Privacy Policy

La Strada che sto Seguendo

Salva come PDF

20 luglio 1984

La mia fede non cambierà mai, dovunque vada. Quando diciamo che la nostra fede non cambierà mai, significa che la nostra mente non cambierà mai. Allo stesso modo l’ideale del mondo che sto cercando di realizzare non muterà. Da qualsiasi parte andrò, sia in un luogo elevato, sia in un posto miserabile, la mia vita sarà sempre la stessa.

Poiché oggi non abbiamo tanto tempo, voglio darvi un messaggio molto breve e semplice. Il lavoro di Dio è quello di creare unità. Se non ci fosse stata la caduta ogni uomo e ogni donna avrebbero raggiunto l’unità e con l’unione dell’uomo e della donna in matrimonio, l’ideale sarebbe stato realizzato.

Il mondo in cui viviamo, tuttavia, non si è ancora unito. Nella sua vastità, il mondo non è nient’altro che l’estensione dei singoli individui, uomini e donne, e poiché quasi nessuno può dire di aver raggiunto una costante unità fra la propria mente e il proprio corpo, il mondo in cui viviamo non è quello che Dio desiderava: è un mondo caduto.

Dal momento che non esistono individui che abbiano raggiunto una perfetta unità tra mente e corpo, non esistono neppure famiglie perfette, né società, nazioni o un mondo perfetti. Quando una persona raggiunge la completa unità fra la propria mente e il proprio corpo, Dio stabilisce con essa un rapporto come individuo perfetto, e quando un uomo e una donna simili si uniscono insieme, Egli diventa il centro o il soggetto di quella coppia. Se poi una comunità realizza una totale unità, Dio diventa il centro di quella particolare comunità. Perciò, non importa quanto la popolazione si espanda, Dio desidera sempre essere il centro e il soggetto di tutti.

Quando alla fine Dio diventa il centro e soggetto di ogni individuo, famiglia, comunità. ecc., si viene a creare il mondo unificato, nel quale le nazioni sono tutte unite. Pensate che a Dio piacerà fare un viaggio intorno al mondo per visitarlo dopo che l’unificazione sarà completamente realizzata? Pensate che si accontenterà di farlo anche se si sarà raggiunto solo qualche livello intermedio ad esempio quello dell’unità familiare o nazionale? Cosa pensate? Sono sicuro che Dio vorrà aspettare a viaggiare finché il mondo non sarà stato unificato del tutto. Non è così? In questo momento Egli sta pensando che il Rev. Moon conosce molto bene i Suoi desideri.

Qual è il cammino che sto percorrendo? La mia missione finale, poiché sono un figlio di Dio, è di operare per realizzare l’unità del mondo intero, Se non ci fosse stata la caduta, Dio non avrebbe avuto nessun problema a visitare la terra perché tutti sarebbero diventati perfetti e Lo avrebbero automaticamente accolto in questo mondo. Non importa quanti miliardi di persone sarebbero nate, tutte sarebbero state incorporate nel mondo unificato.

Dio ha lavorato tanto duramente per portare unità nei vari livelli, familiare, tribale, nazionale e mondiale, ma se Adamo ed Eva non fossero caduti, avrebbero creato automaticamente una famiglia, una comunità, una nazione e un mondo unificati. Se questa fosse la realtà, Dio sarebbe libero di viaggiare in ogni parte del mondo, sperimentando con gioia l’unità: dovunque andrebbe, troverebbe il Suo popolo.

A causa della caduta, sulla terra sono sorte divisioni ad ogni livello e ora Dio si trova di fronte a un mondo diviso: questa è la Sua tragedia e la tragedia di tutta l’umanità. Dio non è il centro di questo mondo diviso, separato in tanti settori. È Satana che sta occupando la posizione centrale e dominando il mondo. Ogni relazione è pervasa da conflitti incredibili, primo fra tutti quello che esiste fra il corpo e la mente dell’individuo e nessuno, in tutta la storia, è mai riuscito a estirpare ed eliminare le radici di questi conflitti nel mondo.

