Il Senso della Vita Eterna
Nessuno vuole parlare della morte. Al pensiero della morte siamo seri o preoccupati, ma poiché sappiamo che esiste un mondo spirituale dove vivremo per l’eternità è importante che ci soffermiamo un attimo su questo argomento.
Quando ero studente tante volte parlavo della morte.
Se vi guardate il viso, vedete che avete due occhi. Da dove vengono? Da vostra madre? Allora da dove vengono gli occhi di vostra madre? Si può continuare così fino a risalire, sulla base della Bibbia, ad Adamo ed Eva. Ma prima che Adamo nascesse, forse gli occhi sapevano che ci sarebbero stati il pulviscolo atmosferico e la forte luce del sole? Perfino i materialisti direbbero di no. Essi affermano che la materia viene prima, ma gli occhi da soli non potevano sapere che sarebbero esistite la polvere e la luce. Gli occhi sono stati creati per percepire la luce e qualcuno sapeva questo: esisteva un progetto.
Perché gli occhi si aprono e si chiudono con rapidità? In qualche modo, evidentemente, qualcuno doveva sapere che nell’aria ci sarebbero stati dei vapori: le ciglia infatti si respingono proteggendo la vista. Osservate ancora come le ciglia impediscono alla polvere di entrare negli occhi. Certo esse non prevedevano che nell’aria ci sarebbe stata della polvere. Qualcuno, però, lo sapeva. E chi poteva essere? Se Adamo stesso non sapeva questo, chi altri poteva essere se non Dio! Ancora una domanda: siete nati di vostra volontà? I vostri genitori sapevano forse che tipo di persona sareste stati? Allora chi ha progettato questo? Certo, prima di nascere voi non potevate pensare a che aspetto avreste avuto.
Ogni risultato deriva da una motivazione. Per fare un altro esempio, i bulbi oculari sono situati nella parte superiore del viso, perché, evidentemente, qualcuno sapeva che gli uomini avrebbero camminato in questo modo, in posizione eretta.
Qualcuno ha ideato prima il progetto
Guardate il vostro naso: se fosse messo alla rovescia, con la parte più stretta rivolta in basso, quando piove le gocce di pioggia vi cadrebbero in bocca, come pure il sudore. Voi avete invece due solchi profondi che permettono alle gocce di pioggia di deviare scorrendo ai lati della bocca. E che accadrebbe poi se le vostre labbra fossero dure come la pianta dei piedi? Ogni parte del corpo e fatta per adattarsi al suo scopo. Come possono dunque i materialisti dire che sono stati creati dal nulla? Di fronte a simili domande non sono capaci di rispondere perché anch’essi sanno bene che anche nel mondo della natura, quando si vuole costruire qualcosa, prima occorre avere un progetto. Da ciò si può dedurre che prima che gli uomini nascessero, c’era qualcuno che li aveva ideati. Ognuno di voi è come un museo pieno di misteri, che rappresenta tutto il mondo della natura. Se poteste ingrandire i vostri occhi fino a comprendere il mondo intero, potreste abbracciare tutte le meraviglie della natura con un solo sguardo. I vostri corpi sono come un palazzo di misteri. Ognuno di voi e un oggetto di meraviglie; pensate soltanto: un oggetto di bellezza e meraviglia che cammina sulla superficie della terra! Riconoscete in questo modo il valore di un essere umano?
Se pensiamo alla sorgente della nostra vita, dobbiamo riconoscere che qualcuno ha reso possibile la nostra esistenza. Non si può negare questo e se discutete su cosa viene prima, lo spirito o la materia, la vostra risposta non può essere che lo spirito.
Secondo voi che cosa ha più valore, ciò che è visibile o ciò che è invisibile? Se osservate attentamente la società umana, vedrete che qualsiasi oggetto materiale è il prodotto di qualcosa di invisibile e interiore. Noi non possiamo vedere la nostra mente, però sappiamo che esiste e sappiamo che tutto ha inizio da qualcosa di invisibile: il tavolo, gli alberi, questo auditorio, insomma ogni cosa. Quando volete studiare, prima è la vostra volontà che vi dice di studiare, poi vi mettete a farlo; senza prima pensare in che modo studierete, non potete cominciare. Da questo punto di vista si può dire che tutto ciò che esiste in forma concreta ha avuto inizio dall’invisibile. Quando ridete o sorridete non è perché il vostro corpo è felice, ma perché è felice la vostra mente. Il fatto che ridete è un risultato. Tutto ha come soggetto qualcosa di invisibile. Un semplice oggetto qualsiasi, un asciugamano per esempio, è prodotto dalle mani dell’uomo, però, se risaliamo all’origine, esso deriva dall’opera di una mente invisibile.
