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La Strada che la Famiglia Unificata deve percorrere

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IV° discorso

1969 – Londra

Quale deve essere la strada? Cosa deve essere realizzato? Avete qualche idea? Dovete essere pionieri, esploratori, soldati di Dio? Non proprio questo. Io sto guidando e voi dovete seguirmi. Per poterlo fare voi dovete conoscere la mia strada, che è quella che Gesù doveva percorrere, la strada di Dio. Quindi tutti noi dobbiamo seguire la via di Dio. Che sia la strada di Dio noi lo leggiamo molte volte nelle sacre scritture. Però se voi chiedete a qualcuno, anche a un prete, che cos’è la volontà di Dio, io ho paura che non possa darvi una buona risposta. Vi era un prete coreano che aveva studiato negli Stati Uniti, ottenendo il titolo di dottore in teologia. Una bambina del catechismo gli chiese qual era la volontà di Dio, e lui rispose “La volontà di Dio? A la volontà di Dio. È difficile spiegarlo. Facile e anche difficile”.

Se non capiamo la Sua volontà chiaramente non possiamo realizzare il Suo piano. Se lo scopo della nostra vita quotidiana non è chiaro non possiamo seguire la via di Dio. Perciò io devo di nuovo rivolgervi questa domanda: “Che cos’è la volontà di Dio?” È la volontà di restaurare la famiglia di Adamo persa all’inizio. La famiglia di Adamo fallì, così Dio deve restaurarne una che non ha niente a che fare con il peccato. Questo è lo scopo della restaurazione di Dio e questo dipende da noi.

Qual era lo scopo e la volontà di Gesù? La stessa cosa: restaurare la famiglia di Adamo. Qual è la mia volontà? La stessa cosa. E qual è il vostro scopo? La stessa cosa. Il giorno che sarò conosciuto nel mondo, diventerò grande, eppure voi lo diventerete. Noi sappiamo che Dio è il più grande e domina tutto il mondo. Ma dopo aver realizzato il piano di Dio, io farò la stessa cosa. E lo stesso sarà per voi quando avrete realizzato il Suo piano. Quando voi siete elevati a questo livello allora lo stato nel quale voi vivete è il Regno di Dio. Voi siete cittadini di questo regno e godete tutta la creazione di Dio. Quando noi parliamo del Regno di Dio sembra molto facile realizzarlo. Ma prima di poterlo fare sulla terra dobbiamo conoscere bene la storia dell’uomo, che si presenta così ingarbugliata, confusa. Anche Dio, l’Onnipotente, ha avuto bisogno di 6000 anni biblici per poter portare l’uomo a questo. E nonostante tutto resta ancora molto da fare. Quanto sarebbe stato più difficile per l’uomo caduto arrivare da solo fino ad oggi! Possiamo immaginare che sarebbero occorsi milioni di anni. Ma anche se usiamo questo tempo lunghissimo, non possiamo fare tutto da soli, ma abbiamo bisogno di un mediatore per poter essere restaurati a Dio. All’inizio la famiglia di Adamo è caduta, perciò per restaurarla deve esserci un’altra famiglia di Adamo.

Il nostro scopo è di realizzare Adamo in noi stessi, come individuo e poi fare questo nella famiglia che dobbiamo stabilire. Senza aver formato la base familiare voi non potete entrare nel Regno dei Cieli.

Adamo ha peccato, perciò Dio, non potendo lavorare attraverso di lui, gli diede due figli. Tramite Caino e Abele, Lui voleva sviluppare la Sua Provvidenza di restaurazione. Ma Caino uccise Abele e così Dio dovette dare ad Adamo un altro figlio, Set. Con Caino e Set come figure centrali, Lui voleva sviluppare di nuovo la Sua Provvidenza.

La famiglia di Adamo ha fallito, così dopo 1600 anni Dio poteva trovare un’altra famiglia, quella di Noè. Lo scopo di questa famiglia era di restaurare quella di Adamo. Dio diede a Noè tre figli: Sem, Cam e Jafet, corrispondenti ai tre figli di Adamo.

