L’ideale di Dio per il Mondo
1983
Il tema del mio messaggio oggi è “L’Ideale di Dio per il Mondo”. Questo argomento è di per sé vasto e piuttosto complicato nel suo contenuto. Cercherò di fare del mio meglio per focalizzarne il nucleo centrale.
Lungo tutta la storia, grandi filosofi e correnti filosofiche hanno continuamente cercato di scoprire il vero significato della felicità e del comportamento umano. Tutti si sono sempre trovati a dover rispondere ad un interrogativo fondamentale: “Dio esiste?” e ogni disputa filosofica ritorna, in ultima analisi, a quella fondamentale problematica che, tuttora, non è stata ancora risolta. Si potrebbe forse arrivare a prendere una decisione definitiva se i filosofi stabilissero insieme di definire la questione attraverso una semplice votazione? Se essi votassero per il “sì”, Dio comincerebbe forse da quel momento in poi ad esistere? O Dio esisterebbe lo stesso anche se loro votassero “no”?
È solo nel momento in cui gli uomini lo scoprono che Lui inizia ad esistere o c’è sempre stato? Le filosofie si sforzano di arrivare a spiegare Dio attraverso un ragionamento logico, ma Dio è talmente grande che trascende la logica umana. Potreste mostrarmi la vostra mente e spiegarmela? Se poteste afferrare la vostra mente al 100% allora sareste anche in grado di crearla voi stessi: in realtà non possiamo fare questo perché non la conosciamo totalmente. E questo limite ci mostra quanto è effettivamente grande la nostra mente. L’uomo ha un aspetto misterioso e la logica umana non potrebbe mai percepire la grandezza di Dio o della stessa esistenza umana.
Questo è molto importante: se voi poteste provare l’esistenza di Dio attraverso la logica ciò significherebbe che è abbastanza limitato da adattarsi alla logica umana e che gli uomini hanno il potere di creare Dio e averne una totale conoscenza. Le persone di religione sono molte più sagge; loro hanno già stabilito nella loro mente che Dio esiste e non solo che Egli è esistito sin dall’inizio, ma addirittura che continuerà ad esistere per l’eternità.
Dio ha creato tutte le cose, ma in mezzo a tutta la Sua creazione l’umanità occupa la posizione centrale e più elevata. È perciò molto importante per noi avere una comprensione chiara della relazione che deve sussistere tra noi e Dio. Storicamente sono state formulate molte teorie concernenti questa relazione. Col variare delle opinioni c’è stato un proliferare di concetti teologici e di scuole accademiche, ma la vera, vitale relazione tra Dio e uomo rimane ancora un problema irrisolto.
Poiché il rapporto tra noi e Dio è così fondamentale per la nostra vita, la nostra comprensione non può procedere fino a che non avremo chiarito esaurientemente la questione. Sebbene nel corso della storia umana si siano sviluppate differenti religioni, ci deve essere un principio comune a tutte che possa chiarire la relazione tra Dio e l’uomo. Dio desidera che noi comprendiamo questo principio nel suo significato fondamentale, e questa comprensione è possibile oggi attraverso la rivelazione che Lui dà ai nostri cuori. Se un Dio esiste egli ha certamente bisogno degli uomini e farà tutto il possibile per sviluppare questa relazione con loro.
Per iniziare la nostra discussione lasciate che vi faccia una domanda: “Qual è la cosa più preziosa della vostra vita?” Cosa mi rispondete? Qualcuno potrebbe dire: “Il potere”. Altri potrebbero affermare senza esitazioni che è il denaro: “Il denaro è tutto”. Per altri ancora è la saggezza o la conoscenza. Ma sono veramente queste le cose più importanti della vita? Quando analizziamo profondamente la questione nascono altri pensieri e arriviamo presto alla conclusione che la cosa più preziosa è l’amore. E, dopo l’amore, è la vita stessa. Ma se abbiamo l’amore e la vita c’è bisogno di un’altra cosa ancora: un ideale. Questi tre elementi, amore – vita – ideale, non sono solo valori preziosi e profondi, ma sono proprio le cose che rendono la vita degna di essere vissuta.
