Capitolo Primo - Il Nostro Corso della Vita
Sezione 1. Preghiere in relazione al Corso della Vita
“Amato Padre Celeste, Ti ringrazio per la Tua grazia, e per avermi protetto nelle mie lotte dall’infanzia fino ad oggi; durante questi anni sono stato in ansia per tutte le umiliazioni e oltraggi che il cielo avrebbe potuto subire. Fra tutte le cose buone sulla terra, non c’è niente di più prezioso che collegarsi al Tuo cuore originale. Sapendo questo, dobbiamo aspirare continuamente a questo tipo di rapporto. Dobbiamo ricordare che quelli che hanno l’esperienza del Tuo amore non avranno alcun rimpianto anche se dimenticano tutte le cose di questo mondo. Ora dobbiamo ricercare il mondo ideale, la patria originale dove viviamo grazie al Tuo amore. Oggi ci dobbiamo preparare sulla terra per il giorno della nostra nascita come figli liberati, con l’autorità di libertà nella nostra terza vita.
Dobbiamo sapere che, proprio come avevamo bisogno di essere sani nel grembo di nostra madre per nascere e vivere in buona salute sulla terra, così abbiamo bisogno di condurre una vita sana sulla terra per avere una vita sana in cielo. Oggi, poiché il mondo è un mondo di conflitto sotto il dominio del male, dobbiamo essere determinati a combattere fino alla morte per ricevere la benedizione della cooperazione del cielo e della terra e stare al passo con le vicende dinamiche dell’universo. Dobbiamo risolverci a fare in modo che i nostri discendenti non debbano mai trovarsi nella nostra stessa posizione”. (49-308, 17.10.1971)
“Amato Padre, quando pensiamo a come Tu esisti e hai faticato instancabilmente per far apparire una nuova primavera, dobbiamo diventare i Tuoi figli e figlie infinitamente grati e gioiosi, che sono dispiaciuti di non aver ancora potuto offrire tutta la loro vita e il loro amore a Te. Nel nostro rapporto con Te, stabilito dal destino, le nostre vite sono destinate ad armonizzarsi e ad essere completamente assorbite da Te in modo da poter accogliere anche noi la nuova primavera.
Dobbiamo capire che solo quando accoglieremo la primavera, per la prima volta i fiori sbocceranno. Non dobbiamo diventare delle anime così misere da non aver mai fatto questo. Proprio come un fiore passa attraverso l’estate e l’autunno prima di sbocciare e di portare frutto, anche noi per portare frutto dobbiamo passare attraverso un processo simile.
Sappiamo che un albero, per dare dei frutti, in estate assorbe prima gli elementi di vita attraverso le radici, il tronco e i rami, concentrando una forza vitale perfetta per generare una seconda vita. In modo simile, noi dobbiamo diventare dei figli e delle figlie che, esaminandosi interiormente, determinano se dal proprio cuore scaturisce una forza vitale - una forza capace di rinascere in un mondo nuovo, persino se il nostro corpo dovesse morire.
Non importa come il tempo voli, non importa quanto aspramente infurino le tempeste, la nostra forza vitale interiore deve resistere alle intrusioni dell’ambiente e perseverare costantemente in un cammino di crescita. Solo in questo modo, possiamo accogliere la nuova primavera e diventare un seme, la fonte originale di una seconda vita, che può essere piantato di nuovo.
Allo stesso modo, non importa quanto possiamo apparire miseri esteriormente, se manteniamo il nostro valore come l’essenza originale che può accrescere la forza di vita spirituale e come un seme che può essere piantato nel mondo infinito, non siamo delle persone miserabili, anche se possiamo pensare di esserlo. Ti prego, permettici di capire che, più miseri possiamo apparire esteriormente, più il nostro valore interiore è completo e garantito”. (32-36, 14.6.1970)
“Padre, abbiamo capito che senza il desiderio di servirTi e di inchinarci umilmente davanti a Te, non possiamo avere nessun rapporto con Te nel mondo eterno. Apri la porta dei nostri cuori, perché possiamo sentire il Tuo cuore e udire la Tua voce che sgorga dal profondo dei nostri cuori, e guidaci oggi a riconquistare i nostri corpi perduti. Aiutaci ad apprezzare il Tuo corso storico di fatiche e difficoltà per trovare ciascuno di noi, perché possiamo umilmente chinare il capo davanti a Te”. (4-280, 14.9.1958)
Sezione 2. Lo Scopo che le Persone desiderano realizzare
Dio non ha un corpo; perciò, per manifestarsi, Dio usò Adamo come Suo corpo, mostrando il Suo volto attraverso di lui. Questo è l’ideale della creazione.