Lo scopo di Dio era di restaurare ciò che fu perso nel principio, e noi sappiamo che i tre figli di Adamo furono persi e non avevano quindi significato nel piano di Dio. Qual era il significato degli 8 membri della famiglia di Noè? Nella famiglia di Adamo ed Eva vi erano tre figli e tre mogli. L’ideale della famiglia è avere 8 membri. Per restaurare questa unità Dio ha distrutto tutte le persone sulla terra col diluvio, ad eccezione degli 8 membri della famiglia di Noè. I cristiani hanno creduto nell’insegnamento delle loro chiese senza conoscere questo fatto. Però poiché voi avete letto questo nei Principi Divini, io non ne darò una spiegazione dettagliata.

A causa dell’errore di Cam, Dio doveva cercare un’altra famiglia. Questo poteva accadere dopo alcune generazioni. Noi chiamiamo Abramo padre della fede, ma secondo il piano di Dio questo titolo doveva spettare a Noè. Però per la mancanza della famiglia di Noè, Dio doveva scegliere la famiglia di Abramo dopo 10 generazioni; proprio come dopo 10 generazioni da Adamo è venuto Noè. L’intervallo di tempo nel secondo caso è minore perché la vita umana fu accorciata. (400 anni invece di 1600).

Anche nella famiglia di Abramo dovevano esserci tre figli, o perlomeno tre stadi per avere tre personaggi capaci di restaurare la famiglia di Adamo. Abramo ha fallito nella prima offerta, così la volontà di Dio fu prolungata per tre generazioni: Abramo, Isacco e Giacobbe.

Poiché era la terza volta che Dio lavorava con una famiglia, era importante che la missione di Abramo riuscisse. Quindi Dio in questo caso ha usato tre generazioni che rappresentavano i tre figli di Noè. Ciò che abbiamo avuto orizzontalmente con Noè, qui è rappresentato verticalmente. Isacco, che rappresenta Cam, non ha fallito. Egli ha seguito la volontà di Dio e ha vinto. I Principi Divini vi insegnano però che anche Isacco aveva delle basi per poter essere attaccato da Satana, così solo nella terza generazione Giacobbe ha compiuto la missione di Abramo e ha ricevuto il nome di “Israele”, che significa vittorioso. Giacobbe ha realizzato il piano di Dio a livello individuale e familiare.

Giacobbe ed Esaù erano nella posizione di Abele e Caino. Giacobbe, il secondogenito, sottomette Esaù, il primogenito. Abramo, Isacco e Giacobbe rappresentavano verticalmente Sem, Cam e Jafet nella famiglia di Noè. Questa rappresenta la famiglia di Adamo. Quindi anche queste tre generazioni la rappresentavano. Dio ha sempre usato due persone o due stadi come figure centrali nella sua opera (esempio Adamo ed Eva). Da Noè ad Abramo non troviamo 10 generazioni ma 10 + 2 (Isacco e Giacobbe); quindi 12 generazioni invece di 10. La terza generazione (Giacobbe) rappresenta la decima generazione nel piano di Dio. Giacobbe, dopo la sua vittoria, ebbe 12 figli per rappresentare le 12 generazioni restaurate. Noi possiamo dire che secondo il piano di Dio, la restaurazione della famiglia di Abramo significa anche la restaurazione di quella di Noè e di Adamo.

Io ho detto che le 10 generazioni corrispondono a 12, e questo avviene se vi includiamo il numero delle due figure centrali (esempio Adamo ed Eva, Noè e la moglie eccetera).

Perciò abbiamo tre volte questo ciclo: 12 (generazioni da Adamo) + 12 (di Noè) + 12 (posizioni di Giacobbe).

