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Peccato e Salvezza

Dicembre 1976 – Limonta

Gesù e la Sua parola erano unici, non mutarono mai, eppure la gente giudicò Gesù in molti modi diversi.

Alcuni dissero che era un principe di Satana, altri che era un bestemmiatore, altri ancora che era un malvagio. Perché? Era davvero satanico? Bestemmiatore? Malvagio? In realtà Gesù era soltanto uno specchio terso, senza macchia, e chi lo guardava vedeva riflessa in Lui la sua propria natura. Così coloro che giudicarono Gesù satanico lo fecero perché loro erano satanici; chi disse che Gesù era un bestemmiatore, era bestemmiatore lui stesso; chi disse che era malvagio lo disse perché lui stesso lo era.

I peccatori si rispecchiarono nel Messia senza peccato e lo accusarono, lo perseguitarono e lo crocifissero poiché non potevano capire che loro, e non Gesù, erano i peccatori. Il peccatore non sa comprendere il peccato, lo vede intorno a lui ma non lo vede in sé. In Dio non esiste peccato; perciò, peccare vuol dire essere lontani da Dio, e stabilire la condizione attraverso cui Satana può agire. A causa del peccato Dio è diventato una figura vaga e misteriosa; noi non conosciamo più la Sua natura, poiché la nostra relazione con Lui si è spezzata. I peccatori, inevitabilmente, diventano egoisti poiché devono andare avanti da soli.

Il primo aspetto della natura caduta è la separazione da Dio, è il fallimento nel mettersi nella Sua stessa posizione, è il non considerare le cose dal punto di vista di Dio. Un tipico esempio di questo aspetto della natura caduta lo troviamo in Isaia 14:12-15 dove si legge. “Come sei caduto giù dal cielo, Stella del mattino, Figlio dell’Aurora”. Queste parole si riferiscono all’angelo caduto, Lucifero o Satana. Tutti i peccatori pensano di essere grandi, proprio come lo pensava Lucifero. Vi è però una differenza.

L’uomo divenne arrogante perché non riconobbe più Dio, mentre Satana conosceva bene Dio e quindi la sua superbia non ha giustificazioni. “Sarò simile all’Altissimo”, “Salirò sulla sommità delle nubi”, “Eleverò il mio trono al di sopra dei monti”, questo è Satana.

Perciò, comprendendo Dio, noi possiamo pentirci e diventare umili, Satana non può farlo. Il solo modo in cui egli può salvarsi è quello di pagare indennizzo in ugual misura al peccato commesso. Satana non può essere perdonato.

Come possiamo capire il peccato?

Se siamo nel buio, possiamo commettere ogni tipo di malvagità senza essere scoperti; ma quando viene la luce tutto il male commesso diventa visibile. L’impurità si rivela come tale solo quando è paragonata alla purezza. Il falso è scoperto solo quando viene la verità.

Quando Caino era solo non sapeva di essere Caino. Solamente di fronte ad Abele, che era differente da lui, egli poté capire di essere Caino. Il buio scompare quando viene la luce. Perciò quando la verità viene a far luce in noi stessi, ci rendiamo conto di quanto siamo peccatori. Quando comprendiamo i Principi, possiamo vedere chiaramente la gravità del nostro peccato. Prima d’ora non avevamo mai compreso perché la fornicazione fosse un peccato così grave.

In noi sono presenti sia il carattere di tipo Abele, sia quello di tipo Caino; quindi anche la natura di Satana è in noi. Il desiderio di commettere fornicazione non può derivare da Dio ed è completamente contrario alla nostra natura originale. L’impurità ed il male non derivano mai da Dio. Quando Dio si rivelò a Mosè, questi esitò non solo a causa della sua debolezza umana, ma soprattutto perché aveva in sé il peccato, perché non era puro. Quando Dio si rivela, possiamo capire chiaramente quanto siamo peccatori. Attraverso la preghiera possiamo capire il peccato e conoscendolo profondamente, possiamo pentirci. Perciò, per poter riconoscere quanto è profondo il peccato, non basta la conoscenza dei Principi, ma è altrettanto necessaria un’intensa vita di preghiera. Pentirsi del peccato è l’esperienza più bella della nostra vita.

