Il Rev. Moon
Agli scienziati invitati al seminario estivo
21 agosto 1980 - Nairobi
Quando qualcuno sente il nome di Sun Myung Moon a cosa pensa? E a cosa pensate voi quando sentite questo nome? Forse vi chiedete di che tipo di persona si tratta. Avete letto i giornali e forse vi state chiedendo se è una persona normale come voi e me! Io lo conosco da 22 anni e posso dire che non ho mai smesso di meravigliarmi della sua forza. È una persona giusta, forte, ma il suo non lo definirei un carattere rigido perché è anche un uomo incredibilmente flessibile. Qualcuno potrebbe definirlo una persona poco comune.
Una volta Sun Myung Moon stette per giorni e giorni seduto su una roccia a Pusan in Sud Corea. Da quel luogo c’era una magnifica vista sull’oceano ma a lui non interessava la bellezza di quella scena, perché passò tutto quel tempo concentrato in preghiera. Guardava le navi che trasportavano uomini e merci in tutto il mondo e pregava di poter ricevere la saggezza necessaria per portare in tutto il mondo il messaggio, la verità e la volontà di Dio.
Questa settimana ci siamo radunati a Nairobi, in Kenya, per questo importante incontro; ma io sento che già nel 1959 Sun Myung Moon aveva pregato per questa nazione e perché questo incontro si potesse tenere. Sento che in quei giorni, anche se non lo avevo ancora incontrato, aveva già pregato per me e per ognuno di voi.
Qual era l’argomento delle sue preghiere? La speranza e la ricerca dello spirito di Dio. Lo spirito di Dio fu con lui ed è continuato a restare con lui per tutto il tempo in cui ha guidato le attività mondiali della Chiesa di Unificazione che lui stesso ha fondato. Come avete sentito dire o avete letto, a Sun Myung Moon, quando aveva 16 anni, apparve lo spirito di Gesù. Da quel momento in poi Gesù lo aiutò a comprendere la missione che Dio gli aveva dato e ha continuato ad assisterlo spiritualmente perché la potesse realizzare. Durante uno dei miei recenti viaggi in Africa ho potuto notare quanto questo fosse vero. I nostri missionari nello Zaire hanno trovato molti gruppi spirituali i cui fondatori avevano ricevuto delle rivelazioni da Gesù secondo le quali il Cristianesimo aveva terminato la sua missione e stava iniziando una nuova rivoluzione spirituale. Più tardi seppero anche che in futuro i loro gruppi avrebbero incontrato dei missionari che venivano da una terra lontana dall’Africa e fu detto loro di unirsi al movimento che questi missionari rappresentavano. A causa delle persecuzioni i fondatori di questi gruppi spirituali africani furono imprigionati ma, prima di morire, diedero ai loro figli la responsabilità di continuare il lavoro che loro avevano iniziato. È abbastanza interessante il fatto che queste rivelazioni furono ricevute nel 1921, l’anno seguente a quello della nascita del Rev. Moon.
Il Rev. Moon e Dio
Che tipo di rapporto ha il Rev. Sun Myung Moon con Dio e con Gesù? Quando egli attraverso l’insegnamento di Gesù, lo studio della Bibbia, la preghiera e la meditazione, riuscì a rendersi conto che il cuore di Dio non era felice ma profondamente addolorato per non essere stato compreso dall’uomo, non poté fare a meno di piangere. Egli pianse continuamente per 20 anni. Spesso, mentre pregava, non riusciva a trattenere le lacrime. Se vi dovesse capitare di ascoltare una delle sue preghiere, anche se probabilmente non riuscirete a capire il senso delle parole, sicuramente vi renderete conto di quanto sia profondo il suo rapporto con Dio, anche soltanto dal tono della sua voce.