Domandiamoci allora se anche il misterioso corpo umano non è il prodotto di qualcosa che non possiamo vedere con i nostri occhi fisici. Senza paura di sbagliare possiamo concludere che anch’esso è il risultato di qualcosa di invisibile e interiore.
Tutto è stato creato con qualcosa di invisibile come soggetto, rispetto al quale l’essere visibile è oggetto, perciò ogni volta che vediamo delle cose tangibili possiamo pensare che la loro origine è invisibile. È una conclusione assolutamente razionale e scientifica. Alla luce di questo principio possiamo affermare che la logica materialista è errata e arrivare così alla conclusione che Dio esiste.
Ma allora, perché gli uomini non vedono Dio? Causa e risultato, soggetto e oggetto, devono essere uniti armoniosamente insieme. Noi siamo fatti in modo da poter percepire e vedere Dio. Se non Lo vediamo e non Lo riconosciamo è perché qualcosa non è andata nel modo giusto e ora tutto il nostro corpo – in un certo senso – è come sfasato.
Nelle giornate limpide voi vedete il sole, ma quando il cielo è nuvoloso, potreste dire per questo che il sole non esiste? Sapete bene che al di là delle nuvole il sole c’è. Ma le persone che non l’hanno mai visto potrebbero lo stesso dire che il sole esiste se non lo possono vedere?
La caduta dell’uomo significa che egli è precipitato nell’oscurità. Quando ci libereremo di quella nube sarà naturale per noi vedere il sole o Dio. Se non riconosciamo Dio è perché i nostri occhi spirituali sono oscurati dalle nuvole. Con la caduta la nostra vista spirituale si è ottenebrata, ecco perché vogliamo recuperarla. Tuttavia, per quanto duramente lottiamo, non possiamo farcela da soli, senza la cooperazione di Dio. Dio e l’uomo devono lavorare insieme per riconquistare queste cose.
Allora quale deve essere l’ideale dell’uomo? Questo ideale si può realizzare quando c’è uno scambio di dare e ricevere fra voi come oggetto e qualcuno nella posizione di soggetto.
L’ideale viene dallo scambio di dare e ricevere
Perché siete felici quando incontrate vostro marito o vostra moglie? Gli uomini sono fatti per le donne e le donne per gli uomini – soggetto e oggetto. Né l’uomo, né la donna sono felici senza un compagno: solo quando si uniscono insieme provano vera felicità. Quando vi chiedono da dove viene l’ideale, dovete rispondere che l’ideale nasce là dove c’è uno scambio di dare e ricevere fra un soggetto e un oggetto in armonia ed unità: fra soggetto e oggetto, interiore ed esteriore, causa ed effetto. Questo è il nucleo essenziale della verità. Senza unità e armonia attraverso l’azione di dare e ricevere fra soggetto e oggetto, non si può realizzare nessun ideale.
Questo vale anche per l’ideale dell’uomo. E non solo, ma quando due esseri si uniscono attraverso l’azione di dare e ricevere, ciò deve essere collegato verticalmente a Dio, realizzando in tal modo un altro scambio di dare e ricevere fra i due esseri, uniti insieme, e Dio.
Il rapporto che esiste fra voi e i vostri genitori è che questi ultimi sono nella posizione di soggetto, mentre voi siete in quella di oggetto. Solo quando stabilite un rapporto di dare e ricevere fra voi e i vostri genitori, potete sentire armonia e amore.
Nei Principi Divini chiamiamo questa armonia all’interno della famiglia, la perfezione delle quattro posizioni. Poiché Dio è la fonte di tutto, non potete provare vera felicità se non siete uniti a Lui attraverso l’azione di dare e ricevere.