Tutti anelano alla vita eterna: così anche noi sentiamo un desiderio innato che il nostro amore e i nostri ideali siano eterni, immutabili ed unici. Molti scrittori hanno descritto la bellezza dell’amore eterno, ma chi ha mai sentito il desiderio di celebrare un amore che cambia giorno e notte? Le molte religioni del mondo, che credono in una vita al di là di quella terrena, testimoniano della realtà del nostro desiderio di eternità.
Per di più, l’amore e gli ideali da soli sono vuoti e privi di significato. L’amore esiste solo quando c’è qualcuno da amare e qualcun altro da cui ricevere amore. Un ideale ha bisogno di essere condiviso con qualcuno. L’amore e gli ideali si ravvivano non appena si manifestano in una reciproca e complementare relazione di dare e avere tra un soggetto e un oggetto. Noi siamo nella posizione di oggetto e abbiamo bisogno di qualcuno che stia in posizione di soggetto. L’amore e gli ideali sbocciano solo quando due elementi stabiliscono una relazione di soggetto – oggetto. Perciò queste cose che sono di estrema importanza nella vita umana si manifestano solo attraverso delle relazioni.
Gli esseri umani sono essi stessi la causa, l’origine dell’universo o qualcuno altro ci ha creato? Come potremmo essere la causa dell’universo quando non abbiamo saputo neppure creare noi stessi? È ovvio che siamo degli esseri di risultato: noi siamo il prodotto di qualche causa. Perciò, un soggetto o causa deve esistere per l’esistenza degli esseri umani, e questo soggetto è la realtà essenziale. Dovremmo essere certi di questo così come lo siamo della nostra stessa esistenza. Non importa quale nome diamo a questa causa: la cosa essenziale è che egli esiste. Noi lo chiamiamo “Dio”.
Facciamogli la stessa domanda: “Qual è la cosa più preziosa per Te, Dio?” Egli risponderà: “L’amore, la vita e il mio ideale sono le cose più preziose per me.” Dio ha forse bisogno di denaro? Lui ha creato tutte le cose e quindi ogni cosa gli appartiene comunque. Non ha bisogno di denaro. Ha forse bisogno di potere? Lui è già la fonte di ogni potere. E cosa si può dire della conoscenza? Dio è onnisciente e fonte di conoscenza. Sì, Egli è tutte queste cose, ma può possedere l’amore, la vita e il Suo ideale da solo? Dio vuole condividere, creare un dare e avere con qualcuno attraverso una relazione reciproca. Persino l’onnipotente Dio non può sperimentare il valore dell’amore, della vita e del Suo ideale quando è da solo. Questo è il motivo per cui Dio ha creato il Suo oggetto, la Sua immagine: l’uomo e la donna.
Ora vi chiedo: “Perché noi, esseri umani, ci comportiamo in una certa maniera?” La risposta è semplice: “Perché Dio si comporta così”. Tutte le caratteristiche umane hanno origine da Dio. “Perché siamo come siamo?” “Perché Lui è così.” Questo vuol dire essere creati a Sua immagine.
Siamo degli specchi che riflettono le caratteristiche di Dio. Dio è proprio come voi e me; Egli è l’origine perciò il nostro amore proviene dall’amore di Dio, le nostre vite derivano dalla vita di Dio e i nostri ideali dal Suo ideale. Noi sentiamo che queste sono le cose più preziose perché Dio stesso per primo le ha sentite così. Dio è il soggetto dell’amore, il soggetto della vita e degli ideali. Noi siamo gli oggetti dell’amore, della vita e degli ideali. Perciò se Dio è assoluto, noi dobbiamo essere assoluti. Se è immutabile, dobbiamo essere immutabili e se è unico lo dobbiamo essere anche noi. Se Dio è eterno, noi dobbiamo essere eterni. La nostra vita eterna non è solo una fantasia: è realtà. Poiché Dio è eterno, i Suoi oggetti, gli uomini e le donne, devono essere stati creati per l’eternità. Altrimenti non potremmo riflettere la Sua natura eterna.
