Fotografie di momenti essenziali della mia vita
La casa in cui sono nato, e che oggi si trova nella Corea del Nord. In origine aveva due piccole ali, ciascuna ad ogni lato. Oggi ne resta solo l’edificio principale.
All’alba del giorno di Pasqua del 1935 - era il 17 aprile - Gesù mi apparve mentre ero in preghiera e mi affidò la mia missione celeste. Avevo sedici anni, secondo il metodo coreano di calcolare l’età. Mi piace questo dipinto del 1982 di Shigeyoshi Watanabe che coglie bene lo spirito di quel momento.
Mio nonno Chi Guk Moon, che patrocinò l’alfabetizzazione dei giovani del villaggio.
Il mio prozio Yoon Guk Moon, noto ministro religioso e patriota coreano.
Un ritratto di mia madre, dipinto nel 1988, sulla base di vecchie foto.
Una mia foto di quando ero studente, scattata nel 1941, l’anno in cui mi sono diplomato presso la Scuola Tecnica di Waseda in Ingegneria Elettrica.
Mentre preparo il riso con mio cugino, Seung Ryong Moon (secondo da sinistra), ed altri amici, alla fine degli anni ’30. Io sono quello a destra.
Ho insegnato alla scuola domenicale della chiesa di Gesù di Myungsudae, agli inizi degli anni ’40. Sono nella fila posteriore, indicato dalla freccia.
Foto dell’8 marzo 1941. Cerimonia di inizio dell’anno scolastico della Scuola di commercio e tecnologia di Kyeongsung. Sono nella fila posteriore, quarto da sinistra, indicato dalla freccia.
Questa nave da battaglia ha partecipato al bombardamento di Heungnam, dove ero detenuto da quasi tre anni. Le forze dell’ONU, tra le quali si trovava il futuro generale americano Alexander Haig, bombardarono il campo di prigionia liberandomi. Era il 14 ottobre del 1950.
La capanna di fango e cartoni provenienti dalla base americana, costruita da me e da Won Pil Kim all’inizio del 1951. Si trovava a Busan, su una collina solitaria, nei pressi di un cimitero.
Mentre vengo salutato dai membri dopo essere stato rilasciato dalla prigione di Seodaemun, in Seul, il 4 ottobre 1955. Ero stato accusato di renitenza alla leva, mentre in realtà durante la guerra di Corea ero detenuto ad Heungnam. Fui riconosciuto innocente dopo tre mesi di prigione.
Mentre insegno ai membri nella nostra chiesa di Cheongpa-Dong, subito dopo aver lasciato la prigione di Seodaemun.
1° Novembre 1958. Foto di me con studentesse dell’Università Femminile Ewha e con la Professoressa Won Bok Choi (all’estrema destra), tutte arbitrariamente espulse a motivo della loro fede.
Inizio della primavera del 1959 a Yamok, provincia di Kyeonggi. Avevo portato i membri ad aiutare a piantare il riso. I contadini ne trassero beneficio, e per noi fu un utile addestramento.
Ci incontravamo spesso all’aperto nella zona si Seul, e parlavo ai membri del piano di Dio per l’uomo.
L’11 aprile 1960 Hak Ja Han ed io ci sposammo. Lei e sua madre, una tra i miei primi discepoli, erano fuggite dal Nord durante la guerra.
Un piacevole intermezzo con mia moglie sul lago di Cheongpyeong.
Nemmeno questa foto, scattata il 1° gennaio 2009 in Corea, include tutti i membri della mia famiglia. Abbiamo quattordici figli, che vivono in varie parti del mondo, ed un numero sempre crescente di nipoti e pronipoti.
Il 1° maggio 1966, 12° anniversario della fondazione della Chiesa di Unificazione: sto firmando delle copie della seconda edizione in lingua coreana del mio insegnamento, il «Principio Divino». Io sono sulla sinistra.
Foto scattata nel 1969 durante il mio secondo tour mondiale. Il movimento in Giappone cresceva in modo esponenziale, ed i nostri incontri dovevano essere tenuti all’aperto; come in questo caso, che riprende un incontro tenuto in un parco alla periferia di Tokyo.
Il 1° febbraio 1974 ho incontrato il Presidente Richard Nixon alla Casa Bianca, al culmine dello scandalo Watergate. Nell’interesse di un’America forte ed unita chiesi agli americani ed ai mezzi d’informazione, attraverso inserzioni sui giornali, di «perdonare, amare, unirsi».
Conferenza alla Carnegie Hall, il 1° ottobre 1973: la prima tappa di un ciclo di discorsi in ventuno città degli Stati Uniti, che terminò il 29 gennaio 1974.
Più di 1.200.000 persone hanno partecipato, il 7 giugno 1975, alla Manifestazione Mondiale per la Libertà sulla piazza dell’isola di Yoido.
