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Il punto di vista di Dio

Guida interiore al corso di 21 giorni

2 marzo 1981

Come risultato della caduta abbiamo ereditato quattro nature cadute:

  1. fallimento nel prendere il punto di vista di Dio;
  2. lasciare la propria posizione;
  3. rovesciamento del dominio;
  4. moltiplicazione del peccato.

Ma tutte queste sono derivate dalla prima, cioè il fallimento nell’avere il punto di vista di Dio. Questa è la radice da cui nasce ogni cosa.

All’origine c’era Dio, Adamo, Eva e l’Arcangelo, questo era l’ordine celeste, ma:

  1. l’Arcangelo non amava questo ordine, perciò non riceve tutto dall’uomo. È una cosa che proprio non gli piaceva.
  2. Ha lasciato la sua posizione;
  3. Ha rovesciato il dominio. Voleva essere più vicino ad Adamo e a Dio, non gli piaceva una persona più vicina a Dio, vuole spingere Adamo giù e rovescia il dominio. Questo non ha niente a che fare con Dio e centra tutto su sé stesso.
  4. Moltiplicazione del peccato. È l’estensione del suo dominio.

Queste quattro nature cadute sono tutte collegate insieme. Lui voleva essere amato di più e questo punto ha creato molti problemi nell’universo. Questo è l’egoismo, cioè essere centrati su sé stessi.

Il comunismo è la natura caduta a livello mondiale. La materia è diventata il centro e non Dio.

Non prendere lo stesso punto di vista di Dio è l’inizio di tutto. Dio amava Adamo ed Eva ma l’Arcangelo non li amava (qui vuol dire che non è riuscito ad amarli come Dio li amava, non è che non li amava), perciò ha distrutto Adamo ed Eva e si è separato da Dio.

L’uomo è diventato ignorante di Dio, non capisce la verità, l’amore, e la vita di Dio e non conosce l’essenza di Dio e questo dà inizio all’ateismo.

Il fatto che l’uomo non capisce Dio è il peccato. L’uomo ha perso Dio e quindi ha perso sé stesso, perciò l’uomo non trova la verità, l’amore, la sincerità di Dio in sé stesso. L’uomo, dopo la caduta, ha acquisito la natura degli animali ed è diventato come l’estensione degli animali. L’uomo ha perso totalmente scopo, valore e identità perché ha perso il suo dare ed avere con Dio.

Senza valore e senza significato l’uomo si uccide. L’identità è un grosso punto: “chi sono io?” Se Dio viene e dice: “Questo è mio figlio, questa è mia figlia” allora la nostra identità diventa incredibile e diviene la parte più essenziale di noi stessi.

Senza Dio l’uomo non può esistere né come uomo né come marito o padre o amico o guida. Prima di essere leader dovete essere uomini, ma senza la restaurazione dell’uomo come è possibile essere leader? La preghiera è il primo passo per restaurare l’identità verso Dio.

L’uomo è senza gioia, senza fiducia, senza identità, senza Dio.

Molti fratelli e sorelle soffrono per questo punto. Molti si appoggiano sulla loro identità esteriore, sulla loro missione, sulla loro posizione, su quanti figli spirituali hanno portato, su quanto sono apprezzati, su quanto sono bravi a fare raccolta fondi, ma tutti questi punti sono identità esteriori, noi abbiamo bisogno di una identità interiore. Se non superate questa battaglia e non trovate la vostra identità interiore, facilmente lascerete la famiglia.

Se la persona trova la sua identità di figlio di Dio non importa la persecuzione, le difficoltà, e tutto il resto.

L’uomo non è più tale. L’uomo perde il punto di vista di Dio e, quindi, perde Dio che è Padre, perciò perde i fratelli, le sorelle e spezza le sue relazioni umane. Molti psicologi dicono che la base dei problemi è la disgregazione familiare. Alla fine esiste solo l’“io” ma non ce la fa neppure ad avere fiducia in sé stesso. Da questo punto di vista tutto è perso, ma l’uomo ha sempre desiderio di realizzare le tre benedizioni. C’è lotta per il potere e per la posizione, lotta determinata dalla caduta. L’egoismo è entrato nell’uomo e lui si separa da Dio e non può più sentire quello che Dio sente. Per risolvere questa sofferenza dobbiamo lottare e riprendere il punto di vista di Dio.

Quando Dio è triste io sono triste, quando Lui è felice io sono felice, Dio deve venire sempre per primo, poi viene il mondo, la nazione e io vengo per ultimo, questo è l’ordine celeste. Ma nel mondo caduto è esattamente il contrario. Il Padre centra il suo pensiero su questo punto: come risolvere la prima natura caduta.

Per fare questo dobbiamo passare il corso di restaurazione. Il nostro sentimento diventa così più vicino a Dio e, mutando il nostro punto di vista, il nostro corso di indennizzo diventa più facile.

