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I Principi di Creazione

Le domande fondamentali sulla vita e l’universo non potranno mai trovare risposta senza capire la natura del creatore del tutto: Dio.

Ma come possiamo comprendere le caratteristiche di Dio che è un essere invisibile? San Paolo rispose a questa domanda dicendo: “Fin dalla creazione del mondo la Sua natura invisibile e la Sua eterna potenza e divinità sono palesi nelle Sue opere.” (Rm. 1:20) Proprio come possiamo capire le caratteristiche di un artista attraverso le sue opere, così possiamo comprendere la divinità di Dio osservando la Sua creazione. Al fine di conoscere le caratteristiche della natura di Dio, esaminiamo i fattori comuni che possiamo trovare in tutta la Sua creazione.

Le caratteristiche duali di Dio

Nessun essere, sia uomo, animale, pianta, molecola, e nemmeno l’atomo, l’elemento base della materia, può esistere senza una relazione reciproca fra le sue parti soggettive ed oggettive.

Per esempio, l’umanità è composta di uomini e di donne, l’animale è maschio e femmina, le piante hanno lo stame e il pistillo, le molecole sono composte da ioni positivi e negativi ed anche il più semplice degli atomi è composto da un protone e da un elettrone. Questo ci mostra come ogni cosa esiste solo sulla base di una relazione reciproca di dare e avere fra un soggetto ed un oggetto.

Inoltre, ogni essere ha una forma esteriore ed un carattere interiore. Sebbene diversi in valore ed importanza, la forma esteriore ed il carattere interiore non sono che i due aspetti relativi di ciascun essere.

Come indicato da San Paolo, la creazione rivela la natura di Dio e ci mostra che Dio, causa prima della creazione, esiste come essere armonico avente in sé carattere e forma originali e negatività e positività originali.

Quando parliamo di Dio come un Dio d’amore, ci riferiamo ad un aspetto del Suo carattere originale, mentre, quando parliamo di Dio come di un Dio di potenza, ci riferiamo alla Sua forma originale. Dio è la causa dell’esistenza di tutte le cose. Il motivo originale, l’ordine e lo scopo del creato furono determinati dal carattere di Dio, mentre fu la Sua forma, come energia, che produsse ogni cosa creata.

Energia Prima Universale ed azione di dare e avere

Ogni essere, quale creatura di Dio, ha in sé le caratteristiche essenziali di carattere interiore e forma esteriore, così come di positività e di negatività. In altre parole, ogni essere riflette la stessa natura di Dio e contiene gli elementi necessari per il mantenimento della propria esistenza.

Da un punto di vista esteriore, tutte le cose esistono come individualità separate, ma, poiché sono state create da Dio, la cui natura è armonica, anch’esse sono destinate ad esistere, crescere e moltiplicarsi solo attraverso un’azione interdipendente ed armonica.

Una relazione ideale si stabilisce quando un soggetto ed un oggetto, vale a dire ogni cosa esistente, hanno un’azione di dare ed avere. Quest’azione fornisce l’energia necessaria per l’esistenza, la moltiplicazione e l’azione.

Qual è l’energia fondamentale, iniziale, che rende possibile l’azione di dare ed avere? Quest’energia è ciò che noi definiamo Energia Prima Universale. L’Energia Prima Universale proveniente da Dio determina la direzione e lo scopo di ogni azione di dare e avere e così tutti gli esseri, dall’elemento più piccolo all’intero cosmo, tendono verso un’organica relazione con un unico scopo comune.

Poiché l’ideale azione di dare e avere avviene fra un soggetto ed un oggetto solo quando esiste assoluta comunione d’intenti, possiamo vedere che la meta dell’azione di dare e avere si trova nell’unità di soggetto ed oggetto, poiché, in questo modo, essi si sviluppano in un essere più elevato.

Quando un essere è unito in sé stesso, è in grado di instaurare una relazione di dare e avere più elevata con altri esseri, e, dopo aver raggiunto l’unità con essi, sempre attraverso l’azione di dare e avere, può trasformarsi in un essere ancora più elevato.