Dio è simile alla corrente elettrica. L’elettricità è invisibile ma, quando girate l’interruttore, il generatore entra in azione. Dall’effetto prodotto potete capire che la corrente elettrica sta circolando. Allo stesso modo, potete sentire Dio in azione quando siete effettivamente collegati a Lui. Alcuni di voi, sono sicuro, non conoscono ancora Dio, ma prima o poi dovete arrivare a questo, conoscere Dio e sentire che Egli opera in voi; dovete sempre essere pronti a riceverLo, ad accendere il generatore d’energia.
L’effetto deve conoscere la sua origine, altrimenti non può essere collegato ad essa per entrare in azione. Perfino le foglie degli alberi si rivolgono verso il sole e le viti hanno la tendenza a crescere in posti soleggiati. Solo agli uomini manca la conoscenza di Dio. Dio è il centro di tutto l’universo, così come il sole è il centro del mondo della natura, e noi abbiamo la tendenza a ricercarLo. Quando pensate a Dio, sentite la Sua mancanza e siete contenti di pensare a Lui?
Parliamo adesso della morte. Prima o poi siamo destinati a morire; il problema grosso, tuttavia, è in che modo moriremo. Se morite senza esservi preparati, sarà terribile. Se non avete un legame o un rapporto con la fonte, Dio, quello che verrà dopo la morte sarà tremendo. Avete capito questo? Siete in un continuo rapporto con Dio? Dio è la vostra esistenza eterna. Voi credete questo intellettualmente, ma non ne avete ancora una piena consapevolezza interiore. Dovete sapere che siete il risultato della creazione di Dio e che state modellandovi per essere anche voi eterni. Siate sicuri di questo. La vostra mente deve sentire la mancanza di Dio per poter essere unita a Lui e riflettere la Sua immutabilità, unicità e assolutezza.
Se Dio è la causa e il soggetto, e se voi, come oggetto e risultato, non potete avere qualcosa in comune con Lui, tra voi e Dio non c’è nessun rapporto. È come la limatura di ferro attratta da una calamita. Se non siete preparati ad essere almeno come la limatura di ferro, non potete raggiungere l’unità con Dio e se non fate questo, non potete avere un posto sicuro nel mondo spirituale.
Nel costruire la vostra personalità dovete prepararvi ad essere l’oggetto di Dio. La vostra personalità è l’espressione della mente invisibile attraverso la quale vi potete collegare a Lui come soggetto. Quando fate delle opere buone non fingete soltanto di essere buoni, non fate il bene solo per apparire buoni, ma per essere uniti a Dio, per assomigliare a Lui. Sentite che Dio vi sta continuamente osservando? Sentite di essere attratti da Lui come da una forza magnetica? Se sentirete questo in ogni momento della vostra vita, vivrete una vita meravigliosa.
Liberatevi dal peccato
Perché non è possibile essere sempre attratti da Dio e uniti a Lui? A causa della caduta il peccato avvolge pesantemente l’uomo, ma dovete liberarvene per sentire Dio e unirvi a Lui. Sapete come fanno i serpenti per liberarsi dalla pelle? Per togliersela di dosso devono passare attraverso posti molto stretti strisciando all’indietro. Ecco perché in tutte le religioni si mette l’accento sulla vita ascetica. Questa serve per spogliarci dal nostro peccato.
Dovete cercare di accendere la lampada della vostra mente, così la luce che è in voi brillerà per generare altre persone come voi. Facendo questo, donando luce agli altri, voi risplenderete sempre di più e la vostra personalità diventerà perfetta.
Quando volete donare la vostra luce dovete consumare voi stessi, come lo stoppino di una candela si consuma mentre brucia. Ma se vi consumate in questo modo, per risplendere come la luce, la parte che di voi rimarrà vuota, verrà riempita da Dio. Quando vi incoraggio a fare cose buone per amore degli altri, vuol dire che voi donate la vostra luce, donate il vostro intero essere per poi venire riempiti da un’altra fonte.
Se siete abituati a sentirvi felici quando altre persone sono felici a causa vostra, allora avete la qualità della soggettività, come Dio. Innanzitutto dovete essere nella posizione di oggetto a Dio, e poi assomigliare a Lui e svolgere il ruolo di soggetto per gli altri, in modo da lasciare dietro di voi qualcosa di buono, qualcosa di valore; se morirete senza aver fatto questo, non avrete niente da offrire a Dio.