La nostra comprensione della natura caduta deve essere sempre più chiara e profonda, e per riuscire in questo non basta conoscere la natura caduta con la nostra mente, attraverso lo studio dei Principi, ma dobbiamo sentirla anche nel nostro cuore, attraverso la preghiera. Quando il movimento era agli inizi, in Italia, non c’erano molte esperienze di cuore. Spesso si capiva solo che c’era da stabilire il Regno di Dio, ma dopo uno, due, tre anni, molti membri erano stanchi e non riuscivano ad andare avanti; questo perché non vi era stata alcuna purificazione e Dio non poteva lavorare.

Il pentimento è l’atto di sottomissione che la natura Caino fa alla natura Abele, è la fondazione interiore per il Messia. Questa è la ragione per cui il Messia può venire in noi e ci sentiamo rinascere, ci sentiamo vivi.

Dobbiamo essere in grado di riconoscere il peccato originale. Se fornichiamo o commettiamo un reato proviamo rimorso e pentimento; però non siamo capaci di pentirci della fornicazione fra l’angelo ed Eva, fra Eva ed Adamo; così come non sappiamo pentirci dell’assassinio di Caino. In pratica ignoriamo la relazione che intercorre fra noi e i nostri antenati. Noi identifichiamo facilmente il nostro peccato personale, ma non sappiamo riconoscere il peccato originale e quindi non possiamo pentircene.

Lo scopo essenziale per cui siamo nella Unification Church è di indennizzare il fallimento della famiglia di Adamo. Dobbiamo capire chiaramente questo punto. Tutti noi discendiamo da Adamo, Eva e l’angelo. A volte capita che qualche fratello o qualche sorella ci sono antipatici e si può anche passare a sentimenti ben peggiori; può darsi che arriviamo addirittura a pensare: “Forse sarebbe meglio che questa persona andasse nel mondo spirituale, almeno non la vedrei più! “Odiando qualcuno si può arrivare all’assassinio. Questa è la natura Caino.

Chi può esser sicuro di non diventare mai un assassino? Chi può dire di non avere la natura di Caino? Nessuno! Questo carattere, questa tendenza all’assassinio, non deriva da Dio, ma da Satana. Così seimila anni di storia di omicidi hanno dato i loro frutti in tutti noi, anche se noi non abbiamo mai commesso assassinio o fornicazione.

Il peccato originale è il nostro peccato

A volte ci troviamo nella posizione di Eva che fu tentata e sedotta da Satana; a volte siamo invece nella stessa situazione di Adamo che fu tentato da Eva. Se sentite desideri lussuriosi, state provando la stessa sensazione dell’Adamo caduto. Così alcuni sono come l’angelo, alcuni come Eva ed alcuni come Adamo; altri provano i sentimenti di Caino che uccise Abele, altri ancora possono provare la stessa superbia di Abele. Infine alcuni sono come Set, assenti, con la testa fra le nuvole. Chiunque in effetti, anche la persona migliore, ha l’una o l’altra di queste caratteristiche.

Se riusciamo a capire questo punto possiamo dire: “Io sono Lucifero, io sono Adamo, io sono Eva, io sono Caino, io sono Abele. Ero lì. Ho vissuto seimila anni fa nel giardino di Eden ed ho commesso fornicazione con Eva. Ho commesso fornicazione con Adamo. Io ho tentato Adamo e l’ho fatto cadere. Io sono Caino che ha ucciso Abele”.

Se avete un fratello accanto a voi, potete dire: “Io ti ho ucciso 6000 anni fa, ma questa volta non ti ucciderò più. Ti amerò”. Questo è il modo per risolvere il problema Caino Abele.

