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Introduzione

I Principi Divini, l’insegnamento della Unification Church, possono essere divisi in tre parti principali.

I “Principi di Creazione” spiegano come e perché Dio diede origine a tutto il creato e come l’uomo doveva diventare la perfetta incarnazione dell’ideale di Dio, senza conoscere né peccato, né sofferenza.

Le contraddizioni ed il male sono un risultato dell’allontanamento da Dio, che ha fatto perdere all’uomo il suo valore originale. Il Cristianesimo tradizionale chiama “caduta” questa condizione dell’uomo. I Principi Divini danno una spiegazione dettagliata della caduta, illustrandone le cause ed il processo; spiegano l’origine del peccato e la vera identità di Satana.

L’uomo caduto nel peccato deve percorrere la via della salvezza in accordo ai Principi di Dio, secondo i quali salvezza significa restaurazione. In altre parole, scopo della salvezza è quello di tornare allo stato originale prima della caduta. Lo scopo dei “Principi di Restaurazione” è dare una spiegazione completa del significato e del processo della salvezza chiarendo in base a quale criterio Dio ha lavorato per salvare l’umanità.

I “Principi di Creazione”, la “Caduta dell’uomo” ed i “Principi di Restaurazione” sono le parti principali dei Principi Divini.

Sulla terra vi sono state moltissime religioni ed ancor oggi il solo Cristianesimo è suddiviso in parecchie centinaia di denominazioni. Che significato ha allora l’esistenza della Unification Church proprio in questo periodo storico?

Dio è vivo e lavora. Egli ha sempre lasciato chiari segni del suo lavoro sia nella storia che nello spirito dell’uomo. Quest’ultimo, d’altra parte, ha via via cambiato e migliorato durante tutta la storia il suo livello spirituale ed intellettuale, permettendo a Dio di parlargli su una base sempre più elevata.

Se l’uomo non fosse caduto, doveva riflettere la perfezione di Dio (Mt 5:48), realizzando in sé stesso una diretta relazione con Lui. Ma, a causa della caduta, l’uomo è rimasto separato dal Suo creatore, agendo in contrasto con la Sua volontà. Le capacità spirituali ed intellettuali dell’uomo, in pratica, si annullarono, come conseguenza della caduta.

La spiritualità e l’intelletto dell’uomo caduto si sono via via risollevati attraverso i benefici della provvidenza di restaurazione di Dio. Perciò Dio ha parlato agli uomini in base alla loro spiritualità e capacità intellettuali, che si sono man mano evolute nel corso delle varie epoche. In altre parole, al tempo di Abramo, quando il livello spirituale era molto basso, gli uomini arrivarono a Dio attraverso l’offerta di sacrifici. La gente di quel tempo era molto immatura per poter rispondere alle leggi divine su di una base più elevata.

Parecchie centinaia di anni dopo, al tempo di Mosè, Dio portò avanti la Sua provvidenza attraverso la legge e, dopo altri 1600 anni, anziché continuare la Sua opera attraverso leggi e comandamenti, Egli diede agli uomini i Vangeli, che, essendo adeguati alla spiritualità della gente di quel tempo, avrebbero portato l’uomo più vicino a Dio.

Gli Ebrei, che pur avevano una così gran fede in Dio, non riconobbero Gesù come Salvatore, e commisero perciò il più grosso errore di tutta la provvidenza di restaurazione. Arrivarono a chiamarlo “principe dei demoni” ed infine lo crocifissero.

In quel periodo, il popolo di Israele seguiva Dio secondo le antiche leggi, ma, contrariamente a tutte le loro attese, Dio cominciò a parlare loro con Gesù per mezzo della nuova legge dei Vangeli. Alla luce di questi fatti storici, possiamo vedere come Dio ha effettivamente parlato agli uomini su di un livello sempre più elevato, in accordo allo sviluppo della loro spiritualità e del loro intelletto. L’obiettivo del Dio vivente e della Sua provvidenza è di avere un rapporto non con uomini amorfi, ma con persone ben vive, sia spiritualmente che intellettualmente. Perciò, oggi, Dio non vuole parlare agli uomini del tempo di Gesù o al tipo d’uomo dell’era di Mosè, né tantomeno all’uomo primitivo di un passato ancora più remoto. L’obiettivo di Dio è quello di avere un rapporto con l’uomo di oggi. Nessuno può negare che le Chiese hanno perso gran parte della loro capacità di attrazione spirituale sui giovani e della loro influenza sugli uomini, in generale.

Perciò, Dio deve dare una nuova espressione di verità, che sappia portare gli uomini alla salvezza, in una Nuova Era. Gesù disse: “Vi ho detto queste cose in similitudini: viene l’ora che io non vi parlerò più in similitudini, ma apertamente vi annunzierò il Padre” (Gv 16:25) e “Ho ancora molte cose da dirvi, ma voi ora non le potete reggere. Quando invece sarà venuto lui, lo spirito della Verità, egli vi guiderà alla verità” (Gv 16: 12-13) e ancora “È necessario che tu profetizzi da capo sui popoli, sulle stirpi e su molti re” (Ap 10:11). Tutti questi versi testimoniano che negli Ultimi Giorni vi sarà una nuova espressione di verità e poiché questa rappresenterà una nuova strada, potrà differire per molti aspetti dalle dottrine tradizionali. Per esempio, Gesù disse cose nuove, parlando sulla base del Vecchio Testamento. Ma, a quel tempo, la gente era così letteralmente vincolata a quanto il Vecchio Testamento insegnava, che non seppe capirlo. Dicendo “Bisogna mettere il vino nuovo in otri nuovi” (Lc 5:38) egli fece comprendere loro che per poter ricevere la nuova verità gli uomini dovevano rinnovarsi. I Principi Divini non sono basati sulle tradizionali teorie teologiche, né sono una ripetizione di passati discorsi religiosi. Sono una nuova rivelazione data all’uomo attraverso il Rev. Sun Myung Moon e chiariscono definitivamente la volontà di Dio e la provvidenza di salvezza.

Noi sappiamo che Dio lavorò tramite Noè ed Abramo e fece conoscere la sua volontà attraverso Mosè e Gesù. Perché allora lo stesso Dio vivente non dovrebbe dare una nuova rivelazione? Quello di cui ha bisogno la Chiesa oggi non è un’altra interpretazione umana della Bibbia. Oggi dobbiamo conoscere l’interpretazione di Dio stesso così da comprendere e vivere la Sua volontà. Il mondo non può salvarsi se continua su questa strada di rapido deterioramento. Per questo il nostro è il tempo in cui Dio deve parlare all’uomo per dargli una nuova direzione di vita.

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