Ci sono contrasti fra uomini e donne, fra famiglie, fra comunità, fra nazioni; c’è conflitto fra l’Oriente e l’Occidente. Satana, il campione della divisione, sa esattamente come dividere questo mondo. Deve quindi apparire un uomo di Dio, un uomo che abbia la forza di portare l’unità e di superare il potere della divisione; quanta gioia recherebbe questo a Dio! Nella storia sono apparsi tanti santi e sempre sono stati degli unificatori; nonostante le opposizioni essi non hanno mai permesso a sé stessi di diventare vittime della divisione. Fra tutti i santi il più grande fu Gesù Cristo, il Figlio di Dio, che venne per unire il mondo con la forza dell’unità più grande che fosse mai stata vista sulla terra. Egli portò unità fra tutte le razze e le culture diverse e perfino i suoi nemici le forze di Satana, da lui potevano essere portate a unirsi. Voglio che comprendiate che Gesù pregò per i suoi nemici sulla croce, proprio perché il suo scopo e la sua missione erano quelli di portare l’unità fra tutti. Nonostante ciò nel momento in cui portò la sua croce, Gesù fu solo e abbandonato. I suoi discepoli non lo appoggiarono, la nazione scelta di Israele non gli diede il suo sostegno, l’Impero Romano non l’aiutò. Fu completamente solo.

Allora qual è il ruolo del Rev. Moon oggi? Egli è venuto, in questi tempi moderni, per portare l’unità; è venuto come unificatore, per dar vita al fuoco che porta all’unità. Perciò non importa cosa dovremo affrontare, dobbiamo farcela. Le forze di Satana stanno cercando di dividere i moonisti e di portare divisione fra i cristiani, ma non ci riusciranno.

Tutto il mondo sta guardando il Movimento dell’Unificazione, il Rev. Moon e sua moglie. Molte persone sono curiose di vedere come la signora Moon reagirà di fronte ai recenti avvenimenti (l’imprigionamento del Rev. Moon – n.d.t.).

Tanti pensano addirittura che la Chiesa dell’Unificazione andrà a pezzi e sarà distrutta, ma al contrario, proprio in queste difficili circostanze, il Movimento dell’Unificazione sta ritrovando in sé stesso una forza grandissima. Se mia moglie dovesse versare lacrime, non sarebbero lacrime di tragedia o di sconfitta, ma lacrime di unità, lacrime che portano speranza per il futuro.

Il metodo di Dio è sempre stato quello di subire i colpi e poi di restaurarli; questo è successo tante e tante volte nella storia. Così, qualche volta, possiamo anche piangere, sapendo che queste lacrime porteranno una determinazione più grande in tutti noi, permettendoci di marciare avanti verso una grande vittoria. Se siamo dei disfattisti, tuttavia, non potremo mai diventare le persone che potranno ricevere le benedizioni finali di Dio, perché queste possono essere date soltanto a coloro che resistono ai colpi senza mai vacillare e che continuano ad andare avanti.

Perciò anche se dovessi venire ostacolato dall’intera nazione degli Stati Uniti non ne verrei mai sconfitto poiché dobbiamo lottare per preparare il mondo a ricevere una benedizione da Dio che è ben più grande di qualsiasi benedizione che questo paese possiede. Noi stiamo crescendo ogni giorno; oggi siamo più grandi di ieri, domani saremo più grandi di oggi. Se Dio mi procurerà una strada che possa portare l’unità fra i quattro miliardi e mezzo di persone di questo mondo, non esiterò un istante a intraprendere questo cammino, anche se fosse il più doloroso.

Quando il 14 maggio, la Corte Suprema ha respinto il nostro appello, non ho esitato a chiedere a Dio: “Per quale strada ci vuoi condurre adesso?”. Da quel momento, negli ultimi due mesi, un gran numero di cristiani si sono uniti. Oggi sto per andare in carcere e chiedo a Dio: “Ora che cosa hai in serbo per me? Che sia fatta la Tua volontà e l’unità sia portata a tutti gli uomini centrati sui Veri Genitori”. Non importa dove andrò, so che là troverò persone che mi seguiranno; gente estranea mi seguirà, perfino al di fuori del Movimento dell’Unificazione.

Quando avrò superato la collina delle difficoltà e delle persecuzioni, il mondo unificato sarà lì ad aspettarmi per darmi il benvenuto. Miliardi di persone saranno unite insieme. Ci sarà allora una strada che Dio potrà usare per venire ad abitare in mezzo agli uomini. Per la prima volta, l’unità fra noi e Lui sarà realizzata.