Non penso che sia necessario che io vi parli di tutte le persecuzioni che il Rev. Moon ha ricevuto. Proprio per questo sono meravigliato che la gente si stia ancora chiedendo se egli sia o meno un uomo religioso. Pensate un momento. Come avrebbe potuto sopportare tutte queste tremende persecuzioni senza condurre una intensa vita di preghiera e senza ricevere continuamente l’aiuto di Dio? Il suo scopo di restaurare il mondo coincide con quello di Dio. Attraverso la sua missione il Rev. Moon sta disperatamente cercando di alleviare la sofferenza di Dio. Sono convinto che se avete avuto occasione di conoscerlo siete d’accordo con me che è un inimitabile uomo di fede. Egli sa bene che Gesù fu un uomo reale, sa che il Messia dev’essere un essere umano e che la sua vita dev’essere un modello per la nostra vita interiore, e non soltanto un oggetto di fede e di adorazione; il suo scopo è quello di stabilire una meta spirituale per cui ognuno di noi deve lottare. Quando un uomo vive in accordo con la verità di Dio, la sua intuizione e i suoi sensi spirituali si aprono gradualmente alla realtà descritta da Gesù. Il Messia non è soltanto qualcuno da venerare, ma è il vero uomo che alla fine ognuno di noi deve diventare. È in questo senso che noi concepiamo il ruolo messianico del Rev. Moon.
Però, se avete avuto la possibilità di conoscerlo nella sua vita di tutti i giorni avrete notato che è un uomo normalissimo. Naturalmente ha una vita spirituale molto intensa, ma raramente ne parla. Il suo desiderio è che noi pensiamo a lui come ad una persona normale. Cerca sempre di avere un’intima relazione con tutti noi e spesso ci dice quanto sia importante per la nostra crescita proprio sviluppare la sensibilità. Se sente anche un minimo distacco tra sé e le persone che gli sono vicine cerca subito di fare qualcosa per colmarlo.
Il matrimonio ideale
Recentemente ci ha raccontato la sua ultima visita fatta dal dentista. Quando io vado dal dentista sono molto emozionato perché non so quello che mi aspetta, ma in quella occasione il Rev. Moon non pensò affatto al dolore. Al contrario si preoccupò del fatto che il dentista avrebbe potuto essere nervoso o emozionato, semplicemente perché aveva a che fare con la bocca del famoso Rev. Moon. Perciò cominciò a scherzare con lui e mentre il dentista era impegnato a curare i suoi denti, cominciò di nascosto a tirargli fuori di tasca il fazzoletto. Quando il dentista finì e il Rev. Moon stava per uscire improvvisamente si voltò e disse: “Oh, a proposito, ecco il suo fazzoletto!” Il dentista sorrise e disse: “Come fa ad avere il mio fazzoletto?” “Beh, mentre lei era concentrato sui miei denti, io ero concentrato sulla sua tasca. È sicuro che non le manchi anche il portafogli?” Il Rev. Moon rise e il dentista pure. Egli fece questo soltanto per mettere quella persona a suo agio.
Tutti voi potete rendervi conto di quanta importanza dia la Chiesa di Unificazione al matrimonio. È un aspetto della vita considerato molto prezioso e sacro. Può darsi che sappiate anche che il Rev. Moon, grazie alla sua percezione spirituale, può consigliare ad ogni membro della Chiesa quale compagno o compagna scegliere. Forse questo vi lascia sbalorditi. Personalmente ho assistito a quasi tutte queste cerimonie e ho visto quanto lo spirito di Dio possa lavorare attraverso di lui. Recentemente ho ascoltato la testimonianza di una giovane coppia che vi vorrei raccontare.
Per un po’ di tempo, prima di diventare studente al nostro seminario, John Raucci ha avuto una posizione di guida nella Chiesa di New York. Nella sua missione ebbe occasione di lavorare con successo con delle donne giapponesi. Perciò, quando sentì il Rev. Moon parlare dell’importanza dei matrimoni internazionali per abbattere le barriere di ogni tipo, incominciò a sentire il desiderio di sposare una giapponese.
Questo fu il suo desiderio e la sua speranza per un po’ di tempo, finché nel mese di maggio del 1979 non ci fu la cerimonia di fidanzamento. A un certo punto della cerimonia il Rev. Moon annunciò che voleva fidanzare quegli uomini che avevano un particolare desiderio di avere una moglie giapponese. John si alzò immediatamente e si fece avanti. Il Rev. Moon riconobbe John in mezzo al gruppo e disse: “Vuoi una giapponese? Una donna giapponese non è proprio quello che ci vuole per il tuo carattere. Per te è meglio una donna occidentale, perciò siediti”. John era meravigliato. Per tanto tempo si era immaginato che cosa sarebbe stato avere una donna giapponese, ma ora il Rev. Moon gli diceva che per lui sarebbe stato meglio sposare una occidentale.