Come possiamo allora, mantenere il punto di vista di Dio?

Mi ricordo di quando io ho fatto i 40 giorni di pioniere e cercavo una persona buona per Dio e Dio mi ha mandato solo una persona semplice e amandola, ho capito ogni giorno di più il cuore di Dio. Io ho pensato che stavo soffrendo ma in realtà era Dio che soffriva, non ero io ma Dio che lavorava attraverso di me. La sofferenza di Dio è più grande della nostra, io stavo bloccando la volontà di Dio perché ad un certo punto ho perso fede, allora in questo caso anche Dio deve mollare. Se io lascio stare di cercare i suoi figli anche Lui non può fare nulla. Se io parlo quando testimonio, Dio può parlare, ma se io chiudo la bocca anche Lui deve chiudere la bocca. Se io amo, Lui può amare. Finché mi sono preso cura dei miei figli spirituali, anche Dio ha potuto curarsi dei suoi figli.

Una sorella americana un giorno è andata a fare predicazione per strada ma aveva una fifa terribile. A un certo punto ha capito che se lei non parlava, Dio non poteva parlare. Lei era quella che stava spezzando il cuore di Dio. A un certo punto ha vinto su sé stessa ed ha cominciato a predicare ad alta voce. La prima persona che si è fermata è venuta al week end ed è entrata nella chiesa. Se non cambiate il vostro punto di vista non riuscirete mai a capire il cuore di Dio. Qualunque missione abbiamo e in qualunque situazione ci troveremo noi siamo lì non per noi stessi, ma come rappresentanti di Dio e se ci diano da fare, Dio può fare, altrimenti anche Lui è bloccato.

Dio si aspetta molte volte di più di quello che facciamo, e spesso poiché non realizziamo la nostra missione, il cuore di Dio è spezzato. Non sono io, ma Dio che vende fiori, quello stesso Dio che ha creato l’universo. Per salvare questo universo anche Dio sta nella strada fino a mezzanotte.

Per ogni cosa che Dio ci chiede dobbiamo dire: “Si Padre, io lo farò”.

Anche se avete la missione più umile dovete avere una profonda comunicazione con Lui. Se uscite e vendete un fiore potete dire: “ecco Padre, siccome io l’ho venduto Tu ne puoi vendere uno in meno. Anche per la testimonianza vale la stessa cosa. Quando cercate figli spirituali dovete pensare che ne avete promessi uno al mese, e la vostra prima attitudine deve essere la serietà nel mantenere le promesse che fate. Per entrare nel Regno dei Cieli dovete avere figli spirituali, perciò testimoniare non è aumentare il numero dei membri ma trovare figli per la mia salvezza. Dio è disperato, alla ricerca dei suoi figli perduti. Se io testimonio anche Dio testimonia, se io li chiamo anche Dio li chiama e se io raggiungo le persone anche Dio può raggiungere i suoi figli.

Un giorno il Padre ci ha chiesto: “Com’è Dio?”. Noi abbiamo dato diverse opinioni, alla fine il Padre ci ha detto: “Dio è come un uomo anziano, con i capelli bianchi, questo è il Dio che lavora con me cercando i suoi figli perduti”. Se sviluppate questo cuore vedrete che la vostra testimonianza sarà totalmente diversa. Se portate qualcuno al centro o al centro studi non è solo la realizzazione dell’obiettivo, ma avete riportato un figlio al cuore di Dio. Allora Dio vi abbraccerà in lacrime e vi ringrazierà. A questo punto nel vostro cuore vi sentirete così bene che direte al Padre: “Domani ne trovo un altro”.

Il successo più grande, sarà se svilupperete il vostro cuore nella testimonianza. Se quando non portate nessuno, siete tristi, allora sì che avete capito il cuore di Dio. Dal profondo del vostro cuore direte al Padre: “Non ti preoccupare, domani tenterò ancora”. Non sentitevi depressi se non realizzate la condizione, se la vostra attitudine è giusta potete ancora essere vicini al cuore di Dio.

A volte dite: “La mia missione è troppo difficile, il mio obiettivo è troppo alto, il mio leader non è buono, i miei membri non sono buoni”. Avete mille ragioni per poter giustificare i vostri fallimenti, ma la sola ragione è che non avete un profondo rapporto di cuore con Dio, ecco perché ogni cosa sembra impossibile. L’uomo è figlio di Dio, perciò quando l’uomo tocca il cuore di Dio impazzisce di gioia. Nessuna gioia può essere più grande o profonda.

Se potete toccare il cuore di Dio supererete qualsiasi ostacolo e persecuzione, il caldo, il freddo, la fame, il sonno, tutto passa.

