Consapevoli del nostro Destino
25 novembre 1956
Per favore permettici di diventare consapevoli del nostro Destino e di portare la missione della Provvidenza a una conclusione di successo.
Padre, in accordo alle parole che ci hai comandato, siamo venuti a conoscenza che rimangono delle cime che tutte le persone devono attraversare. Oggi siamo nella posizione di dover combattere per poter sbarazzarci della natura caduta, nella presenza della Tua natura perfetta e facci sempre avere la consapevolezza di attraversare una realtà irripetibile. Ora è arrivato il tempo nel quale dobbiamo mostrare noi stessi a tutto l’universo. Quando pensiamo che il Destino storico rimane e che non cambierà fino a quando noi non prenderemo responsabilità per tutte le cose della creazione, e non arriveremo a comprendere che l’“io” che esiste oggi deve diventare una persona che deve rappresentare i lamenti del nostro Padre eterno, e che l’“io” che esiste oggi deve diventare una persona che testimonierà l’amore del nostro Padre eterno, e che l’“io” che esiste oggi deve essere capace di realizzare la missione di restaurazione convertendo la parola al mondo della malvagità.
Purtroppo, la nostra vita di fede che abbiamo vissuto fino ad oggi non è stata una vita della quale possiamo essere fieri e che possiamo mostrarti; quindi, permettici di arrivare ad una consapevolezza maggiore per pentirci nello stesso momento nel quale sentiamo rancore nel nostro proprio spirito. Adesso dobbiamo rimuovere tutte le idee, le opinioni, e le ideologie che avevamo prima della venuta della Volontà del nostro Padre e non avere più a che fare con la parola “io” e dobbiamo assomigliare al carattere del nostro perfetto Padre restaurando il nostro essere originale e dal momento che ancora rimane in corso la battaglia per restaurare noi stessi, per favore, permettici di non diventare coloro che si ritirano durante il corso della lunga battaglia.
Profondamente speriamo e desideriamo, caro Padre, che ci permetterai di diventare figli e figlie meravigliosi che Tu possa scegliere con convinzione e che possano diventare la Tua gioia e la Tua gloria, giorno dopo giorno nella nostra vita quotidiana, e nella nostra intera vita. Questo è un tempo di riflessione e un’era di restaurazione e questa è un’era nella quale dobbiamo attraversare il giudizio storico, proprio come il periodo che ha attraversato Gesù molto tempo fa. Questo è il periodo nel quale le azioni di Giovanni Battista, che battezzava le persone e che portava atti di testimonianza sulle rive del fiume Giordano, si stanno ripresentando in tutto il mondo. Quando pensiamo a questo capiamo che la missione di Giovanni Battista rimane la stessa anche per coloro che sono venuti dopo di lui. Tutto questo andrà avanti fino a quando ognuno di noi non costruisce il giardino di riposo dove siamo capaci di cantare canzoni, mano nella mano con i cuori uniti e, in tale giardino di bontà, Gesù Cristo avrebbe dovuto essere capace di ridonare gloria a tutti noi senza che Satana fosse in grado di accusare.
Dal momento che Tu ci hai chiamato oggi per il compimento di questo tipo di responsabilità e ci hai scelto per la realizzazione di questo tipo di lavoro, per favore permettici di non diventare figli e figlie che portano dolore e angoscia dinanzi alla Volontà che hai scelto.
Dal momento che sappiamo che la storia si è prolungata per migliaia di anni a causa del fallimento di Giovanni Battista, ora noi veniamo chiamati dal Cielo e veniamo scelti dal Cielo e per favore permettici di recarci dinanzi al Tuo trono e di creare la fondazione per la Provvidenza che realizzerà la Volontà della Provvidenza totale dell’intero universo.
Quindi, permettici, di essere capaci di completare la missione che rimane sulla fondazione di perfezione. Mentre profondamente speriamo che ci permetterai di diventare figli e figlie capaci di cantare canzoni di gioia, nel giardino di gioia, e capaci di cantare canzoni di vittoria dinanzi all’intero universo, e capaci di ridonare gioia al Signore che sta venendo. Noi preghiamo tutte queste cose nel nome del Signore.
Amen.