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Condizioni per la nostra fede

Ora stiamo camminando lungo la strada della vita e, come membri della Chiesa di Unificazione, stiamo percorrendo la via della fede. Tuttavia, non stiamo semplicemente percorrendo un nostro corso indipendente, ma abbiamo bisogno del sostegno del Padre Celeste. Nella nostra vita di fede noi camminiamo insieme a Lui. In realtà, il Padre Celeste vuole sostenerci, aiutarci e lavorare insieme a noi ma, prima di poterlo fare, Egli ha bisogno che noi Gli offriamo qualche condizione di servizio. Questa mattina vorrei appunto parlarvi su questo tema, le “condizioni” che possiamo porre, e discutere alcuni aspetti di esso.

Prima di tutto, una delle cose più importanti da ricordare è che, mentre percorriamo la nostra strada di fede, dobbiamo sempre essere gioiosi e mantenere un atteggiamento di gratitudine. Ho parlato spesso di quanto sia importante mantenere una visione positiva delle cose: lo so che ognuno di voi cerca di essere felice, ma sia voi che io, sappiamo che non è facile. Quindi dobbiamo vedere come possiamo farcela. Come possiamo continuare ad essere positivi giorno dopo giorno? Io sento che quando siamo gioiosi, invitiamo Dio a vivere con noi. L’uomo caduto è così lontano da Dio; anche se possediamo molte cose materiali, pensiamo sempre che non ne abbiamo abbastanza e desideriamo averne di più. Quando ci guarda, il Padre Celeste vede quanto siamo impuri; però, se continueremo a sviluppare il nostro senso di gratitudine, Egli verrà a vivere insieme a noi. Dio ci sosterrà sempre di più nella nostra vita di fede, se sapremo ringraziarLo e lodarLo costantemente. Dio inizierà a prestarci più attenzione e dimorerà con noi. Tuttavia, prima dovete offrirGli questo tipo di invito.

Lo so che siete già coscienti di quanto sia difficile mantenere uno spirito di ringraziamento ventiquattr’ore al giorno, anche se avete uno straordinario desiderio di farlo. Vorrei discutere con voi un metodo che ho usato io. Voglio mostrarvi il modo per non deludere le aspettative del Padre Celeste. A livello intellettuale sapete già come continuare ad essere positivi; tuttavia, in termini pratici, non è sempre facile realizzare questo.

Non è difficile vedere che ogni membro ha diverse missioni da svolgere e lavora duramente. Tuttavia, molte volte, le persone hanno bisogno di passare attraverso delle esperienze difficili. Ciò comprende difficoltà sia in senso esteriore che in senso interiore. Una situazione di difficoltà esteriore può essere rappresentata da una missione difficile, o dalle gravi responsabilità che uno ha. È vero che, esteriormente, alcune missioni possono essere veramente difficili; tuttavia ciò di cui più mi preoccupo sono le difficoltà interiori. Spesso le persone sperimentano difficoltà interiori mentre svolgono la loro missione.

Anche se interiormente ci possono essere cose che bloccano la nostra strada, per superarle con uno spirito forte occorre pensare dal punto di vista dell’eternità. Noi diciamo sempre che stiamo percorrendo una strada di fede eterna, ma intanto, mentre ci dibattiamo nella complessità della nostra vita, ci dimentichiamo dell’eternità.

Quando studiamo i Principi possiamo vedere che essi spiegano molte cose sul rapporto fra la nostra vita quotidiana e l’eternità.

Ogni giorno noi poniamo delle condizioni. Anche nel breve spazio di un momento, possiamo porre delle condizioni che avranno un’influenza o positiva o negativa per tutta l’eternità. I Principi ci spiegano queste cose, ma noi riusciamo a capirle solo intellettualmente. Allora come è possibile comprendere questo a livello di cuore?

Che cos’è la felicita?

Quando passate attraverso una difficoltà, esteriore o interiore, avete la possibilità di provare dolore o infelicità. Tuttavia, se siamo continuamente positivi e felici, sarà naturale per noi rimanere gioiosi e con un cuore pieno di gratitudine. Una volta il Padre ha dato questa definizione di felicità: felicità è aver trovato qualcuno a cui vogliamo dare, e dare sempre di più, qualcuno a cui vogliamo fare molti favori e farne sempre di più, qualcuno a cui vogliamo donare gioia e donarne sempre di più. Quindi il concetto del Padre su come si può raggiungere la felicità, è quello di trovare qualcuno a cui vogliamo dare, dare, e dare sempre di più.

Dobbiamo perciò considerare molto attentamente questa idea. Il Padre non ha detto che la felicità si può trovare in qualche cosa, ad esempio nei beni materiali, nelle ricchezze o nel potere; ha detto che se troviamo qualcuno a cui vogliamo donare e donare sempre di più, questo ci porterà alla felicità.

Nell’insieme i membri della Chiesa di Unificazione sono persone gioiose e positive. Quando all’inizio siamo entrati nella nostra Chiesa, eravamo entusiasti perché avevamo trovato i Veri Genitori. Ma chi sono i Veri Genitori? Come ci possiamo collegare a loro? Se potessimo veramente raggiungere il cuore del Padre, anche una minuscola parte del suo cuore, e potessimo conoscere anche un unico, piccolissimo aspetto del suo vero valore, la nostra mente originale vorrebbe sempre sostenere il Padre e donargli sempre di più. È naturale per i membri della Chiesa di Unificazione sentire questo. Se guardate i Veri Genitori e pensate al Padre Celeste senza provare nessun sentimento particolare, allora dovete rendervi conto che c’è qualcosa che non va, qualcosa che manca. Avete bisogno di esaminare voi stessi per sviluppare il vostro rapporto con i Veri Genitori.