Nel caso di Giacobbe i suoi 12 figli sono in senso verticale. Cioè le 12 generazioni verticali sono restaurate sul piano orizzontale. Dio lavorò verticalmente con un uomo e dopo un po’ di generazioni con un altro. Ma nel caso di Giacobbe le generazioni sono messe sulla base orizzontale e perciò lo scopo della restaurazione è allargato ed io potevo lavorare attraverso il numero 12. Questo numero vuol dire tre (numero della perfezione) per quattro (i quattro angoli della terra).

Nel mondo spirituale sappiamo che vi sono 12 cancelli di perle. Sulla terra noi calcoliamo l’anno usando 12 mesi e abbiamo 360 giorni in un anno. Il mondo spirituale e anche la terra sono rappresentati dal numero 12. Perciò l’uomo che è fra il mondo spirituale e la terra deve realizzare per sé stesso il numero 12. I 12 figli di Giacobbe rappresentano i 12 cancelli di perle e i 12 mesi dell’anno. Giacobbe ha aperto lo stadio di formazione spiritualmente e materialmente. Questo significa che tramite Giacobbe l’uomo poteva entrare per uno dei 12 cancelli di perle e completare fisicamente la sua missione lungo i 12 mesi dell’anno. Perciò lui ha avuto 12 figli. Questi tre cicli (Adamo, Noè e Giacobbe) sommati danno il numero 36 e quindi noi vediamo 360 giorni nell’anno e 360° per fare un giro completo. I figli di solito nascono senza uno scopo particolare, ma nel caso delle figure centrali i figli hanno un significato speciale, voluto da Dio.

Nei Principi Divini io ho benedetto 36 coppie, rappresentanti quelle tre famiglie, oppure 12 generazioni. Questa è la fondazione dei Principi, perciò dovete ascoltarmi attentamente. Se Noè riusciva nella sua missione, sarebbe stato il padre della fede. Poiché ha fallito, Abramo doveva completare la sua missione. Giacobbe ha avuto pieno successo nella sua missione. Se Noè avesse avuto successo, Dio sarebbe stato chiamato il Dio di Noè, ma gli ebrei pregano il Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe. Queste tre generazioni sono una nella provvidenza di Dio. Giacobbe, avendo 12 figli, ha restaurato queste tre generazioni. Nella famiglia di Giacobbe quei 12 fratelli dovevano diventare uno con la volontà di Dio. Quei 12 figli erano nati da quattro donne, le 4 mogli di Giacobbe. La presenza del numero 4 è indice dei quattro angoli della terra. Il significato divino dei 12 figli è di rappresentare tutta l’umanità.

La loro totale unione aveva lo stesso significato dell’unificazione del mondo. Centrate attorno a Giacobbe vi erano 12 figli e 70 famiglie, che insieme andarono in Egitto. La loro missione fallì, quindi Dio per restaurare questo, diede a Mosè 12 tribù e 70 anziani. Dio voleva che Mosè realizzasse l’unità delle 12 tribù e dei 70 anziani, mentre i 12 figli di Giacobbe non erano stati uniti col piano di Dio. Giacobbe e i 12 figli sono andati in Egitto per fare la volontà di Dio, e Mosè ha fatto questo con le 12 tribù. Dopo l’unione le 12 tribù dovevano uscire dall’Egitto.

Io imparo sempre molto da voi. Il motivo per cui Dio mandò i 12 figli in Egitto era per portare l’unità tra loro. Voi siete fratelli e sorelle e state sempre discutendo tra voi, ma quando viene un estraneo e attacca uno di voi, voi lo proteggete. Quando voi dovete affrontare delle difficoltà vi unite e vi amate l’un l’altro. Nel caso di Mosè le 12 tribù erano i discendenti dei 12 figli di Giacobbe. Dio ha indurito il cuore del faraone per far sì che le 12 tribù si unissero, si amassero e potessero amare la loro nazione. Così stimolati loro avrebbero avuto la potenza e lo slancio per lottare contro l’Egitto.

