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Autobiografia del rev. Sun Myung Moon

La mia vita per la Pace

Per portare la pace nel mondo ho trascorso la mia vita visitando i luoghi più depressi ed emarginati. In Africa, ho incontrato madri che non potevano far altro che assistere impotenti alla morte per fame dei loro figli; nell’America del Sud ho incontrato padri che vivevano in riva a un fiume pieno di pesci, ma non riuscivano a mantenere le proprie famiglie con la pesca. Insieme abbiamo pescato per nutrire i bambini affamati e abbiamo usato gli alberi per costruire le scuole.

Nella ricerca della strada più breve per un mondo di pace, mi sono sforzato di ispirare la trasformazione del processo politico e cambiare il modo di pensare della gente. Ho incontrato l’allora Presidente dell’Unione Sovietica Michail Gorbachev, deciso com’ero a favorire la riconciliazione tra il comunismo e la democrazia, e ho incontrato l’allora Presidente della Corea del Nord Kim Il Sung, per discutere di come avremmo potuto portare concretamente la pace alla penisola coreana. Sono andato negli Stati Uniti nel pieno del loro declino morale. Mi sono dedicato a risolvere vari conflitti nel mondo. Nella mia opera di pace tra Musulmani ed Ebrei, non mi sono fatto dissuadere dalla crescente minaccia del terrorismo. Come frutto dei miei sforzi, Ebrei, Musulmani e Cristiani si sono radunati a migliaia, partecipando a manifestazioni e marce per la pace.

Io sono un personaggio controverso. In qualsiasi angolo del mondo basta pronunciare il mio nome per portare scompiglio. Non ho mai cercato ricchezza o fama, ma ho passato tutta la vita a parlare solo di pace. Nonostante ciò, il mondo ha associato il mio nome a motti di scherno, mi ha respinto e mi ha tirato pietre. A molti non interessa neppure sapere cosa io dica o cosa io faccia, mi si oppongono e basta. Nel corso della mia vita sono stato incarcerato ingiustamente sei volte...

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