Quando i membri della famiglia iniziano a pensare che devono donare qualcosa ai Veri Genitori, il loro desiderio cresce e generalmente vogliono dare sempre di più. Questo sentimento viene dalla loro mente originale ed io sono sicuro che lo avete sperimentato molte volte nei vostri momenti di profonda preghiera; così vi rendete conto che non siete abbastanza vicini ai Veri Genitori. Questa è la vostra mente originale che vi parla. Anche se avete lavorato duramente tutto il giorno, se sentite che vi manca ancora qualcosa e desiderate fare di più, allora proverete un desiderio che vi colmerà di soddisfazione, e questo è meraviglioso. La felicità inizia proprio da qui. Potete continuare a seguire lo stesso programma ogni giorno e investire veramente voi stessi lavorando con impegno, ma quando pregate, prima di andare a letto, può darsi che la vostra mente non riposi perché avevate ancora il desiderio di impegnarvi e donare di più. Qualche volta, invece, provate un sentimento totalmente diverso, ed esclamate: “Oh, sono così stanco! Vorrei andare a letto presto”. Forse in questa occasione offrirete solo una semplice preghiera. Non è che questo secondo comportamento sia “giusto” o “sbagliato”, tuttavia c’è una differenza di fondo fra le due attitudini. Voi sarete felici se sentirete che desiderate fare ancora di più. Anche se non è una vera e propria esplosione di entusiasmo, almeno state già toccando la radice della felicità.

Invece, se vi sentite contenti perché avete finito il vostro lavoro della giornata e ve ne andate semplicemente a letto, dovreste analizzare la forza della vostra fede. Questo tipo di attitudine dovrebbe veramente farvi preoccupare. Felicità è trovare qualcuno che possiamo servire; poi dovremmo coltivare il nostro desiderio di continuare a servire sempre di più.

L’ideale della creazione di Dio è l’amore

In un certo senso noi dobbiamo mettere in pratica ed alimentare questo sentimento nel nostro rapporto con i Veri Genitori. Tuttavia non ci possiamo limitare a quest’unica relazione nella nostra vita. Ognuno di noi ha bisogno di incontrare un altro “qualcuno”. Questa persona dovrebbe essere il nostro eterno marito o moglie. I Principi non dicono che il piano per la famiglia ideale è soltanto che il marito e la moglie vivano assieme e diano vita ai loro figli, i Principi mettono in rilievo come l’interazione e le emozioni che intercorrono fra di loro sono di estrema importanza. I sentimenti che le coppie benedette nutrono uno verso l’altro devono sempre essere sentimenti di sostegno e di cura. Le coppie devono sentire profondamente questo desiderio di dare sempre di più l’un l’altro. Se continuate a desiderare di dare sempre di più al vostro partner dopo la benedizione sarete vittoriosi nel porre la fondazione di felicità per la famiglia che creerete.

Il desiderio del Padre è quello di addestrarci. Il Padre Celeste e i Veri Genitori sono il centro e l’essenza dell’amore. Essi non vogliono che le persone ricevano semplicemente tutte le cose materiali che desiderano, e così smettano di desiderarle. La nostra felicità inizia con un primo passo fondamentale; poi potremo trovare il nostro “qualcuno” in nostro marito o moglie. Infine abbiamo bisogno di mettere al mondo e di allevare i nostri figli. L’uomo caduto ha perso l’amore originale che Dio gli aveva dato, ma anche oggi noi desideriamo un amore simile all’amore originale dei genitori. Anzi non desideriamo semplicemente che questo amore sia simile all’amore originale che Dio voleva darci, ma vogliamo avere un amore che sia esattamente come quello. Noi abbiamo lo stesso sentimento e la stessa meta ideale per i nostri figli. Questo è dunque il modello originale secondo i Principi: prima i Veri Genitori, poi marito e moglie, poi i veri figli. Questo amore quindi si estenderà a tutte le cose e a tutte le altre persone.

L’ideale della creazione di Dio è l’amore perché la motivazione per la creazione era l’amore. Se non riusciamo a raggiungere l’amore di Dio, non potremo vivere nella felicità. Noi siamo veramente fortunati. Tante persone nel mondo di fuori, cercano continuamente di trovare la felicità, ma in realtà non comprendono che cosa essa sia. Il Padre ci guida insegnandoci la strada per trovare la vera felicità per la nostra vita. Allora, qual è lo standard della felicità? La nostra routine di ogni giorno, lavorare nella nostra missione e così via, costituisce soltanto l’aspetto esteriore della nostra vita. Il culmine del desiderio del Padre Celeste e dei Veri Genitori è che ognuno di noi raggiunga la completa felicità interiore. Se riusciamo a mantenere questo punto di vista, potremo continuare ad andare avanti con gioia.

Qualche volta voi sentite che dovete fare il “vostro lavoro” la “vostra missione”, la “vostra responsabilità” e dite continuamente: “Devo fare questo”, “devo fare quello”, “questa è la mia missione”; tuttavia dovremmo considerare questo duro lavoro come la radice della nostra felicità e la fondazione per le nostre realizzazioni. È anche importante ricordare che non è in gioco solo la nostra felicità. I Veri Genitori e il Padre Celeste chiedono a ciascuno di noi di arrivare a possedere la felicità, ma quando questo è realizzato, anche i Veri Genitori e il Padre Celeste possono raggiungere la meta della loro felicità.

Che cosa significa pentimento

Qualche volta è naturale per noi commettere degli errori o fare qualcosa di sbagliato. Non avete mai avuto un’esperienza del genere? Come uomini caduti non siamo perfetti e qualche volta, anche se non lo vogliamo, perdiamo la nostra positività. Di solito tuttavia, quando facciamo un errore, il nostro spirito è direttamente influenzato da questo sbaglio o dal suo risultato. Anche la nostra mente originale ne viene influenzata. Tuttavia il grado della nostra gioia e gratitudine dipende da quanto siamo vicini al Padre Celeste. Dobbiamo sempre verificare quanto siamo vicini a Dio. Possiamo avvicinarci sempre di più a Lui, un passo per volta e se lo facciamo, è naturale mantenerci gioiosi e pieni di gratitudine. Fare un errore significa cadere in basso o scivolare indietro. C’è un cambiamento fondamentale in una persona prima e dopo che ha commesso un errore. Dopo aver fatto uno sbaglio, vi sentite in qualche modo svuotati, come se si fosse creata una spaccatura.

Dopo un errore, abbiamo bisogno di pentirci. Ma a che livello siamo dopo esserci pentiti? Prima di commettere uno sbaglio, una persona si trova ad un certo livello di crescita nella sua vita individuale di fede, ma se commette un errore, cade ad un livello più basso. Tuttavia, se dopo aver commesso questo errore si pente, a che punto si trova? Avete bisogno di comprendere alcune cose fondamentali sul pentimento. Dopo essersi pentita, una persona smette di cadere in basso e ha così la potenzialità di ritornare al livello che occupava prima, non che raggiunga effettivamente questo livello. Se non si pente, invece, ha la potenzialità di continuare a cadere sempre più in basso.