Perciò io percorro questa strada della croce pieno di speranza e con uno spirito vittorioso. Siamo qui insieme, persone provenienti da tutte le varie culture, dai cinque colori di pelle diversi, ma se mi volete seguire dovete essere uniti in una sola cosa. Chi è genitore e ha dei figli se vuole seguirmi deve farlo con tutta la sua famiglia unita. Tutti i membri in ogni parte del mondo se vogliono seguirmi devono seguirmi in unità; questo è l’unico modo in cui potete farlo. Grazie a questo momento storico c’è grande speranza che l’unità cominci a realizzarsi, partendo dai membri del Movimento dell’Unificazione ed espandendosi poi al resto dell’umanità. Grazie a questo giorno, l’unificazione diventerà una realtà e continuerà a crescere sempre di più.

Questo è un giorno glorioso e vittorioso, un giorno storico. Per questa ragione non voglio che mi salutiate in lacrime. Se automaticamente vi scendono lacrime sul volto, non devono essere lacrime di tragedia, ma lacrime di determinazione, che mi dicano: “Abbi fiducia in noi: noi porteremo a Dio una vittoria cento volte più grande nei giorni che verranno”. Se nel vostro cuore sentite tristezza sappiate che c’è un solo modo per alleviarla: il giorno in cui ritornerò dovrete potermi parlare delle migliaia di persone che si sono unite grazie al vostro impegno e amore mentre io ero via. Questo è l’unico modo in cui potete essere degni delle vostre lacrime.

Sto andando sulla strada della prigione con lo scopo di portare unità. Dentro il carcere lavorerò ancora più duramente per portare una maggiore unità tra il Movimento dell’Unificazione e la comunità cristiana. Lavorerò anche per portare unità fra il Movimento dell’Unificazione, la comunità cristiana e le altre religioni. Questo è lo scopo per cui vado in prigione oggi.

Perciò voglio che tutti voi vi uniate. Se non avete questo tipo di unità interiore, l’inferno sarà sempre in mezzo a voi, ma se siete uniti ogni porta nel mondo vi si aprirà dinanzi. La prima cosa che Gesù fece quando fu crocifisso fu quella di scendere all’inferno e di aprire le sue porte. Anche io oggi sto portando la mia croce per poter aprire le porte dell’inferno e potrò farlo da vivo senza dover morire. Ecco qual è per me il significato di questo giorno. Dio sta già preparando una nuova resurrezione e una nuova Pentecoste perché il Dio vivente non viene mai sconfitto. Sento che la mia croce porterà unificazione e vittoria.

Le porte di 120 nazioni si apriranno, a seconda di quanto vi impegnerete. Oggi io vado in prigione come mezzo per portare l’unificazione di tutta l’umanità, come pure l’unità del cielo e della terra.

Voi dovete ereditare questo spirito e questa tradizione, vale a dire dovete diventare anche voi degli unificatori, realizzando l’unità in voi stessi e aiutando gli altri ad unirsi. Anche i nostri matrimoni collettivi, come quello delle 6000 coppie, sono esempi simbolici del mio lavoro per portare l’unità fra i popoli di tutti e sei i continenti, con lingue, culture, colori di pelle diversi. I membri del Movimento dell’Unificazione sono uniti nel cuore. Il nostro scopo è realizzare la volontà di Dio e la volontà di Dio è portare l’unità fra tutti gli uomini: noi stiamo marciando verso questa meta!

La via della sofferenza e della croce non avrà la forza di fermarmi. Affronterò tutte le difficoltà e le supererò, aprirò la via che porta all’orizzonte della speranza e si spinge ancora più in là, arrivando fino alla vittoria. Anche se verrà il tempo in cui dovrò rinunciare alla mia vita, la offrirò per l’unificazione dell’umanità. Se ciò accadrà Dio mi innalzerà un monumento come campione della libertà. Chiunque morisse in queste circostanze verrebbe senz’altro lanciato direttamente come un razzo nel cuore di Dio. Perciò non preoccupatevi.

Mentre stava portando la croce, Gesù disse alle persone di non piangere per lui, ma di piangere per i propri figli, il proprio popolo, la propria nazione e il mondo perché poteva vedere la miseria che sarebbe ricaduta sull’umanità. Voglio che sappiate che, anche se oggi qui ci sono solo poche persone che mi stanno ascoltando, in tutto il mondo c’è tanta gente che sta pregando in lacrime, investendo tutto il proprio cuore per la volontà di Dio.

