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Capitolo VII - Cristologia

Introduzione

Per poter avere una vera fede, dobbiamo conoscere chiaramente il suo oggetto. Gesù e Dio sono la stessa persona o sono persone diverse? La relazione con Dio e con Gesù deve essere capita dall’uomo affinché egli possa avere la giusta direzione di fede. Se l’uomo non capisce chiaramente questi punti, ciò non sarà un grave ostacolo soltanto per la sua fede, ma anche per il portare le altre persone ad avere fede. Così, la dottrina della rinascita e della Trinità deve essere chiaramente capita per evitare confusioni.

Sezione 1

Il valore dell’uomo che ha completato lo scopo di Dio per la creazione

Il valore dell’uomo che ha completato lo scopo di Dio per la creazione è uguale al valore dell’Adamo perfetto. Desumiamo questo:

1. Dalla relazione tra Dio e l’uomo perfetto

Dio è soggetto e l’uomo perfetto il Suo oggetto. Dio è come il Sung-Sang e l’uomo perfetto e come lo Hyung-Sang.

Per cui, l’uomo perfetto è uno con Dio, è il tempio di Dio ed è un uomo divino. Quest’uomo è l’uomo che è “perfetto come il Padre nel Cielo” Mt. (5:48).

Quindi, l’uomo perfetto è l’uomo che ha lo stesso valore di Dio.

2. Dalla struttura dell’uomo perfetto

L’uomo ha spirito e fisico; lo spirito è soggetto, e il fisico è oggetto. Lo spirito è immortale e raggiunge la perfezione sulla fondazione del corpo fisico. Quando raggiunge la perfezione sulla fondazione, va nel Regno dei cieli nel mondo spirituale, ed avrà un dare ed avere con Dio per tutta l’eternità.

Per cui, l’uomo perfetto è l’uomo di valore eterno.

3. Dallo scopo della creazione dell’uomo

Ogni uomo è nato con delle caratteristiche individuali, così Dio può avere certi sentimenti stimolanti di una certa parte della Sua natura soltanto da quell’uomo che è l’incarnazione di quelle Sue particolari caratteristiche duali.

Per cui, l’uomo perfetto è l’uomo di valore unico.

4. Dalla relazione tra l’uomo e l’universo

L’uomo perfetto è un microcosmo ed è il Signore dell’universo, è il mediatore e il centro dell’armonia tra il Mondo Sostanziale Invisibile ed il Mondo Sostanziale Visibile. L’uomo perfetto è l’essere sostanziale completo del cosmo.

Per cui l’uomo perfetto è l’uomo di valore cosmico.

Mt. (16:26) “Che giova infatti all’uomo guadagnare tutto il mondo se perde la sua vita?”.

Sezione 2

L’uomo perfetto dell’ideale divino di creazione

1. L’Adamo perfetto e Gesù dal punto di vista della restaurazione dell’albero della vita

La storia umana è la storia provvidenziale per restaurare l’albero della vita perso nel giardino dell’Eden (Gn. 2:9) per mezzo dell’albero della vita degli ultimi giorni (Ap. 22:14) e realizzare il Regno dei cieli sulla terra e nel mondo spirituale.

L’albero della vita di Gn. (2:9) è simbolo della perfezione dell’uomo secondo l’ideale di creazione di Dio. A causa della caduta di Adamo, questo non fu realizzato (Gn. 3:24). Per fare questo Dio deve mandare l’ultimo albero della vita (Ap. 22:14) che è l’uomo perfetto dell’ideale di Dio, affinché possa innestare a sé tutte le persone cadute.

Perciò, l’albero della vita in Gn. (2:9) è simbolo dell’Adamo perfetto, ed è uguale a Gesù che è simboleggiato dall’albero della vita in Ap. (22:14). Entrambi gli alberi della vita sono simboli dell’uomo perfetto dell’ideale di creazione di Dio.

Quindi, l’Adamo perfetto ha lo stesso valore di Gesù.

2. L’uomo perfetto e Gesù dal punto di vista della realizzazione dell’ideale di creazione di Dio

L’uomo che ha completato lo scopo di creazione di Dio è:

(1) - un uomo di valore divino

(2) - un uomo di valore eterno

(3) - un uomo di valore unico

(4) - un uomo di valore cosmico.

Il valore di Gesù è uguale a quello dell’uomo perfetto.

Però noi non neghiamo che Gesù sia Dio, poiché l’uomo perfetto è uno con Dio, e Gesù completò come uomo il Suo scopo di creazione.