Analizzate la vostra vita di fede. Se dopo aver fatto un errore non vi pentite, allora potrete continuare a cadere a un livello più basso. Non avete mai avuto questo tipo di esperienze? Il pentimento non è soltanto qualcosa di esteriore; dovete anche porre una fondazione come condizione di indennizzo. Se fate questo, allora potete mantenere la speranza di ritornare al vostro livello originale. Questa è una condizione di indennizzo che dovete realizzare.

Molti dei nostri membri, così come tante persone di fede, non hanno mai capito il pentimento. Dopo essersi pentiti, pensavano di essere ritornati naturalmente allo stato originario in cui si trovavano prima di aver commesso l’errore. Questo concetto è assolutamente sbagliato. Se una persona non si pente mai, continua a scendere sempre più in basso ma, se si pente, acquisisce la possibilità di elevarsi e di ritornare al suo stato originale.

Nella nostra vita di fede dobbiamo stare attenti a non commettere gravi errori. Io ricordo spesso ai membri che l’uomo caduto non è perfetto. Qualche volta, anche senza volerlo, commettiamo degli errori o facciamo cose sbagliate. Ma il pericolo viene quando qualcuno ripete un errore. La persona saggia e con una fede profonda non commette errori perché ha ricercato nei Principi e nelle esperienze dei primi membri. Osservando i particolari e le situazioni dei fratelli e delle sorelle, questa persona può notare dove è stato possibile commettere un errore e si rende conto di quanto deve stare attenta. Questa è l’attitudine di una persona saggia. Se avete commesso un errore, per favore non ripetetelo. Dopo l’errore avete bisogno di pentirvi e poi avete bisogno di porre qualche condizione di indennizzo.

Non importa in quale tipo di situazione vi troviate: è molto difficile mantenere sempre uno spirito gioioso. La nostra strada può essere lenta: un passo, un altro passo e un altro passo ancora; ma mentre siamo in cammino è importante stare molto attenti; stiamo percorrendo la strada più difficile, una strada completamente opposta a quella normale, seguita dalle altre persone. Stiamo camminando lungo la strada eterna della fede; promettiamo che staremo attenti e faremo un passo alla volta. In questo modo non commetteremo mai errori.

Alcuni membri hanno una mente estremamente giusta, ma non hanno una fede molto forte. La nostra mente originale desidera che evitiamo di fare degli errori. Tuttavia ci sono dei momenti in cui commettiamo tanti sbagli. Ripetendo continuamente questi errori, perdiamo la nostra attitudine di gioia e di gratitudine, e così facendo la nostra motivazione e il nostro rapporto con Dio vengono interrotti. La motivazione è estremamente importante nel nostro rapporto personale con Dio.

Ogni mattina, i membri di tutti i centri cominciano la loro missione. Qualche volta sono spinti da una buona motivazione e da una forte determinazione, sono capaci di lavorare un passo alla volta e, di conseguenza, sono meno portati a fare tanti errori e riescono a mantenere una visione positiva delle cose. Tuttavia, ripetere errori anche piccoli, crea delle circostanze negative nella vita di fede di un individuo.

Pensate al motivo per cui siete entrati nella Chiesa di Unificazione. Anche dopo tanti, lunghi e difficili mesi o addirittura anni, da un punto di vista esteriore continuiamo a lavorare duramente. Spesso il nostro corpo si stanca; forse non dormiamo neppure abbastanza. Anche se questa è la realtà, perché continuiamo a rimanere qui a lavorare così tanto? In realtà è perché i membri della Chiesa di Unificazione possiedono la chiave per raggiungere la felicità eterna. Stiamo attraversando le circostanze più difficili per raggiungere questa meta, perciò dobbiamo andare avanti con attenzione, un passo alla volta.

Passare attraverso tante difficoltà forse non vi fa sentire molto gioiosi, ma che cos’è veramente la felicità? Dal punto di vista dell’eternità voi possedete la vera felicità. Qualche volta non siete grati per i risultati ottenuti: anche se avete lavorato duramente, spesso non siete riusciti a portare il risultato che speravate o come qualità o come quantità. Naturalmente questo vi fa sentire infelici. Vorrei consigliarvi di stare attenti quando considerate i vostri risultati. I risultati non si ottengono né semplicemente, né facilmente, ma di solito vengono dalla motivazione e dal sostegno del Padre Celeste. Il risultato non è qualcosa realizzato orizzontalmente, è una condizione fatta attraverso il livello verticale. Il Padre Celeste ha creato la motivazione e da essa noi possiamo ottenere il risultato.

Nessun risultato è mai prodotto unicamente dai nostri sforzi o dalle nostre condizioni. Esiste già una condizione di indennizzo storico, molte condizioni sono già state poste a livello verticale. Non dovete centrarvi sul risultato, ma dovete preoccuparvi di come potete fare del vostro meglio. Anche se non realizzate molto, ma avete fatto del vostro meglio, non dovete preoccuparvi.

Invece, se anche raggiungete qualche risultato meraviglioso ma non avete fatto del vostro meglio, allora sì che vi dovete preoccupare. Non pensate mai al risultato, concentratevi sull’impegno che mettete nel realizzarlo. Questo è il punto più importante della nostra fede. Il Padre Celeste verifica sempre quale tipo di impegno mettiamo. Se Dio si fosse basato solo sui risultati esteriori ottenuti nell’arco della storia, avrebbe già abbandonato tutto. Se consideriamo l’intera provvidenza di Dio, possiamo comprendere che la Sua storia di restaurazione è stata molto seria. Quando mai l’umanità ha portato a Dio dei risultati meravigliosi? Mai. Eppure il lavoro di Dio va avanti. Egli continua ad avere un cuore di genitore verso di noi e a lavorare per la nostra salvezza. Il Suo principale obiettivo, quindi, è la strada che Egli usa.

Ogni membro dovrebbe pensare al suo modo di lavorare, al suo modo di vita. Come possiamo fare del nostro meglio? Se questa è la vostra preoccupazione principale, allora la vostra attitudine non sarà mai influenzata dai risultati che portate. Il Padre Celeste e nostro Padre, sono preoccupati della nostra attitudine interiore. Il nostro movimento, nell’insieme, ha bisogno di pensare più profondamente a questa attitudine interiore, non soltanto alle mete o ai risultati.