Più tardi fu fidanzato con una ragazza americana che aveva già casualmente avuto l’occasione di conoscere. Mentre salivano le scale che portano alla camera della discussione John notò che lei era particolarmente entusiasta. È naturale che il fidanzamento renda felici, ma la felicità di quella ragazza era fuori del normale. John le chiese il perché di questo e lei rispose raccontandogli qualcosa che lo meravigliò ancora di più. Spiegò che già sette mesi prima aveva avuto molti sogni in cui il Rev. Moon la fidanzava con John. Nel tempo in cui lui era un leader della Chiesa di New York lei lavorava nel Team mobile di propaganda.
Questi sogni la resero molto felice e lei pensò che anche John forse aveva avuto una esperienza simile. Per questo, ogni volta che le capitava di incontrarlo lo salutava cordialmente con l’intenzione di capire se anche lui nascondeva lo stesso segreto. Rimase sempre delusa, e alla fine cominciò a dubitare della verità del sogno. In seguito però scoprì che aveva sognato qualcosa di reale, anche se questo era avvenuto sette mesi prima.
Come poteva il Rev. Moon conoscere tutto questo? È la sua apertura spirituale. Già molti mesi prima della cerimonia della benedizione, il punto centrale delle sue preghiere è che Dio lo possa usare per guidare gli altri nel giusto modo, di usarlo come strumento per comunicare agli altri la Sua volontà. Tutto ciò che fa è per la futura felicità dei membri e non per un capriccio personale.
Un altro interessante aneddoto che mostra la sua unità con Dio durante le benedizioni è avvenuto in Giappone. In quella occasione egli unì due coppie molto rapidamente: “Tu e tu”. Subito dopo si voltò, e mentre le due coppie uscivano dalla stanza, era già impegnato ad unire altri giovani. Piu tardi le due coppie tornarono contemporaneamente nella sala. Stavano per inchinarsi come segno di accettazione del fidanzamento, quando egli li guardò ed esclamò: “Ma cosa state facendo? Vi siete confusi! Io non ho unito te con te, ma te con te e te con te”.
La famiglia del Rev. Moon
Che tipo di uomo è il Rev. Moon? Penso che sia un uomo con molte qualità affascinanti. Spesso, al termine della celebrazione di una festa della Chiesa chiediamo a lui ed alla moglie di cantare per noi. Il più delle volte iniziano con un assolo, e poi provano a cantare insieme. Ma durante il duetto il Rev. Moon comincia a fischiare, a scherzare o a cantare con un tono più alto o più basso. Alle volte mentre la signora Moon canta col giusto tempo, egli canta più lentamente. Le sue intenzioni sono chiare. Costringere la moglie a ridere, e finire la canzone al posto suo. Egli scherza, balla o la bacia sul palcoscenico. Per noi sono come dei genitori e stiamo bene con loro.
Quando va a pescare, egli pesca veramente. Forse potete pensare che, come dilettante, si faccia preparare l’esca oppure che quando qualche pesce abbocca faccia tenere la lenza da qualcun altro, ma non è così: fa tutto da solo. Egli stesso ha insegnato agli studenti del seminario come si cuciono le reti. È quasi sempre lui a lottare con i tonni più grandi, alcuni dei quali superano i 400 chili. Tutti i pescatori della zona si chiedono quale sia il suo segreto. Bene, uno dei suoi semplici segreti è questo: quando pesca non si ferma mai per riposare e non va mai a sedersi al sole.
Questa attività ha una motivazione profonda. Non viene svolta soltanto per imparare le tecniche sportive della pesca, ma nasce dall’esigenza di dare in futuro all’umanità la possibilità di sfruttare nuove fonti di cibo. Negli ultimi sette anni il Rev. Moon si è preoccupato di sviluppare un progetto per la pesca negli oceani.
Il Rev. Moon e la signora Moon hanno undici figli, l’ultimo dei quali è nato in settembre. Sono sette bambini e quattro bambine.
