirituali, essendosi innestati spiritualmente a Gesù, che fu solo Messia spirituale: essi, non avendo potuto eliminare il peccato originale, sono ancora collegati alla linea di Satana.

Questo è stato il rapporto tra Dio e l’uomo caduto, in accordo alla provvidenza spirituale portata da Gesù, fino a questo momento. I cristiani sono solo figli adottivi davanti a Dio, poiché provengono da una discendenza diversa dalla Sua.

(3) La fondazione sostanziale per ricevere il Messia.

Il SSA deve venire per restaurare l’intera umanità come veri figli di Dio. Di conseguenza, deve nascere sulla terra, in carne ed ossa, come Gesù. Deve restaurare, tramite indennizzo, il corso di Gesù, ripercorrendolo. Quindi deve stabilire sostanzialmente la fondazione per ricevere il Messia in accordo alla provvidenza per la partenza centrata sulla Parola; poi, innestando a sé tutti gli uomini, fisicamente e spiritualmente, su questa fondazione, deve restaurarli come veri figli di Dio, eliminando il peccato originale.

(4) La restaurazione sostanziale per Canaan.

La terza Israele, sulla fondazione per ricevere il Messia, deve credere e servire il SSA, il Messia sostanziale, realizzando così la restaurazione sostanziale per Canaan a livello mondiale. Il SSA deve restaurare la fondazione per ricevere il Messia sostanzialmente partendo dal livello familiare ed espandendolo a livello tribale, nazionale, mondiale ed infine cosmico. Su tale fondazione egli potrà infine stabilire il Regno dei cieli sulla terra.

Perciò i cristiani degli ultimi tempi, proprio come gli ebrei nel tempo di Gesù, sono in una posizione privilegiata ma, d’altra parte, si trovano anche ad avere una grande responsabilità che, se non sarà realizzata, li potrà rendere molto infelici.

D. Insegnamenti tratti dal corso di Gesù

1. La predestinazione della volontà di Dio è assoluta

(1) Giovanni Battista fallì, di conseguenza Gesù prese il suo posto.

(2) Poiché il Regno di Dio in terra non si realizzò (a causa della mancanza di fede degli ebrei), Cristo ritornerà per realizzarlo.

2. La predestinazione per un individuo o una nazione è relativa

(1) Il principale discepolo di Gesù, Giovanni Battista, fallì. Perciò Pietro prese il suo posto.

(2) Giuda Iscariota tradì Gesù e il suo posto tra i 12 fu preso da Mattia.

(3) Gli eletti di Dio, gli ebrei, fallirono per mancanza di fede. Al loro posto Dio chiamò i gentili.

3. Dio non interferisce con la parte di responsabilità dell’uomo

Quando Giovanni e Giuda persero fede, Dio non interferì, ma dominò solamente il risultato delle loro azioni.

4. Più grande è la missione di un uomo, più pesante è la prova che l’attende

Per indennizzare il peccato di Adamo, che si ribellò a Dio, perdendo la fede, Gesù doveva mostrare una forte fede, anche se si fosse trovato nella posizione di essere abbandonato da Dio. Difatti, egli fu abbandonato da Dio sulla croce.

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