Manifestazione al Monumento a Washington, il 18 settembre 1976. Nell’ambito dei nostri festeggiamenti per il bicentenario degli Stati Uniti, pronunciai il discorso «La speranza di Dio per l’America» di fronte a circa 300.000 persone. Nel riquadro: Bo Hi Pak, il mio interprete, accanto a me.
Il Dottor Morton Kaplan, presidente della conferenza, mi presenta le congratulazioni dei partecipanti alla conclusione del 12° Convegno Internazionale sull’Unità delle Scienze (ICUS) svoltosi a Chicago, dal 24 al 27 novembre 1983. Ho patrocinato in totale 21 convegni annuali ICUS. Questi incontri vertevano sul rapporto tra scienza e valori assoluti.
Rimasi nella prigione di Danbury, in Connecticut (USA) dal 20 luglio 1984 al 20 agosto 1985. Ero stato accusato di non aver pagato tasse per 7.500 dollari su interessi bancari, sebbene avessi investito milioni di dollari per il rinnovamento morale degli Stati Uniti. In questa foto io (a destra) passeggio nel cortile della prigione con Takeru Kamiyama, uno dei miei discepoli.
Mia moglie ed io mentre celebriamo la Santa Benedizione in matrimonio al Jamsil Gymnasium di Seul, il 14 ottobre 1982. La benedizione in matrimonio e la ricerca della «Pace mondiale attraverso famiglie ideali» sono il nucleo centrale del mio ministero. A partire dal 1960, e contando fino all’inizio del 2010, ho benedetto in matrimonio più di quattro milioni di persone, tramite cerimonie condotte con collegamenti satellitari in diretta in tutto il mondo.
Il 22 dicembre del 2003 dei leader religiosi cristiani, musulmani, ebrei e di altre fedi, partecipanti all’Iniziativa di Pace per il Medio Oriente, riuniti a Gerusalemme, davanti al Tempio della Roccia. Centinaia di leader religiosi e civili hanno preso parte ad oltre quaranta pellegrinaggi intesi a promuovere la pace nella Terra Santa.
Nel 1975 ho acquistato questo seminario cattolico dismesso presso il fiume Hudson, nello Stato di New York, e vi ho fondato il Seminario Teologico dell’Unificazione (UTS), aperto a tutte le religioni. Vi insegnano studiosi provenienti da molte delle religioni del mondo.
Qui visito la nostra officina per macchine utensili in Germania, nel 1989. Ho sempre sostenuto che le tecnologie avanzate debbano essere condivise tra tutte le nazioni, per promuovere la libertà ed il benessere.
Agosto 1998, a pesca di salmoni a Kodiak, Alaska. Io sono il quarto da sinistra, accanto a mia moglie. Su entrambi i lati alcuni leader della Chiesa d’Unificazione.
Il 4 giugno del 2002 il grande calciatore Pelé è venuto a trovarmi nella mia residenza di Hannam-Dong. Qui mia moglie gli espone il progetto della World Peace Cup. In quell’occasione ho condiviso con Pelé l’idea di promuovere il calcio quale mezzo per realizzare ponti di pace tra le nazioni.
Il 6 dicembre 1991 mia moglie ed io abbiamo raggiunto Pyongyang, nella Corea del Nord, su invito del Presidente Kim Il Sung, che abbiamo incontrato nel Palazzo Presidenziale di Majeon, in Heungnam.
Il 24 marzo 1994 ho ospitato il Presidente Mikhail Gorbachev e la First Lady Raisa al Summit Council for World Peace in Corea. Ho fondato il Summit Council per riunire a convegno degli ex capi di stato perché studiassero delle soluzioni per le situazioni di conflitto.
Il Presidente dell’Ucraina, Leonard Kravchuk, mentre mi accoglie, il 20 ottobre 2005, durante il mio tour di 120 nazioni per inaugurare altrettante Sezioni nazionali della Universal Peace Federation.
Il 1° dicembre 2005 mia moglie ed io siamo stati ricevuti dalla presidentessa delle Filippine, Gloria Macapagal Arroyo, nel palazzo presidenziale di Malacañang, a Manila. Avevo sollecitato più volte le Nazioni Unite ad intensificare il loro impegno per la cooperazione tra le fedi, e per me ha costituito una grande soddisfazione vedere che, sotto la guida della presidentessa Arroyo, il governo filippino ha presentato all’ONU delle proposte di risoluzione in tal senso. Anche l’allora presidente del Parlamento delle Filippine, José de Venecia, mi ha incoraggiato nella speranza di veder stabilito nelle Nazioni Unite un organismo deliberativo composto da rappresentanti di tutte le fedi.
Al Manhattan Center di New York, il 23 settembre 2007, ho chiesto ai delegati di 194 Paesi di promettermi che avrebbero posto la fondazione per le nuove Nazioni Unite di tipo «Abele», o «di pace», con lo scopo di realizzare gli ideali delle Nazioni Unite in una struttura che sottolinei il pensiero di vivere per il bene del prossimo.
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