Se siete egocentrici, avidi di arraffare cose dagli altri senza donare niente, non siete una persona che può piacere a Dio. Qui sulla terra, quando volete ricevere una buona educazione, cominciate dall’asilo, poi fate 13 anni fra elementari, medie e superiori, andate quindi all’università per 4 – 6 anni e infine frequentate dei corsi di specializzazione. Così spendete circa 20 anni della vostra vita per educare voi stessi. Vi preparate per un periodo così lungo per poter avere successo nella vostra carriera terrena, ma il nostro vero destino è vivere nell’immenso, meraviglioso mondo spirituale dove dimoreremo insieme a Dio per tutta l’eternità. Allora per quanto tempo e quanto intensamente vi preparate a questo? Non preferite forse vivere in gloria e felicità nel mondo spirituale, piuttosto che avere un breve successo su questa terra?
Ecco perché S. Paolo dice che, in confronto alla gloria e alle grandezze che godremo nel mondo spirituale, le tribolazioni di questo mondo sono nulla.
Per chi avete vissuto?
Supponiamo che abbiate vissuto una vita lunga e che ora siate in punto di morte. Guardandovi indietro potreste dire: “Ho vissuto per me stesso”. Ma avete vissuto per voi stessi in modo buono, in modo valido? Che cosa significa effettivamente vivere una vita buona per sé stessi? In realtà, se volete veramente vivere per il vostro bene, dovete vivere per il bene degli altri. Dare più valore al lato materiale, vivendo solo per soddisfare i propri istinti carnali, significa in un certo senso non essere capaci di vivere per il proprio bene e alla fine della vita la conclusione sarà: “Non sono stato capace di vivere né per me stesso, né per gli altri: ho vissuto invano”. Questo tipo di persona non può piacere a nessuno.
Dobbiamo innanzitutto pensare a vivere per il bene altrui. Siamo qui per gli altri e moriremo per gli altri, pertanto la cosa più orribile è morire senza aver fatto questo. Ciò che vi deve spaventare nella morte, non è il fatto che porrete fine alla vostra vita fisica, ma che siete destinati all’inferno se non avrete vissuto altruisticamente. Dobbiamo superare il modo di vita delle persone che vivono inutilmente, senza far nulla per il prossimo. Le religioni ci insegnano a vivere in modo altruista, per poter essere qualificati ad entrare nel Regno dei Cieli.
Non appena arriverete nel mondo spirituale Dio vi chiederà che tipo di vita avete vissuto; potreste rispondergli tranquillamente: “Ho vissuto per guadagnare soldi per il mio sostentamento; ho vissuto per i miei figli, li ho educati nel modo migliore. Ecco ciò che ho fatto nella mia vita terrena”. Pensate che questo piacerà a Dio? Qualsiasi animale può fare la stessa cosa; non c’è nulla di superiore agli animali in questo. Certo, avete bisogno di mangiare, di vivere, di educare i vostri figli ma, oltre a ciò, dovete fare almeno qualcosa – o meglio quante più cose possibili – per il bene degli altri.
Io sono sempre molto sensibile al pensiero della morte, perciò mi voglio preparare per quel momento. Voglio mettere tutto in ordine – ciò che ho fatto, ciò che possiedo. Altrimenti non è possibile sentirsi tranquilli. Per poter ripagare i vostri peccati, essere perdonati ed accumulare tante cose buone, dovete vivere una vita di valore.
Chi vi accoglierà, Dio o Satana?
Noi non abbiamo conoscenza del mondo spirituale e andremo là da soli. Nel momento della morte né i vostri genitori, né i vostri figli, hanno nulla a che fare con voi: andrete nel mondo spirituale da soli. C’è la possibilità che siate ricevuti da Satana invece che dai santi che sono lassù. Se lasciate dietro di voi qualcosa, dopo aver fatto opere buone per amore del prossimo, allora state sicuri che saranno i santi e gli angeli del Cielo ad accogliervi e a guidarvi nelle sfere celesti.
Ciò che facciamo qui sulla terra determinerà la nostra posizione nel mondo spirituale; dobbiamo pensare che quello che realizziamo in questa vita è estremamente importante.