Se esiste un Dio di amore, vita e ideali e questo Dio non manifesta tutte queste qualità negli esseri umani, i Suoi oggetti, Egli ha vanificato il Suo scopo di creazione. O Lui proietta la Sua completa essenza nel Suo oggetto o non crea proprio nulla. Dio è il soggetto per l’uomo e la donna e noi siamo gli oggetti di Dio. L’oggetto è il totale riflesso del soggetto. Perciò uomo e donna insieme rappresentano la forma visibile di Dio, e Dio è la loro forma invisibile. Soggetto e oggetto costituiscono una unità. Dio e l’uomo sono una cosa unica: l’essere umano è l’incarnazione di Dio. Se non fosse così non saremmo capaci di riflettere totalmente l’immagine di Dio. Dio non potrebbe realizzare la Sua gioia, lo scopo della Sua creazione. Quando noi, come oggetti, non siamo perfetti come è perfetto Lui, non possiamo riflettere pienamente l’amore, la vita e gli ideali di Dio. Per questo abbiamo un valore molto grande, tanto quanto Dio stesso.
Così come la nostra mente è reale per noi, anche Dio dovrebbe essere una realtà vivente. È la nostra mente che dirige le nostre azioni e la relazione fra Dio e gli esseri umani avrebbe dovuto essere uguale. Nella nostra situazione attuale dobbiamo stare attenti alle nostre parole prima di parlare, ma cosa sarebbe successo se fossimo state persone di perfezione? Una persona perfetta è automaticamente un riflesso della mente universale che è Dio e nessun essere di perfezione potrebbe mai negare Dio. La dignità e l’integrità dei veri genitori originali, dei perfetti Adamo ed Eva, sarebbe rimasta per migliaia di anni e anche tutti i loro discendenti avrebbero mantenuto la stessa dignità e integrità.
La relazione tra Dio e l’umanità sarebbe stata di totale unità: Dio e l’uomo avrebbero camminato insieme per l’eternità. Noi non possiamo separarci dalla nostra mente, così gli uomini totalmente uniti a Dio non avrebbero mai potuto separarsi da Lui. Questa sarebbe stata la perfezione umana. Se non ci fosse stata la caduta e, al contrario, fosse stata raggiunta quella perfezione, persone di quel tipo sarebbero diventate il nucleo dell’universo.
Famiglie perfette sarebbero diventate l’unità o il modello per una società, nazione, mondo celesti, cosicché per quanto la comunità umana si fosse espansa, avrebbe sempre assomigliato ad un essere umano. Allora chi dovrebbe essere il centro dell’universo? L’asse centrale dell’universo è formato da Dio e Adamo ed Eva. Perché Dio ha bisogno di Adamo ed Eva e perché loro hanno bisogno di Lui? Per due scopi.
Innanzitutto perché l’ideale di amore di Dio si può realizzare solo attraverso Adamo ed Eva, poi, e questo è molto importante, perché l’invisibile Dio può rendersi visibile attraverso gli uomini e le donne di perfezione. In altre parole, Adamo ed Eva avrebbero dovuto essere la forma visibile di Dio che, attraverso di loro, avrebbe potuto avere un rapporto con il mondo fisico visibile.
Lo scopo finale di Dio per la creazione di Adamo ed Eva era questo: dopo aver raggiunto la loro perfezione qui sulla terra, in unità con Dio, essi sarebbero andati nella dimensione spirituale. Là i loro spiriti sarebbero stati come il corpo di Dio e dentro di loro Lui avrebbe abitato e sarebbe stato la loro mente.
Noi abbiamo la nostra mente e il nostro corpo uniti in una relazione inseparabile. Così se Adamo ed Eva si fossero perfezionati qui sulla terra e poi si fossero elevati al mondo spirituale, Dio sarebbe stato la loro mente e loro il Suo corpo spirituale. In questo modo Dio e le persone nel mondo spirituale sarebbero state inseparabili, come un unico corpo.
In questo mondo la gente parla di morte, ma in realtà non esiste una cosa come la morte. Invece di morire, dopo aver lasciato il nostro corpo fisico, noi semplicemente passiamo in una nuova dimensione in cui il nostro spirito stesso diventa il nostro corpo spirituale e Dio diventa il centro di esso, in posizione di mente.
Voglio mostrarvi il valore di questa relazione persino per Dio. Se io mi mettessi a gesticolare e a gridare senza dirigere queste azioni verso qualche direzione precisa sono sicuro che chiunque mi vedesse si chiederebbe: “Ma è pazzo?”. Però, se avessi qualcuno con cui stabilire un dare e avere, qualcuno che mi rispondesse magari anche solo un bambino a cui potessi aprire il mio cuore, io sarei considerato normale. L’unica differenza è la presenza di qualcuno in posizione di oggetto.