Poiché tutte le cose sono dirette da due scopi, il mantenimento della propria esistenza ed il mantenimento del tutto, l’universo può essere considerato come un solo enorme corpo organico, intessuto dagli scopi duali dell’intera creazione.

L’azione di origine-divisione-unione e la base delle quattro posizioni

Quando un soggetto ed un oggetto, raggiunta l’unità in sé stessi, si uniscono in un’azione di dare ed avere, formano una unità con Dio, che è il soggetto universale e la base dell’universo. L’azione di dare ed avere con Dio dà nascita ad un essere completamente nuovo che diventa a sua volta un nuovo oggetto a Dio.

Questo processo di creazione, o processo di proiezione di energia, è chiamato azione di origine-divisione-unione. Dio, l’origine, il soggetto e l’oggetto, ed il nuovo essere formatosi dalla loro unione, formano tutti insieme una base, o fondazione, di forza immutabile, definita come base delle quattro posizioni. Questa è la fondazione su cui Dio può operare, e su cui si perfeziona il Suo scopo creativo.

Lo scopo della creazione

Dio è l’essere eterno ed immutabile. Pertanto, la Sua volontà ed il Suo ideale devono anche essi essere eterni, immutabili ed unici.

Prima di dare inizio alla creazione, questa già viveva in Dio come Ideale e, al fine di realizzarla, Egli creò l’uomo e l’universo.

Ogni volta che Dio creava qualcosa diceva che era buona (Gn. 1:4-31). Poiché la perfetta felicità si realizza quando la propria personalità è riflessa in un oggetto, Dio creò l’uomo e l’universo come Suoi oggetti sostanziali di gioia e, poiché l’uomo fu creato come diretto oggetto di Dio, Dio gli diede dominio su tutte le cose (Gn. 1:28).

In Genesi (2:17) Dio ordinò all’uomo: “Ma del frutto dell’albero della conoscenza del bene e del male non ne mangiare, perché nel giorno che tu ne mangiassi, per certo moriresti”.

In questo comandamento Dio esprime la Sua volontà ed il Suo amore per l’uomo, che doveva risponderGli avendo fede nella Sua parola.

Poiché la base delle quattro posizioni è la base sulla quale Dio può operare, quando l’uomo realizza queste quattro posizioni centrate sull’ideale d’amore di Dio, diventa oggetto della perfetta felicità di Dio, realizzando così lo scopo della Sua creazione.

Lo scopo della creazione dell’uomo è ben riassunto in Genesi (1:28): “E Dio li benedisse; e disse loro: “Crescete, moltiplicatevi, riempite la terra e rendetevela soggetta”. Questo significa che prima l’uomo doveva raggiungere la perfezione e l’unità di cuore con Dio, rimanendo costantemente centrato su di Lui nei pensieri e nelle azioni. In questo modo sarebbe divenuto il frutto dell’amore verticale di Dio ed il Suo oggetto di perfetta felicità. Questo è lo stato di perfezione individuale, espresso dalla prima benedizione, “Crescete”.

Quindi, Adamo ed Eva, dopo aver raggiunto entrambi la perfezione, dovevano diventare marito e moglie, formando una famiglia ideale e realizzando l’amore orizzontale di Dio. Egli diede loro la capacità di dar vita a dei figli così che potessero sperimentare con essi l’amore verticale che Dio aveva per loro (seconda benedizione: “Moltiplicatevi”).

Se Adamo ed Eva avessero completato lo scopo della creazione di Dio e formato la prima famiglia, generando figli del bene, sarebbero diventati un vero padre ed una vera madre centrati su Dio, gli eterni veri genitori e antenati dell’umanità.

Pertanto, l’unità base è la vera famiglia dove viene stabilita la base delle quattro posizioni e dove l’amore di Dio, orizzontale e verticale, può dimorare ed essere liberamente espresso. Sulla fondazione di una tale, vera, prima famiglia centrata su Dio, si sarebbe dovuta realizzare una vera società, una vera nazione, un vero mondo.

Se Adamo ed Eva avessero stabilito una tale famiglia, questo nostro mondo sarebbe letteralmente diventato il Regno dei Cieli in terra. (terza benedizione: “Abbiate dominio”).

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