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Sull’Interpretazione della Bibbia

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marzo – aprile 1965 – Stati Uniti

Queste domande e risposte sono ricavate da registrazioni avvenute durante gli incontri con i membri e gli ospiti nei vari centri.

D. Vi sono molte persone che non conoscono a fondo i particolari e gli aspetti della Bibbia. Queste persone si sono allontanate dalla Chiesa, perché in essa vedevano l’ipocrisia, e per il gran numero di interpretazioni che venivano date alla Bibbia. Nonostante questo essi seguono la verità e l’amore, cercano, chiedono e pregano. Come si possono avvicinare queste persone? Una volta che essi sono venuti a contatto dei Principi, e li hanno conosciuti debbono necessariamente tornare alla Bibbia e capirne i problemi?

R. Poiché Dio ha portato avanti la sua dispensazione attraverso la Chiesa Cristiana, Egli e noi siamo responsabili di portare questo messaggio per primi. Finché non è completata la nostra missione con la Chiesa Cristiana, dobbiamo fare riferimento alla Bibbia e usarla per spiegare i Principi Divini. Quando assumeremo l’eredità della Chiesa Cristiana saremo liberi di insegnare senza la Bibbia. Ora, comunque, la nostra prima missione è di portare testimonianza alla Chiesa Cristiana. Quando essa riconosce e accetta il nostro movimento, la restaurazione nel mondo sarà molto facile. E ora torniamo ai Cristiani. In realtà, i Cristiani riescono a comprendere più facilmente i Principi che i non Cristiani. Talvolta i non Cristiani possono accettarlo rapidamente, ma è difficile che in loro sia radicato ed abbia una solida base. Essi lo accettano per pochi giorni e poi se ne allontanano.

D. Adamo ed Eva ebbero soltanto due figli?

R. Ebbero più di due figli. Noi parliamo dei tre figli di Adamo perché essi avevano qualcosa a che fare con la dispensazione di Dio. Forse ne hanno avuto 12, 24 o 30. Non lo sappiamo con sicurezza.

D. Chi ha sposato Caino?

R. Sua sorella. Adamo ed Eva erano fratello e sorella; per Caino non era lo stesso?

D. È detto che Caino e Abele coltivavano la terra e pascolavano le pecore. Avevano forse degli arnesi di lavoro?

R. No, l’agricoltura iniziò molto tardi. Questo accenno nella Genesi non significa che essi avevano lo stesso tipo di agricoltura che abbiamo oggi. Si limitavano a raccogliere i frutti selvatici che crescevano nella terra. E Abele pascolava capre e pecore. Gli animali e le piante erano già sulla terra; se no, che cosa avrebbe mangiato l’uomo?

D. Noè discendeva da Seth il terzo figlio. Quando Cam fallì, fu scelto Abramo. Abramo discendeva da Sem, il primo figlio, invece che da Jafet il terzo. Tutto ciò ha un significato?

R. Che io sappia no. Essi avranno avuto una parte nella stirpe in fisico. In Corea non parliamo di questo nel nostro studio.

D. Perché Abramo omise di tagliare di uccelli in due?

R. Era per trascuratezza.

D. Dopo aver tagliato le due offerte, l’agnello e la giovenca, perché non si rese conto che avrebbe dovuto tagliare di uccelli?

R. Se Abramo avesse pregato prima di fare l’offerta sarebbe stato consapevole nel suo cuore di ciò che avrebbe dovuto fare; non avrebbe trascurato il suo dovere. Mi sono trovato anch’io in situazioni del genere, nelle quali avrei potuto essere trascurato. Così io prego sempre prima, per essere sicuro che l’offerta sia degna di essere accettata. Così anche se l’offerta ha qualche manchevolezza, non può diventare una condizione per l’accusa da parte di Satana. In quel modo ho fatto condizione nella mia preghiera prima di ogni offerta.

D. Il Messia doveva venire da Giuda, il quarto figlio di Giacobbe. Perché non dal secondo, Simeone, o dal secondo figlio di Rachele?

R. Il numero quattro significa perfezione sulla terra, e il fine di tutte le speranze di Dio e dell’uomo.

D. Perché allora non da Rachele. Perché da Lea?

R. Il numero quattro è molto importante, Rachele aveva solo due figli.

D. Credo di aver capito che la prima moglie Lea era nella posizione di Eva caduta e che Rachele era nella posizione di Eva restaurata.