Voi dovete sapere che se non riuscite a formare l’unità di 12 persone in buona armonia, non potete entrare nel Regno dei Cieli. Come ho detto prima, Dio ha indurito il cuore del faraone per far unire gli ebrei. Dopo la crocefissione di Gesù, gli ebrei furono sparsi in tutto il mondo, senza avere rapporto tra l’uno e l’altro, senza essere uniti in armonia. Dio ha permesso la loro persecuzione e queste sofferenze hanno unito con un forte legame tutti gli ebrei. Giacobbe ha lavorato sul livello familiare, Mosè sul livello tribale e Dio voleva che Gesù aprisse il livello mondiale. Perciò noi vediamo che egli ebbe 12 discepoli e 70 anziani. Dio voleva la loro unità perciò permetteva che avessero difficoltà e infatti furono perseguitati sotto l’Impero Romano. Durante tale persecuzione sentivano la mancanza del Regno di Dio e avevano gran desiderio di ricevere il Messia.

Se la nazione israelita avesse cooperato con Gesù, con i suoi 12 discepoli e con i suoi 70 anziani, egli avrebbe realizzato il piano di Dio e restaurato i numeri 12 che furono annullati nel tempo di Giacobbe e in quello di Mosè. Così sapete perché Gesù ha scelto 12 discepoli e 70 anziani.

Egli era nella posizione di restaurare tutto ciò che fu perso precedentemente. Fatto questo Gesù avrebbe realizzato il Regno dei Cieli in terra a livello mondiale. Riuscendo su questa fondazione, avrebbe iniziato la missione a livello mondiale nonostante l’oppressione dell’Impero Romano. L’Impero Romano non sarebbe stato il vero problema per i 12 discepoli e i 70 anziani se essi fossero stati uniti.

Però i 12 discepoli non hanno cooperato con Gesù e quindi hanno fallito. Ecco perché Gesù doveva essere messo sulla croce. L’Impero Romano era nella posizione di Caino, la nazione israelita, centrata su Gesù, nella posizione di Abele. Anche se l’Impero Romano opprimeva la nazione israelita essa era capace di sottometterlo. Fatto questo avrebbero capovolto la situazione mondiale. Sottomettendo Caino, la civilizzazione e la cultura di tutto l’Impero Romano poteva appartenere a Gesù, ai suoi discepoli, agli israeliti e di conseguenza tutto poteva appartenere a Dio.

Siete sicuri di avere ben capito questo? Il numero 12 è sempre il numero base. Voi dovete avere come Gesù 12 discepoli, cioè dovete portare nella Famiglia Unificata 12 membri solidi. Poi potete entrare nel prossimo stadio e portare nella famiglia un gran numero di membri. Con questo sistema non è un problema portare tutte le nazioni a Dio. Ottenendo 12 membri solidi voi siete messi nella posizione di attraversare i 12 mesi. Questo significa trascendere il tempo. Il numero 12 può anche rappresentare il mondo spirituale, così potete trascendere il tempo e anche lo spazio, e fare ogni cosa liberamente.

Voi siete tra il mondo spirituale e la vostra fondazione sulla terra, così quando siete riusciti ad ottenere 12 membri solidi potete mobilitare il mondo spirituale e avete compiuto la fondazione sulla terra.

Come ho detto prima i 12 figli di Giacobbe rappresentano il numero 12 verticale messo sul piano orizzontale. Mosè ha fatto questo sul livello tribale e Gesù era venuto per farlo a livello nazionale. Da Giacobbe a Gesù vi sono 2000 anni; perciò se Gesù avesse compiuto la sua missione, quei 2000 anni potevano essere restaurati orizzontalmente. Allo stesso modo i 12 discepoli di Gesù restauravano orizzontalmente i numeri 12 verticali (generazioni).

Fine della registrazione

Noi consideriamo Gesù il frutto di 4000 anni di storia. Se Gesù avesse stabilito la base di questi numeri non ci sarebbe stato niente, nessuna forza che poteva fermare il piano di Dio in quel tempo.