Da qui possiamo comprendere il valore dell’oggetto con cui stabilire una relazione. L’oggetto infatti, in una relazione completa viene ad avere un valore pari a quello del soggetto. Poiché noi siamo gli oggetti per Dio, Egli ci ha posto in una posizione pari a Sé stesso. Perciò gli esseri umani condividono lo stesso valore di Dio e sono importanti quanto Lui. Sebbene Dio sia altissimo, nobile e potente, anch’Egli ha bisogno del Suo oggetto. Come potrebbe altrimenti provare gioia? La gioia arriva nel momento in cui si riceve uno stimolo dall’oggetto. Neppure Dio potrebbe provare gioia da solo. Io spero che voi vediate questo primo punto: che se esiste un Dio, ha bisogno degli esseri umani. Dovete rendervi conto che Dio ha creato gli uomini e l’universo per uno scopo di gioia. Ma la gioia di Dio rimane assopita fino a che Egli non stabilisce un dare e avere con noi.
Finora molte chiese cristiane hanno relegato Dio così in alto, nel cielo, ed hanno spinto l’umanità così in basso, nell’inferno, che si è creato un abisso tra noi e Dio. Un grande fiume impetuoso ha separato l’umanità da Dio e gli uomini non hanno mai osato avvicinarsi a Lui come ad una realtà vivente. Non ci siamo mai resi conto che Dio è così vicino, così reale, così avvicinabile al punto che noi possiamo addirittura vivere insieme a Lui. San Paolo ha in segnato che noi dovremmo essere i templi viventi di Dio, tuttavia il Cristianesimo tradizionale non è stato capace di trasformare questo in realtà.
Non importa quanto ricchi e famosi possiamo essere, se non abbiamo qualcuno con cui stabilire un dare e avere, e condividere così la nostra gioia, i nostri dispiaceri, i nostri ideali e opinioni, rimaniamo sempre degli infelici. Noi proviamo la gioia e il dolore perché il cuore di Dio prova gioia e dolore. Finora nel corso di tutta la storia non abbiamo mai supposto che Dio potesse provare dolore o che potesse sentirsi entusiasta o indignato. Ma noi, come oggetti di Dio, abbiamo questa capacità di sperimentare delle emozioni proprio perché il nostro soggetto, Dio, ha la stessa capacità emozionale. Dio è la prima Personalità e la personalità umana deriva da Lui. Come possiamo diventare veri oggetti per Dio? Solo attraverso i nostri sforzi e il nostro lavoro? No. Non c’è che un modo per arrivare a diventare uno con Dio: tramite l’amore, l’unità con Lui in amore.
Mi spiego. Supponete che ci sia un uomo famoso e una donna insignificante e umile, senza bellezza né educazione. Una volta che questo grande uomo e quell’umile donna stabiliscono una totale relazione di dare e avere in amore, lei si eleva immediatamente al livello di prestigio del suo compagno. Mettiamo che il cognome dell’uomo sia Jones e che lui si innamori e sposi la ragazza. Lei diventerà la signora Jones e ne ricambierà l’amore con tutto il suo cuore. Allora sarà partecipe di tutto il potere, l’autorità e il prestigio di suo marito. Ora che cosa ci insegna tutto ciò? Quando noi abbiamo una relazione di amore con Dio e diventiamo un’unità con Lui, il nostro valore cresce istantaneamente fino a raggiungere il livello di quello di Dio. Questo è il valore di Gesù, un valore divino. Un amore come il Suo è eterno, immutabile e unico.
Oggi è il tempo in cui dobbiamo realizzare questa relazione fondamentale tra Dio e noi. Il soggetto e l’oggetto devono essere uniti così come sono inscindibili la causa e l’effetto. La Bibbia dice: “Io sono l’Alfa e l’Omega, il primo e l’ultimo, l’inizio e la fine” (Ap. 22:13). In Dio due elementi si fondono in uno. Egli è l’inizio e noi siamo la fine, Egli è il primo e noi siamo gli ultimi e la relazione tra Dio e gli uomini è un circuito perché l’inizio e la fine si congiungono insieme.