Ogni volta che nasce un bambino celebrano una speciale cerimonia in cui lo offrono a Dio per la Sua volontà e il Suo scopo e giurano di educarlo secondo i più alti principi e valori morali.
Questa è diventata una tradizione per tutte le Coppie Benedette della nostra Chiesa.
Ogni sera, il Rev. Moon va a trovare i suoi figli nelle loro camere per salutarli, li bacia e si scusa di non essere stato con loro durante il giorno. In questo modo egli cerca di mostrare loro quanto profondamente li ami. Qualche volta l’ho visto portare i suoi bambini sulla schiena e giocare con loro sul pavimento facendo la lotta in un groviglio di gambe, di braccia e di risate.
Quando vedo i suoi figli mi sento triste perché so che non hanno passato molto tempo con i loro genitori. Il Rev. Moon ha dovuto sacrificare la sua famiglia per lo scopo del mondo. Fin dall’inizio del suo ministero, la predicazione e l’educazione della sua famiglia spirituale, dei suoi discepoli, hanno preso il primo posto nella sua vita.
Una testimonianza singolare
Vorrei mostrarvi un altro esempio di come Dio stia guidando il Rev. Moon. Durante i periodi in cui era pioniere a Pusan, agli inizi della Chiesa di Unificazione incontrò una vecchia signora molto cristiana. Era una di quelle persone che portano la Bibbia sempre con sé, ed era assistente di un sacerdote della sua Chiesa. Testimoniava per tre ore ogni giorno con qualsiasi tempo, e leggeva continuamente la Bibbia dedicando a Dio ogni momento della sua vita. Ascoltò le parole del Rev. Moon nella capanna che lui aveva costruito sulle montagne della Corea e fu colpita e meravigliata dal contenuto dei suoi discorsi. Ma appena smetteva di ascoltare le sue lezioni e tornava alla sua Chiesa, le venivano in testa un mucchio di dubbi. Perciò quando il giorno dopo tornava da lui discuteva continuamente sui punti che non riusciva ad accettare. Egli ascoltava pazientemente e poi spiegava di nuovo. Questo fatto accadde molte volte. Era certamente una donna con una grande fede, che era pronta a capire il significato della missione del Rev. Moon, ma nonostante ciò, continuava ostinatamente ad attaccarsi alle sue credenze tradizionali.
Alla fine il Rev. Moon doveva essere disperato per questa situazione. Un giorno questa signora dopo essere tornata da lui incominciò a discutere come al solito, ma improvvisamente egli le gridò con tutto il fiato che aveva in gola: “Apri la tua Bibbia!” Lei si spaventò e disse: “Cosa? Cosa? Aprire la Bibbia? Quale Bibbia?” “La tua Bibbia.” “Dove? Dove?”
“Ovunque! Basta che la apri”. Tremando aprì la Bibbia, mentre egli le parlava di un particolare versetto. Stranamente il versetto citato si trovava proprio nella pagina che era stata aperta a caso. La donna lo lesse e fu sbalordita perché quel passo della Bibbia parlava proprio della sua situazione in quel momento: parlava di una persona di poca fede. Da allora lei si rese conto di avere a che fare con un uomo di Dio, e cominciò a seguirlo.
Questo aneddoto fa vedere molto chiaramente quanto Dio sostenesse attivamente il Rev. Moon durante i primi anni della sua missione. In quella occasione egli non poteva vedere la Bibbia dal luogo dove era seduto, perciò fu Dio che gli suggerì il versetto in questione mentre guidava le mani di quella donna perché aprisse la pagina giusta.
“Ciò che importa è che sei mia figlia”
Un’altra delle mie storie preferite è quella di una vecchia donna che, nonostante l’età si sentiva veramente come una figlia del Rev. Moon. Anche se sapeva che la sua giornata era piena di attività e di cose da fare, lei pensò che, come un genitore, egli sarebbe stato contento di poter vedere sua figlia ogni giorno; si era convinta che egli non avrebbe potuto resistere un giorno senza vederla. Era sempre presente ad ogni incontro e lo seguiva ovunque, talvolta fino alla porta del bagno.
