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Il significato degli Ultimi Giorni

Alla fine del mondo, il cielo e la terra bruceranno, il sole e la luna perderanno la loro luce e le stelle cadranno dal cielo come descritto nella Bibbia? I morti usciranno letteralmente dalle loro tombe, e tutti gli uomini saranno sollevati sulle nuvole per incontrare Gesù nell’aria? O dobbiamo invece considerare queste descrizioni dei simboli e delle metafore così come molte altre che appaiono nella Bibbia?

Esaminiamo queste profezie degli Ultimi Giorni tenendo presente lo scopo della creazione, la caduta e lo scopo di restaurazione. Se Adamo ed Eva avessero raggiunto la perfezione nel Giardino dell’Eden, osservando il comandamento di Dio, sarebbero diventati la famiglia ideale ed originaria ed avrebbero generato figli del bene. Il centro delle loro azioni e dei loro pensieri sarebbe stato Dio ed avrebbero così formato il Regno dei Cieli in terra, di cui Dio sarebbe stato il solo sovrano. In questo caso, la loro storia individuale e familiare, così come tutta la storia seguente, sarebbe stata la storia del bene.

Dio desiderò ardentemente che ciò si verificasse. Ma, a causa della caduta dei primi antenati dell’uomo, il peccato entrò nella loro vita; essi formarono una famiglia che non era nei progetti di Dio. Fu così che Satana poté regnare sull’uomo e sul mondo. Questo mondo divenne perciò l’inferno in terra, pieno di peccato e di sofferenza e gli individui, le famiglie, il mondo intero hanno dato origine ad una storia di contraddizione e di male.

La storia che Dio desiderava era una storia di bontà; ma sin dall’inizio essa andò contro il suo desiderio. Dio non vuole lasciare il mondo in queste condizioni e, attraverso la Sua provvidenza di salvezza, vuol raggiungere il Suo scopo originale. Perciò chiamiamo Ultimi Giorni il periodo di transizione in cui il mondo di peccato del Regno di Satana si trasforma nel mondo originale di Dio, il Regno dei Cieli sulla terra. Perciò, essi non sono solo un tempo di paura, pieno di catastrofi, ma anche un tempo di gioia, atteso fin dall’inizio della storia umana dalla mente originale di tutti gli uomini.

In altre parole, la fine del mondo di peccato è anche un tempo di speranza, che vedrà il sorgere del nuovo mondo del bene. Poiché Dio non può lasciare questo mondo di male intatto ed iniziarne un altro di bene, gli Ultimi Giorni saranno un tempo di giudizio, un tempo che vedrà la distruzione di tutto ciò che è male.

Dio ha lavorato con dolore e preoccupazione per restaurare questo mondo. Quindi, il Suo più grande desiderio è che l’uomo, negli Ultimi Giorni, riesca a completare con successo la sua provvidenza di restaurazione. Gli Ultimi Giorni avrebbero dovuto identificarsi col tempo di Noè e poi con il tempo di Gesù, ma, per colpa dei ripetuti fallimenti dell’uomo nel completare la sua parte di responsabilità, essi saranno i giorni della seconda venuta del Cristo.

Al tempo di Noè, Dio disse: “La fine di ogni carne è giunta davanti a me, perché la terra, per cagione loro, è piena di violenza; ed ecco, io li sterminerò insieme alla terra”. Questo indica chiaramente che quello era il tempo degli Ultimi Giorni, come lo era il tempo di Gesù. Per questa ragione, Gesù disse che era venuto a giudicare e distruggere il mondo di peccato e costruire il mondo dell’ideale di creazione (Mt 5:48 e Gv 5:22). Quando il Signore ritornerà, anche il suo sarà il tempo degli Ultimi Giorni, proprio come detto in Luca (17:26): “E come avvenne ai giorni di Noè, così sarà anche ai giorni del Figlio dell‘Uomo”.

Tutti i segni ed i fenomeni degli Ultimi Giorni possono essere spiegati con la comprensione della volontà di Dio. Come detto prima, il mondo ideale di Dio non si può realizzare senza restaurare il mondo di peccato; per questo Dio dà inizio alla provvidenza degli Ultimi Giorni, in cui tutti gli avvenimenti che si svolgono servono a realizzare l’ideale di creazione. Questa è la ragione per cui Egli non può distruggere letteralmente la terra: è l’uomo che deve essere restaurato, non la natura.

Allora, qual è il vero significato della distruzione del cielo e della terra (II Pietro 3:12) e la nascita di una nuova terra (Ap 21:1)? Queste profezie sembrano contrastare con quanto affermato in Ecclesiaste (1:4) in cui è detto: “Una generazione va ed una viene, ma la terra rimane per sempre ferma”. Pertanto, questo passo significa, in realtà, che Dio distruggerà il Regno del Male e darà inizio ad un mondo di bene, il Regno dei Cieli sulla terra. Dio non ha ideato il Giardino dell’Eden per poi rinunciare alla sua realizzazione; ciò che dovrà essere distrutto non è la terra in senso letterale, ma il peccato, la morte spirituale e la falsa sovranità di Satana, simboleggiata dalla terra.