Pace, felicità e gioia sono il frutto dell’armonia in amore. Perciò nell’ideale di creazione di Dio, Egli desiderava che noi e Lui potessimo vivere una relazione in armonia di amore, vita e ideali.
Io ho affermato che Dio è il soggetto e noi gli oggetti e che l’oggetto è tanto importante quanto il soggetto. Ora vogliamo sapere esattamente cosa significa essere in posizione di oggetti per Dio.
Quando Dio creò l’uomo e la donna diede loro saggezza e ambizione. La saggezza ci dà la capacità di confrontare e l’ambizione ci dà il desiderio di lottare per il meglio. Se abbiamo due possibilità di scelta di fronte a noi, automaticamente noi le confrontiamo per decidere ciò che è meglio. Il nostro desiderio umano ci porta a scegliere e la nostra ambizione non ci permette di riposare fino a che non abbiamo raggiunto la meta finale.
Facciamo un’altra analogia esemplificativa. Ammettiamo che ci sia un uomo molto bello, e non solo bello ma anche incredibilmente potente e saggio. Voi sareste desiderosi di avere qualche relazione personale con lui. Che cosa vorreste essere? Semplicemente il suo servo? No, in cuor vostro sapete che c’è una posizione migliore di quella di un servo. Vorreste essere solo un suo amico? No, non sareste ancora felici. Vorreste essere suo figlio adottivo? Avere questa posizione potrebbe farvi sentire completamente felici? No, non penso. Desiderereste una posizione ancora più vicina a lui. Ma c’è una posizione oltre la quale non esiste niente di più intimo. È quella di un vero figlio. Attraverso questo tipo di relazione avrete raggiunto la totale realizzazione e non avrete nessun’altra ambizione.
Perché dunque noi desideriamo diventare veri figli e figlie? Perché questa è la posizione in cui possiamo ricevere l’amore nel modo più completo. Non c’è relazione umana più intima e più profonda di quella fra genitore e figlio. Quando avete l’amore dei genitori, possedete tutto quello che hanno. La gioia, la forza, l’abilità, la saggezza, l’ambizione e il desiderio dei genitori saranno vostri. Nel ricevere l’amore dei genitori non è necessario alcun procedimento burocratico né alcun cerimoniale che garantiscano l’appartenenza di tutte queste cose al figlio. Genitore e figlio sono automaticamente un tutt’uno. Questo principio è espresso nella famiglia umana, ma si applica anche alla relazione tra noi e Dio.
Allora, che tipo di rapporto vorreste avere con Dio? Sareste contenti di essere solo i Suoi servi? O i Suoi amici? O i Suoi figli adottivi? O cerchereste il modo di diventare i Suoi veri figli? So che non sareste soddisfatti di stare in una posizione inferiore a quest’ultima.
Lo scopo ultimo di Dio nel creare gli esseri umani è quello di darci tutto il Suo amore, tutta la Sua vita e il Suo ideale. Dobbiamo possedere tutto l’amore di Dio fino a toccare il fondo del Suo cuore. Diventando veri figli e figlie realizzeremo totalmente il nostro desiderio e questo è il nostro destino finale. Saremo ripieni dell’amore e della gioia di Dio, proveremo un immenso desiderio di vivere.
Non esistono limiti alla gioia, la felicità non ha fine quando viviamo nell’amore di Dio. Ogni cellula del nostro corpo fa salti di gioia, respiriamo all’unisono con l’universo e in questo stato la nostra vita realizza la sua totale pienezza. Questo è il modo in cui Dio desidera che noi viviamo intossicati dall’amore e dalla gioia. Attraverso la nostra gioia Dio riceve la Sua perché la gioia degli uomini è anche quella di Dio, così come la gioia di Dio è quella degli uomini.
Quanto saremmo stati felici se come umanità fossimo stati totalmente uniti a Dio, nostro Padre, rispettandolo e vivendo con Lui nell’amore più grande! E da parte Sua, quanto sarebbe stato felice Dio di vivere con i Suoi veri figli! Essendo l’essere più grande in ogni senso sarebbe stato stracolmo di gioia, nel vivere con noi al più alto livello d’amore. Vi siete mai fermati un attimo ad immaginare quanto gioiosamente avrebbe riso e danzato per la felicità che provava nel vederci e nel vivere con noi? Il nostro grande rimorso è quello di non essere stati capaci di vivere con un simile Padre, fonte di ogni gioia e di ogni bontà. Tutto ciò che è buono inizia da Dio, ma noi non abbiamo mai visto, mai sperimentato la bontà nel senso più pieno e completo.