Un giorno il Rev. Moon stava tenendo un incontro particolarmente importante e lei, come al solito, era presente. Improvvisamente egli si girò dalla sua parte e disse: “Che cosa stai facendo qui? Tu mi segui ovunque. Lasciami solo. Non voglio più vedere la tua faccia”. Inutile dirlo, quella donna fu distrutta. Non riusciva a credere a quello che aveva sentito. Tomò a casa e decise di digiunare e pregare per sette giorni, chiedendo al Padre Celeste di farle passare l’amore che sentiva per il Rev. Moon o di darle una faccia più bella.
Dopo sette giorni ricevette la risposta in preghiera. Il Padre Celeste le disse: “Figlia mia, non ti preoccupare. Non ha nessuna importanza ciò che gli altri dicono di te, anche se si tratta del Rev. Moon. Ciò che importa è che sei mia figlia e che io ti ho creata a mia immagine. Ricordati sempre che io ti amo”.
Dopo questa esperienza lei si sentì molto meglio e andò con una nuova fiducia dal Rev. Moon, che le disse: “Oh, sono molti giorni che non ti vedo. Dove sei stata?” Lei rispose: “Tu mi avevi detto che non dovevo più farmi vedere. Allora sono andata a casa ed ho pregato per sette giorni”. Egli era perplesso: “Hai pregato per sette giorni? E per cosa hai pregato? Hai ricevuto qualche risposta?” Lei rispose: “Anche se non ti piace la mia faccia sono anch’io una creatura di Dio. È stato Lui a darmi questa faccia. Se ti vuoi lamentare della mia faccia devi andare a parlare con Lui”.
Il Rev. Moon era stupito; aveva voluto soltanto scherzare e non avrebbe mai pensato che lei avrebbe preso il suo scherzo così seriamente. Si mise a ridere e le disse che era completamente d’accordo con lei, che lei aveva ragione.
Che tipo di persona è il Rev. Moon? È come me e voi? Penso che da molti punti di vista lo sia, ma che abbia anche tante cose da insegnarci. Egli deve mantenere la posizione di parlare e di insegnare la parola di Dio. C’è stato un periodo in cui sono stato con lui per venti ore al giorno: è l’unica persona che conosco per la quale non c’è nessuna differenza tra il giorno e la notte. Ma lo conosco anche come una persona che ha condotto una vita piena di preghiera, una persona i cui desideri si incontrano con quelli di Dio. Il suo desiderio non è quello di condurre una vita da eremita, ma di vivere come uomo fra gli uomini cercando di colmare il distacco che spesso esiste tra la gente, i popoli, le nazioni, le culture e le lingue. Penso che sia una persona universale, e che possa riportare questo mondo a Dio. Sento che è una persona concreta, giusta, forte e sensibile.
Il concetto di rivelazione
Spero che durante questo incontro possiate trovare risposta alle domande sulla Teologia della Chiesa di Unificazione o sullo stile di vita dei suoi membri. Io so che alcuni studiosi qui presenti hanno qualche domanda o dubbio sulla rivelazione dei Principi Divini e vorrei rispondere loro. Dal nostro punto di vista la rivelazione non viene riversata su una persona tutta insieme, ma poco per volta. Questo perché, affinché ci possa essere una rivelazione è necessaria la parte di responsabilità dell’uomo. In altre parole è necessaria una fondazione.
Il Rev. Moon per esempio, ci ha detto che per poter comprendere la caduta dell’uomo, il significato del peccato originale e l’identità di Satana, gli sono stati necessari dieci anni di preghiera, di studio della Bibbia e di lotta contro Satana.
Nella sua testimonianza Won Pil Kim, il suo primo discepolo, ha detto che molte volte, quando il movimento era ancora agli inizi, al mattino presto o alla sera tardi, si sentiva chiamare dal Rev. Moon che gli diceva: “Won Pil! Won Pil! Presto, prepara carta e matita”. Il Rev. Moon rimaneva in posizione di preghiera e, mentre Won Pil Kim scriveva, parlava dei Principi. I punti più importanti dei Principi furono rivelati in questo modo. In seguito il Rev. Moon completò il testo nei dettagli attraverso la meditazione, la preghiera e la ricerca. In questo modo fu completato il manoscritto originale dei Principi.
Tutto ciò avvenne prima del 1951. In quel tempo il Rev. Moon spiegava direttamente ai primi leaders e ai membri il contenuto di queste rivelazioni.
