I Valori Assoluti e la Nuova Rivoluzione Culturale
XIII Conferenza Internazionale sull’Unità delle Scienze
Washington D.C. – 3 settembre 1984
Vi ringrazio per essere intervenuti alla 13a Conferenza Internazionale sull’Unità delle Scienze. Sebbene non possa essere qui fisicamente, il mio cuore è con voi.
Per 13 anni ho rivolto la mia parola a questa assemblea di professori e ho sollevato domande riguardanti la situazione del mondo e la responsabilità della comunità scientifica ed accademica nella risoluzione dei problemi mondiali. Mentre il contenuto specifico dei miei discorsi è cambiato di anno in anno, la tematica di fondo è rimasta invariata.
Questa tematica ha due risvolti fondamentali: porre in rilievo la necessità dell’unità della scienza e della conoscenza in generale e la necessità che la scienza sia guidata da valori e scopi assoluti per assicurare il benessere dell’esistenza umana.
Dio è la sorgente
Dio è la sorgente non solo della verità religiosa ma anche della verità scientifica. Come ho detto diversi anni fa alla chiusura di un nostro convegno ICUS: “Dio non è solo il primo fra i religiosi, ma è anche il più grande degli scienziati”.
Io credo fermamente che questa è una verità fondamentale dell’universo e ho basato il mio impegno di vita su questo presupposto. Come ministro del Dio vivente, ho cercato di valorizzare, chiarire e unificare tutti gli aspetti essenziali di Dio come sono manifestati nell’intera creazione sia fisica che spirituale. La ricerca del significato della vita così come il desiderio di promuovere il benessere materiale dell’esistenza umana sono state le forze che hanno motivato il mio impegno di vita, e questo nonostante i molti ostacoli a cui mi sono trovato di fronte da quando ho iniziato la mia missione all’età di 16 anni.
Una delle più grandi tragedie a cui si trova ora di fronte la ricerca della conoscenza è la frammentazione delle discipline accademiche. L’eccessiva specializzazione della scienza e della conoscenza, come la smontatura di una macchina, paralizza alla fine la funzione dell’insieme e impedisce alla scienza di realizzare la sua missione. Che lo si accetti o no, il mondo è un’entità unica ed è sbagliato pensare che una disciplina abbia una visione più completa della realtà rispetto a un’altra o pensare che le scoperte e i progressi in differenti campi non siano collegati fra loro. È per il beneficio della felicità e del progresso umano che tutti i campi di studio debbono lavorare armoniosamente insieme, per formare una visione completa della realtà.
Ma l’unità della scienza e della conoscenza di cui parlo non significa semplicemente ridurre tutto a una singola disciplina accademica. È piuttosto un’unità basata su uno scopo unico e fondamentale. Nella scienza ci sono molti campi, e tutti mirano alla realizzazione della felicità umana.
La frammentazione e la divisione minacciano oggi il mondo accademico, ma c’è una minaccia persino più grande, una minaccia che ci spinge a prestare attenzione al secondo tema della ICUS: la ricerca dei valori assoluti.
Nonostante i grandi progressi
Nonostante il profondo desiderio e gli sforzi sinceri della maggior parte degli scienziati e degli studiosi per stabilire la pace e la prosperità, persino nelle nazioni più avanzate prevalgono ancora povertà, analfabetismo, malattie, conflitti e ostilità. Nonostante i grandi progressi della scienza e della tecnologia, l’umanità continua a soffrire vittima della tristezza, del dolore e di ogni genere di difficoltà. Molti leaders stanno cercando di eliminare questa infelicità per stabilire una vera pace e stabilità, ma le risposte del mondo restano vuote promesse di pace.
Né il capitalismo nel blocco democratico, né il socialismo nel blocco comunista hanno risolto i problemi del mondo. Entrambi hanno permesso all’umanesimo secolare di ridurre il significato dell’esistenza umana al materialismo e hanno così sminuito il vero valore della vita. Nel cosiddetto mondo libero questo è avvenuto come conseguenza della sua impotenza e mancanza di direzione; il mondo comunista lo ha fatto con la sua ideologia materialista. La confusione cresce con questo senso di mancanza di scopo che permea il mondo. Com’è potuto accadere questo? La ragione principale è che lo standard di valori che regola il comportamento umano è stato minato.