Quando sono venuto per la prima volta in America, sono rimasto meravigliato dall’entusiasmo dei membri americani, che dicevano con forza di sì a tutte le richieste del Padre, e urlavano “Mansei”. In realtà in Corea, non usiamo regolarmente il grido di Mansei. Qualche volta lo possiamo usare dopo una cerimonia speciale, ma qui ci sono tanti Mansei e tanti incitamenti esteriori. Io penso che tante volte il significato interiore di queste cose esteriori vada perso. L’entusiasmo sì, è una gran bella cosa, ma voi avete bisogno di essere più coscienziosi e di analizzare se c’è una differenza tra la vostra eccitazione esteriore e la vostra attitudine interiore. Quanto è forte la vostra fede? Sarebbe molto meglio se prima vi poteste sentire entusiasti della situazione interiore della vostra fede; poi potrete gridare Mansei.

Io vedo come vi illuminate e quanto siete gioiosi quando riportate un ottimo risultato o quando ascoltate notizie molto belle che vi entusiasmano. Tuttavia, onestamente, sento che la vostra eccitazione viene con troppa facilità. Spero che, anche dopo aver ottenuto questi buoni risultati o ascoltato delle notizie entusiasmanti, voi continuiate ad essere gioiosi. Se vi è difficile mantenere questo livello, allora avete bisogno di correggere qualcosa in voi stessi. Io ho le stesse esperienze quando sento qualche rapporto molto bello: anch’io sono felice, ma la gioia interiore e la gioia esteriore sono due cose diverse. Avete bisogno di imparare a unirle insieme.

Conoscere Dio è la meta principale dell’umanità

Ora noi stiamo camminando lungo la strada della felicità eterna. Io credo, però, che qualche volta pensiate che alcuni leaders o membri non vi capiscano e non comprendano come vi sentite. Qualche volta non state bene interiormente; altre volte, invece, sentite che i membri e o i leaders vi capiscono al cento per cento e così siete gioiosi e pieni di gratitudine. Ma quando vi sembra che il vostro leader o qualche membro non vi comprendano, allora diventate tristi. Inoltre, quando qualcuno fuori dalla nostra Chiesa vi perseguita, la vostra mente è turbata.

Io penso che una condizione molto fondamentale nella nostra vita di fede sia questa: la necessità di sviluppare e mantenere saldo il nostro rapporto essenziale col Padre Celeste. Non ci dovrebbe preoccupare nient’altro.

Allora qual è il vostro desiderio più profondo? In uno dei suoi discorsi, il Padre ci ha parlato del desiderio più grande dell’uomo, e ha affermato che lo scopo ultimo di questo desiderio è: primo conoscere Dio, secondo possedere la bontà, la felicità e l’amore di Dio, terzo possedere Dio stesso.

Perché la Chiesa di Unificazione è così importante e famosa? Perché i Veri Genitori sono così importanti? Nostro Padre ci spiega la vera natura di Dio attraverso i Principi Divini e l’esempio della sua stessa vita. Lungo tutta la storia il desiderio dell’uomo è stato quello di conoscere Dio. Pensate alla storia di tutte le culture del mondo: la loro motivazione più grande era una motivazione religiosa. Quando siamo felici e gioiosi sentiamo che la nostra vita può testimoniare di Dio, grazie ai Principi e ai Veri Genitori. Se seguiamo i Principi Divini e le idee del Padre, possiamo naturalmente arrivare a conoscere Dio. Questa è la nostra prima meta.

Molte volte noi spieghiamo il cuore di Dio o il Suo ideale attraverso i Principi, basandoci sul nostro modo di pensare e sulla logica di questo insegnamento. Attraverso i Principi Divini e la vita stessa del Padre possiamo imparare qualcosa su Dio. Ma se non riusciamo a raggiungere Dio, diventiamo infelici. Conoscere Dio è la meta principale di tutta l’umanità. In altre parole, ora stiamo camminando verso questa meta fondamentale. Voi ed io non stiamo percorrendo la nostra strada individuale. Allora, perché preoccuparci di che cosa i leaders o gli altri membri pensano di noi? Questo non è il punto essenziale.

Noi stiamo camminando su una strada che non è solo la nostra strada, ma è la strada principale e finale di tutta l’umanità. Dobbiamo avere assoluta fiducia che ognuno di noi sta camminando sulla propria strada seguendo il Padre e i Principi.

Ricordatevi che il Padre vi ama

Dovete rendervi conto che quello che gli altri pensano delle persone e delle situazioni, spesso è molto diverso dalla realtà. Se continuate a domandarvi che cosa gli altri membri, i vostri leaders o le persone fuori dal movimento pensano di voi, state facendo un passo in più verso la possibilità di commettere un errore.

Non stiamo andando tutti per la stessa strada. Se non credete che il Padre vi ama, allora avrete molti problemi con tante idee in testa, mentre percorrete la via della fede. Voglio ricordarvi che il Padre ci ama veramente, ma il suo amore personale verso ognuno di noi non è sempre espresso nello stesso modo.

Tuttavia, spesso noi vogliamo che lui ci ami nello stesso modo in cui ama gli altri. Abbiamo la tendenza a pensare: “Oh, il Padre ama così tanto quella persona, perché non ama anche me?” Qualche volta, quando vi inchinate di fronte al Padre, sembra che lui non faccia alcuna attenzione al vostro inchino, ma non pensate mai che non conosca la vostra situazione e non vi stia prestando attenzione.

Conoscete tutti Mr. Yo Han Lee? Prima di incontrare il Padre egli aveva una posizione molto autorevole, era considerato quasi un Messia da molte persone. Aveva ricevuto tante meravigliose rivelazioni ed era veramente un uomo che si preoccupava della dispensazione di Dio. Poi incontrò il Padre.

È molto facile per il Padre testimoniare ad una persona del genere. Queste persone conoscono già la realtà del mondo spirituale attraverso tante loro esperienze. Perciò il Padre ha solo bisogno di accennare ad alcuni punti speciali sul mondo spirituale e l’intera provvidenza di Dio ed esse comprendono la sua grande percezione del mondo e possono credere in lui. Non è necessario nient’altro. L’introduzione ai Principi e il Principio di Creazione sono già chiari per loro. Quando il Padre parla del mondo spirituale o di altri fenomeni spirituali, può chiedere a queste persone di rispondere semplicemente sì o no alle sue domande. A questo punto la testimonianza del Padre è finita e lui dice a loro direttamente: “Mi dovete seguire”. Questo è successo molte volte, non soltanto con i cristiani, ma anche con i buddisti e con altri spiritualisti che il Padre aveva messo alla prova allo stesso modo.