Ho forse condotto una battaglia inutile? No. Mentre lottavo per realizzare un sogno apparentemente impossibile, sapevo che il mondo intero alla fine si sarebbe riunito. Da ora in poi potrete andare fuori e parlare chiaramente al mondo e il cuore di ogni persona si scioglierà; la loro coscienza si risveglierà e voi potrete unirle col vostro amore.

Dobbiamo lavorare per raggiungere livelli sempre più grandi di unificazione. Questo è il momento in cui potete offrire la vostra dedizione per diventare i catalizzatori che porteranno unità nel mondo. Il Movimento dell’Unificazione non è più solo: adesso ci sono molte altre persone e gruppi che stanno dalla vostra parte. È giunto il tempo in cui la gente smetterà di ridicolizzarvi e disprezzarvi per quello che state facendo. Ora sarete ammirati e riconosciuti perché avete seguito un grande esempio. Questo è il nostro tempo di unificazione. Dobbiamo alzarci e spingerci avanti per raggiungere le nostre mete.

Il calmo mattino che si può vedere nel cielo ad oriente indica che sta per sorgere un sole bellissimo. Voglio che comprendiate che adesso il sole sta sorgendo nel mondo; i suoi raggi stanno diventando sempre più forti e noi marceremo sempre più avanti. Prima dobbiamo accendere il sole dell’individuo, poi l’individuo accenderà il sole della famiglia, quindi quello della nazione e infine quello del mondo e dell’universo. Ecco come ci espanderemo.

Perciò non c’è tempo per riposarsi e certamente non c’è tempo per piangere e disperarsi. Abbiamo solo una strada da percorrere, la strada della determinazione e dobbiamo andare avanti perché siamo i campioni che devono liberare Dio dal Suo dolore realizzando l’unificazione. Quando Dio sarà liberato potrà esercitare il Suo vero dominio sulla creazione e da quel momento in poi il Regno di Dio sulla terra diventerà una realtà. Conosco queste cose dal più profondo del mio cuore: ecco la meta verso cui oggi sto marciando.

Finora abbiamo preparato il contenitore, adesso stiamo preparando qualcosa da metterci dentro: la vittoria di Dio. Sono sulla prima linea del fronte e porto il contenitore e tutti quelli che vengono dietro di me avanzano nella stessa direzione con lo stesso scopo. Abbiamo in comune la missione di unificare il mondo e questo è il lavoro che dobbiamo fare, è il nostro dovere supremo, è la nostra meta. Gesù disse alla sua gente: “Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi sé stesso, prenda la sua croce e mi segua”.

Voglio che sappiate che questa volta sto andando in prigione a livello mondiale. Sono già andato in prigione a livello individuale, familiare e nazionale. Questo è il mio destino. Perciò se volete seguirmi dovete portare la croce a livello mondiale. Non perdete tempo per venire a visitarmi in prigione ma siate vittoriosi nel portare questa croce per il mondo. Dopo che avrete vinto nel portare la vostra croce anche io potrò uscire di prigione. Voglio che capiate bene questo.

Quando ero in prigione nella Corea del Nord, mia madre mi venne a trovare. Aveva percorso centinaia di chilometri per attraversare tutta la penisola e nel momento in cui mi vide si mise a piangere forte. Allora le dissi: “Io non sono semplicemente tuo figlio. Sono venuto al mondo attraverso di te, ma sono un figlio di Dio e sono qui per Lui. Voglio che tu pensi a me così. Tu mi hai messo al mondo, perciò devi essere grande quanto tuo figlio. Non puoi essere vile o debole, devi andare avanti, essere coraggiosa e farmi coraggio”.

Oggi io sto dicendo a voi la stessa cosa. Non comportatevi mai in modo vile. Dovete essere orgogliosi e coraggiosi. Anche senza il vostro incoraggiamento, io mi sono già determinato a seguire la strada più alta possibile come figlio di Dio. Così, invece di cercare di venirmi a trovare, uscite fuori ad affrontare la vostra battaglia, andate fuori a portare unità nel mondo. Non perdete il vostro tempo per venirmi a trovare in prigione, ma portate la vittoria per Dio nel mondo.

Salva come PDF

^