R. Il numero quattro è molto importante. Giuseppe era importante, perciò attraverso di lui iniziò la restaurazione al livello di tribù. Perez era il figlio di Tamara. Tamara si finse prostituta per poter ricevere il seme di Giuda. Per fare condizione per la restaurazione, Dio vuole prendere qualcuno dal fondo, dal livello di vita più peccaminoso. Salomone fu anche il figlio illegittimo di Betsabea che aveva un’illegale relazione con Davide. Anche Ruth ebbe una relazione peccaminosa con Boaz, e mise al mondo Obed, che era della stirpe del Messia. Raab era la donna cananita che aiutò le spie degli israeliti per mezzo della prostituzione, e li aiutò tradendo la sua tribù. Per suo merito gli israeliti potevano restare in Canaan e iniziare una nuova dispensazione. Anche essa era nella linea di Gesù. Vi sono così quattro donne in adulterio tra gli antenati di Gesù. Per stabilire la provvidenza della restaurazione, Dio deve lavorare dal fondo della caduta. Per aprire la strada della salvezza è più efficace iniziare dal male estremo. Quando Eva ebbe la relazione con Lucifero abbandonò Adamo; al contrario Tamara fu abbandonata dai figli di Giuda. Da quello stato opposto essa restaurò sé stessa ricevendo il seme di Giuda. Giuseppe, il figlio di Rachele, compì la missione di salvatore della famiglia di Giacobbe, e aiutò a iniziare la nuova dispensazione di Giacobbe. Egli era il pioniere che aprì la strada della nuova dispensazione.

D. Perché il libro di Enoc non è stato incluso nella Bibbia?

R. Gli studiosi decisero di non includerlo perché poteva causare conflitti con gli altri libri della Bibbia. Se fosse stato aggiunto, la natura umana di Gesù avrebbe avuto troppa evidenza, e avrebbe perso risalto la natura divina. Quindi la dispensazione di Dio durante l’era del Nuovo Testamento avrebbe potuto fallire. Questo è stato mostrato oggi, attraverso gli scritti del Mar Morto. Cosicché ora il nostro Principio può avere completezza.

D. Perché Gesù discendeva dalla stirpe di Giuda?

R. La restaurazione, la separazione da Satana, doveva avvenire attraverso la relazione di Caino e Abele. Essi quindi dovevano combattere fra loro. La posizione privilegiata di fronte a Dio che aveva Abele, esigeva la sottomissione di Caino al fratello, o che Abele soggiogasse Caino. Questo era il primo esempio di questo tipo nella storia della restaurazione dopo la caduta. L’esempio successivo fu quello di Esaù e Giacobbe. In quel tempo, Giacobbe poté stabilire una fondazione, poiché Esaù si sottomise a Giacobbe. La battaglia che avvenne fra loro nella realtà, si manifestò all’interno di una relazione più intima di quello che c’era tra Caino e Abele, perché Esaù e Giacobbe non erano solo fratelli, erano gemelli. Questo significa che Dio stava restringendo le persone da cui sarebbe discesa la stirpe del Messia. Questo processo di restrizione raggiunse la sua conclusione finale nella linea di Giuda con Perez e Zerah. Essi erano i figli di Giuda e di Tamara e combatterono per la loro posizione nel grembo della loro madre. La battaglia si è quindi ristretta da fratelli a gemelli, a figli non ancora nati. In questo ultimo caso colui che si trovava nella posizione di Abele sottomise l’altro, che era in quella di Caino, nell’utero della madre. Perez doveva essere il secondo figlio, ma egli superò, quando era ancora nell’utero, questa posizione, e fu il primo a nascere (genesi 38: 27-30). In questo modo il diritto di primogenitura del primo figlio fu restaurato fin dalla nascita. Facendo ciò Perez restaurò la stirpe celeste. Egli poté quindi essere l’antenato del Messia. Senza questo processo, Gesù non avrebbe potuto venire da questa linea.

Tamara era in effetti la nuora di Giuda, Giuda aveva tre figli e Tamara era la vedova del primogenito. Era abitudine degli ebrei a quel tempo che i figli sposassero le vedove dei loro fratelli ma il secondo e il terzo figlio non completarono il loro compito di diventare suoi mariti. Per poter avere un figlio che continuasse la stirpe, Tamara si vestì da prostituta, sedette lungo la strada e tentò Giuda per avere una relazione con lui; da questa relazione vennero Perez e Zerah.

Salomone era il figlio di Betsabea, che non era la moglie di Davide ma la moglie di Uria. Allora Ruth, una vedova, concepì un figlio da Boaz e divenne la nonna di Davide. Così nella linea di Gesù vi furono parecchie prostitute; Raab, Tamara, Ruth, e Betsabea. Da questa genealogia unica, doveva venire il Messia.

D. Se Caino si fosse sottomesso ad Abele sarebbe avvenuto questo stesso restringimento?

R. No, non sarebbe stato necessario. Se Caino si fosse sottomesso ad Abele, la generazione successiva avrebbe prodotto il Messia.