Nella mia prima giovinezza Dio mi chiamò affinché fossi il Suo strumento e portassi a termine la missione di rivelare per Lui, come Suo profeta, la Sua verità. Io mi impegnai molto seriamente a perseguire la verità, ricercando nella realtà del mondo spirituale. Arrivò presto il momento in cui mi si aprirono le porte del cielo ed ebbi il privilegio di comunicare direttamente con Gesù e con lo stesso Dio vivente. Da allora ebbi molte incredibili rivelazioni e Dio stesso mi mostrò che è proprio questa la verità centrale e fondamentale dell’universo: Lui è il Padre e noi siamo i Suoi figli. Non esiste relazione più intima e più profonda di quella che si stabilisce quando Padre e figli sono uniti: uniti nell’amore, nella vita e nell’ideale.
Amore, vita e ideali sono il punto centrale in cui padre e figlio si incontrano. Quando ci uniamo in quel punto l’amore di Dio diventa il nostro amore, il Suo ideale e la Sua vita diventano nostri. E non esiste alcun’altra relazione in cui l’unità nella vita, nell’amore e negli ideali sia più grande della relazione tra genitore e figlio. Questa è una realtà fondamentale dell’universo.
Come siamo nati? Nostro padre e nostra madre sono diventati un tutt’uno attraverso il loro amore, unendo la loro vita e i loro ideali. Il loro cuore precede la nostra vita perché esso è la forza che unisce. Marito e moglie diventano uno nell’amore e ciò significa che l’amore, la vita e l’ideale del marito si trasmettono e diventano qualcosa che appartiene anche alla moglie e viceversa. Questo è il modo in cui due persone vivono come se fossero una e diventano un unico corpo. Su questa fondazione di unità in amore una nuova vita può generarsi.
Quando un bambino nasce, quel bimbo è la manifestazione dell’amore, della vita e dell’ideale dei suoi genitori. Quando guardate vostro figlio vedete il frutto del vostro amore, il frutto della vostra vita e del vostro ideale; vedete il vostro secondo io, un’altra forma visibile di voi stessi.
Espandiamo ora questa verità a livello universale. Dio ha creato gli uomini e le donne come Suoi figli. Egli desidera rispecchiarsi negli esseri umani, per questo la Bibbia dice: “Dio creò l’uomo a Sua immagine e somiglianza: a immagine di Dio li creò: maschio e femmina li creò” (Gen. 1:27).
Gli esseri umani sono stati creati a somiglianza di Dio. In altre parole, Dio incarnò Sé stesso negli uomini. Noi siamo lo specchio del Dio vivente e ogni Sua virtù, caratteristica e qualità è riflessa in questo specchio. Dio certamente desidera che gli uomini e le donne riflettano il Suo amore, la Sua vita e il Suo ideale perché essi ne sono il frutto.
Dio ha desiderato sostanzializzare Sé stesso nel mondo ed ha raggiunto il Suo scopo facendo nascere Adamo ed Eva come genitori originali dell’umanità. Dio è il Padre di Adamo ed Eva e naturalmente Egli deve avere qualche somiglianza con loro. Deve essere stato un momento di grande rivoluzione per Dio quando è finalmente arrivato ad incontrarsi con Sé stesso incarnato nei Suoi figli. Vedendo Adamo ed Eva deve aver vissuto un eccitante, romantico momento.
Il mattino di gloria per Dio, nella creazione dell’intero universo è stato il momento della nascita di Adamo ed Eva. Quando vi chiedete a cosa somiglia Dio, la risposta è che assomiglia ad Adamo ed Eva. Prima della loro caduta erano veramente il Dio fisico, vivente, qui sulla terra. Come forma visibile di Dio, dovevano assumere la posizione di Signori del mondo fisico mentre Dio rimaneva l’invisibile Signore del mondo spirituale.