Mr. Lee, dunque, rispose di sì alle domande del Padre sulla sua comprensione e percezione del mondo spirituale. Quindi il Padre gli chiese subito di andare al mercato a comprare qualcosa da mangiare. In America è molto comune che gli uomini vadano al supermercato a fare spese ma, nella tradizione coreana, l’uomo non va mai al mercato; generalmente è la donna che compera le cose da mangiare e prepara la cena. Tuttavia il Padre ordinò a Mr. Lee di fare la spesa. Il mercato era molto lontano dalla casa del Padre e poiché non c’era una macchina, ci poteva andare solo a piedi. Facendo questo Mr. Lee diventò pronto al cento per cento ad obbedire ai desideri del Padre: questa era una condizione importante che lui doveva realizzare.

A quel tempo il Padre aveva veramente bisogno di persone che lo aiutassero, di discepoli. Non c’erano molti membri allora, ma il Padre era meraviglioso verso ognuno di noi e si prendeva cura di ogni membro dal mattino presto alla sera tardi. Spesso ci parlava, ci guidava, ci amava, ci dava tutto. Eppure egli mandò al mercato Mr. Lee, quest’uomo meraviglioso e così dotato spiritualmente. Ma, proprio perché lui ci andò obbedendo alle sue direzioni, il Padre poté vedere la forza della fede di quest’uomo.

Tutti noi siamo differenti; ciascuno viene da circostanze e fondazioni distinte. I nostri antenati, l’ambiente da cui proveniamo non sono gli stessi. Per questo non siamo tutti allo stesso livello. Tutti, però stiamo camminando verso la stessa meta. Quindi non dovete mai paragonarvi agli altri o preoccuparvi di quello che le persone fuori della nostra Chiesa pensano di voi. Così facendo, anche quando ci saranno incomprensioni, odio, persecuzioni, non sentirete che queste cose sono veramente un problema.

Qualche volta possiamo sentire che un certo leader non ci comprende, o qualche volta addirittura che ci odia. Ma che lo faccia o meno, questo in realtà non ha nessuna importanza. Ora voi state percorrendo la strada fondamentale per arrivare a conoscere Dio. Alla fine ognuno di noi, indistintamente, desidera possedere la bontà, la felicità e l’amore di Dio. Ma anche se un giorno arrivaste a possedere la bontà, la felicità e l’amore di Dio, non dovreste sentirvi soddisfatti. Il vostro ultimo desiderio deve essere quello di possedere Dio stesso. La nostra mente originale ci dice che questo è lo scopo finale del nostro desiderio. Ma come può una persona possedere Dio stesso?

Imparare dalla vita del Padre

Prima vi ho citato la definizione di felicità secondo il Padre: aiutare e donare, poi sentire di voler donare ancora di più. E a chi? Ai Veri Genitori. Se questo è il punto su cui si focalizzano la nostra mente e il nostro cuore, allora possiamo arrivare a possedere Dio stesso. Certo non è una strada facile, ma voglio chiedervi se volete continuare a percorrerla anche se è difficile. Questa è la via che conduce alla felicità, non c’è assolutamente altra strada.

Qualche volta i membri sembrano gioiosi nel fare cose esteriori: per esempio, partire per un’escursione, fare un pic-nic, andare a teatro, o altre attività del genere. Quando la vostra vita esteriore continua in questo modo, anche dopo essere entrati nella Chiesa di Unificazione, una parte della vostra mente rimane ancora sotto il dominio di Satana. Talvolta noi guardiamo le persone che non sono nella Chiesa e paragoniamo il nostro modo di vita al loro. Questa è soltanto una mia idea o avete veramente fatto questo?

Il nostro modo di arrivare a Dio è fondamentale, ma non è facile. Dalla storia del Cristianesimo e di altre religioni, voi sapete che il miglior modo per sviluppare la fede è di separarci da tutti i nostri legami con il mondo esterno. Tanti devoti fedeli di certe religioni si sono ritirati a vivere sulle montagne o nei monasteri. Poiché la nostra fede non è tanto forte, siamo notevolmente influenzati dalle cose esteriori. Tuttavia il modo di pensare e le mete di nostro Padre sono molto grandi. Qualche volta è necessario che tronchiamo i nostri rapporti, non è vero? Anche se parlate con gli altri e stabilite delle buone relazioni, spesso può darsi che usiate la scusa di voler creare più armonia con qualcuno, andando al cinema insieme. Ma poi, come vi sentite? Io penso che non vi sentiate molto contenti del modo in cui sviluppate la vostra vita di fede.

Il Padre va spesso al cinema o a teatro; così, probabilmente, voi pensate che dal momento che lui lo fa, anche voi potete seguire questo esempio. Ma io vi raccomando di non dimenticare la storia del Padre e tutto quello che ha dovuto attraversare per arrivare a questo punto. Egli ha veramente cercato, con tutto sé stesso, di non lasciarsi influenzare dal mondo esterno. Per esempio il Padre ha iniziato ad andare a teatro soltanto verso il 1964 o 65. Fino a quel momento andava soltanto a vedere dei film particolari, basati sulla Bibbia. Quando era giovane non è mai andato a teatro e non ha mai neppure guardato i cartelloni pubblicitari dei film. Per non vedere quei cartelloni cambiava strada. Ha seguito questo modo di vita fino all’età di 43 anni. Ma noi, senza cercare di capire queste condizioni poste dal Padre in passato, vogliamo soltanto fare le cose che lui fa oggi.

Per esempio, la sua attitudine verso i servizi di preghiera era quella di partecipare ogni giorno a tutti gli incontri di preghiera della mattina presto così come alle funzioni della domenica mattina, del mercoledì e del venerdì sera. Ogni settimana avevamo cinque incontri di preghiera e il Padre partecipava a tutti, ascoltando i nostri sermoni e le nostre lezioni. Lui aveva ricevuto in rivelazione il materiale che usavamo per le nostre lezioni e i nostri sermoni, eppure rimaneva ad ascoltarci. Perché voleva ascoltare le nostre lezioni così tante volte? Io so che quando qualcuno dà una lezione sui Principi di Creazione, molto spesso si sente dire: “Oh, io queste cose le conosco già, le ho imparate tanto tempo fa”.