Dopo morti non potete dire: “Oh, avrei dovuto far questo, avrei dovuto far quello; devo ritornare sulla terra e vivere di nuovo e poi, dopo aver fatto tutte queste cose, morire una seconda volta”. No, non potete farlo. Vi è concesso di vivere una sola vita. Ecco perché l’aspetto fisico non è importante. Una volta morti il vostro corpo si decomporrà, ma ciò che è invisibile – le cose buone che avete accumulato – questo sì che è di estrema importanza. In confronto all’immensità del mondo spirituale, questa vita terrena è così limitata; paragonato all’eternità, l’arco della nostra vita è solo un soffio, solo un respiro. Se le cose stanno così, è ancora necessario che vi preoccupiate solo per la vostra vita materiale? Se lo fate, è perché non conoscete l’immenso mondo spirituale.
Nella vita di fede occorre pensare, dire e fare cose che siano sempre in relazione al mondo spirituale, sempre collegate al punto di vista di Dio. Questo è semplicemente un mondo passeggero, in cui ci è concesso di vivere per un breve tempo; ma prepararsi a vivere per tutta l’eternità in una posizione che sia buona e gloriosa, ecco ciò che è veramente importante.
Offrite a Dio doni gloriosi
Alla vostra nascita, vi è affidata una parte di responsabilità. Voi siete il prodotto della causa o origine, cioè Dio. Da Lui avete ricevuto certi doni, ma se cercate di fare del vostro meglio, allora potreste sviluppare ancora di più i doni che vi sono stati dati. Non pensate mai che la morte sia qualcosa di triste e indesiderabile. Esiste per noi lassù un vasto mondo, ed oggi vi ho voluto parlare della morte perché desidero che siate preparati bene a questo, in modo da poter offrire a Dio un dono glorioso e vivere insieme a Lui per tutta eternità. Fino ad ora abbiamo imparato tantissime cose su come vivere e servire gli altri; ma adesso che stiamo guardando il problema della morte, vorrei che prendeste veramente sul serio l’impegno a vivere una vita di valore, per il bene degli altri. Solo in questo modo potrete vivere in una posizione ambita nel mondo spirituale per tutta l’eternità.
Siate preparati bene a morire
È come se vi venisse dato un sacco da riempire: dovete riempirlo tutto di buone azioni. Quando morirete andrete nel mondo spirituale con questo sacco sulle spalle e allora il problema sarà quanto avete realizzato e qual è il contenuto delle vostre realizzazioni. Potete riempire fino all’orlo il vostro sacco per donarlo a Dio.
Esaminate voi stessi: se siete preparati a fare cose che porteranno gioia a Dio e a tutti gli uomini, riceverete il benvenuto di Dio nel mondo spirituale. Per poter far questo dovete accogliere con amore le altre persone e fare loro del bene. Se volete essere preparati alla morte, esaminate sempre attentamente voi stessi, per vedere se avete o no questa attitudine.
Ho trascorso tutta la mia vita a scoprire queste cose e a lavorare per l’umanità. Volevo seriamente scoprire il vero significato della vita e soprattutto il vero significato della morte, perciò desidero che siate preparati alla morte, consapevoli che dopo di essa c’è una vita ancora più gloriosa che vi aspetta.
La vita è temporale e breve, perciò dovete pensare a cosa lascerete dietro di voi dopo la morte. Dovete sperare di vivere nel mondo dell’eternità ben preparati. Se vi preparerete, state certi che dimorerete nel Regno dei Cieli. Se pensate solamente al lato fisico della vita, via via che diventate vecchi, vi scoraggerete. Invece, dal momento che conoscete la verità, man mano che invecchiate dovete sentire sempre di più l’urgenza di lavorare per il bene degli altri uomini e prepararvi così per una vita gloriosa nel mondo spirituale.
Il nostro desiderio deve essere quello di ricevere il benvenuto e la lode di Dio, di essere onorati ed amati da Lui. La mia speranza è che tutti voi diventiate questo tipo di persone. Avere successo nella vostra carriera terrena non è nulla, non è altro che un piccolo frammento in confronto alla grandezza di ciò che vi aspetta nel mondo spirituale.