1 Tm. (2:5) “Poiché non vi è che un solo Dio e un solo mediatore tra Dio e gli uomini, Cristo Gesù, anch’egli uomo”.

Rm. (5:19) “Infatti come per la disobbedienza di un solo uomo, molti sono stati costituiti peccatori, così anche per l’obbedienza di uno solo, molti saranno costituiti giusti”.

1 Cor. (15-21) “Poiché, come per mezzo di un uomo è venuta la morte, così anche per mezzo di un uomo è venuta la resurrezione dei morti”.

At. (17:31) “Poiché ha fissato un giorno in cui intende giudicare la terra secondo giustizia, mediante l’uomo che ha stabilito, avendo dato assicurazione a tutti, col resuscitarlo dai morti”.

Lc. (17:26) “E come avvenne ai giorni di Noè, così sarà anche ai giorni del Figlio dell’uomo”.

La Bibbia quindi attesta chiaramente che Gesù era uomo.

3. Gesù è Dio stesso?

Nella Bibbia ci sono dei versi che fanno apparire Gesù come Dio stesso.

Gv. (14:9-10) “… chi ha veduto me ha veduto il Padre. Come fai a dire mostrami il Padre? Non credi tu che io sono nel Padre e che il Padre è in me?”.

Gesù era un uomo perfetto secondo l’ideale di Dio, e tale uomo è in unità con Dio, è un uomo divino, l’incarnazione e l’immagine di Dio. Da questo punto di vista, Gesù poté dire che chi aveva visto lui aveva visto il Padre.

La relazione tra Dio e Gesù è come quella tra mente e corpo: il corpo è l’immagine della mente, ma non è la mente stessa. Così pure Gesù era l’immagine di Dio, ma non era Dio stesso.

Per questo possiamo dire che chi ha visto Gesù, ha visto Dio, ma questa frase non significa che Gesù fosse Dio stesso.

Gv. (1:10) “Era nel mondo e il mondo fu per mezzo di lui, ma il mondo non lo conobbe”.

(1) In Gv. (1:1-3) è scritto che la Parola era Dio e che tutte le cose furono fatte per mezzo della Parola; in Gv. (1:14) è scritto che la Parola divenne carne.

Per cui, possiamo dire che il mondo fu fatto per mezzo di Gesù che era l’incarnazione della Parola. Questo non significa che Gesù era Dio stesso.

(2) Secondo il Principio di Creazione, l’universo fu creato ad immagine dell’uomo perfetto sul modello del suo SS e HS.

Per cui, l’uomo perfetto era il modello per la creazione dell’universo. Questo significa che l’universo non poteva essere creato senza l’uomo.

In questo senso è possibile dire che il mondo fu creato attraverso Gesù.

(3) Dio diede all’uomo una parte di responsabilità e, quando l’uomo la realizza, viene ad avere creatività e diventa il Signore della creazione.

Per cui l’uomo perfetto diventa signore e cocreatore dell’universo con Dio. Per questo è possibile dire che il mondo è stato fatto per mezzo di Gesù.

Da quanto sopra, possiamo capire che questa frase prova il fatto che Gesù era un uomo perfetto e non che Gesù fosse Dio stesso.

Gv. (8:58) “In verità, in verità vi dico, prima che Abramo fosse, io sono”.

Dal punto di vista della stirpe, Gesù era un discendente di Abramo, ma era venuto come primo antenato perfetto per dare rinascita a tutti gli uomini caduti. Quindi, dal significato celeste della Provvidenza di Dio, Gesù venne come primo antenato di tutti gli uomini, incluso Abramo. Questa frase non significa che Gesù fosse Dio stesso.

Altri versi biblici che testimoniano che Gesù non era Dio stesso:

Rm. (8:34) “Cristo Gesù che è morto e, più che questo è resuscitato, siede alla destra di Dio e intercede a nostro favore”.

Se Gesù fosse Dio stesso, come potrebbe sedersi alla propria destra? Inoltre, come potrebbe essere il mediatore tra se stesso e l’uomo?

Mt. (27:46) “Gesù gridò a gran voce, dicendo “Eli, Eli, lamà sabactani”, cioè “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?”.

Se Gesù era Dio stesso, come poteva dire questo, come poteva chiamare se stesso “Dio mio”, e chiedere perché aveva abbandonato se stesso?

Gv. (17:1) “Così parlò Gesù, poi, alzati gli occhi al cielo, disse: “Padre, l’ora è venuta: glorifica Tuo Figlio, onde il Figlio glorifichi Te”.

Se Gesù era Dio stesso, come poteva chiedere questo a se stesso e come poteva chiamare se stesso Padre e poi definirsi Figlio?

Mt. (4:1) “Allora Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto per essere tentato dal diavolo”.