Dio è il punto originale di focalizzazione spirituale e Adamo è il punto originale di focalizzazione fisico. Questi due punti di focalizzazione formano un angolo di 90 gradi. Questo è lo scopo di creazione di Dio e la meta a cui le persone aspirano. Se Adamo ed Eva non fossero caduti avrebbero occupato eternamente la posizione del padre e della madre nel mondo spirituale, ma a causa della caduta questo non fu possibile. Se non ci fosse stata la caduta, tutti sarebbero potuti andare in cielo semplicemente servendo i loro genitori come se servissero Dio. (119-109, 4.7.1982)
Sezione 3. Il motivo per cui nasciamo
Nell’universo la forma sferica è quella dominante: il sole, la terra e le stelle, tutto è creato in forma sferica. La nostra stessa bocca, se guardiamo bene, è rotonda. Tutto è creato assolutamente in questo modo. Inoltre, l’universo forma dei rapporti ruotando in continuazione, facendo dei movimenti circolari, ciclici. Anche se un individuo ha una forma rotonda, non esiste da solo individualmente, ma forma dei rapporti che lo collegano all’insieme.
Allora perché nasciamo? Nasciamo per pulsare al ritmo di questo immenso universo. Le onde dell’oceano che si accavallano sulla spiaggia si accavallano anche nei nostri cuori. Le brezze soavi sospirando dolcemente cullano i nostri cuori e li rasserenano. I fiori effondono i loro intensi profumi e suscitano profumi nei nostri cuori. (104-122, 22.4.1979)
Se nasciamo, cresciamo, viviamo e moriamo nell’amore, possiamo essere grati per la nostra nascita, la nostra vita e la nostra morte. Siete tutti nati avendo condiviso il luogo dove vostro padre e vostra madre si sono amati e voluti bene in modo straordinario. Siete partecipi di questo amore. Poiché siete nati attraverso l’amore dei vostri genitori, potete considerarvi nati come le bandiere piantate dall’amore dei vostri genitori. Queste bandiere sventolano per esprimere l’amore. Siamo tutti destinati a vivere per l’amore per tutta la nostra vita. Perciò dovete sventolare la bandiera dell’amore per vostra madre, sventolare la bandiera dell’amore quando vedete vostro padre e sventolare la bandiera dell’amore per i vostri fratelli e sorelle. (103-258, 25.2.1979)
Sezione 4. Il Rapporto fra un Istante e tutta una Vita
Il vostro corpo vivente non può raggiungere la perfezione se tutta la vostra esistenza non diventa una base per assorbire il nutrimento. Questo è un fenomeno che avviene nel mondo naturale. I momenti cruciali della vita non appaiono nel corso di un lungo periodo di tempo ma in un solo istante.
Le persone che ignorano anche un solo momento, perdono la possibilità di ottenere qualcosa di prezioso. Non possono diventare delle persone grandi, né ereditare il trono e la corona di Dio. Così, per un momento splendido e luminoso, state attenti ad ogni parola che pronunciate, ad ogni azione che intraprendete, e persino ad ogni vostro pensiero. Affrontate la vita e risolvete i problemi, convinti che i contenuti della vostra vita quotidiana resteranno tutti dei fenomeni collegati al mondo. Questo è l’unico modo in cui si determina la sfera della vittoria.