Il verso della Bibbia che afferma che il cielo e la terra saranno incendiati e si dissolveranno (II Pt 3:12) non può avere un significato letterale, altrimenti lo scopo della creazione non potrebbe compiersi. Per il tempo di Gesù, era stato scritto che il giudizio sarebbe venuto col fuoco (Mt 3:2), ma ciò non si avverò letteralmente. In Giacomo (3:6) è scritto: “anche la lingua è un fuoco”. Per giudizio del fuoco si intende quindi giudizio della lingua o della parola. Ciò significa che è la verità stessa che porta il giudizio.

Secondo Giovanni (12:48): “Chi disprezza me e non accetta la mia parola ha chi lo giudicherà, la parola che io annunciai, quella lo giudicherà nell’ultimo giorno”. Anche i passi di Isaia 11:4 e 2:8) e di Giovanni (5:24) indicano che il giudizio sarà un giudizio della parola.

Allo stesso modo non potrà verificarsi realmente il passo in cui si dice che tutti gli uomini saranno rapiti sulle nubi, incontro al Signore, per essere portati in cielo (I Tes 4:17), perché lo scopo di creazione di Dio non deve compiersi nell’aria, ma sulla terra. In tutta la Bibbia, la terra simboleggia il mondo caduto, il mondo del male, ed il cielo il mondo sacro del vero regno del bene. perciò essere rapiti sulle nubi (cielo) significa che l’uomo sarà restaurato o portato allo stadio originale del bene, dal quale era caduto. Quando il Signore verrà, finirà la sovranità del male, l’uomo sarà restaurato al suo stato originale senza peccato e verrà stabilito il Regno dei Cieli.

La Bibbia dice inoltre che negli Ultimi Giorni il sole si oscurerà e le stelle cadranno dal cielo (Mt 24:29). Ma se il solo scopo di quel tempo sarà di restaurare il mondo, come potrebbe l’ideale di creazione realizzarsi attraverso queste catastrofi? Per avere una spiegazione logica a queste profezie, possiamo riferirci all’interpretazione del sogno di Giuseppe come descritto in Genesi (37:9-11).

Secondo questi versi biblici, il sole e la luna simboleggiano i genitori e le stelle i figli. Gesù e lo Spirito Santo vennero come Veri Genitori, al posto di Adamo ed Eva, per far rinascere l’umanità. Perciò, il sole e la luna rappresentano Gesù e lo Spirito Santo, e le stelle i credenti, come loro figli.

Nella Bibbia, Gesù è paragonato alla “vera luce” (Gv 1:9), poiché venne come Verbo fatto carne (Gv 1:14), come luce di verità. Naturalmente, qui la luce del sole significa la luce delle parole di Gesù, mentre la luce della luna rappresenta la luce dello Spirito Santo, venuto come Spirito di Verità (Gv 16:13). Quindi, il fatto che il sole e la luna si oscureranno significa che le parole di Gesù e dello Spirito Santo, il Nuovo Testamento, perderanno la loro luce. Infatti, proprio come le parole del Vecchio Testamento, persero la loro luce, quando Gesù e lo Spirito Santo vennero con una nuova Parola, per completare il Vecchio Testamento, così, le parole del Nuovo Testamento, che Gesù diede al Primo Avvento, perderanno la loro luce quando Cristo ritornerà, con una nuova Parola, capace di completare il Nuovo Testamento. Perdere la luce, oscurarsi, significa che queste parole hanno completato la loro missione, con l’inizio di una nuova era.

Le stelle che cadranno dal cielo rappresentano tutti coloro che negli Ultimi Giorni rifiuteranno il Signore. Proprio come i capi della religione ebraica, pur avendo atteso per così lungo tempo il Messia, caddero, rifiutando Gesù, molti cristiani, che attendono ansiosamente il ritorno del Cristo, offenderanno e rifiuteranno il Messia, cadendo nello stesso modo.

In Luca (18:8) è scritto: “Tuttavia quando il Signore verrà, troverà egli fede sulla terra?” Così Gesù predice che negli Ultimi Giorni i cristiani potrebbero fallire, non avendo fede nel Signore.

Riassumendo, gli Ultimi Giorni non implicano una distruzione fisica. Piuttosto essi stanno a significare un tempo di dolore e mancanza di fede, un tempo di eliminazione della sovranità del male di Satana, che è chiaramente l’ostacolo che si frappone alla restaurazione dello scopo di creazione e la realizzazione di un nuovo punto di partenza per la ricreazione. Dovremmo pregare affinché la provvidenza di Dio degli Ultimi Giorni abbia successo e dovremmo preparare noi stessi ad andare incontro a questo tempo con un atteggiamento di pentimento e di speranza. Dovremmo essere pronti a riconoscere ed accettare l’alba di un nuovo cielo e di una nuova terra e servire il Signore che viene con tutto noi stessi.

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