Qualche volta il Padre rideva alle nostre lezioni; alle volte facevamo degli errori, ma il Padre si fermava sempre ad ascoltarci. Da questo noi possiamo scoprire che la persona di vera fede è sempre desiderosa di ascoltare il sermone di qualcun altro, in qualsiasi momento. Il Padre era così impegnato a pensare alla restaurazione a livello mondiale - anche se è una meta così lontana che in effetti non aveva tanto tempo per ascoltarci. Eppure sentiva la necessità di stabilire la tradizione di partecipare ai servizi religiosi e di pregare insieme a noi.

Noi, invece, spesso guardiamo il Padre e giudichiamo la nostra situazione paragonandola soltanto alla sua vita presente; ma tra noi e lui c’è una netta differenza. Il Padre ha superato il suo periodo di addestramento. Pensate che abbia ancora bisogno di disciplinarsi? Lui ormai ha superato ogni cosa, ma noi non siamo al suo stesso livello. Anche se io non conosco la situazione attuale di ciascuno di voi sento che, personalmente, non ho ancora terminato il mio periodo di addestramento. State attenti a non copiare soltanto la situazione presente del Padre. Vi prego, percorrete la via dei Principi sia in senso esteriore che in senso interiore, procedendo un passo alla volta.

Spesso vi ho parlato di quanto sia necessario mantenere una visione ottimista delle cose. Ora vorrei sottolineare un altro aspetto di come essere gioiosi. In realtà, tutti abbiamo la stessa meta: desideriamo raggiungere il cuore del Padre. Se riuscirete a realizzare questa meta, cioè a conoscere il cuore profondo di nostro Padre, probabilmente comincerete a piangere e continuerete a piangere ogni giorno per tre o anche cinque anni di seguito. Anche se forse non riuscirete a spiegare la ragione delle vostre lacrime, vi sarà facile piangere. La motivazione parte dal di dentro.

La famiglia americana, in questo senso, è sfortunata: i primi membri coreani hanno conosciuto le circostanze serie di nostro Padre e poiché hanno avuto così tante esperienze di questo con lui, hanno potuto ereditare facilmente la sua serietà. Durante la promessa di questa mattina sono sicuro che avete pregato all’unisono; nelle vostre preghiere senza dubbio vi siete centrati sul Padre e sulla Madre; mi domando, però, su che cosa vi siete concentrati. Sulla forma del suo sermone? Che cos’è più importante? Io non riesco a spiegarvelo esattamente, ma se riuscite a raggiungere il livello in cui potete percepire la gravità delle circostanze storiche del Padre e del suo cuore, allora, ogni volta che penserete a lui, sarà in un modo profondamente diverso.

Io, onestamente, sento che molti membri della famiglia americana non hanno raggiunto questo livello. Se potete raggiungere questa meta, allora i vostri occhi saranno il veicolo per comprendere profondamente il Padre attraverso le vostre lacrime. Senza essere in grado di spiegare perché, vi sentirete commossi dal di dentro e continuerete a piangere ogni giorno. Non vi basterà piangere solo una volta. Se continuerete a piangere in questo modo per tre o quattro anni, allora sarete capaci di controllare le vostre lacrime.

Fate di questa una delle vostre mete. Anche se voi, intellettualmente cercate di capire come sia gioioso il Padre, chiedendovi come sta o come è felice o che cosa fa di lui il rappresentante di Dio, dovete rendervi conto dal profondo del cuore che le sue idee, i suoi pensieri, i suoi sentimenti, sono esattamente uguali a quelli di Dio. Dio è il proprietario della bontà e della gioia, è il proprietario della felicità e dell’amore. L’umanità invece è miserabile e piena di problemi di ogni genere. La mente del Padre ha iniziato a realizzare un modello che non può essere spiegato logicamente. Egli è il proprietario della giustizia, perciò non pensa mai a niente che non sia giusto.

Anche se appare gioioso e felice, vi voglio dire che in realtà egli conosce quanto sia seria la situazione a livello interiore. Ogni tanto ho avuto l’opportunità di stargli vicino, perciò conosco questo suo aspetto. Qualche volta, quando lui visitava i diversi centri e si incontrava con voi membri, anche se appariva gioioso e riusciva a suscitare il vostro entusiasmo, so che nel profondo del suo cuore continuava ad essere molto serio.

Non importa quale metodo usiate nella preghiera o nello studio dei Principi o della vita del Padre, dovreste sforzarvi di raggiungere la meta di comprendere il suo cuore.

Una mente pura

Vi ho incitato tante volte a mantenere uno spirito positivo e continuare ad essere grati, come condizione affinché Dio possa lavorare attraverso di voi. Non preoccupatevi di come potete armonizzare questi due sentimenti, la gioia e la serietà; non è un grosso problema. Voglio farvi un esempio: quando offrite una preghiera in qualche occasione ufficiale, può darsi che essa non sia profondamente collegata a Dio. D’altro canto, a volte riuscite a raggiugere il livello più profondo del cuore di Dio e vi vengono le lacrime agli occhi. Allora, dopo aver pregato, provate gioia? Una vera gioia? La vostra fede sboccia quando toccate il cuore del Padre.

Abbiamo bisogno di coltivare la nostra mente per renderla sempre più pura, perciò la seconda condizione affinché Dio possa lavorare attraverso di noi è quella di avere una mente pura. La distinzione tra essere puri e impuri è questa: se state pensando a voi stessi oppure se vi state preoccupando di percorrere la via della fede. Soggetto dei vostri pensieri dovrebbero essere i Veri Genitori, la Chiesa di Unificazione e il Padre Celeste. Continuate ad elevare il vostro pensiero verso livelli più alti. Purtroppo qualche volta nella nostra vita di fede non facciamo questo. Forse avrete avuto l’esperienza di essere centrati su voi stessi e poi di spostare la vostra attenzione su un’altra persona: il risultato è che vi siete dimenticati di voi stessi.