In questo modo il regno della vittoria è determinato in un momento. È la stessa cosa per la sfera della vittoria storica e della vittoria cosmica. Quelli che conoscono il valore infinito di un momento splendido e luminoso e vivono di conseguenza possono diventare dei grandi personaggi, persino dei santi o dei figli di Dio. In questo modo, il punto di incontro tra la vita e la morte si attraversa in un solo istante. (31-217, 31.5.1970)
Oggi il problema è il nostro atteggiamento. Certo, prima è necessario desiderare che venga il regno e che sia fatta la volontà di Dio, ma la cosa più importante è come noi personalmente possiamo unirci alla volontà di Dio.
Se ad esempio prendiamo quest’ora, vediamo che il modo in cui la usiamo per unirci alla volontà di Dio è più importante che desiderare la venuta del Suo Regno. Perciò, prima dobbiamo creare degli ambienti come individui, famiglie, tribù e popoli che ci permetteranno di ereditare la volontà di Dio, poi possiamo cercare di stabilire un rapporto con il Regno di Dio. Allora, mettendo Dio al centro, in che modo create un rapporto con la volontà di Dio in questa ora - se vi è concessa un’ora - nella dimensione della vostra vita quotidiana? Questo è un problema molto importante.
Se guardiamo la storia della provvidenza di restaurazione, ci fu un periodo di quattromila anni che va dalla famiglia di Adamo, alla famiglia di Noè, di Abramo e di Mosè fino alla famiglia di Gesù. Tuttavia, quello che portò al loro insuccesso non avvenne nel corso - diciamo - di un anno. Nella famiglia di Adamo, la caduta di Adamo ed Eva non fu qualcosa di programmato e messo in atto nel corso di un anno, di un decennio o addirittura di diversi decenni. Il loro errore avvenne in un lampo, e se si pensa a come quello sbaglio di un attimo si è perpetuato per un periodo di tempo interminabile, possiamo capire come è spaventoso e terribile quell’istante.
Per l’errore di un momento, tante persone che nel corso della storia avevano seguito la via della rettitudine dovettero affrontare delle sofferenze incredibili, e tanti popoli che non poterono seguire la volontà di Dio caddero nell’abisso della distruzione. Tutto questo divenne l’origine di una tremenda offerta di indennizzo. Quando capiamo questo, una sola ora che di solito viviamo a cuor leggero diventa tremenda; ma ancor più dobbiamo sentire com’è terribile un minuto, addirittura un secondo di un’ora che passa mentre l’orologio continua a ticchettare. Persino il Regno dei Cieli eterno non esiste senza avere un rapporto completo con il singolo momento.
L’eternità non inizia quando moriamo, ma nel momento in cui cominciamo a conoscere la volontà di Dio. Qui, se anche per un solo istante si forma un vuoto in relazione al tempo o si crea un abisso, l’eternità sarà interrotta. Perciò, mentre percorrete la via della fede nel corso della vostra vita, non procrastinate, rimandando le vostre responsabilità provvidenziali da un anno all’altro, poi all’anno seguente, o dalla gioventù all’età adulta e infine alla vecchiaia. Non possiamo vivere così. Le persone con un modo di vita simile moriranno senza aver trascorso nemmeno un giorno della loro vita unite alla volontà di Dio, queste non possono andare nel Regno dei Cieli.
Per quanto il paese in cui risiedete possa essere buono, non potete andare nel Regno dei Cieli se non riuscite a vivere neanche un giorno con uno standard vittorioso; non potete entrare nel mondo dell’eternità se non siete riusciti a vivere nemmeno un anno vittoriosamente. Perciò, se è importante che i credenti vadano avanti sognando l’eternità, ancora più importante è come in effetti sradicano il male e diventano gli ambasciatori del bene. Questa è la cosa fondamentale.
Da questo punto di vista, lo sbaglio di un momento commesso da Adamo generò milioni di anni di angoscia. Era nella famiglia di Adamo che Caino e Abele avrebbero dovuto dissolvere l’angoscia dei loro genitori, abbattere i muri che esistevano fra i fratelli e dare origine ad una famiglia unita, ma anche l’assassinio di Abele, che era stato posto come rappresentante della provvidenza di restaurazione, avvenne in un istante.