Potreste domandarvi: “Perché Dio ha creato gli uomini?” Dio voleva assumere una forma tangibile e il giorno in cui sono nati Adamo ed Eva è stato quasi come il giorno della nascita stessa di Dio. Mentre loro crescevano verso la perfezione, Dio spiritualmente cresceva insieme a loro verso una completezza ancora più grande. Dio e i Suoi figli erano uno, erano realmente la stessa persona, perciò quando Adamo ed Eva ridevano, Dio rideva; quando erano tristi, Lui era triste; quando lavoravano anche Lui lavorava.
Ogni cosa tende verso la propria realizzazione qui sulla terra come in cielo, con Dio e gli esseri umani che progrediscono insieme. La crescita degli uomini è anche la crescita di Dio. Noi parliamo di perfezione, ma che cosa è in realtà? Perfezione significa perfezione in amore, un amore che abbraccia tutto, perfettamente sferico.
Voi sapete che esiste l’amore perché l’avete visto? Non lo vediamo, ma sappiamo che c’è. Possiamo toccare l’amore o è l’amore che ci penetra e ci abbraccia? È il secondo caso. L’amore può dirci: “Voi siete miei”, ma noi non possiamo dire: “L’amore è mio”. L’amore non appartiene a qualcuno, appartiene a tutti. Supponete che ci sia un dittatore terribile che vuole conquistare l’amore solo per sé stesso. Non importa ciò che quel dittatore potrebbe dire, l’amore si prenderebbe gioco di lui perché non potrebbe mai essere controllato da una sola persona. Le nazioni orientali e occidentali potrebbero mai unirsi per mezzo della forza militare o del potere della cultura e della religione? Solo una forza potrebbe unirle: la forza dell’amore.
Quanto meravigliosa, quanto semplicemente meravigliosa è questa perfetta vita con Dio! Questa è la vera vita di gioia che nessuna gioia terrena potrà mai eguagliare. Una volta raggiunto questo stato di perfezione non avremo più bisogno della preghiera. Perché mai dovremmo pregare? Incontreremo Dio faccia a faccia, vivremo cuore a cuore con Lui, converseremo insieme. Non ci sarà più bisogno di religione, né di un salvatore. Tutto ciò che concerne la religione fa parte di un processo riparatore, del processo di restaurazione. Una persona in perfetta salute non ha bisogno del dottore, così la persona che vive in perfetta unità con Dio non ha bisogno di un salvatore.
La vita in unione con Dio è l’unico modo grande di vivere: vita in Dio e con Dio vivente dentro di noi. Questo era lo stato spirituale di Gesù quando diceva: “Non credi che io sono nel Padre e il Padre in me?” (Gv. 10:14). Dio e gli uomini si abbracceranno in un eterno amore. Questo è lo stato in cui Dio si fa vivente realtà. Non si tratta più di “credere” in Dio, ma di “conoscere” Dio e di “vivere” la verità. Se sperimentiamo veramente questo tipo di amore e di unità con Lui allora proveremo la più alta esperienza di vita. Fra i molti leaders cristiani che ci sono in America oggi, quanti hanno vissuto questa meravigliosa esperienza, ricevendo il profondo amore di Dio?
Dio ci ha creato per vivere le nostre vite intossicati dal Suo amore. Ma poiché noi abbiamo perso questa capacità originale, andiamo alla ricerca di cose che ci intossicano artificialmente, drogandoci con alcool, marijuana e ogni altro tipo di droga. Tuttavia l’uomo e la donna perfetti sono stati creati per essere intossicati dall’amore di Dio perché non esiste nulla che vada oltre questa sensazione di estrema gioia. Ogni cellula del nostro corpo esploderà di gioia. I nostri occhi e orecchie, il tessuto della nostra faccia, le nostre gambe e braccia, tutto ritroverà nuova vitalità in un’estasi di gioia. Niente altro potrebbe mai eguagliare questa qualità di felicità. Quando una persona scopre come essere intossicata dall’amore di Dio, anche se la costringete a provare l’ebbrezza dell’alcool, delle droghe e di qualsiasi altra cosa, rifiuterà di sperimentarla. Queste cose sono insignificanti se paragonate all’esperienza dell’amore di Dio. L’amore di Dio è esattamente come l’elettricità che può essere condotta da ogni parte del corpo. Se tocca la vostra mente, questa salterà, se tocca le vostre emozioni, tocca i vostri occhi o le vostre orecchie, essi salteranno.