Se poi vedete una sorella dovete sentire: “Io ti ho sedotta, io ho distrutto la tua felicità. Mi dispiace. Questa volta tu sei l’Eva originale e io sono l’arcangelo originale; io non ti sedurrò più, non ti tenterò più. Prima d’ora non ti ho mai potuto amare con l’amore di Dio, ma d’ora innanzi lo farò”. Se comprendiamo questo punto allora sentiremo il peccato originale e potremo pentircene. Questo è il segreto. Durante la nostra vita di fede, dobbiamo pentirci per il peccato originale, altrimenti non possiamo essere vicini a Dio.

Quando riusciamo a capire la gravità del peccato, anche se siamo nel profondo dell’inferno dobbiamo invocare Dio che ci aiuti ad eliminarlo completamente. Questo è il significato della salvezza. Dobbiamo sentire nel nostro cuore che è nostro dovere indennizzare ciò che abbiamo fatto.

Potremmo pregare Dio con lacrime di pentimento e dire: “Oh Padre Celeste, per favore lasciami digiunare tre settimane”; ma potreste sentirvi perdonati dei vostri peccati dopo tre settimane di digiuno? No, affatto. Una cosa è il digiuno, una cosa è il peccato. Anche dopo 40 giorni di digiuno, il digiuno rimarrà sempre digiuno ed il peccato sarà sempre il peccato.

Se uno di noi uccide qualcuno, può purificare il sangue di questo suo fratello con 40 giorni di digiuno? No. Forse con 120 giorni? No. Forse andandosene nel mondo spirituale? No. Questo significa che se commettiamo fornicazione, questa non può essere purificata, neanche a prezzo della vita. Potreste dire che non avete mai commesso fornicazione, ma potete dire con sicurezza che non lo farete mai? No, non potete giurarlo. La fornicazione non è amore. È un assassinio spirituale. Anzi è peggio di un assassinio. Non può essere indennizzata neppure a prezzo della vita. “Io sono Lucifero che ha sedotto Eva”. Io sono Eva che è stata sedotta dall’angelo”.

Se comprendiamo il reale significato del peccato originale, non possiamo affermare di non aver mai commesso fornicazione od assassinio. Infatti, non è stato Lucifero, non è stata Eva, non è stato Adamo, ma sono stato “io” che ho commesso fornicazione. Io ho commesso peccato. Quindi, da questo punto di vista, nessuno può dire di essere innocente.

Come sapete, il peccato è una condizione attraverso cui Satana può invaderci. Fintanto che commettiamo peccato. Satana può accusarci e invaderci. Lo scopo della creazione è la realizzazione delle tre grandi benedizioni. Riuscire in questo significa godere della felicità più grande.

Quindi l’intento di Satana è di distruggere lo scopo della creazione, ossia distruggere la nostra felicità. Vi è forse qualcuno che è felice facendo il male? Finché restiamo nel peccato, Satana può invaderci e può farci cadere ancora. Nessuno vuol commettere il peccato, ma c’è forse qualcuno che non ha mai fatto nulla di male? No, nessuno a parte il Messia. Perciò tutti abbiamo fatto qualcosa di contrario al nostro desiderio originale.

C’è allora qualcuno che può dire di non aver nulla a che fare con Satana? No. Noi siamo in stretti rapporti con lui ed è per questo che dobbiamo renderci conto di come lui lavora in noi. Fin quando restiamo nel peccato, Satana può soggiogarci e guidarci verso il male.

Anche nella nostra famiglia, ad esempio, succede qualche volta che dei fratelli e delle sorelle commettono fornicazione. Dovete star molto attenti e rimanere puri. Se non siamo perdonati da Dio, non possiamo aver pace. Non possiamo vivere in pace se fornichiamo o commettiamo un assassinio. Anche se fossimo messi in prigione per 5 o 10 anni, questo non servirebbe a riscattare il nostro peccato. Sarebbe solo un castigo sociale, ma non certo una soluzione per il peccato.