Nel corso dei 120 anni durante i quali Noè lavorò faticosamente per costruire l’arca, in un unico breve momento Dio diede l’ordine: «Il giorno per realizzare il Mio desiderio è arrivato: salite tutti a bordo!» Quelli che seguirono quell’ordine poterono ricevere le benedizioni del Dio eterno, mentre quelli che non lo fecero furono sepolti nella sfera del giudizio eterno.
Anche per Abramo fu la stessa cosa: la promessa di Dio che i suoi discendenti sarebbero stati «numerosi come le stelle del cielo e la sabbia sul lido del mare» (Genesi 22:17) gli fu data in un batter d’occhio. Per fare l’offerta propiziatoria Abramo non aveva bisogno di decenni ma del semplice lavoro di un giorno. Il tempo che gli ci volle per tagliare le offerte e metterle sull’altare non fu più di un’ora, eppure quell’unica ora portava storicamente i semi di tutta la vita e la morte, la maledizione e la benedizione.
Oggi, quello che i credenti devono temere non è l’avvento del giudizio negli Ultimi Giorni ma il problema di come armonizzeranno le loro attività quotidiane e affronteranno i momenti cruciali della vita allineandosi alla volontà di Dio. (37-217, 27.12.1970)
Sezione 5. L’Infanzia e i Tre Stadi ordinati del Periodo di Crescita
In che modo Dio creò Adamo ed Eva? Se usò la terra, che tipo di terra era? Da dove cominciò? Da quale momento ebbero inizio le vite di Adamo ed Eva? Non possiamo pensare che Dio li creò adulti, ma piuttosto come neonati. Senza il concetto che Dio si comportò come una donna incinta che mise al mondo un bambino, lo nutrì e lo allevò, non possiamo spiegare in modo logico la formazione di tutta l’esistenza attraverso tre stadi ordinati di crescita. È logico che Adamo ed Eva siano passati attraverso l’infanzia prima di entrare nello stadio di crescita e di completezza. Questa è la legge celeste.
Come fu l’infanzia di Adamo ed Eva? Dobbiamo partire dall’idea che il Dio invisibile allevò un bambino che, avendo avuto inizio nel mondo senza forma, poteva vivere una vita nella dimensione fisica. (225-198, 20.1.1992)
Sezione 6. Il Corso della nostra Vita
Siccome la società, la nazione e il mondo in cui viviamo sono lontani da essere ideali, si sviluppano tutti i tipi di sofferenze, e di conseguenza il bene e il male perseguono scopi opposti.
Se prendessimo a caso cento persone, risulterebbe che tutti farebbero a gomitate fra loro lottando egoisticamente per far fronte alle proprie esigenze e si occuperebbero esclusivamente degli affari mondani della propria particolare situazione.
A tutti noi manca la certezza di poter arrivare alla fine della giornata con gli obbiettivi stabiliti al mattino compiuti. Con sempre una maggiore varietà di attività e traguardi, nella nostra vita quotidiana abbiamo sempre più bisogno di spinta e di determinazione per portare un risultato vittorioso. Se questo manca, le nostre giornate non possono essere vittoriose. Giornate così si trasformano in mesi e i mesi si trasformano in anni.
Ci mancano anche gli ambienti favorevoli per realizzare i nostri obiettivi mensili. Per concludere un mese con successo, abbiamo bisogno della spinta e della determinazione necessaria per arrivare a un punto di svolta affrontando sia le complessità che le situazioni specifiche di quel mese. Senza questo non possiamo concludere vittoriosamente le nostre attività mensili.
Per superare con successo un anno occorre essere dotati di uno spirito combattivo o di una forza motrice che può vincere tutte le sfide di ognuno dei suoi 365 giorni. Allora possiamo celebrare quell’anno con successo. Se viviamo un anno così, e continuiamo con questo spirito, gli anni diventeranno dieci, poi venti, poi trenta, e alla fine diventerà il corso della nostra vita. (31-30, 12.4.1970)
Oggi le persone che vivono sulla terra non possono sfuggire alla fugacità del tempo. È stato così nel corso di tutta la storia. Gli individui, le famiglie, le tribù, i popoli, le nazioni e il mondo si muovono tutti nell’ambito della dimensione temporale.