Se Gesù fosse stato Dio, non avrebbe potuto essere tentato dal diavolo.

4. Gesù e l’uomo caduto

Caratteristiche dell’uomo caduto

(1) L’uomo caduto perse il suo valore originale e si degradò tanto da provare ammirazione per gli angeli che furono creati come suoi servitori.

(2) L’uomo caduto ha il peccato originale, è sotto il dominio di Satana e può essere invaso da lui.

(3) Non conosce la volontà ed il cuore di Dio.

Caratteristiche di Gesù

(1) Egli aveva il valore originale di creazione e la qualifica di Signore degli angeli e dell’universo intero.

(2) Non aveva peccato originale e nessun rapporto con Satana.

(3) Percepiva completamente la volontà e il cuore di Dio.

Da questo possiamo capire che c’è una grande differenza tra Gesù e l’uomo caduto, come tra il cielo e la terra. Tuttavia, anche gli uomini caduti possono, credendo in Gesù, rinascere e liberarsi dal peccato originale e diventare figli del bene. Quindi possono essere restaurati a uomini che hanno realizzato l’ideale di Dio di creazione, così come Gesù fece.

La relazione tra Gesù e l’uomo restaurato è uguale a quella che c’è tra padre e figlio.

Gv. (15:5) “Io sono la vite, voi i tralci”.

Gv. (15:14) “Voi sarete miei amici se farete quello che vi comando”.

Rm. (11:17) “E se pure alcuni rami sono stati tagliati via in modo che tu che eri un olivo selvatico sei stato innestato al loro posto e sei divenuto partecipe della radice e della vitalità dell’olivo …”.

Qui, Gesù viene paragonato al vero olivo, e l’uomo caduto all’olivo selvatico. L’uomo caduto deve innestarsi in Gesù per condividere la ricchezza del vero olivo.

1 Cor. (12:27) “Ora voi siete il corpo di Cristo e le sue membra, ciascuno per la sua parte”.

1 Cor. (15:23) “Ciascuno però nel suo ordine: Cristo come primizia, poi coloro che sono di Cristo al momento della sua venuta”.

Ef. (1:22) “Ogni cosa Egli dispose sotto i suoi piedi e diede lui come capo su ogni cosa nella Chiesa”.

1 Gv. (3:2) “Carissimi, ora siamo figli di Dio e ancora non è stato manifestato quel che saremo, ma sappiamo che quando egli sarà manifestato, saremo simili a Lui …”.

Sezione 3

Rinascita e Trinità

A. Rinascita

1. Gesù e lo Spirito Santo dal punto di vista della missione di rinascita

Gv. (3:3) “… in verità, in verità vi dico, se uno non è nato di nuovo, non può vedere il Regno dei cieli”.

Perché Gesù disse che l’uomo caduto deve nascere di nuovo?

Se Adamo ed Eva avessero raggiunto la perfezione e fossero diventati genitori di bene, avrebbero generato e moltiplicato figli senza peccato originale e avrebbero stabilito il Regno dei cieli in terra. Invece, a causa della caduta, generarono figli con il peccato originale stabilendo l’inferno sulla terra.

Perciò gli uomini caduti, avendo il peccato originale, non possono entrare nel Regno dei cieli. Per poterlo fare devono “rinascere” come figli senza peccato originale. Non possono però nascere nuovamente tramite genitori caduti, perché questi, avendo il peccato originale, non possono generare figli che ne sono liberi. Questi genitori senza peccato devono venire dal Cielo e sono Gesù e lo Spirito Santo.

Gesù venne come vero padre per dare la rinascita e trasformare gli uomini caduti in figli del bene. Egli fu chiamato “ultimo Adamo” in 1 Cor. (15:45) e “Eterno Padre” in Is. (9:5-6) Poiché venne nella posizione di vero padre che non fu raggiunta da Adamo.

Dio disse che avrebbe mandato Elia per dirigere il cuore dei figli verso i loro padri per farli Suoi figli (Mal. 4:6). Inoltre in Mt. (16:27) è scritto che Gesù è venuto nella gloria del padre per dare rinascita ai figli caduti e renderli figli del bene.

Per dare rinascita deve esserci un vero padre e una vera madre, e la vera madre è lo Spirito Santo. Per questo Gesù disse a Nicodemo che gli uomini non possono entrare nel Regno dei cieli senza essere rinati per opera dello Spirito Santo (Gv. 3:5). Lo Spirito Santo è uno spirito madre ed è lo spirito dell’ultima Eva. Ci sono molte persone che ricevono la rivelazione che lo Spirito Santo è uno spirito femminile. Poiché lo Spirito Santo è uno spirito femminile, un uomo non può essere di fronte a Gesù come sposa senza ricevere lo Spirito Santo. Esso è lo spirito confortatore e consolatore e lavora per purificare dai peccati, per indennizzare e restaurare la posizione di Eva che causò la caduta. Gesù, che è il soggetto, lavora in cielo, e lo Spirito Santo, che è l’oggetto, lavora sulla terra.