D. Potete spiegare l’immacolata concezione di Gesù?

R. Vi sono stati molti esempi nella Bibbia in cui lo Spirito di Dio ha agito per portare una nascita. Per esempio, nella storia di Abramo e Sara. Sara era troppo vecchia, così pure Abramo. Ma la Bibbia dice che Dio ridiede vita all’utero di Sara, che poté così avere un figlio. Allo stesso modo lo Spirito Santo operò con Maria. E, ciò non avvenne nel senso di produrre un figlio dall’unione di Dio con l’uomo, ma nel senso della partecipazione di Dio all’evento. Gesù era figlio di un padre e di una madre, ma in questo caso anche lo Spirito Santo di Dio stava lavorando.

D. È vero che Maria doveva raggiungere un certo livello prima di poter ottenere questo tipo di maternità, così che Dio non facesse nessuna costrizione contro la sua volontà?

R. Che cosa intendete per costrizione?

D. Tornando al primo principio, l’amore non può esistere senza l’opportunità di rifiutarlo. Se Dio può eliminare parte della libertà di volontà dell’uomo, come si accorda tutto questo?

R. Nella Bibbia è detto che Maria disse: “Io sono la serva del Signore, sia fatta per me la Tua volontà”. Essa fu obbediente e accettò l’ordine che le veniva dato. Gesù era differente dalle altre persone nella sua missione, non nella sua natura umana. Egli doveva essere il Messia di tutto il mondo. Per quello scopo era stato scelto prima della sua nascita. Egli era nato per essere il Messia. Per nascere come Messia, sin dall’inizio la sua stirpe doveva essere scelta. Egli doveva venire da una generazione specifica. I suoi antenati erano già stati scelti tempo prima. Non poteva venire semplicemente da una famiglia qualsiasi, ma soltanto da una famiglia scelta. Da quella famiglia vi furono molti figli; così dovevano essere scelti anche i suoi genitori.

Per soddisfare la vostra curiosità posso spiegare questo molto semplicemente. Ma dato che i Cristiani credono che Gesù nacque da una vergine attraverso lo Spirito Santo; e che il primo scopo di Dio in questa dispensazione sono i cristiani (nella sua volontà vediamo i Cristiani per primi perché essi sono gli unici che hanno avuto la promessa del Secondo Avvento), è la nostra missione di dire questo a loro prima di tutto, sia che lo accettino o no. Se io dico ogni cosa chiaramente intorno alla nascita di Gesù, ciò può colpire e stupire molti Cristiani prima che essi accettino la nuova dispensazione di Dio. Perciò non posso spiegare ogni cosa chiaramente.

L’essere concepito dallo Spirito Santo significa che Gesù non era nato dal piacere morale dei suoi genitori, non era soltanto un desiderio umano. Entrambi erano ispirati e in quel senso essi erano quasi costretti ad avere la relazione che produsse Gesù. Questo rende la cosa in qualche modo differente dalle nascite ordinarie. Egli era un uomo scelto, ma era un uomo.

Gesù nacque essendo il Principe del Cielo, per essere il Messia. In quel senso egli era il Solo figlio benedetto. Fin dalla nascita egli si sentì forse differente dagli altri bambini. Ma la piena consapevolezza della sua missione non avvenne finché egli fu più maturo.

Abramo e Sara ebbero Isacco, non per il loro desiderio fisico ma attraverso la potenza dello Spirito di Dio. Nel caso di Gesù non fu proprio la stessa cosa, ma per quanto riguarda la situazione dei genitori, la situazione era la stessa. In tal modo voi potete conciliare due teorie contrastanti. I moderni teologi negano la nascita soprannaturale di Gesù. Essi dicono che Gesù ebbe due genitori. I conservatori dicono che egli nacque dallo Spirito Santo senza padre umano. Nella nostra spiegazione possiamo riconciliare queste due posizioni estremamente differenti.

D. Perché fu detto che il Messia doveva venire dall’ordine di Melchisedec?

R. Non è detto così. È detto che il Messia somiglia a Melchisedec, non che egli venne dal suo ordine; Melchisedec venne per dare testimonianza ad Abramo; questo significa dare l’eredità spirituale ad Abramo che Melchisedec aveva ricevuto. (Qui finisce la registrazione.) Come ricordiamo fu fatto un paragone tra Gesù che riceveva l’eredità del Vecchio Testamento all’inizio del suo ministero)

D. Maria pregò dicendo: “Dio, mio Salvatore!”. Che cosa intendeva dire?

R. Non è Dio il nostro Salvatore? Poiché Dio scelse Maria per concepire Gesù, e Dio aiutò gli israeliti ad uscire dall’Egitto, non è il loro Salvatore?

