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Presentazione di «La gratitudine»

Come già spiegato nell’introduzione al volume, ho inserito questo capitolo perché complementare alla visione di Allen sulla responsabilità umana.

Dal mio personale punto di vista ci sarebbero alcune cose da precisare sia nel pensiero di Allen che di Wattles; un paio per tutte: è vero in linea di principio che possiamo raggiungere ciò che desideriamo ottenere, ma è altrettanto vero che alcuni ci riescono facilmente, mentre altri trovano maggiori difficoltà.

Questa differenza nella facilità va rintracciata non certo nella diversa potenzialità di ciascuno, ma nella sua storia personale (educazione, istruzione, esperienze infantili...) e nella storia della sua famiglia. Non siamo infatti esseri isolati ma anelli di una catena, e portiamo dentro di noi i frutti positivi e negativi di ciò che le generazioni che ci hanno preceduto hanno fatto.

Ci sono inoltre diversità oggettive che provengono dalla cultura, dal momento storico e dalla nazione in cui siamo nati.

Fatte salve quindi queste precisazioni, Allen e Wattles offrono una visione ed un metodo che sono in grado di cambiare la vita di chi li applica.

Il capitolo sulla gratitudine di Wattles è fondamentale e, ripeto, complementare alla visione di Allen. Non ci può essere vera crescita, spirituale e materiale, se non c’è crescita nell’unita con Dio.

Qualcuno può essere sorpreso dall’enfasi che Wattles mette sulla gratitudine, e dalla scelta di includere un suo capitolo in questo volume.

La realtà è che Dio è prima di tutto amore, e poi tutto il resto. La gratitudine, come viene spiegato in questo breve capitolo, è il metodo fondamentale per «chiudere il circuito»: è il ringraziare Dio per ciò che ci ha donato. Il Creatore non ha bisogno né di ricchezze né di potere; ha invece bisogno dell’amore di ciascuno di noi perché ciascuno di noi è unico; e non possiamo dire di amarlo se non siamo in grado di riconoscere ciò che ci dona continuamente e ringraziarlo per questo.

La gratitudine è perciò la prima preghiera. Imparare ad essere grati è anzi un mezzo meraviglioso per «aprire» la comunicazione con Dio.

Le cose per cui dobbiamo essere grati sono davvero tante e, come spiega Wattles, se non le notiamo è solo perché siamo troppo concentrati sulle cose «che non vanno» piuttosto che su quelle «che vanno».

Riuscire a capire questo punto è assolutamente fondamentale. Ad esempio, quanti divorzi nascono dal fatto che la moglie mette troppo sale nella minestra? So di un caso in cui una coppia ha divorziato perché, nella ristrutturazione del bagno, la moglie voleva installare una doccia mentre il marito preferiva una vasca. O viceversa.

Questi mariti e queste mogli, se si fossero concentrati sugli aspetti positivi, piuttosto che su quelli negativi, del coniuge, avrebbero probabilmente scoperto che i primi prevalevano sui secondi e non avrebbero divorziato. Avrebbero così evitato tutte le tragedie e le complicazioni che il divorzio comporta, anche a livello sociale e formativo per i figli.

La gratitudine - verso Dio e verso chi ci circonda - è quindi un punto assolutamente fondamentale nella crescita spirituale personale. Ecco ciò che Wattles è riuscito ad intuire ed a trasmettere.

Mi permetto di darvi due piccoli suggerimenti. Il primo è: fate un elenco scritto delle cose di cui dovreste essere grati, a cominciare dalla vita stessa, e vi sorprenderete della sua lunghezza.

Il secondo suggerimento: come afferma Wattles, è fondamentale aumentare lo spazio che diamo agli aspetti positivi della vita rispetto a quelli negativi; quindi è importante non dare troppo spazio alle notizie negative che da troppe fonti interessate ci vengono somministrate.

I mezzi di informazione fanno a gara per riversarci addosso in quantità insopportabili le notizie più terribili che riescono a scovare. Ricordiamoci che siamo noi che scegliamo di ascoltarle o di leggerle. Chiudiamo queste sorgenti interessate di negatività e concentriamoci sulle cose belle e buone fatte da una straordinaria quantità di straordinarie persone. E proviamo gratitudine anche verso di loro. E ringraziamo Dio per queste persone.

Questo nuovo atteggiamento trasformerà totalmente la nostra vita.

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