2. Gesù e lo Spirito Santo dal punto di vista delle caratteristiche duali del Logos

In Dio ci sono le caratteristiche duali di mascolinità e femminilità, e il Logos che viene da Dio ha anch’esso la caratteristica duale di mascolinità e femminilità. L’incarnazione della parte maschile del Logos fu Adamo, che doveva diventare l’albero della vita. L’incarnazione della parte femminile del Logos era Eva, simboleggiata dall’albero della conoscenza del bene e del male. Raggiungendo la perfezione, dovevano diventare i Veri Genitori, realizzando le tre benedizioni di Dio e il Regno dei cieli sulla terra.

Ma, a causa della loro caduta, fu realizzato l’inferno. Per far rinascere gli uomini caduti fu necessario che l’ultimo Adamo e l’ultima Eva venissero come l’ultimo albero della vita e l’ultimo perfetto albero della conoscenza del bene e del male. Essi erano Gesù e lo Spirito Santo.

3. Rinascita spirituale per mezzo di Gesù e dello Spirito Santo

Poiché Gesù fu crocefisso, non poté realizzare il suo scopo sulla terra come padre sia in fisico che in spirito. Egli risuscitò spiritualmente dopo la crocefissione e lavorò sulla terra per quaranta giorni, per restaurare i suoi discepoli dispersi. Quando essi incontrarono Gesù risorto spiritualmente, si pentirono e decisero di seguirlo come Messia. Perciò Gesù lavorò come padre spirituale.

Quindi, lo Spirito Santo è nella posizione di Madre spirituale. Il cristianesimo fu stabilito sulla fondazione di Gesù e dello Spirito Santo: il Padre e la Madre spirituali. Se i cristiani credono in Gesù come salvatore per ispirazione dello Spirito Santo, ottengono nuova vita spirituale, ricevendo l’amore che proviene dall’azione di dare e avere tra Gesù e lo Spirito Santo. Per mezzo di questo essi possono rinascere spiritualmente. Questa è la rinascita spirituale.

Però, la caduta fu sia fisica che spirituale, perciò l’uomo deve ricevere sia la salvezza fisica che la salvezza spirituale per purificarsi dal peccato originale. Per realizzare questo è necessario il Signore del Secondo Avvento.

B. La Trinità

L’ideale di Dio non può essere realizzato senza una fondazione delle quattro posizioni centrata su Dio, che è la realizzazione, attraverso l’azione di origine-divisione-unione, dello scopo dei tre oggetti. Per realizzare ciò, Gesù e lo Spirito Santo devono seguire un’azione di dare ed avere centrata su Dio ed unirsi. A questo punto Dio, Gesù e lo Spirito Santo diventano uno, e chiamiamo questa unione “Trinità”.

cap7-01

Nel giardino dell’Eden, se Adamo ed Eva avessero raggiunto la perfezione, avrebbero realizzato un’azione di dare ed avere centrata su Dio, diventando uno con Lui. Questa doveva essere la Trinità originale. Se avessero realizzato questo, anche i loro discendenti avrebbero formato altre Trinità centrate su Dio, ma a causa della caduta ciò non avvenne.

cap7-02

Adamo ed Eva caduti realizzarono un’azione di dare ed avere centrata su Satana. Quindi Satana, Adamo caduto ed Eva caduta divennero uno. Chiamiamo questa la trinità caduta di Satana. I discendenti degli antenati caduti formarono altre trinità cadute.

cap7-03

Lo scopo di Dio è di restaurare questa trinità caduta a quella originale. Per realizzare ciò, Dio mandò Gesù come padre, ma egli divenne Padre solo a livello spirituale a causa della crocifissione, e restaurò anche lo Spirito Santo come Madre spirituale. La Trinità formata da Dio, Gesù e lo Spirito Santo è chiamata Trinità Spirituale di Dio.

cap7-04

Il Signore del Secondo Avvento verrà con la sua sposa, che è l’incarnazione dello Spirito Santo. Essi, come primi antenati restaurati, avranno un’azione di dare ed avere centrata su Dio e saranno uno con Lui, restaurando così la Sua Trinità originale. Anche i loro discendenti formeranno Trinità centrate su Dio.

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