D. Gesù era più saggio di Salomone?

R. Che saggezza aveva Salomone? Egli ha giudicato nel modo giusto un po’ di volte, ma era molto sciocco.

D. Quando Giovanni Battista mandò i suoi discepoli a Gesù per vedere se egli era il Messia, dubitava veramente in sé stesso che Gesù fosse il Messia?

R. Sì.

D. Qual è il significato della parabola di Gesù dei talenti?

R. Gesù con questa parabola intendeva mostrare che noi dobbiamo portare testimonianza agli altri. Se voi avete ricevuto da Dio la cosa più preziosa, voi dovete dividerla con gli altri. Più voi avete ricevuto, più voi dovete distribuire. Il tesoro significa la verità di Dio. Se non la dividete, voi la seppellite nella terra. Allora il Re dei Re dirà: “Tu sei un servo pigro, perché hai seppellito il mio tesoro?” Così non seppellitelo ma spargetelo tra gli altri e moltiplicatelo. Non si moltiplicherà se voi non fate gli altri partecipi. Dio ama il popolo di tutto il mondo proprio come Egli ama voi e me. Egli vuole dividere tutte le cose buone con il popolo di tutto il mondo, proprio come Egli fa con noi. Perciò se voi avete ricevuto qualcosa, ora Dio vuole che voi la usate come uno strumento perché facciate partecipi gli altri di questo. Egli non vuole che voi la teniate per voi stessi o che la seppelliate, ma che la diffondiate nel mondo.

D. Che cosa significa porgere l’altra guancia?

R. Se questo mondo fosse un mondo normale agli occhi di Dio, Egli non vorrebbe che i suoi figli fossero colpiti dai servi di Satana, ma ai suoi tempi Gesù non aveva abbastanza basi o fondazioni. Egli era completamente solo nel mondo satanico. Egli doveva servire il popolo molto umilmente; nonostante la gente colpisse la sua guancia sinistra egli doveva porgere anche l’altra per mostrare umiltà, amore e spirito di servizio. In quel modo egli estese la sua fondazione o il suo territorio del bene. Così facendo, Gesù intendeva pagare un indennizzo.

Dopo che avesse pagato abbastanza indennizzo e avesse preso il mondo normale, perché i figli di Dio avrebbero dovuto essere insultati e dileggiati dai servi di Satana? Se noi avessimo dovuto dimostrare la nostra umiltà senza ragione, senza uno scopo, senza alcuna limitazione al male, allora ciò sarebbe in contrasto con l’idea del giudizio che è anche scritta nella Bibbia. Dio non può giudicare il male se noi dobbiamo arrenderci al male senza limitazione. Quando verrà il tempo in cui Dio eseguirà il suo giudizio, avverrà tutto il contrario, il male dovrà arrendersi al bene. Nella prima e nella seconda guerra mondiale il male prese l’iniziativa e colpì il bene. Il male fu sconfitto. Così avverrà alla terza guerra mondiale. Sta ora venendo il tempo in cui la sovranità del bene è stabilita. Il male non può colpire il bene. In altre parole, questo è un mondo satanico. Per fare il bene, noi dobbiamo compiere una svolta. Abele doveva soggiogare Caino per poter essere benedetto da Dio.

D. Gesù disse: “Per questo scopo io sono venuto al mondo, per questa ragione io nacqui”. Di che parlava precisamente quando disse queste parole?

R. Stava parlando a Pilato della sua sovranità. Egli voleva dire che il suo regno non era un regno fondato sulla potenza e la sovranità dei regni della terra, ma il regno della verità e dell’amore. Questo non significa necessariamente solo un aspetto spirituale e fisico. Gesù venne per restaurare quel mondo.

D. Nel libro dell’Apocalisse la parola agnello e applicata al Signore del Secondo Avvento. I cristiani hanno definito questa parola come un’offerta di sacrificio, che muore sulla croce per i loro peccati. Ciò non sembra coincidere con quello che noi insegniamo. Qual è il significato esatto del termine agnello?

R. Agnello non significa sempre un’offerta in sacrificio. Chiamare Gesù agnello non significa necessariamente che egli dovesse essere crocifisso. Un agnello rappresenta l’obbedienza assoluta al suo padrone. È un animale docile molto obbediente. Quando un agnello è ucciso, non oppone resistenza. L’uomo usa sia la lana che la carne dell’agnello; in altre parole sia l’esterno che l’interno. Sia Gesù che il Signore del Secondo Avvento rappresentano la docile e obbediente creatura di Dio. Essere un’offerta di sacrificio non significa necessariamente essere ucciso, ma significa che tutta la vita è un’offerta di sacrificio per la restaurazione del mondo. Tutto l’essere del Signore è necessario per aiutare l’umanità.

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