Qualche studioso qui presente propose di definire i Principi Divini come una “ispirata interpretazione”. Questo è vero solo in parte: il Rev. Moon è una persona ispirata da Dio ed ha offerto una nuova interpretazione della Bibbia, ma l’essenza fondamentale dei Principi deriva da una diretta rivelazione.
Il primo libro dei Principi pubblicato in coreano era intitolato “Spiegazione dei Principi”. Il secondo si intitolava “Discorso sui Principi”. Questi libri furono scritti da Hyo Won Eu, primo presidente della Chiesa in Corea, in base a ciò che aveva imparato direttamente dal Rev. Moon. Secondo il mio punto di vista il titolo attuale, Principi Divini, non traduce esattamente quello originale. In realtà il Rev. Moon è l’unico che potrebbe scrivere “I Principi”; gli altri possono soltanto scrivere una loro “spiegazione”. Egli mi ha chiesto di scrivere un nuovo libro che spieghi i Principi, un libro a cui sto ora lavorando.
La profondità dei Principi
Anche se io li ho ricercati e spiegati per più di 20 anni, sento che la mia spiegazione e comprensione dei Principi non è ancora abbastanza buona. Inoltre, a causa di diverse circostanze, alcune parti dei Principi non sono state incluse nel libro attualmente pubblicato, e il Rev. Moon mi ha detto che in futuro vorrebbe scrivere una nuova edizione.
Io credo che egli sia la persona che Dio ha scelto per rivelare il Suo cuore e la Sua volontà alla gente di oggi. Dopo averlo osservato per più di 22 anni mi sono convinto del fatto che non prende mai nessuna decisione e non fa mai niente senza aver prima cercato e ottenuto attraverso la preghiera, la guida e l’approvazione di Dio. Dio ha lavorato attraverso molte figure centrali in tutta la storia della salvezza e credo che oggi stia usando il Rev. Moon come Suo strumento. È uno strumento molto umano, come spero che anche voi abbiate capito dalle esperienze e dagli aneddoti che vi ho raccontato. È chiaro comunque che difficilmente avrei dedicato metà della mia vita a questa Chiesa se non fossi sicuro che non si tratta soltanto di una istituzione umana. Ci sono molte dicerie sul Rev. Moon e sfortunatamente c’è molta gente che dubita dell’onestà dei suoi intenti pur senza cercare di capire chi egli sia veramente o che cosa stia facendo. Per favore non seguite anche voi il loro esempio. Anche se non lo capite profondamente potete conoscere i suoi discepoli e i suoi seguaci. Voi avete avuto l’occasione di incontrare molti membri della nostra Chiesa. Potete rendervi conto di quanto siano diversi dalle normali persone del mondo: hanno uno spirito vivo, sono diligenti e seri lavoratori ed hanno una attitudine di servizio. Il mondo ha bisogno del loro lavoro.
I tre obiettivi
Il Rev. Moon guida i membri verso tre principali obiettivi. Prima di tutto è consapevole del declino del Cristianesimo: sono troppi i cristiani ad essere credenti soltanto di nome, perché la loro fede in sostanza è molto debole. La realtà del declino del Cristianesimo è un chiaro appello per una nuova rivoluzione spirituale.
In secondo luogo egli è preoccupato per i giovani e per la loro vulnerabilità di fronte alla corruzione morale che sta avvenendo nel mondo. C’è un collasso dell’unità familiare e un corrispondente declino di tutta la società. Il Rev. Moon vuole sostenere una visione celeste ed educare i membri della Chiesa di Unificazione a vivere con una morale esemplare. Sta cercando di fare del suo meglio per ricostruire la società ed il mondo secondo una nuova armonia.
In terzo luogo sta seriamente cercando di costruire un forte movimento capace di fronteggiare il problema del mondo comunista. Il comunismo sta negando l’esistenza di Dio, cercando di deviare le persone e di separarle da lui impedendo in questo modo di sviluppare il loro potenziale spirituale. Il Rev. Moon vuole mostrare gli errori di questa ideologia attraverso una verità più elevata. Nella situazione in cui il mondo tuttora si trova, non è facile portare avanti iniziative di questo genere.