Non è stato Dio, ma l’uomo che ha commesso peccato. Questa è la ragione per cui neppure Dio può salvarci incondizionatamente.

Dio si rivela in tutta la storia di restaurazione. Dio parlò agli Israeliti attraverso molti profeti. Ma bastò forse questo, o il fatto di aver ricevuto i comandamenti a salvare gli Ebrei? No. Mosè incontrò Dio, ma non fu l’aver visto Dio che cancellò il peccato di Mosè. Anche se abbiamo delle rivelazioni direttamente da Dio, queste non hanno nulla a che fare con la soluzione del peccato. Abbiamo ascoltato i Principi, abbiamo ascoltato la parola di Dio, non è la Sua parola, non è la verità che può riscattare il peccato. Per questo dobbiamo capire chiaramente che Dio, da solo, non ci può salvare, per quanto possa amarci. Poiché fu l’uomo a commettere peccato, è l’uomo che ha la responsabilità di indennizzarlo.

La salvezza viene dal Messia

L’uomo caduto non può trovare soluzione al peccato, poiché è sotto il dominio di Satana. Satana è il soggetto, noi siamo gli oggetti. Pertanto è naturale che Satana abbia dominio su di noi. Non può essere altrimenti. Ecco perché l’uomo caduto non può sottomettere Satana.

Questa è la ragione per cui deve venire un uomo senza peccato. In altro modo, non abbiamo speranza di salvezza. Quest’uomo senza peccato dev’essere più forte di Satana. Il Messia è il perfetto Adamo, e la posizione dell’angelo è al di sotto dell’Adamo perfetto. Perciò l’Adamo perfetto può soggiogare Satana e risolvere il peccato; è questa la ragione per cui il Messia dev’essere un uomo e non Dio.

Il Cristianesimo non può capire questo punto e perciò i Cristiani pensano che Gesù è Dio; ma, se Gesù fosse stato Dio, non avrebbe mai potuto salvare l’umanità.

Noi non possiamo combattere contro Satana; il Padre ha detto che se fossimo coinvolti in una battaglia spirituale contro Satana saremmo subito annientati. Poiché il Padre ci ama così tanto, egli prese su di sé il peso degli attacchi satanici per proteggerci da lui.

Questa è la ragione per cui il Messia senza peccato fu torturato e crocifisso. Ma Satana può attaccare un uomo senza peccato? Gesù non aveva peccato. Perché fu crocifisso? Poiché Gesù era responsabile per noi, si assunse la responsabilità del nostro peccato. Per questo Gesù fu trattato come un peccatore e fu ucciso da Satana, permettendo così ai cristiani di essere salvati senza passare attraverso la crocefissione.

Allo stesso modo, il Maestro fu torturato, imprigionato, perseguitato e versò sangue. Poteva Satana torturare il Messia senza peccato? No. Dio permise che Satana lo torturasse perché il Padre prese su di sé la responsabilità dei nostri peccati.

Egli si prese la responsabilità del mio peccato fu torturato da Satana al posto mio. Sotto la tortura dei comunisti la sua carne fu lacerata, il suo sangue fu versato ed egli fu sul punto di morire. Alla fine, il suo corpo insanguinato fu gettato in mezzo a una strada, abbandonato nel buio.

Quanto grande doveva essere il dolore di Dio, nel vedere in condizioni così disperate l’unico figlio su cui poteva contare. Non il Padre, ma io ero destinato ad esser torturato ed imprigionato. Io avrei dovuto versare sangue, perché sono stato io ad aver commesso peccato e non il Padre. Noi non siamo stati torturati eppure, anche senza passare attraverso la tortura, possiamo avere una nuova vita, una vita senza peccato.