Se vi centrate su di voi, la vostra vita di fede comincerà a declinare. Qual è stata la motivazione della caduta? Pensare in modo egoista. Dobbiamo continuamente mantenere il nostro sguardo volto in avanti, mentre percorriamo la strada della restaurazione. Abbiamo costantemente bisogno di mantenere pura la nostra mente. Oggi le persone vedono quanto la società sia sporca e immorale e pensano che mantenere una mente pura sia praticamente impossibile. Non credo, però, che anche noi dobbiamo pensare così. Quando guardiamo il mondo, possiamo vedere i problemi che ci sono, ma dobbiamo mantenerci interiormente puri. Se diventiamo egoisti, allora possiamo sentire quanto siamo sporchi e impuri.

Alcuni membri si accusano continuamente dicendo: “Io ho il peccato originale, sono così impuro, così lontano da Dio; cosa debbo fare?” Certo, abbiamo bisogno di pentimento, abbiamo bisogno di sentire pace nella nostra mente, ma continuare a pensare troppo a queste cose non porta nessun giovamento. Dio è già entrato nella nostra vita, così come vi sono entrati i Veri Genitori. Il Padre Celeste conosce tutto sui nostri peccati passati, perciò non ci dobbiamo più preoccupare di questo: adesso è responsabilità di Dio. Noi abbiamo bisogno dei Veri Genitori, quindi se pensiamo continuamente ai nostri peccati, al nostro peccato originale e alla nostra impurità, questo non ha alcun valore per Dio. Quando pensiamo a come siamo sporchi e com’è infernale il mondo in cui viviamo, dobbiamo anche pensare a quanto è meraviglioso il fatto che i Veri Genitori e il Padre Celeste ci purificheranno completamente dai nostri peccati e si prenderanno cura di noi.

Per favore, continuate ad essere grati a Dio, continuate a lottare per mantenervi puri. Con questo non voglio dire che la vostra mente deve essere “candida come la neve”. La mia preoccupazione è che la vostra purezza significhi anche la vostra eterna gratitudine verso il Padre Celeste e i Veri Genitori. Noi dobbiamo pensare a Dio e ai Veri Genitori, abbiamo bisogno di purificarci. Non possiamo essere produttivi se continuiamo a centrarci su noi stessi. In tutto ciò che facciamo dobbiamo seguire la via della fede. Noi stessi non abbiamo altra strada per risolvere il nostro peccato originale. Oppure pensate di potercela fare da soli? Non sarete mai in grado di farlo. Possiamo solo continuare a sforzarci di lottare per rimanere puri.

Se in qualche occasione vi accorgete che state pensando solo a voi stessi e vi sentite spinti a fare qualcosa in contrasto coi Principi, la prima cosa che dovreste fare è pentirvi. Pensate immediatamente a purificarvi.

Una mente immutevole

La terza condizione per permettere a Dio di lavorare attraverso di noi è essere degli individui che non mutano mai. Al Padre Celeste non piace che cambiamo continuamente idea. La stessa cosa vale per i Veri Genitori. Tante volte il Padre ci ha fatto notare come siamo volubili e cambiamo in continuazione. L’attitudine del Padre verso tutte le persone, non importa se siano leaders o semplici membri, rimane sempre la stessa. Egli ha una mente che non muta mai. Anche noi, quindi, possiamo percorrere la via della fede soltanto se possediamo una mente e un cuore che non cambiano.

Ci siamo già determinati a coltivare in noi stessi una mente immutevole; sappiamo che saremo eternamente membri della Chiesa di Unificazione. Ognuno di noi aspira ad essere un figlio o una figlia di Dio: questo è di per sé il punto più importante della nostra determinazione. Tuttavia, come possiamo raffrontare la nostra determinazione con quella di S. Pietro? La fede di Pietro era meravigliosa; egli portò testimonianza a Gesù dicendo: “Tu sei il Figlio di Dio, tu sei veramente il Messia”. E noi, saremmo capaci di testimoniare così? È molto difficile. Pietro aveva una determinazione incredibile, ma quando Gesù fu crocifisso non gli credette più.

Se esiste una differenza fra la nostra determinazione e la nostra fede, o se facciamo dei compromessi e cambiamo modo di credere mentre cerchiamo di raggiungere la nostra meta, come possiamo essere certi di arrivare a destinazione? Abbiamo bisogno di molte condizioni, abbiamo bisogno di studiare i Principi Divini e di ricercare nella vita di nostro Padre.

Vorrei suggerirvi di sviluppare la vostra fede secondo un modello costante. Abbiate un punto fermo, man mano che andate avanti. Quando non stabilite questo, le cose intorno a voi cominciano a disfarsi e a cambiare, la vostra motivazione inizia ad essere influenzata e avete difficoltà a credere. Questa è stata anche la mia esperienza. Man mano che la nostra fede in Dio, nei Principi Divini e nei Veri Genitori cresce, diventa sempre più stabile. Esaminate voi stessi, scoprite la vostra fede, mantenetela per l’eternità e lasciatele la libertà di continuare a crescere. Fate una fondazione immutevole, poi continuate a sviluppare la vostra fede.

A volte potete scoprire qualcosa in cui non riuscite più a credere. Per favore, non permettete alla vostra fede di indebolirsi troppo. Avete già posto una fondazione immutevole e stabilito molti punti fermi lungo la vostra strada; assicuratevi di non perderli più.

Ci sono molte fondazioni, ogni membro ne ha una diversa. Vi prego, fate la vostra fondazione personale. Alcuni membri cominciano a dubitare e così finiscono nel fondo della loro fede. In genere questo inizia con influenze o motivazioni che vengono dall’esterno. Quando ciò avviene, perdiamo tempo, forze e a volte perfino la vita. Pensate seriamente a questo. Anche se l’intero mondo cambierà o dubiterà, se avrete trovato un punto in cui radicare la vostra fede in modo immutevole, allora avrete già fatto una vera fondazione.

Vivere una vita di fede non è facile, ne avrete avuto certamente esperienza; dobbiamo continuamente stabilire dei rapporti con il mondo esterno. Satana, tuttavia, tenta sempre di guidarci in una direzione molto distruttiva. Noi non siamo ancora perfetti e qualche volta la nostra mente si pone delle domande, subisce cambiamenti, ha dei dubbi. Anche se questo avviene è importante non cadere mai in basso. Avete continuamente bisogno di fare una fondazione, avete bisogno di sviluppare un’attitudine che non cambi mai. Continuate il più possibile in questo modo immutevole e alla fine sarete in grado di sviluppare una vostra vita di fede molto salda.