Prima di poter risolvere problemi come questi è necessaria una adeguata fondazione. Egli ha iniziato dedicando completamente sé stesso a Dio e i suoi discepoli e i suoi seguaci possono ereditare la stessa tradizione in modo che le nazioni e infine il mondo potrà un giorno capire Dio pienamente. Chiunque prenda su di sé un impegno simile è naturalmente destinato ad incontrare le più incredibili lotte e persecuzioni.
Il Rev. Moon ha iniziato nell’oscurità, con le sue sole forze, e molti hanno tentato in tutti i modi possibili di opporsi a lui e al suo movimento. Come ho già detto, ci sono state molte calunnie. Per esempio è stato detto che egli “lava il cervello” ai suoi membri. Però le porte della Chiesa di Unificazione sono aperte 24 ore al giorno e tutti possono entrarne o uscirne liberamente. Penso che questa accusa sia sorta dopo che tante persone hanno cambiato radicalmente la loro vita ascoltando i Principi, ma il problema è capire che tipo di cambiamento è avvenuto in loro. Voi siete in grado di vedere questo da soli. La qualità dei membri è in stretta relazione agli ideali che il Rev. Moon ha insegnato. Le sue attività sono quelle di ogni vero leader religioso: egli insegna e predica; e il suo più importante scopo è quello di aiutare le persone a vivere una vita centrata su Dio.
Il principale fondatore della nostra Chiesa
Ci sono misteriose dicerie su dei rapporti che esisterebbero tra la Chiesa e la CIA coreana, ma in realtà il Rev. Moon non ha mai incontrato nessun leader né agente della K-CIA. I nostri membri sparsi in tutto il mondo sono veramente dei patrioti: sono leali verso tutte le nazioni e i popoli del mondo. Il nostro ideale è quello di stabilire un mondo di pace sotto Dio, il Regno dei Cieli sulla terra.
La realizzazione di questo regno non può essere né rapida né facile e il lavoro dev’essere sviluppato per stadi. Grazie al loro spirito patriottico può darsi che i nostri membri abbiano avuto qualche volta dei contatti con degli uomini politici ma tutto questo non ha niente a che fare con la ricerca di espedienti politici. Uno dei casi in questione è quello della Corea. La fedeltà dei nostri membri non è stata diretta verso il Presidente Rhee o verso il Primo Ministro Chang o il Presidente Park o verso qualsiasi altra persona. Il nostro intento è stato piuttosto quello di sostenere i capi della nostra patria per il bene del suo popolo. Il governo coreano è cambiato molte volte ma il nostro amore per la Corea non è mai vacillato.
Anche se può essere difficile per voi poter incontrare personalmente il Rev. Moon potete incontrare i membri della sua Chiesa. Quello che abbiamo imparato lo dobbiamo a lui e io sono sicuro che nella nostra vita potete trovare il riflesso di chi egli sia e del suo insegnamento. Per favore, aiutatelo a realizzare le sue speranze. Tutta l’umanità ha il desiderio di realizzare un mondo ideale.
Molti di voi sono professori o studiosi, e proprio tra di voi ci sono persone che hanno a che fare con i giovani. Io non posso credere che voi vogliate trasmettere ai vostri allievi soltanto la vostra conoscenza. Probabilmente il vostro desiderio è quello di aiutarli a costruire e conformare il loro carattere. Voi non volete soltanto insegnare loro la cultura ma volete insegnare loro a vivere. Il Rev. Moon la pensa allo stesso modo, per questo vorrei di nuovo incitarvi a sostenerlo. Tutti noi che apparteniamo alla Chiesa di Unificazione stiamo seguendo il Rev. Moon perché crediamo che Dio lo stia usando per portare il Suo Regno sulla terra in questi Ultimi Giorni. Dato che lui ci ha reso manifesto il punto di vista di Dio, noi cerchiamo di fare la stessa cosa con voi attraverso le varie attività del Movimento dell’Unificazione e attraverso la nostra vita quotidiana.
Ho cercato di darvi almeno una piccola panoramica di quello che è il carattere e la vita del fondatore della Chiesa di Unificazione. Ma, per concludere, vorrei sottolineare che per me e per tutti i membri della Chiesa di Unificazione il principale fondatore e guida non è il Rev. Sun Myung Moon ma Dio stesso.
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