Dovunque ci sono delle persone, c’è sempre una meta da raggiungere. Dobbiamo focalizzarci su quella meta per dieci, venti, trenta, settanta anni, insomma per tutta la nostra vita. Più grande è il nostro obiettivo, più forte deve essere il nostro impegno interiore. Fino a che non manteniamo la nostra determinazione interiore per raggiungere l’obiettivo, quella meta sarà irraggiungibile. (31-149, 24.5.1970)
Sezione 7. La Patria Originale che dobbiamo cercare
Forse non conoscete la realtà del mondo spirituale, ma io ho ricevuto da Dio la grazia speciale di avere una chiara percezione di quel mondo sconosciuto. Ricercando nelle origini di quel mondo, ho scoperto che i suoi principi sono piuttosto semplici. Nel mondo spirituale solo quelli che sono vissuti in modo altruista, in accordo ai principi universali di Dio, possono entrare nelle sfere più alte. Il mondo strutturato secondo quei principi è il Regno dei Cieli ideale. Quel luogo è la patria originale che l’umanità deve ricercare. Oggi, anche se siamo esiliati dalla nostra patria originale e viviamo una vita caduta, siamo destinati a ritornare là. Nel corso della storia Dio ha dovuto creare una strada per questo, perché noi non potevamo farlo da soli.
Le religioni sono dei campi di addestramento attraverso i quali Dio ha guidato tutte le persone, di qualsiasi razza, cultura, costume e tradizione. Le religioni sono campi di addestramento per preparare le persone a ritornare nella patria originale. Questa è la ragione perché Dio ha fatto sorgere tante religioni diverse. Tenendo in considerazione i diversi sfondi culturali che si sono sviluppati ai quattro angoli della terra, Dio sta guidando l’umanità verso un mondo religioso unificato, che può progredire ad un livello più alto.
Che cosa insegna fondamentalmente la religione che guida le persone verso la loro patria originale?
Insegna a vivere per gli altri. Poiché le religioni di alto livello tendono a mettere l’accento su questo principio, ci insegnano ad essere umili e miti, a metterci nella posizione di innalzare gli altri e di vivere per loro, e di servirli con spirito di sacrificio. Tutto questo serve ad insegnarci la disciplina di osservare le leggi del Regno dei Cieli. (78-115, 6.5.1975)
Sezione 8. Il Cammino più alto della nostra Vita
Qual è il cammino che dovremmo seguire nella nostra vita? La via per possedere l’amore di Dio; questa è la meta suprema e finale della vita. Tutti quanti, uomini o donne, la devono seguire. Il corso della nostra vita ci conduce al Dio d’amore infinito. La strada più bella della vita è trovare l’amore di Dio superando la paura della morte decine e addirittura centinaia di volte, e continuando in questa ricerca persino dopo la morte.
Qual è il culmine dei nostri desideri? Possedere l’amore di Dio. Anche se diciamo che ci impadroniamo di Dio, se non possediamo l’amore che è dentro di Lui, che è ancora più prezioso, Dio non può essere nostro. Perciò abbiamo bisogno di possedere l’amore di Dio. Se solo possedessimo l’amore di Dio, tutto andrebbe bene, anche se Lui non fosse presente. Quando il Suo amore diventa il mio, e il mio amore diventa il Suo, l’interiore e l’esteriore si uniscono per la prima volta. Una nazione basata su un amore del genere diventa una patria ideale senza divisioni di classi.
Quando siamo in quel luogo d’amore, sentiamo che non c’è niente sotto il sole che non appaia buono e non esista per noi. Poiché l’amore di Dio è così, il mondo celeste, che è la destinazione dell’umanità, il Regno dei Cieli, è un luogo pieno d’amore. (39-210, 10.1.1971)
Sezione 9. Lo standard della nascita e lo standard della vita
9.1. Lo standard sbagliato della nascita
Nel mondo d’oggi le persone che si vantano tanto dei loro titoli nobiliari e accademici come segno di distinzione sociale, non si rendono conto che la loro nascita è stata profanata spiritualmente. Non sanno che nascono con l’amore, la vita e la linea di sangue di Satana, il nemico di Dio. Questo è un problema serio.