Man mano che l’etica e la moralità hanno perso la loro forza, lo standard del bene è andato sparendo. Questa perdita è in parte dovuta all’errata direzione della scienza. Cercando di restare neutrale, la scienza ha spesso escluso dal processo del suo sviluppo le domande sui valori umani e morali. Col passare del tempo la scienza ha gradualmente frazionato ciascun campo di ricerca diventando più specializzata, analitica e materialistica. Perciò il dominio umano sulla scienza si è indebolito al punto che nessuno può garantire la futura esistenza dell’uomo su questo pianeta.
Una nuova etica
Un’altra ragione della caduta dei valori e della moralità è che i loro standard tradizionali non soddisfano più il pensiero attuale dell’uomo. Una nuova morale ed etica devono sorgere da un nuovo standard di valori che sia chiaro e applicabile all’uomo di oggi. Questo standard può derivare soltanto da un sistema di pensiero trascendente e unificatore che conglobi passato e presente, pensiero secolare e religioso.
Io mi sono interessato a lungo agli scopi della religione, della filosofia e della scienza e queste conferenze a cui ho dato inizio, nascono da questi interessi. Mentre la religione si interessa alle domande metafisiche e morali, la scienza ha limitato il suo campo di ricerca alla comprensione delle leggi della natura e alla trasposizione dell’energia e del movimento nello spazio e nel tempo.
È vero che la scienza ha contribuito al grandissimo progresso della conoscenza durante l’ultimo secolo e tuttavia se non trova uno standard di valori che la guidi, essa può portare a una distruzione globale. Dal mio punto di vista, tutti gli aspetti del sapere, dalla teologia alla scienza, non hanno significato senza uno scopo e uno standard di valori che diriga questo sapere.
Io credo che questa direzione e questo standard di valore possano venire solo da una religione che ponga veramente Dio come suo punto centrale. Ciò non dovrebbe costituire alcuna sorpresa per coloro che, nella comunità scientifica, sono a conoscenza degli scritti filosofici di molti grandi scienziati.
In precedenti discorsi fatti alle ICUS ho dichiarato che la teologia e l’ideologia dell’Unificazione possono essere la fondazione di un nuovo sistema di pensiero unificatore avente Dio al suo centro. Questa ideologia afferma che gli esseri umani hanno un valore dato dalla loro stessa natura. Essi sono destinati ad avere con Dio una relazione personale di padre e figlio. Perciò tutti gli uomini sono creati per condurre una vita con una meta precisa di valore che è in accordo allo scopo di creazione di Dio, cioè lo stabilire una relazione di vero amore.
Intendo dire che i valori assoluti che noi cerchiamo sono fondati nell’assoluto, vero amore di Dio. È sulla fondazione del vero amore che si formano i valori di assoluta verità, bellezza e bontà.
Il mio ardente desiderio è che tutti gli scienziati e gli studiosi si impegnino nei rispettivi campi avendo come base questa visione di valori morali, esaltando così la dignità umana, adottando un sistema spirituale e unificatore e non solo materialistico e frammentario. Le soluzioni ai problemi del mondo possono venire solo attraverso un approccio olistico dell’esistenza umana.
Piuttosto che lo scontro di ideali e approcci frammentari, è necessario che dagli eminenti studiosi presenti a questa conferenza nasca uno sforzo armonioso che abbia al centro una saggezza e una conoscenza collettiva. Spero sinceramente che questa conferenza porti un contributo agli ideali che Dio intendeva realizzare al tempo della creazione e possa fornire soluzioni agli interessi mondiali. Possano i vostri sforzi diventare un contributo decisivo alla realizzazione della nuova rivoluzione culturale che culmini in un mondo di vero amore, bontà, pace e felicità.