Avete veramente sperimentato l’amore di Dio così vividamente? Sentirlo è come ricevere un elettroshock. Quando colpisce una persona sembra renderla incosciente, ma dentro tutto trema in una gioia estatica. Quando sentite il vivente, attivo amore di Dio vorreste chiudere i vostri occhi, ma non potete. Tutto il vostro corpo è talmente elettrizzato da non poter fare a meno di reagire a quell’amore. Dio è onnipotente e può fare ogni cosa perciò, certamente desidera che tutti siamo coinvolti in un simile esplosivo, gigantesco e meraviglioso amore e non in un amore scialbo, senza gusto come un vino invecchiato appena tre giorni.
Mettetevi nella posizione di Dio, che può fare qualunque cosa. Se vi mettete nella posizione di Dio onnipotente anche voi vorreste creare un amore talmente grande che quando si muove, l’intero universo invece di rimanere indifferente, ne sia completamente eccitato. Quando Dio ride vorrebbe che l’intero universo ridesse per la gioia d’amore. Un simile amore non potrebbe mai essere creato da persone egoiste perché lo si può sperimentare solo attraverso una totale donazione di sé stessi: questo è l’amore che c’è in Dio. E questo era il Suo piano originale per la creazione. Quando dite “Padre Celeste”, sentite veramente viva e vibrante la presenza di Dio? Volete veramente sentire che Egli vi risponda: “Sì, figlio mio?”
Questo è il mio dono per voi stasera: voglio che vi rendiate conto che la vera relazione tra Dio e gli esseri umani è una relazione tra soggetto e oggetto. Voi siete Suoi figli e figlie. Una volta che avrete conquistato l’unità con Dio niente potrà crearvi problemi: né il dolore, la solitudine, la malattia, né qualsiasi altra cosa sotto il sole potrà mai scoraggiarvi. Dio è la sicurezza ultima. Potreste pagare molti milioni di dollari eppure non potreste comprare mai quel tipo di sicurezza. È senza prezzo. Non c’è denaro che possa acquistarla. Questa è la “totale esperienza” di vita. Noi esistiamo per vivere con Dio.
Quando diventerete uomini e donne di quel tipo sarete il centro dell’universo ovunque andrete, sia su Marte che sulla Luna, nel mondo fisico come nel mondo spirituale. Non importa quanto piccola possa essere la parte che voi occuperete, voi sarete pur sempre l’immagine di Dio. Vi troverete bene e sarete accettati in qualunque posto dell’universo.
La vostra vita è perciò la cosa di maggior valore in tutto l’universo. Questa è la ragione per cui Gesù disse: “Qual vantaggio infatti avrà l’uomo se guadagnerà il mondo intero e poi perderà la propria anima? O che cosa l’uomo potrà dare in cambio della propria anima?” (Mt. 16:26). Gesù stava parlando della vita in Dio. La vita senza Dio è come una lampadina elettrica fulminata che non può più dare luce. Una vita senza Dio è morte.
Gesù Cristo è stata la persona che ha vissuto l’ideale di Dio nella sua totale completezza. È stato il primo uomo di perfezione che sia mai vissuto sulla terra ed è venuto per restaurare la vera relazione tra Dio e gli uomini, ma dopo la sua crocifissione il Cristianesimo lo ha trasformato in Dio. Questo è il motivo per cui la distanza tra Dio e noi non è mai stata colmata. Gesù è un uomo nel quale Dio si è incarnato, ma non è Dio stesso, il Padre. È scritto nella prima lettera a Timoteo 2:5 “Uno solo infatti è Dio e uno solo il mediatore fra Dio e gli uomini, l’uomo Cristo Gesù”. La dimora di Dio in Gesù era una realtà totale. Egli disse: “Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me?” Lo scopo della venuta di Gesù può essere riassunto in una sola frase: Gesù venne per portare la resurrezione necessaria affinché l’amore umano potesse essere perfezionato al punto da permetterci di arrivare nel diretto dominio dell’amore di Dio. Questa è la meta perfettamente raggiungibile da chiunque.