A causa della caduta, gli uomini nascono dall’amore di Satana, che è stato trasmesso ai loro genitori. Il sangue di Satana si è infiltrato nella vita delle nostre madri e dei nostri padri giungendo fino a noi, nei nostri giorni. Il frutto di questi tre elementi siete voi, e come tali appartenete tutti alla discendenza satanica. In altre parole, il sangue di Satana scorre nelle vostre vene. Perciò Satana continua a produrre il suo frutto ideale, mentre Dio si sforza di redimere gli uomini e le donne trasformandoli in persone originali, pure e perfette. Avete tutti avuto inizio dall’amore di Satana e siete nati dalla sua discendenza.
Poiché il vostro inizio è stato totalmente sbagliato, dovete ritornare al punto originale. Avendo avuto origine da dei genitori falsi, è necessario tornare indietro e ripartire da dei genitori veri. Quanto è seria questa affermazione? È assolutamente necessario ereditare di nuovo l’amore, la vita e il lignaggio di Dio.
Ecco perché, quando ricevete la Benedizione, partecipate alla cerimonia del cambiamento della linea di sangue. Dovete credere in questo più che nella vostra vita. Solo perché è una cerimonia della Chiesa dell’Unificazione non dovete considerarla un semplice rito. È come una medicina miracolosa, un antidoto, per riportare in vita i morti.
I nostri antenati commisero un errore così grave che nel corso della storia umana un numero incalcolabile di persone è rimasto vittima delle conseguenze. Sapendo questo, non possiamo assolutamente prendere di nuovo la stessa strada. Nel corso della storia abbiamo pagato un prezzo spaventoso per aver perpetuato l’amore illecito nel mondo spirituale e nel mondo fisico, con conseguenze di una portata enorme per gli individui, le società, le nazioni e il mondo. (216-109, 9.3.1991)
9.2. Lo standard della vita
Qui, quando parlo di vita, intendo la vita eterna. Non mi riferisco solo al mondo spirituale, ma ad una vita da vivere per l’eternità. Ogni individuo è stato creato per essere l’oggetto dell’amore di Dio. Voi siete il partner oggetto del Dio assoluto, e il partner del Suo amore. A Dio sta più a cuore l’idea del vero amore che Sé stesso. Dio è il centro assoluto ed eterno della vita. Il Suo ideale è ancora più eterno, e il centro di questo ideale è il vero amore. Il partner di quell’amore siete voi.
La caratteristica dell’amore è promuovere l’unità fra i partner soggetto e oggetto. Questo amore può unire una nazione. Perciò un partner può accompagnare l’altro in qualsiasi posizione e seguirlo incondizionatamente. Potete ereditare l’intera fortuna di Dio e persino tutto il Suo cuore. Io ho attraversato un corso di grandi sofferenze per scoprire queste cose ed ora mi trovo su questa base. È qualcosa di sublime e di nobile che non può essere scambiato per nulla; è una grazia straordinaria. Per questo motivo io sono nella stessa posizione di Dio e condivido la posizione eterna del vero amore. Il mondo spirituale è su un livello diverso da questo mondo terreno limitato. Entro i limiti della terra non ci possiamo muovere liberamente, ma poiché il mondo spirituale è un luogo di dimensione più alta, lì si può fare qualunque cosa. Potete viaggiare attraverso il tempo, e se volete qualcosa sulla base dell’amore, potete averla in qualsiasi momento e in qualunque luogo.
Originariamente noi siamo stati creati come esseri eterni. Se diventiamo esseri eterni di vero amore e poi andiamo nel mondo spirituale, lì saremo liberi. Il primo principio della vita è lo standard del bene e del male, il secondo è il punto di partenza originale e il terzo è la vita eterna. (216-107, 9.3.1991)
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