Scienze e Valori Assoluti
IIIa Conferenza Internazionale sull’Unità delle Scienze
21 Novembre 1974 – Londra
Alcuni scienziati hanno lasciato intendere che in futuro gli studi sulle particelle elementari e la cosmologia potranno alterare i nostri concetti di tempo e spazio. Uno studio condotto dal Club di Roma ci informa degli eventi potenzialmente distruttivi che possono verificarsi in un prossimo futuro a causa dell’inquinamento, della crescita della popolazione, della scarsità di risorse e della rapida industrializzazione. Recentemente si è riscontrato che l’ozono sta diminuendo in seguito ai ripetuti test nucleari. Come tutti sanno, la presenza dell’ozono nell’atmosfera è assolutamente indispensabile per la sopravvivenza della vita sulla terra, poiché in assenza dello strato di ozono si ha la distruzione delle molecole proteiche. Non è possibile arrivare alla soluzione di questi problemi solo attraverso gli sforzi degli scienziati, né attraverso gli sforzi di qualunque particolare individuo, gruppo o nazione. Lo studio del Club di Roma, a cui si è accennato prima, indica chiaramente i limiti delle risorse e degli ambienti del mondo e chiarisce anche l’assoluta necessità di un approccio globale e di un impegno collettivo per arrivare a soluzioni adeguate e complete per i problemi del mondo. Questi problemi richiedono una visione universale, accompagnata da una disponibilità al sacrificio e alla collaborazione fra tutti i popoli del mondo, trascendendo gli interessi di qualsiasi comunità o nazione.
Un simile spirito di collaborazione si avrà solo quando tutti gli uomini si considereranno membri della stessa famiglia umana. Questo cambiamento rivoluzionario nella coscienza dell’uomo in direzione di questa ideologia, è necessario da tanto tempo ed è vitale per la sopravvivenza dell’umanità, oggi. Nella maggior parte dei sistemi educativi di ogni nazione del mondo, il valore della competizione e la sopravvivenza del più forte, realizzata solo da chi vince nelle competizioni, sono stati esaltati in modo eccessivo. Questa è stata per tanto tempo la piaga che ha minato il sano impegno da parte dell’uomo a guidare il mondo verso la coesistenza pacifica, portando gli uomini ad essere membri di un’unica famiglia umana. In passato abbiamo riconosciuto il contributo dato dalla scienza e dalla tecnologia al miglioramento della vita umana, ma senza una riflessione profonda. Ora cominciamo ad avere dei dubbi.
Certe domande inquietanti affiorano alla nostra mente. Siamo più felici? Siamo eticamente più sani? Stiamo diventando più umani, abbiamo più amore e considerazione gli uni per gli altri? Le risposte a queste domande non si trovano con la semplice analisi dei risultati statistici perché l’essere umano ha tanti aspetti che non sono quantificabili. In ogni discussione sulla qualità della vita, questi fattori non quantificabili giocano un ruolo primario. Lasciatemi citare come esempi l’amore, l’ideale, la gioia di creare, la fede in Dio e numerosi altri sistemi di valore. Il problema della preservazione e dello sviluppo di questi aspetti umani della vita rimane il tema più grande della nostra ricerca. Alla luce di questo tema, la questione dell’interpretazione e dell’uso appropriato dell’enorme quantità di informazioni, create attraverso la ricerca e la scoperta scientifica, diventa profonda e seria. La nostra attitudine, che tende a mettere troppa enfasi sul valore della scienza, può aver bisogno di essere riveduta.
Una verità scientifica è sperimentale - quello che in una generazione è considerato verità, può essere negato nella generazione successiva. Risultati costanti, derivati da un modello costruito sulla base di un fenomeno limitato, costituiscono la verità scientifica. Tuttavia, nel corso della costruzione di un modello, passiamo attraverso il processo di idealizzazione, semplificazione e approssimazione. Di conseguenza possiamo avere una verità approssimativa, non una verità assoluta. La scienza si è talmente sviluppata che a volte pare sfuggire al nostro controllo. La scienza dovrebbe essere estremamente precisa e rigorosa nel determinare i fatti ma, nel processo dell’utilizzo delle informazioni e dei risultati, dovrebbe mantenere la sua posizione come uno dei tanti campi della creatività umana. Dovrebbe restare nell’ambito del dominio umano in modo da poter essere usata, controllata e apprezzata come le opere d’arte e la musica.
Quando riflettiamo sulla storia dell’umanità, vediamo che in ogni era ci sono state nuove frontiere; alcune sono state caratterizzate dallo sviluppo della letteratura, altre dal progresso della medicina e delle discipline scientifiche. Tuttavia, in passato, lo sviluppo della scienza e della tecnologia è stato indirizzato principalmente alla conquista e allo sfruttamento della natura. Oggi proprio questa scienza ci obbliga a stabilire un nuovo standard etico. La nuova etica deve occuparsi del problema dell’amore per la natura, di un riesame dei valori umani e della necessità di cooperazione fra gli uomini. Deve cercare di stabilire una nuova Visione dei valori e una nuova norma etica che possa realizzare un mondo ideale di coesistenza armoniosa fra tutte le creature della terra. Lo sviluppo della scienza e della tecnologia ha senza dubbio fatto sorgere tematiche che ci invitano a riflettere seriamente su cosa è essenziale affinché possiamo rimanere umani e preservare l’umanità nella nostra vita. Credo fermamente che tutto ciò sia realizzabile solo quando ogni campo della tecnologia scientifica è chiamato a lavorare a beneficio dell’umanità e quando gli uomini che hanno in mano la tecnologia scientifica sono disposti a lavorare insieme in spirito di collaborazione.