La sorgente della vostra gioia è la gratitudine. Alcuni piangono quando capiscono il cuore di Dio, ma le lacrime devono essere di gioia, gioia quando incontrate il Dio miserabile. Come mai siete felici quando capite la sua miseria? Lo siete perché finalmente avete incontrato Dio e vedere Dio è la gioia più grande dell’uomo.

Per un momento di gioia così, il figlio è pronto a sacrificare qualsiasi cosa, ma in quel momento tutta la sofferenza si dimentica. Se non incontrate il cuore di Dio nella vostra missione, anche se tutte le situazioni sono ideali, la vostra attività non potrà prosperare. Perciò il punto fondamentale è: la differenza fra il mio punto di vista e il punto di vista di Dio. Se muterete questo, si rinnoverà anche il vostro rapporto con i Veri Genitori.

Chi è il Padre per Dio? Un giorno il Padre ci ha detto: “Voi potreste anche lasciare la chiesa ma io no, e non perché ne sono il fondatore, ma perché conosco il cuore di Dio. Se io abbandono Dio, chi si curerà di lui?

Capite quanto nostro Padre percepisce il cuore di Dio?

Quando il Padre ha sentito il cuore di Dio ha pianto moltissimo. Dio diceva: “Lui è l’unico che ha capito il mio cuore, è l’unico che ha preso responsabilità per la mia sofferenza”.

Quando il Padre ha realizzato il suo corso di 21 anni Dio gli ha detto: “Figlio mio, tu hai fatto meglio di me, io ho cercato per 6000 anni, e tu ce l’hai fatta in 21”. Se capite questo potete comprendere la gratitudine che Dio ha per i Veri Genitori. Il Padre ha tolto il peso dal cuore di Dio, ecco perché posso ringraziare il Padre.

Nel vostro cuore dovete sentirvi dire: “come posso, Padre, esprimerti la mia gratitudine per tutto quello che hai fatto?”

Anche se il Padre ha realizzato la sua missione, Dio va ancora avanti, non si è fermato. Invece di chiedere “cosa può il Padre fare per voi” siete voi che dovete chiedere “cosa posso io fare per te”. Se realizzerete questo nella realtà il vostro cuore si svilupperà molto di più.

I punti sono: comprensione e verità, cuore e azioni.

Attraverso la caduta abbiamo perso tutto, ma prima di ogni cosa abbiamo perso la verità. Siamo nel buio e senza cuore.

Il cuore è sempre la motivazione di ogni nostro agire e molti fratelli e sorelle soffrono perché non sentono più la motivazione. Se fra cuore, verità, azione ne abbiamo almeno due il terzo verrà fuori da solo.

Il cuore è la parte più difficile da restaurare. Come posso restaurare il cuore? Devo restaurare la verità e l’azione.

Senza luce non so dove andare perciò la verità viene per prima. Attraverso la verità avrete una chiara comprensione di ogni cosa, poi viene la realizzazione.

Se volete restaurare il cuore senza verità e realizzazione non ce la farete mai. Attraverso la comprensione potrete realizzare la vostra missione e provare gioia, anche se è un’idea o solo un piano potete gioire quando lo sostanzializzate. Se non capite non potete agire e se non capite diventate più depressi. Con la verità e la realizzazione il vostro spirito sarà frizzante, avete bisogno del cuore e sentirete il desiderio di pregare.

Questi aspetti di cui vi ho parlato dovete anche applicarli nella vostra relazione tra fratelli e sorelle, perciò il punto non è: come i membri vedono e considerano voi, ma come i membri vedono e considerano Dio. Non sono i vostri membri, sono i figli di Dio, perciò servire loro vuol dire far felice Dio. Dio ci chiede di occuparci dei suoi figli e, quando un membro soffre, se il leader non se ne preoccupa, anche Dio non può prendersene cura. Se arrivo fino al mio massimo, Satana non può accusarmi. Se l’uomo fa il suo 100% (5%) Dio fa il suo 100% (95%), Satana non può reclamare. Se non capite il cuore di Dio non capite neppure la sua frustrazione.

Questo è un buon punto di pentimento per voi leader.

La stessa cosa vale per la creazione e per l’economia, tutto deve essere dal punto di vista di Dio.

Quando comprate qualche cosa non siete voi ma Dio che ha acquistato, perciò le necessità di Dio hanno assoluta priorità. I soldi non sono dei membri o vostri ma sono i soldi di Dio. Allora dovete pensare: “Come posso usare questi soldi guadagnati da questo vecchio uomo disperato, che ha venduto fiori fino alle 2 di notte?” Questo deve essere il vostro modo di pensare, perché questo è il punto di vista di Dio. Se farete come vi ho spiegato le vostre relazioni a tutti i livelli saranno totalmente diverse ed una profonda gioia verrà nel vostro cuore.

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