Ti prego, permettici di condividere il Tuo cuore
7 febbraio 1960
Padre! Oggi Ti prego di permettere a tutti i nostri pensieri di muoversi, alle nostre menti di muoversi e ai nostri corpi di muoversi nel giardino del Tuo cuore. Abbiamo capito che il Tuo cuore è un cuore di amore infinito. E abbiamo capito che il Tuo cuore è un cuore infinitamente addolorato e infinitamente ferito.
Oh Padre, sei stato molto afflitto; hai lavorato molto duramente, e anche ora la Tua mente è ancora molto angosciata! Permettici di capire che Tu sei il Creatore ed il Signore di tutte le cose. Fa’ che il profondo dolore che provi penetri nei nostri animi e che il Tuo enorme sdegno e indignazione arrivi fino ai nostri cuori.
Ti prego, fa’ che diventiamo persone che hanno sperimentato questo, che sono così inondate dal dolore da non riuscire a controllare il proprio corpo e da non sapere più dove andare. Ti prego, fa’ che diventiamo figli e figlie che piangono, senza sapere se questo è il cielo o la terra, senza riuscire a controllare le nostre menti. Sappiamo che gli altari del dolore che si sono protratti per 6.000 anni o più, sono dovuti agli errori dei nostri antenati, ma temiamo di lasciare questo dolore ai nostri discendenti se oggi non adempiamo ancora una volta alle nostre responsabilità.
Oggi abbiamo capito che, nella nostra generazione odierna, siamo responsabili di bloccare la storia di disgrazia e di salvare la situazione del cuore del Cielo e trasformarla in un cuore nuovo di gioia. Perciò, permettici di condividere il Tuo cuore.
Ci sono molte persone che sembrano persone. Ma se ci chiediamo cosa manchi a questa terra da rendere il Cielo così triste, sappiamo che è dovuto al fatto che non hai figli o figlie che possano comunicare con il Tuo cuore e che desiderino il Tuo amore. Poiché ci siamo resi conto che il Cielo cerca tali figli e figlie, speriamo e desideriamo ardentemente, Padre, che Tu ci permetta di diventare figli e figlie che offrono la propria e totale devozione, capaci di essere riconosciuti e di non avere alcuna inadeguatezza di fronte al Tuo cuore.
Non vogliamo dal Cielo qualcosa di materiale e che il Cielo capisca la nostra situazione. Non vogliamo che il Cielo ci dia una grazia, ma che ci permetta di conoscere la profondità del cuore di nostro Padre che si spera di poter festeggiare con noi dopo averci dato quella grazia.
Speriamo di diventare figli e figlie in grado di chiamare “Padre” il nostro Padre addolorato e di consolare così il nostro Padre sofferente.
Speriamo e desideriamo ardentemente che Tu ci permetta di diventare figli e figlie in grado di fare di questo il nostro obiettivo e di non preoccuparci nemmeno se questo è un percorso difficile. Anche se le frecce della persecuzione e del ridicolo mulinano intorno ai nostri corpi, speriamo e desideriamo di dimenticare tutte queste cose e di mantenere un cuore sincero e di devozione per nostro Padre e di avvicinarci al Cielo.
Speriamo e desideriamo di essere in grado di impregnarci di questo intimo insegnamento.
Abbiamo pregato nel nome del Signore. Amen.