Qual è lo scopo della famiglia di Giacobbe, Mosè e Gesù? Restaurare la famiglia di Adamo. È evidente che noi dobbiamo restaurare il numero 12 da noi tornando indietro fino ad Adamo. Abbiamo bisogno di 12 generazioni o qualsiasi numero 12. Fatto questo siamo messi nella posizione di avere restaurato la famiglia di Adamo, infatti l’ultimo scopo è di restaurare questa famiglia. Ho ripetuto questo diverse volte perché voglio essere sicuro che voi abbiate veramente capito. Gesù era responsabile per ciò che era stato perso nella famiglia di Adamo, di Noè, di Abramo e nella sua famiglia. Voi dovete stampare nella vostra mente che noi e qualsiasi persona attraverso la quale Dio sta lavorando, deve restaurare la famiglia di Adamo. Per voi il numero 12 sono le 12 generazioni restaurate messe sul piano orizzontale. Se voi non potete fare la vostra missione su questa base, non potete aspettarvi di entrare nel Regno dei Cieli. La missione di Gesù era innanzitutto di trovare 12 discepoli e unirli. Non è così?

Io ho detto ieri sera che se Giuseppe, Giovanni Battista e 10 suoi parenti avessero cooperato con Gesù, egli avrebbe ottenuto proprio tra i suoi parenti il numero necessario e sarebbe stato per lui molto più facile completare la missione in questo modo.

Poiché loro hanno fallito in questo, egli doveva abbandonare la sua famiglia ed andare a cercare i suoi discepoli tra i pescatori, i collettori di tasse e i peccatori. Durante questi tre anni di ministero pubblico lui ha lavorato così tanto per unificare i suoi discepoli, quelle 12 persone ignoranti e mal preparate. Voi dovete conoscere il rapporto fra Gesù e i suoi discepoli e in quale posizione essi si trovavano. Essi rappresentavano le 12 tribù di Mosè e i 12 figli di Giacobbe. Così Gesù e i suoi 12 discepoli erano nella medesima posizione di Giacobbe e dei suoi 12 figli. Loro rappresentavano i suoi figli. Il rapporto fra Gesù e discepoli doveva essere più forte di quello tra Giacobbe e i suoi 12 figli. Ma questo è avvenuto veramente? Uno dei discepoli lo ha tradito mettendolo nelle mani di Satana e gli altri si sono dispersi. I suoi 12 discepoli dovevano rappresentare la solida fondazione sulla quale lui si poteva basare. Ma poiché questo non fu realizzato, egli fu crocifisso e fallì. Anche se le 10 generazioni furono perse lui doveva perlomeno legarsi al numero 3, ai primi tre discepoli (rappresentanti i tre figli di Adamo).

Non doveva assolutamente perderli, perché anche se solo questi tre fossero stati uniti con lui, egli non avrebbe potuto fallire. Invece cosa è successo? Anche questi tre primi discepoli lo hanno abbandonato e negato. Così che lui fu lasciato nella posizione di Adamo caduto. In tale posizione egli non poteva far altro che essere preso da Satana. Ecco perché Satana ha invaso la sua missione ed egli fu messo a morte. Il nostro scopo e lo scopo di Gesù è di restaurare la famiglia di Adamo.

Lo avete capito? Io non mi stancherò mai di ripeterlo anche se devo dirlo milioni di volte per convincervi ad andare avanti nella vostra missione. Io sono paziente perché so che Dio è stato paziente per 6000 anni. Voi dovete sapere che la restaurazione della famiglia di Adamo è la base di tutto, e che Gesù dovette morire sulla croce per non averla potuta fare.

Ora sapete e siete armati con la verità per lottare fino al raggiungimento della vittoria. Satana lotta contro di noi per impedirci questo, però noi dobbiamo riuscire a restaurare noi stessi.

Non vi è un uomo in tutta la storia dell’umanità che abbia scoperto questa verità. Apprezzate veramente i miei sforzi e le mie sofferenze patite per scoprire questa verità per voi? Io voglio che voi ereditiate questo. Questa è la mia strada e deve essere anche la vostra.

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