Il nostro matrimonio, i nostri figli, saranno puri, e questo perché il Padre ha sparso sangue per noi. Mentre peccavo il Padre versava sangue per riscattare il mio peccato. Per questo egli è qualificato per darmi una nuova vita. Egli lottò con Satana e, dopo una terribile battaglia, lo soggiogò.

Perciò, se sono uno con il Padre, posso stare nella sua stessa posizione e Satana è costretto ad abbandonarmi.

Non perdete una sola parola di quanto vi sto dicendo. Solo comprendendo chiaramente questo punto, potete avere una vera relazione con il Padre e capire perché egli, come Messia, può salvare la vostra vita.

Satana deve ora obbedire al Padre, non ancora al 100% ma almeno al livello individuale, familiare e di chiesa. Dio ha autorizzato il Padre a perdonare i peccati. Perciò, se egli dice che il vostro peccato è perdonato, Dio approverà e nessuno avrà più diritto di accusarvi. Quando il nostro peccato è stato perdonato, siamo liberi dall’invasione satanica. Questa è salvezza nella Chiesa di Unificazione. Attraverso il Padre e la Madre noi possiamo rinascere senza peccato, come discendenti diretti di Dio.

Il Padre fu torturato e versò sangue solo per darmi la vita, solo perché io potessi essere benedetto. Non comprendiamo quanto sia preziosa la benedizione. Lui ha vissuto tutta una vita di sacrificio solo per stabilire le condizioni per la nostra benedizione. Pertanto, se egli dice che il nostro peccato è perdonato, siamo liberi da Satana e possiamo rinascere. Possiamo avere un matrimonio senza peccato e dei figli puri e noi stessi saremo veri figli di Dio. Questa è la salvezza. Dobbiamo capire bene questo punto. Il Padre fu torturato nella Corea del Nord perché io ho commesso peccato, io ho sedotto Eva, io ho sedotto Adamo, io ho commesso fornicazione. Satana ha torturato il Padre per causa mia, il Padre ha versato sangue per causa mia. Non per colpa dell’umanità, ma per colpa mia.

Capire l’amore del Padre

Se capiamo ciò, potremo cominciare a capire l’amore del Padre. L’amore del Padre non è solo il suo sorriso. Qualcuno potrebbe pensare: “Il Padre mi ha sorriso, allora vuol dire che mi ama”. Questa è solo una conoscenza superficiale dell’amore del Padre. Il suo vero amore lo ha espresso attraverso tutta la sua vita di sacrificio. Se preghiamo profondamente possiamo sentire tutto ciò col cuore.

Senza madre non possiamo rinascere. Perciò dobbiamo comprendere la nostra relazione con i Veri Genitori. Noi dobbiamo a loro la nostra vita, poiché non possono nascere figli senza genitori. Allora cosa pensate sia più preziosa: la vita dei Veri Genitori o la nostra vita?

Se i Veri Genitori sono vivi a prezzo della mia stessa vita tutta l’umanità può rinascere. Ma se io sono vivo e loro no, l’umanità non può salvarsi. I genitori sentono che anche a costo della loro stessa vita essi debbono di fendere la vita dei loro figli.

Il Padre mi diede la vita passando attraverso momenti molto difficili e questo solo per salvare me. Ora spetta a me dare la vita per il Padre. “Padre io posso offrire la mia vita. In caso di necessità, per favore prendi per prima la mia vita. Se la mia morte significa che tu, la madre e la tua famiglia potete esser salvi, io sono contento di morire. Purché il Padre possa completare la sua missione e tutta l’umanità possa esser felice attorno a lui io sarò felice di andare nel mondo spirituale”.

Questa dev’essere la relazione fra i Veri Genitori e me. Questo è lo standard di vita della Chiesa di Unificazione. Esser sicuri di questo in voi stessi vi qualifica per essere membri della nostra chiesa. Sulla base di questa conoscenza, possiamo ereditare la tradizione del Padre. Questa è la fondazione su cui si basa la Chiesa di Unificazione.

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