Così facendo, avrete la potenzialità di continuare a svilupparvi. Continuate dunque ad essere immutevoli nelle vostre azioni e condizioni esteriori. Il mondo di fuori può riconoscere che la Chiesa di Unificazione ha un certo livello di fede. Dovete sentire che siete anche voi a quel livello. Invece, purtroppo, noi abbiamo la tendenza ad essere mutevoli.

Vi consiglio di costruire una fondazione immutevole nella vostra fede stabilendo le vostre condizioni interiori. Quando farete questo, la vostra mente cesserà di cambiare e sarete in grado di continuare ad essere gioiosi e pieni di gratitudine. Seguite il Padre con gioia, non permettete alla vostra mente di vacillare. Lasciate risplendere il vostro ottimismo e il vostro spirito luminoso. Siate come un sole per tutti quelli che incontrate.

Voglio ricordarvi ancora una volta quanto è importante che poniate una solida fondazione. Desiderate con tutto voi stessi di seguire il Padre con gioia. È difficile continuare ad essere onesti, tuttavia dovete rendervi conto quanto è importante che realizziate una fondazione immutevole. Fate di questo il vostro onesto impegno, è essenziale. Se sarete onesti nei vostri sentimenti e nelle vostre emozioni la strada diventerà più facile.

Una mente di pace

L’ultima condizione affinché Dio possa lavorare attraverso di noi, è avere una mente di pace, in armonia col nostro cuore. È normale desiderare di essere in armonia con gli altri, ed è naturale desiderare la calma e la pace interiore. Ma perché allora, a volte è così difficile?

Qualche volta noi facciamo una distinzione nelle nostre relazioni esteriori: il rapporto con la nostra famiglia fisica o con le persone che non sono ancora entrate nella nostra Chiesa, e il rapporto con i nostri fratelli e sorelle. Se avete problemi ad unirvi con una persona che è ancora sotto il dominio di Satana, vi prego di non preoccuparvi per questo. Quando il Padre Celeste guidava gli Israeliti, non voleva che essi si armonizzassero o stabilissero delle relazioni con persone estranee. In un certo senso il Padre Celeste chiede a noi di fare la stessa cosa. D’altra parte Dio desidera anche che tutti trovino la salvezza. Poiché noi siamo i Suoi rappresentanti, in questo senso abbiamo bisogno di stabilire dei rapporti con le persone, ma non possiamo lasciarci consumare da questa preoccupazione.

La situazione più seria è quella che riguarda l’armonia con gli altri membri. Può darsi, a volte, che un’altra persona nel vostro centro non vi capisca. Forse non esiste una profonda armonia tra i membri e sentite che questo è estremamente serio. Qualche volta Sentite che la situazione è molto difficile. In questo caso da dove cominciate per creare armonia fra di voi?

Interiormente forse vi preoccupate di quanto è necessario che creiate unità con una certa persona e pensate magari di poter risolvere questo problema portandola al cinema o al ristorante. Per tanto tempo i nostri membri hanno pensato che potevano creare unità andando al ristorante o a teatro assieme. È necessario chiarire questo punto.

Noi dobbiamo preoccuparci di sviluppare un’armonia duratura, essenziale, non qualcosa che sia soltanto temporaneo. Non ci importa solo la situazione in cui ci si abbraccia l’un l’altro dicendo: “Ti amo”. Come possiamo creare una vera armonia, un’armonia di cuore tra i membri? Non è andando al teatro o al ristorante: mangiare insieme, provare gioia insieme mentre condividiamo qualche attività esteriore non creerà l’armonia interiore. Certo, in quel momento ognuno si sente bene, ma questo non porterà l’armonia. Allora, come potete raggiungere un’armonia profonda tra di voi? Innanzitutto dovete cercare di creare una profonda armonia tra voi e i Veri Genitori. Se sarete più vicini ai Veri Genitori, a Dio e agli altri leaders, allora non avrete problemi. Non andate mai a teatro o al ristorante allo scopo di creare armonia. Se avete un forte desiderio di andarci, allora fatelo, ma ricordatevi che questo in realtà non ha niente a che vedere col creare l’unità.

Inoltre, se non vi sentite in armonia con qualche membro o con qualche leader, prendete del tempo per pregare. Non concentratevi sull’aspetto esteriore della vostra preghiera, ma cercate di avvicinarvi interiormente ai Veri Genitori. La vostra fede e la vostra mente devono svilupparsi di più e diventare più vicini a Dio e ai Veri Genitori, poi la relazione con i membri e con gli altri leaders non sarà un problema.

Ho parlato di questo perché spero che da oggi in poi esaminerete voi stessi e la vostra situazione attraverso la preghiera. Se seguite i miei consigli ma la disarmonia continua, allora potete dire che vi ho mentito. Vi prego, esaminate la vostra fede personale più attentamente; è assolutamente importante per la vostra vita eterna. Non provate solo su una base temporanea ma continuate a pregare e a farvi un esame di coscienza e così raggiungerete la meta.

La disarmonia esteriore con le persone al di fuori del movimento o anche con altri membri non è poi una cosa così seria. Ciò che è più serio è la disarmonia interiore in voi stessi. Se la vostra motivazione è egoista, forse non sarete in grado di spiegare quel qualcosa di strano che sta avvenendo in voi. Voi sapete che è successo qualcosa e che la vostra mente ha cominciato ad essere inquieta. In questo caso cosa dovreste fare? Può anche darsi che vi sia difficile pregare. Anche se supplicate il Padre Celeste, davanti ai vostri occhi spirituali non vedete altro che tenebre. In questa situazione è difficile trovare veramente Dio.

Avete bisogno di stabilire una condizione di fede forte e stabile. Abbiamo tutti un bisogno disperato di gioia per purificarci e riempire il nostro vuoto spirituale. Imparate ad essere grati: questo manterrà la vostra difesa spirituale. Quando possederete queste cose, la vostra mente sarà libera da conflitti ed affanni. Vi prego, non pensate mai a quanto tempo siete membri della Chiesa e a qual è la vostra missione o posizione. Queste cose sono soltanto temporanee, dimenticatele. Lasciate questi pensieri dietro di voi. Partite di nuovo daccapo esaminando completamente voi stessi. Prima di poter diventare ottimisti o grati, è necessario che poniate delle condizioni di fede.

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